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398 GAZZETTA MUSICALE DI MILANO O I compositori di musica pel pianoforte sono numerosi, ma non • in Italia, dove mancano presso che totalmente. Bisogna andare a Berlino e Vienna per cercar buona musica da pianoforte; e immagino che le docili giovinette, alle quali l’egregio maestro s’indirizza, faranno il necessarissimo viaggio. I disinganni sono eventualità umane, e quindi possibilissimi anche nella vita delle donne per quanto belle. Io per mia parte confesso che vorrei risparmiare al gentil sesso ogni disappunto - quello d’andare a Berlino o Vienna pei fini proposti del maestro Pauer non eccettuato. Quello, che io ho da lunga pezza preveduto che avverrebbe al maestro Gounod, è avvenuto. L’illustre autore del Faust non è più direttore della società corale di Albert Hall, e suo successore è il maestro Barnby. Il maestro Gounod avea la disgrazia di non essere inglese, e questa era la principale ragione, per cui era avversato. Egli non lascia Londra per ciò, avendo risoluto di fissarvi la sua dimora; e uomo di merito, come indubbiamente è, v’ha a credere che troverà qui ampi mezzi per vivere comoda vita. La nomina del Gounod all’Albert Hall fu un grave errore, lo ammetto, non essendo esso versato quanto era necessario per quel posto nella lingua del paese; ma la sua dimissione non fa certo onore ai signori direttori di quel regio stabilimento signori, che sono al tempo i direttori delle ornai celebri esposimoni annue in quella località. H Sacred Harmonie Society comincia la sua quarantesima stagione a Exeter Hall il 22 corrente coll’oratorio di Handel «Giuda Maccabeo.» Gli artisti di canto che vi prenderanno parte sono la Sinico, Miss Banks, Miss Julia Elton, e Vernon Rigby e Lewis Thomas. Alla direzione siederà, secondo il solito, sir Michael 13 del mese entrante verrà dato nella stessa sala e ■■ i signori Costa. Il sotto gli auspici della stessa società il San Paolo di Mendelssohn. Le idee di Wagner fanno progressi al di là dell’atlantico. 11 signor Fechter sta costruendo a Nuov-York un teatro, nel quale l’orchestra sarà invisibile, e manderà le sue armonie nel centro della sala del sotterraneo del palco scenico! V’ha a credere che Vienna nell’anno prossimo sarà il rendez vous anche dei compositori ed amatori di musica. I turchi s’apprestano a portare a Vienna una compagnia di canto turca, la quale eseguirà un’opera del bey Dirian scritta sovra argomento nazionale! LONDRA, 26 novembre. 1 La Winter Season Italian Company — Mapleson in provincia — Paganini Redivivus!!! Il programma del Winter Season Italian Opera, Company ha finalmente visto la luce; e, se i numi della Borsa sono propizi all’avviamento dell’affare, la prima rappresentazione deve aver luogo il giorno 10 del mese entrante col Conte Ory di Rossini. Il programma non ha visto ancora la luce nella stampa quotidiana — fatto che vuol notarsi — ma circola da qualche giorno, per cura dei promotori dell’impresa, fra gli amatori della bella musica e delle belle cantatrici. S’è vero che la fortuna sorrida agli audaci bisogna che questa sorrida in particolar modo all’impresa del St. Georges’Hall, la quale sembra intenta a sfidare fra gli altri ostacoli la pubblica opinione medesima. La prima donna assoluta par che debba essere la Rizarelli, alla quale tra le altre virtù si attribuisce quella di aver due bellissimi occhi. Con essa è la Visconti, delle cui rare qualità non m’è stato ancora concesso di saper troppo; e v’è la Danieli — una signora inglese che ha studiato in Italia molti anni sono, e che a dispetto della buona volontà non ha potuto toccare colla voce alcuna stella del firmamento musicale. La Danieli assieme col signor Danieli, suo marito, dà lezioni di canto da vari anni in Londra, nonostante l’annunzio del programma che il signor Danieli, scritturato anch’esso, venga da Lisbona! Il