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256 GAZZETTA MUSICALEDI MILANO CUC. Editore-Proprietario TITO DI GIO. RICORDI, Oggioni Giuseppe^ gerente. Tipi Ricordi — Carta Jacob. SONDRIO. Il teatro Sociale si aprì, dopo due anni di silenzio, con spettacolo d’opera, e fu dato il Rigoletto, che il pubblico accolse con entusiasmo. Buona l’esecuzione, affidata al baritono Massera, al tenore Gropello, e alle signore Albertini e Sanmartino. CIVITANOVA. Ci scrivono: L’apertura del nuovo teatro Annibai Caro ebbe luogo il 20 corrente col Ballo in maschera, di cui l’esito fu splendido. Emerse fra gli esecutori il tenore Prudenza il quale dovette ripetere la barcarola e la cabaletta del duetto con Amelia. BIEBRICH presso WIESBADEN, 13 luglio. Festival musicale a Cassel — La Leggenda di Santa Elisabetta di Liszt — Gli spettacoli del teatro Kroll di Berlino — Gli Ugonotti — L Ebrea — Il Postiglione di Lonyumeau. Benché mi trovi in viaggio per ricrearmi delle molte fatiche, avute nell’anno passato, pure non tarderò oltre a darvi un segno di vita, dalle rive auree del Reno: comincierò colla ricordanza dei bei giorni del Festival musicale in Cassel, di cui era il perno la riproduzione d’un nuovo oratorio di Liszt «La leggenda di Santa Elisabetta» per la quale l’autore era venuto a posta da Weimar. Quanto alla esecuzione non lasciò niente a desiderare e si potrebbe chiamarla un «modello» grazie alle cure infaticabili del bravo maestro municipale Reiss che diresse. l’orchestra ed il coro, e grazie pure ai solisti bravissimi. Fra questi sovrastava specialmente la Merian-Genast da Wiemar alla quale toccò il raro onore che lo stesso Liszt studiò la parte principale dell’oratorio con essa. La rappresentazione ebbe luogo nel teatro municipale; è un pò piccino, ma fu assettato per quest’occasione con molta abilità perchè potesse contenere oltre 200 donne ed uomini del coro e la numerosa orchestra. I maestri concertatori furono lo Heckmann da Lipsia ed il Wipplinger da Cassel. Quant’al valore della composizione è molto difficile descrivervi l’impressione totale dell’opera, e i suoi meriti speciali, Liszt da una parte è un gran genio nella stromentazione, dall’altra un partigiano fanatico del suo genero Wagner e ne imita la melodia infinita e il lungo filamento di temi insignificanti. Vi si trovano per altro bellezze esimie che soprastanno di gran lunga sul livello della solita musica ecclesiastica, e prodotti d’uno spirito, che quanto a grandiosità originale non ha il suo uguale. Saprete che il libretto, fatto dallo stesso abbate, tratta la biografìa della protagonista del Tannhaüser; il poeta ha compreso maravigliosamente il suo argomento, seppe scegliere i momenti efficacissimi della conosciuta leggenda. cosicché fu lasciato alla musica un eccellente campo a muoversi. Uno dei pezzi meglio riusciti è il «Miracolo delle rose» con una stromentazione che fa-stupore: bellissimo è il colorito mistico degli stromenti a fiato sposato agli arpeggi squisitissimi delle arpe. Impiegando in varii luoghi i toni ecclesiastici del medio evo trovò effetti singolari, cosi nel coro dei peregrini col canto fermo, contrappuntato con un’abilità che ei fa rincrescere molto di non possedere che pochi di questi esempii. Il successo non fu ottimo, causa la maniera straniera del maestro, nondimeno l’abbate ebbe due chiamate. Riserbandomi di scrivervi di più quanto prima sovra questa musica, non menziono per oggi che la grande ouverture Sigurd Slembo del noto compositore svedese Svendsen, a cui dobbiamo già, oltre di molt’altra musica, un ottimo ottetto. Quest’ouverture è un lavoro molto ingenuo, con brillante stromentazione, benché per lo più musica di programma, vale a dire non chiara e diafana alla prima. Ritorno ora alla patria mia, parlandovi del teatro Kroll, il quale fa del suo meglio per compensare le vacanze dell’opera imperiale, offrendo al pubblico la ricreazione piacevolissima d’un giardino veramente fastoso. Gli spettacoli di questo teatro sono buoni, e considerando il prezzo d’entrata (da 1 lira sino a 4) buonissimi, pure l’impresario non dee certo rimpiangere i pagamenti degli artisti proporzionatamente alti, poiché ha ogni sera il teatro pieno. Un avvenimento straordinario, la rappresentazione degli Ugonotti, col Teodoro Wachtel (figlio) nella parte di Raoul de Nangis, mi fece passare assai bene qualche ora in questo bel teatro; non posso dire altro se non che il Wachtel è un tenore, il cui possesso potrebbe essere invidiato da ogni teatro, congiungendo egli ad un buonissimo metodo di canto, molta intelligenza musicale. Ha voce estesa, sebbene negli acuti un poco fiacca. Nella stessa opera di Meyerbeer furono buonissime la Lauterbach (Valentina), ora scritturata per il nuovo teatro di Colonia, la Landauer (Urbano), la Zahorz di Praga (regina), il Massen (St. Bris) ed il Baumann (Marcello). Lietissimo esito ebbero pure le rappresentazioni delV Ebrea e del Postiglione eli Lonyumeau; nella prima l’Eleazar era il famoso Himmer di Carlsruhe; la