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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 397 melodici che ei sorpresero in quelle esecuzioni non ei fu possibile riconoscerli nell’esecuzione di ieri sera. Nè noi siamo i soli a manifestare questo giudizio. L’intero pubblico che assisteva ieri sera alla rappresentazione del Don Carlo espresse altamente il suo malcontento quando zittì unanimamente l’orchestra e i cori in vari punti dell’opera ed in special modo nel terzo atto quando l’orchestra ripete il motivo della cabaletta del duetto fra tenore e baritono che ha luogo nel secondo atto, e nella marcia del gran finale che teniamo sia stata anche sbassata di tono.» CORRISPONDENZE NA.I*OILI? 21 novembre. Poche parole «//’Omnibus — Il Ballo in maschera al Politeama — I Puritani al teatrino Grégoire — Il Venti Agosto del maestro Aspa al Teatro dei Buffi Napoletani — Messa di Mercadante. L’Omnibus trae un’inesatta illazione da alcune mie parole; l’incidente del Battista fu da me diviso in questione di diritto ed in questione di fatto. Su la prima m’accordo con esso lui, perciò V Omnibus non è nel vero quando crede che io sia d’avviso poter una Commissione teatrale tagliar la testa ad un compositore quando ad essa non piaccia uno stile, un fare, un componimento. Una Commissione teatrale che facesse ciò, attenterebbe alla libertà perchè in simiglianti casi è un corpo deliberante assai pili numeroso che deve profferire una sentenza, il pubblico. Quindi, posto il caso che una Commissione domani accetti il Rossini e non il Meyerbeer, il Verdi, non il Mercadante, il Pacini, non già il Bellini, o anteponga a tutti i compositori il Donizetti farebbe ridere e dalla pubblica opinione senz’appello sarebbe dannata. Ma mi dica di grazia VOmnibus, laddove esso, giornale di tanti anni e di tanta esperienza, sia chiamato a dare il suo lodo, assentirebbe che si passasse ad un impresario un compositore che non abbia innanzi avvenire, il cui passato non sia sufficiente malleveria di buon successo, e l’opera di lui si accetti come il lavoro d’un compositore illustre? L’Omnibus, che talvolta vuol fare del semplice, sa pur ben che Y Aida è opera nuova per Napoli, non iscritta appositamente per il nostro massimo teatro, che il Don Carlo, comunque messo in scena dall’illustre suo autore, è pur sempre una riproduzione. E però quest’anno chi sarebbe stato il maestro d’obbligo, l’autore cioè celebre che avrebbe dovuto scrivere un’opera per il S. Carlo espressamente? Il Battista, ciò è naturale, e in questa qualità poteva essere accetto? Io credo fermamente di no; un compositore che è già innanzi negli anni, che ostinasi a percorrere una via, le cui traccie, il progresso e i miglioramenti tecnici fecero scomparire, non può entrare nell’agone fatto pei giovani che hanno un avvenire. L’Omnibus dice essere io in errore quando ragionai delYAlba d’oro perchè quest’opera piacque immensamente, e tutto il pubblico di Napoli vale qualcosa più di me. Io non ho mai negato il gran successo dell’AZ&a d’oro, ma d’una musica tanto svenevole parlerò sempre male, penso col capo mio, e nessuno potrebbe persuadermi che VAlba d’oro sia un bel lavoro. Non credo rispondere al terzo appunto, salvo che }’Omnibus non credesse fermamente che il Battista sia il Gluck, o il Rossini, o il Meyerbeer, o lo Spontini, o il Weber de’nostri dì. L’avvenire non posso distruggerlo, mio caro Omnibus, nè pure il passato, ma l’avvenire di un uomo che non è nella prima giovinezza si giudica dal suo passato. E di ciò basti. Stasera avrà luogo al S. Carlo la prima prova in orchestra del Don Carlo; non si sa precisamente la sera della riapertura. Uno sguardo ai teatri secondarii: il Politeama si è chiuso col Ballo in maschera, eseguito benino dai cantanti, orribilmente dall’orchestra, quantunque diretta dal concertatore a pianoforte del S. Carlo. Fra gli artisti va lodato il Parisotti, cantante corretto ed intonato, benché freddo. La Cabucci è un pochino esagerata, ma il Medica è esageratissimo ed è un peccato, perchè la voce è grata e di abbastanza volume. Un mediocre paggio è la Boy-Gilbert. Ieri sera prima della chiusura di