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48 GAZZETTA MUS IC ALE DI MILANO gina delle fate che restituisce al papagallo le forme di donna e lo dà in moglie al Principe Grazioso, un certo Flanella che è sempre dove non dovrebbe essere ammazzando il prossimo colle sue sciocchezze, un reggimento che fa il rancio colle pillole di Brera e ne sente gli effetti al momento della battaglia— colla scena che si trasporta ora nel regno delle pipe, ora nel regno di Liliput, ora nel regno dei metalli, senza che si indovini mai con quale occulto disegno — tutto ciò è il delirio d’una mente poco sana; è ancora un pugno sopra un occhio, ma regalato da un ebbro a cui non si può che perdonare. Scalvili i con questa sua seconda fiaba ha ottenuto un solo successo incontrastabile, ed è di aver convinto i più ritrosi che la sua Principessa Invisibile di buona memoria era un capolavoro. Tutta questa insipidaggine di parole e di idee ha però una splendida cornice, vale a dire vestiarii ricchi, di buon gusto e svariatissimi, buone scene, e bellissima musica, il tanto che basta ad assicurare al Kakatoa un centinaio di rappresentazioni. Mi arresto volontieri alla musica, che è in massima parte di Offenbach, ma che fu rubata con molto giudizio e collocata bene da un giovine maestro che ha un bel nome ed anche un bell’ingegno, Luigino Rìcci. Un coro di muti che parlano, una stupenda serenata che diventerà popolarissima, la canzone di Mascanbrone, il coro delle pipe, l’aria di Chibouk, il rondò del Kakatoa, il quartetto dei gioielli, e qualche altro sono veri capilavori del genere buffonesco... Il maestro Ricci ha però in dosso anche lui la malattia di parer dotto e capace sul serio, e invece di imitare alla meglio i modelli del genere che aveva saputo rubare cosi bene, credette che dopo un motivo di Offenbach gli fosse più facile far accettare a modo di varietà il suo seriume; molte romanze, qualche duetto, e il finale del prologo sono certo musicalmente pregevoli, ma starebbero assai meglio in una messa funebre che a braccetto dei couplets di Offenbach. L’esecuzione fu discreta; la signora Mary Brown vi ebbe i primi onori, piacque anche il signor Fabris, che fa la parte di Chibouk, un sultano che canta in nota di eunuco come potrebbe fare un soprano assoluto. Giorni sono andò in scena al teatro Carcano il Rigoletto. Raramente si ha la ventura di assistere a simili trionfi, che non si sa bene se siano da attribuire più al merito degli artisti o alla buona volontà del pubblico. Certo il baritono Viganotti, che si mostrò al solito artista vero e cantante abilissimo in tutta l’opera, meritava d’essere chiamato quattro o cinque volte al proscenio dopo la cabaletta, Sì vendetta, tremenda vendetta, e di ripetere il pezzo. E la signora Rosburgh, che ha una vocina simpatica e arte di modularla, meritava forse d’essere trascinata nello stesso trionfo; ma a tutto il rimanente l’entusiasmo era proprio di troppo. Il tenore Brunetti ha una voce soavissima, ma ineguale. Dalle sue note basse alle note di mezzo ei è un’erta faticosa, dalle note di mezzo alle acute ei è un monte tagliato a picco; il suo metodo di canto assomiglia naturalmente alla ginnastica di chi dovesse vivere in una natura tutta seminata di avvallamenti e di intoppi; è costretto a saltare affaticandosi ed affaticando. Ha per altro momenti felicissimi, in cui la purezza del timbro della sua voce, che è delle rarissime vere voci di tenore, strappa l’applauso. Una Maddalena lodevole fu la signora Core; mediocri gli altri; discreti i cori, e l’orchestra, salvo alcune stonature, accurata. ■ Alla Scala prima dell’andata in scena dell Aida ei furono due i magre rappresentazioni coi due balli Velleda e Figlie di Chèope riuniti e col primo atto dell’opera II Giuramento. Ciò venne ì fatto per lasciar riposare Fancelli e Perotti che è ammalato;; infatti in quel primo atto del Giuramento cantò straordinaria. mente il tenore Cesari, il quale non ostante i confronti seppe farsi applaudire. Continua con esito lieto alla Canobbiana il nuovo ballo II Genio della terra; sembra che a punire l’astro che nelle prime sere acciecava il pubblico, il coreografo abbia pensato ad un’eclissi totale, ma io non ne sono sicuro, perchè non ebbi più nè il tempo nè la voglia di ritornarvi. Salvo il Re (vecchio), gli altri teatri di prosa sono occupati dispoticamente dalla parodia. Abbiamo sempre un’Aida al Fossati, un’altra Aida al Re (nuovo), un Nerone, la Forza del destino e I promessi sposi alle Marionette. Al Re (vecchio), ebbe buon esito la nuova commedia le Tentazioni di Muratori, e si annunzia per questa sera Perchè il cavallo gli si guarda in bocca? di Leopoldo Marenco. Al Fossati giorni sono fu eseguito un dramma Cola Montano del signor Poggi a benefìcio del Fondo delle vedove dell’Istituto Tipografico. So che l’esito fu buono anche dal lato finanziario. TALLA RINFUSA G. Dallo compose e consegnò al teatro di Konigsberg una nuova opera in cinque atti, Araldo, l’ultimo re di Sassonia, che verrà rappresentata nel venturo settembre. Giovanni Strauss sta scrivendo una nuova operetta. Nella prossima primavera egli si recherà a Pietroburgo, e nell’estate a Baden-Baden, dove percepirà franchi 42,000.