signor Danieli è uno dei quattro tenori scritturati dal Winter Season Ilalian Opera Company. Gli altri tre sono Belari, che si fa venire da Parigi; poi Marchetti, e un inglese, Henry Gordon. I baritoni sono due: il signor Mottino, che si fa venir da Napoli, e il signor Monari-Rocca, che si fa venir da Parigi. Il basso è il signor Francesco Fallar, ove ottenga il permesso del signor Gye, Garden, durante un romano, mi si del Dorella. Esso col quale ha scrittura pel teatro del Covent la gran stagione. Il buffo è il signor dice, di buona pasta, che non è però viene da Parigi! Mi perdoni la signora Bundsen, la quale, ove le mie Topai, quella informazioni siano esatte, legge regolarmente la Gazzetta Musicale, se per inavvertenza accenno alla sua scrittura a questo punto della mia lettera. La signora Budsen figura nel programma, che ho davanti al mio tavolo, come la prima donna contralto. Dei suoi meriti non posso dirvi, e nemmeno può dirmene il Mapleson, sebbene esso T avesse scritturata e debitamente pagata pel corso della stagione ultima al Drury Lane. Alla direzione dell’orchestra, o, come è detto nel programma, composeiL musical director, and conductor sarà il maestro Ettore Fiori, il quale godrà dell’assistenza gratuita del maestro P. Mazzoni. Eminenti professori, tra i quali Pollitzer. il celebre violinista, faranno parte dell’orchestra. Noto pure W. Hann, G. Paque, J. Reynolds, A. Jensen, Cottino, ecc. Se tutti i professori annunziati nel programma non interverranno a formare l’orchestra del nuovo teatro di musica, la colpa non sarà dello stampatore. La direzione delle scene è affidata a esperta e abilissima persona, il signor Bellini, il quale porta con sè l’esperienza delle scene del Covent Garden, dove egli è il braccio destro del signor Harris. Sarebbe ingiusto passar sotto silenzio il notevolissimo fatto che la nuova compagnia ha già cominciato a far buoni affari. Essa ha acquistato dal maestro cavaliere Tito Mattei il corredo completo di vestiari dell’opera Alì Babà del Bottesini per una somma semplicemente ridicola, ed adatterà quei vestiari alla messa in scena del Conte Ory. Vuol qui notarsi che anche il Mattei ha fatto un buon negozio; e s’è inoltre liberato dalla vista di oggetti, è vero, carissimi, ma che nonostante lo perseguitavano notte e giorno colla memoria della infausta stagione del teatro del Liceo, il cui peso cadde tutto sulle sue spalle, quantunque egli non fosse che uno della triade che la formava. Il Mattei era giovane, e non è troppo invecchiato adesso; non così giovani erano però i signori Verger, ora del teatro italiano di Parigi, e Hutchings, editore di musica. Mal compirei il mio debito di cronista verso i lettori della Gazzetta, se non aggiungessi che le scritture sono sicure per un mese. «Variata placent» è il motto dell’impresa di St. Georges’Hall, ma se potrà essere praticato non m’è possibile dire. Le variazioni avverrebbero nel personale delle donne; e giova credere che per esse si cercherà d’aggiungere successo a successo. Il Mapleson prosegue i suoi trionfi nelle provincie con la sua compagnia. Davanti all’intelligente pubblico di Manchester, che studia canto e scena al tempo stesso, e che vuol l’uno e l’altra, esso non si è fermato che una settimana; e questa sera egli è già a Liverpool, dove si tratterrà un paio di settimane. Ho sott’occhio il Manchester Guardian, il quale rivedendo la rappresentazione del Flauto magico porta alle stelle la Titiens (Pamina), Filma de Murska (Astrifìammante), il Bettini (Tamino), il Mendioroz (Papageno), il Foli (Sarastro) della Regina era la Trebelli-Bettini, della lite lodi. Il mondo musicale è stato in certo modo Fra le tre damigelle quale diconsi le socommosso dall’apparizione di un violinista’ irlandese, il quale si annunzia con queste due magiche parole: Paganini Redivivus. Delle sue qualità straordinarie alla prossima lettera.