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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 59 Nessuno dei due impresari ha ancora messo in luce il rispettivo programma, ma questo oramai non può tardare lungamente a far capolino. Io vorrei consigliare tanto il Mapleson quanto il Gye di mettere in fronte al loro programma una onorevole dichiarazione, colla quale assicurare il pubblico che le novità annunziate nel programma saranno veramente rappresentate. La comparsa di una giovinetta diciottenne va segnalata nel mondo musicale; ed è madamigella Limia, allieva del maestro Campana. Di persona ella è un’altra Patti; e rivela un talento straordinario, accoppiato a una voce, piena di grazia, d’agilità e di forza. Un critico di gran merito, uditala cantare il Bolero dell’Esmeralda, è arrivato a dire che la Limia stiperò la Patti. Quell’eminente pianista, ch’è il Chevalier de Kontski, noto nel mondo intero a tutti quelli, che hanno tempo da perdere in leggere gli annunzi del giornale il Times, ha intrapreso una serie di concerti, classici, in Si. Georg e’s Hall. Il secondo programma, classico, che fu quello di martedì scorso, comprendeva una fantasia sulla Sonnambula, composta dal Chevalier de Kontski; una romanza, intitolata: Gli occhi di lei (Her eyes), composta dal chevalier de Kontski; uno scherzo da una sinfonia composto dal chevalier de Kontski; e una composizione per piano col titolo: Le Reveil des Lions, composta ed eseguita dal classico chevalier de Kontski. Certo il Kontski non ignora l’opinione che un celebre veterano musicale dava non ha guari delle proprie composizioni nell’occasione di una conversazione sulla questione classica. Cosa è la musica classica? esclamò il veterano. Ciò ch’è vecchio è classico; soggiunse immediatamente, e però io, che sono vecchio, sono classico. Il Kontski ha i suoi anni, i quali rivelansi a dispetto delle bottiglie di tintura, che gli provvede il parrucchiere; ed evidentemente cerca di vendicare un oscuro passato col gettare in faccia al pubblico una patente d’asino per averlo costretto ad assumere da sè il titolo meritato di classico. Non devo però ommettere che nella prima parte del programma erano compresi quattro pezzi di Mozart, daccanto al quale il Chevalier de Kontski degnasi di collocare il suo nome classico. Peccato che all’Albert-Hall, la protezione chiuda a quanto pare la strada al merito. Un maestro W. Carter ha scritto una Cantata per soli, coro e organo, col titolo di «Placida, la martire cristiana», che fu eseguita qualche tempo fa in mezzo all’indifferenza universale. Io fui nel gran numero di coloro che assistettero alla prima rappresentazione, e dovetti congratular me stesso per la forza che trovai in me, capace a resistere alla dura prova di udire una musica, veramente degna d’una corona da martire. N’ebbi per due lunghe ore, e vi confesso che musica più morta io non avevo inteso, nè temo intender mai. Non una scintilla di vita, non una nota nuova o originale. Ora questa cantata è stata ripetuta davanti ad un concorso egualmente grande di spettatori, i quali però giova credere si trovassero nell’Albert-Hall, piuttosto per udire l’inno di grazie per il ristabilimento in salute del principe di Galles — oggetto che aveva le loro simpatie. Anche l’inno di grazie era del maestro W. Carter, e come la cantata mancava di principio, di mezzo e di fine. Sotto gli auspici del maestro Kuhe un festival musicale ha luogo in Brighton, del quale vi terrò parola nella prossima lettera, essendo concepito sovra un piano eccellente e del massimo interesse artistico e pubblico. Ai concorsi musicali aperti dalla compagnia del palazzo di cristallo si presenteranno molte società corali. Mancando quest’anno il commissario italiano per l’esposizione internazionale, che verrà inaugurata in South Kensington, e precisamente in Albert-Hall e adiacenze il l.