questo teatro, la parte di Riccardo fu dal Parisotti ceduta al Franco, ma nel cambio non si guadagnò. Dopo tre recite, il teatro Grégoire è chiuso; i Puritani naufragarono; cattive masse, cattivo tenore, cattivo baritono, cattivo basso; dunque che far potea la sventurata e sola Repetto in tal cimento? Voleva scongiurare l’uditorio con certe fioriture a otto volanti, come direbbe una sarta, ma l’altro indisposto non ne volle sapere, e non ebbe tutto il torto, poiché non sempre la Repetto-Suardi fu felice nella scelta delle sue cadenze e ne’ passi di agilità. Al teatro de’ buffi napolitani è andato in. iscena il Venti agosto del maestro Aspa, opera scritta da più di trent’anni. Il maestro Aspa, che ebbe una grande fecondità di penna, difettò di idee, si che in questo suo lavoro trovansi molte reminiscenze, del Rossini segnatamente. V’ho osservato pertanto buon sentimento della scena, una certa maestria nella disposizione degli effetti, un’armonia regolare, e, avuto riguardo a’trent’anni che le sono passati sopra, quest’opera attiensi ad un buon sistema di strumentazione. Il maestro Mercadante aveva scritto una gran Messa per la festa solenne di S. Giacomo, e l’avrebbe diretta se non fosse stato colpito da quell’apoplessia che Io trasse alla tomba. Quest’anno sarà eseguita nella chiesa di S. Maria la Nuova per la stessa occasione, sotto la direzione del còmm.e Lauro Rossi. Ve ne parlerò subito. ACUTO. JLOjNTDRÆ;, 18 novembre. Ancora della Season Italiani opera Company — Mapleson a Manchester — Conferenze musicali del maestro Pauer — Gounod ed il maestro Barnby — Sacred Harmonie Society. Gli Dei non sono propizi ai progetti degli italiani. Il Winter Season Italian opera Company non è costituita ancora appieno, che i giornali annunziano l’improbabilità non del successo, ma dell’esecuzione stessa del progetto. E una disgrazia che gente piena di buona volontà, ma totalmente sfornita di mezzi, e perfettamente ignara delle condizioni del successo, necessarissime in questo paese, non abbia o non cerchi consiglieri capaci per insegnarle la diritta via. Era da aspettarsi che la pubblicazione dell’ammontare del capitai uccio della nuova campagnia avrebbe prodotto la più sfavorevole impressione nell’animo di ogni buon inglese, che conosce un tantino il proprio paese. Un capitale di millecinquecento steriini, dato che fosse interamente sottoscritto - cosa per lo meno non certissima - è appena sufficiente a far le spese d’una sola settimana; e ciò solo a queste condizioni, che cioè, gli artisti scritturati siano gente che si contenti di poco, e che la messa in scena sia fatta modestamente. Ma non amo tornare sull’argomento della mia lettera precedente, nella quale ho dimostrato in termini abbastanza chiari, come con piccoli mezzi e senza perfetta conoscenza del.paese sia impossibile di riuscire. La compagnia di Mapleson ha finita anche la campagna di Edimburgo, e questa sera incomincia quella di Manchester. Manchester è la seconda città del regno, ricca e intelligente, forse più della stessa Londra, e il suo giudizio in materia d’arte è generalmente il più serio. Un uditorio teatrale di Manchester può assomigliarsi ad un uditorio della Scala di Milano. Se Manchester confermerà il verdetto dato in Londra e nelle città dell’Irlanda e della Scozia intorno al Campanini, questi avrà assicurato un gran nome in Inghilterra, e con esso una gran fortuna. Egli si presenta questa sera al pubblico severo e giusto di Manchester col suo miglior cavallo di battaglia - Lucrezia Borgia. L’autore della bellissima romanza «Home, swet Home,» i di cui resti mortali riposano nel camposanto di Tunisi, avrà l’onore d’un monumento. Un comitato è stato costituito a tal fine, e non v’ha dubbio che riuscirà a raccogliere i fondi necessari. Una statua sarà eretta alla memoria del celebre autore, e collocata in Prospect Park a Brooklyn, mentre le sue spoglie verranno restituite alla patria. Il maestro Ernesto Pauer ha dato la seconda conferenza musicale alle sue docili scolare nel museo di Sonth Kensington, ed ha parlato loro intorno ai compositori di musica pel pianoforte, come un libro stampato... a Berlino o Vienna.