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-AJSTKTO XXVII. IST. 3 21 GENNAJO 1872 DIRETTORE GIULIO RICORDI SALVATORE FARINA SI PUBBLICA OGNI DOMENICA Al presente imm.ex’o è unito il Numero della RIVISTA MINIMA. RIVISTA RETROSPETTIVA dell’anno 1871. GENNAJO — Parecchie opere buffe del repertorio italiano, rappresentate per la prima volta al Lyceum di Londra, ottengono splendide accoglienze. — Verdi è invitato ad occupare la carica vacante in Napoli di direttore del Conservatorio in vece di Mercadante; nel rispondere trova modo di dare ai compositori italiani alcuni consigli che valgono più d’una lezione. — A Londra va in scena con splendido esito la nuova opera di Bottesini - Alì Baba. — Va in scena a Savona con lieto esito la nuova opera La Stella delle Alpi del maestro Bolzoni. FEBBRAJO — A Lucca è rappresentata con buon successo l’Abencerragi del maestro Angeloni. — Al contrario non ha sorti liete Y Amleto del maestro Faccio alla Scala di Milano. — L’Elisabetta d’Ungheria del maestro Beer è eseguita alla Scala con esito infelicissimo. — A Pesaro piace la Merope, nuova opera del maestro Zandomeneghi. — A Vienna piace un’operetta nuova di Giovanni Strauss, Indigo. — L’Odeon d’Amburgo rimane preda delle fiamme. — Edoardo Fétis pubblica a Bruxelles uno scritto intitolato: U Arte nella società e nello stalo. — Il teatro dell’opera di Santiago è pure distrutto da un incendio. — Muore a Pietroburgo Alessandro Seroff, il più celebre compositore russo moderno. — La Messa di Rossini è eseguita con successo a Madrid. — Il ministero istituisce una Commissione per studiare le condizioni dei conservatorii italiani e proporre i miglioramenti. Verdi accetta la presidenza. MARZO — Va in scena con lieto esito al Carlo Felice di Genova il Papà Martin, nuova opera di Cagnoni. — A Napoli dopo qualche contrasto ottiene esito lieto il Don Carlo di Verdi. — A Velletri piace una nuova opera del maestro Rubali Isabella Orsini. — Splendido successo la Follia a Roma di Federico Ricci, riprodotta al Carlo Felice di Genova. — Muore a Venezia Antonio Buzzolla, valente compositore. — E a Bruxelles.muore Fétis, compositore di merito e critico assai riputato. APRILE — Filippo Filippi, appendicista della Perseveranza, finge di pigliarsela colla Gazzella Musicale per aver il pretesto di farle cinque colonne di reclame... che le procurano un abbonato di più. — Viene inaugurata nel vestibolo del teatro alla Scala la statua di Rossini. — Muore in Napoli il celebre pianista Thalberg. — A Pest ottiene esito entusiastico il Don Carlo di Verdi. — Il Quadro parlante, nuova opera del maestro Baccliini, ha lieto esito a Firenze. MAGGIO — Muore a Parigi Daniele Francesco Auber. — Viene inaugurato solennemente un nuovo elegantissimo teatro a Losanna. — Piace al teatro Carcano di Milano l’opera Ipromessi Sposi di Petrella. — La Commissione nominata per studiare le riforme da introdursi nei conservatorii di musica italiani fa la sua relazione e presenta il progetto del nuovo regolamento. — Quattro teatri di Parigi - il Lirico, lo Chalelet, la Porle Saint Marlin, e i Délassements comiques vengono incendiati dai comunisti. — Muore a Vienna Federico Halm, autore drammatico di gran rinomanza. — Piace al Re (vecchio) di Milano la nuova opera del maestro Montuoro L’Avvocato Patelin. GIUGNO — Ambrogio Thomas ê nominato dal Governo succeduto alla Comune Parigina, direttore del Conservatorio invece del defunto Auber. — Il teatro di Breslavia è distrutto dalle fiamme. — Un incendio distrugge pure il teatro di Shanghai. — Muore a Napoli Evaristo Chiaradia, letterato colto e critico arguto. {Continua). All9 amico JE. RJEYER Critico-musicale-Appendicista del Journal des débats, compositore, maestro, bibliotecario, ecc., ecc.! Caro Collega! Non credere, amico Reyer, che chi ti chiama collega sia Wagner in persona, o Berlioz redivivo; neanche per sogno. Chi ti chiama con questo dolce nome non è altro che un Matto; un matto che si credeva il più matto di tutti, ma che, dopo aver letto la tua appendice intorno all’Aida di Verdi che tu udisti al Cairo, è ora vergognosamente obbligato a confessare che tu sei molto più matto di lui, epperò ti proclama il Re dei Matti passati, presenti e dell’avvenire.., sopratutto delT avvenire... E se tu, rimanendo stupito a tanto onore, volessi ricusare per eccessiva modestia questo titolo pomposo, ben io sarò capace di