Recha, la Lauterbach; l’Eudoxia, la Ferree di Francoforte; e nell’ultima emersero il Wachtel (ottimo Chapelon) e la Landauer (buonissima Maddalena). Presto andrà in scena con molte nuove decorazioni e macchine il Flauto magico di Mozart; io me ne prometto qualche cosa di straordinario. Finisco col comunicarvi che la musica del reggimento Francesco della guardia, sotto la direzione del bravo e meritevole maestro Saro, ottenne al gran giubileo musicale il primo premio d’onore, eseguendo nel giorno fissato per la musica tedesca, (oltre i suoi cavalli di parata: V ouverture di Oberon di Weber e la Fantasia sul Profeta di Wieprecht) l’inevitabile e l’immancabile Wacht am Rhein, accolto dai Yankee con applausi frenetici, accompagnati da getto di mazzi e di corone di fiori e d’alloro. Sia detto ad onore della nostra musica militare, che, dacché fu riformata dal bravo maestro Wieprecht, ha sempre saputo serbar la sua gloria e che l’introduzione di alcuni nuovi stromenti d’ottone, inventati dal Wieprecht; ha levato questa musica a tale, altezza da rendercene con ragione orgogliosi. AF( o. FIRENZE. Intorno alla Giralda del maestro Cagnoni, riprodotta dopo 20 anni, scrive il nostro silenzioso Biaggi nella Nazione: «Per la riproduzione che s’è fatta ora di quest’opera al teatro Principe Umberto, il Cagnoni fece ritoccare in più parti il libretto, vi aggiunse alcuni pezzi nuovi, ne tolse di vecchi e, crediamo, ne rifece quasi tutta l’istrumentazione. L’opera, nel suo insieme, guadagnò e non poco, e ne fanno fede non dubbia gli applausi con che venne accolta nelle tre rappresentazioni che se ne sono date sin qui; e le diciotto o venti volte che l’autore venne chiamato al proscenio, quando solo e quando coi valenti suoi esecutori. Non ostante tutto questo però, ei permettiamo di dirlo, non è ancora l’opera che l’arte ha il diritto d’aspettarsi dall’eletto ingegno del Cagnoni, dalla bella e ricca sua fantasia, dai molti e profondi suoi studii. La seconda Giralda ha pregi non pochi e non comuni che non aveva la prima; certe idee melodiche sono informate a un gusto più elevato e più nobile: l’armonia è più studiata ed eletta; l’istrumentazione è varia, più nutrita, più vivace di molto. E però fra i pezzi vecchi e i nuovi è un distacco sagliente in alcuni punti e troppo sensibile. Que’disegni de’pezzi, que’modi di canto e di svolgimento ch’erano o nuovi o accettatissimi n<J 1852, ora son vecchi e, generalmente parlando, si rifiutano.» E dell’esecuzione scrive: «Meglio ancora che nella Marta e nelle Fate, la signora Enrichetta DeBaillou-Marinoni si mostrò nella Giralda cantatrice abilissima e finita; degna in tutto del bel nome che gode nell’arte. Ella ha spontanea l’agilità; ha sicurissime le note sopracute; sicurissime le volate e le picchettate; ma con queste doti (che certe stelle non hanno) ella sa fraseggiare, sa legare e sa modulare la voce con arte squisita e veramente da maestra. Il tenore signor Piazza canta egregiamente e da par suo tutta l’opera. Il baritono signor Adolfi seppe farsi applaudire in più d’un punto; e in più d’un punto, seppe far ridere e farsi vivamente applaudire, del pari il basso comico signor Valentino Fioravanti.» NOTIZIE ITALIANE — Milano. Domenica 4 agosto e lunedì 5, sarà celebrata l’annuale Festa Tipografica; il primo giorno alla una pom., nel teatro Milanese, avrà luogo la Festa civile consistente nella relazione dell’operato della Commissione e nella estrazione a sorte di 15 premii; il lunedì mattina avrà luogo la Ricordanza funebre pei defunti benefattori e colleglli, nella chiesa di S. Fedele, e alle 8 di sera Un’Accademia Vocale-Istrumentale Drammatica al teatro della Canobbiana. Concorreranno a quest’accademia gli allievi della Scuola Popolare di canto, il corpo di musica della Guardia Nazionale,.! dilettanti dell’Accademia Filodrammatica ed altri artisti di canto e concertisti. L’introito andrà metà a beneficio dei danneggiati dalle inondazioni, metà a beneficio del Fondo Vedove ed Orfani del Pio Istituto Tipografico. — Bergamo. Alcuni egregi giovani dilettanti di musica e maestri si sono fatti iniziatori di una Società intitolata: Accademia Donizetti, allo scopo di promuovere il buon gusto della musica e di migliorare l’esecuzione dei migliori componimenti musicali. — Ferrara. Ci scrivono: - L’esperimento pubblico degli alunni dell’istituto Municipale di musica ebbe luogo giorni sono al teatro Comunale, a beneficio dei danneggiati dall’innondazione. Fu un bel pensiero che permise di incassare-550 lire; immaginate qual folla poiché il biglietto d’ingresso costava soli 40 centesimi! I saggi furono buoni ed applauditi come ottimi. Certo è che l’istituto in soli tre anni di vita ha fatto miracoli; ora conta allievi di cui può andare orgoglioso. Quattro degli abbonati che spiegheranno il Rebus, estratti a sorte, avranno in dono uno dei pezzi enumerati nella copertina della Rivista Minima, a loro scelta. SPIEGAZIONE DELLA SCIARADA DEL NUMERO 28: INTER - ESSE Nessuno ne mandò la spiegazione esatta.