° maggio prossimo, gl’interessi italiani necessariamente soffriranno. Il programma dell’esposizione prossima contiene molte cose, relative alla musica, della maggiore importanza, e voi fareste bene a richiamare l’attenzione del governo su questo soggetto. Vi si farà credere che la ragione, per cui il governo tiens! in disparte, è ragione d’economia. Non lo credete: perchè il commissario italiano dell’anno scorso costò all’Italia nemmeno un centesimo; e ciò dispiace ai ministri vostri, i quali per questa circostanza non possono senza offendere troppo sfacciatamente l’opinione pubblica dare lo stesso posto ad alcuno dei loro favoriti che hanno bisogno di riempire la borsa vuotata per l’amore della patria nei tempi che furono! Dei tempi, che sono, non fo menzione; e nemmeno dei tempi che saranno. C. CREMONA. Esito lietissimo la Norma: la Scarati, la Ferni e Filippi Bresciani, ebbero battimani e chiamate in gran copia. PALERMO. La Friderici debuttò nel Ballo in maschera con pieno successo; con essa Abrugnedo e Bertolasi furono acclamatissimi ad ogni pezzo. Egregiamente la Bellini e la Tiozzo. Applausi e chiamate a tutti. — La Lucia fu un trionfo per la signora De Maesen e per il tenore Tombes!. — La Dinorah, succeduta alla Lucia, fu un altro splendido successo per gli stessi artisti e per il baritono Bertolasi. SAVONA. Ottimo esito la Borgia, protagonista la D’Este, acclamatissima nella romanza, nel duetto col tenore e nel rondò. La Galimberti si distinse particolarmente nel brindisi del quale si chiese il bis e il Ciceri nella sua aria. SA VIGLIANO. Il Bandito, opera nuova del defunto maestro L. Boccaccio, ebbe un pieno successo; applauditissimi nei principali loro pezzi Casarini, Carpi, Migliara. CAGLIARI. Al teatro Civico ebbe esito mediocre la Costanza di Francatila del maestro Coppa. L’esecuzione fu buona; bene le signora Polloni, il baritono Fallica ed il basso Pozzi. Non mancarono applausi anche alla musica. — Al teatro Cerruti il Cicco e Cola ebbe anche esito debole: piacquero i primi due atti, gli altri no. ALESSANDRIA. Il Giuramento andato in scena testé, fu un bel successo per F esordiente- signora ELsa Benzi. Piacquero anche la signora Ortona, il tenore Bocca e il baritono Predevai. POSSANO. Esito eccellente la Beatrice di Tenda, colle signore Suardi e Balbi, col baritono Ferrarlo e col tenore Ranfagni. ANCONA. Il Don Pasquale, assai ben eseguito dalla signora Sainz, da Rinaldini, da Quintili Leoni e dal buffo Tessada, ebbe accoglienze lietissime. PESARO. Piacquero I Falsi monetari, colle signore Rastelli e Guerrieri, con Zanardi-Landi, Leva, Mosca e Baroni. Applausi a tutti; del terzetto tra due donne e buffo si vuole la replica ogni sera. LUCCA. Trionfo il Ballo in maschera colla esordiente Bertrand, colla de Howe (Paggio), col tenore Massimiliani e col baritono Morelli. CASALE. Ci scrivono: «La nuova opera Evelina del maestro Corrado, rappresentata per la prima volta il 10 corrente, ebbe esito lieto. Molti pezzi furono applauditi e il maestro ebbe molte chiamate al proscenio; due pezzi furono replicati. L’esecuzione, affidata alla signora Rosina Negri, al tenore Milani, al buffo Marchisio e al baritono Polonini, fu lodevole. Buoni i cori e l’orchestra. 11 maestro Testa (direttore dei cori) e il maestro Noceti (direttore d’orchestra) ebbero non lieve parte nel buon successo. TERNI. Buon esito l’Anna Balena; applausi e chiamate frequenti alla signora Bedetti; bene la Mariani e il tenore Bacci; fu fatto ripetere il terzetto. VERSAILLES. Gran successo Y Ombra di Flotow. BREST. La Dinorah desta entusiasmo. L’interpretazione, affidata ai signori Sabatier, Justin Née, e alla signorina Baudier, è ottima. PAU. Esito fortunatissimo il Rigoletto. La Lèonpietra, la Tintorer (Maddalena), il Tintorer (Duca), Lalloni e Wagner ebbero accoglienze assai liete. TAGANROG. Fiasco la nuova opera del maestro Fenzi Iprodi di Mosca malgrado tutto l’impegno che misero gli artisti nell’eseguirla. — 6 febbrajo (Disp: teleg. della Frusta teatrale). Franco Bersagliere, opera nuova del maestro Antonietti, fanatismo. — Musica stupenda. Maestro innumerevoli chiamate proscenio in unione esecutori. CADICE. Scrivono al Trovatore: Il repertorio si avvicenda rapidamente. Abbiamo udito con gran piacere il Ballo in Maschera che da molto tempo