  • Nella vendita di autografi del lascito del console Clauss a Lipsia, una

lettera originale di Beethoven (6 pagine) fu pagata talleri 74; una lettera di Haydn fu comperata per talleri 53, una composizione dello stessOj per talleri 60; manoscritti di Mozart per talleri 91 e 71. La Società dei Sinfonisti di Parigi sta per riprendere le sue sedute. L’Ombra di Flotow ebbe lietissimo esito ad Angers.

  • A Vicenza, nella sala della fabbrica di pianoforti Maltarello, ebbe luogo

un’accademia musicale a cui prese parte il professore di clarino Ferdinando Weiss-Busoni. I giornali fanno grandi elogi al concertista. La Società del teatro nuovo di Padova deliberò un aumento di 4000 lire alla dote per la stagione di fiera; e il Consiglio Comunale aggiunse altre 6000 lire. La signora Parepa Rosa, reduce in Nova Jork da un giro artistico, darà in quella capitale un altro corso di rappresentazioni d’opera inglese. L’Arpa di Bologna ei dà una buona novella: Mariani, che era finora ammalato, è convalescente e fuori d’ogni pericolo. Il Municipio di Lugo ha votato lire 15000 di dote per avere un corso di rappresentazioni (non meno di 12) nella stagione di fiera di settembre. Al teatro Comunale di Ferrara piace da molte sere la Lucia. A Perugia, in occasione della beneficiata della signora Flavis-Cencetti, fu molto applaudita una sinfonia del maestro Scudellari a piena orchestra. La seratante eseguì col buffo Baldelli il duetto del Crispino e la Comare e fu accolta con feste. A Torino, in una sala dell’Opera della Provvidenza, gli allievi diedero saggi musicali che riuscirono benissimo. Il cav. Tempia, maestro dell’istituto, eseguì sul violino un pezzo che gli valse vivi applausi. II Journal de Nice parla d’una serata in cui il vecchio e celebre Tamburini cantò T aria della Sonnambola con una voce che non ha cessato di essere piena (sic). Tamburini ha oramai 73 anni o poco più!!!

  • Riccardo Wagner fu nominato membro onorario della Società degli amici

della musica di Vienna. Il Conservatorio Regio di Stokolma celebrò il 2 dicembre 1871 il centesimo anniversario della sua fondazione. Un nostro egregio corrispondente, in cui abbiamo gran fede, ei annunzia l’apparizione a Lecce d’una nuova stella canora. Miss Rose Isidor, allieva del maestro Garcia e di Lauro Rossi, «ha voce non molto robusta ma di un timbro vellutato ed è un prodigio nel modo di canto.» Esordì nei Puritani e nella Lucia, e in entrambe queste opere destò vero entusiasmo. Buon esito al teatro delle Variétés di Parigi la Revue en ville fantasia dei signori Clairville, Siraudin e Koning. A Taganrog ebbe esito infelice una nuova opera in musica del maestro Fenzi, intitolata: I prodi di Mosca. N Il professore di canto P. Goldberg, francese, fu nominato cavaliere della Corona d’Italia.

  • E il celebre baritono Faure, prima di lasciare Bruxelles, ricevette dalle

mani del Re del Belgio le insegne dell’ordine di Leopoldo. A4- Il matrimonio di Mario con una miss inglese di 22 anni era un canard inventato probabilmente da un reporter francese a coro di notizie à sensation.