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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 253 col canto dei marinai dietro le quinte, l’addio alla Francia di Armando, e la desolazione muta dei genitori sulla scena è una pagina di musica espressiva irriprovevole. Nel terzo atto la vena del maestro pare stanca; nondimeno vi ha un coro di marinai pregevole, e un’aria di Olimpia, che credo sia stata aggiunta dopo la prima esecuzione di Genova, e che fu fatta ripetere; è in fatti originale e vivacissima. Il bizzarro quartetto della lettura delle due lettere incomincia magnificamente, ma non mantiene quel che promette; il maestro poteva trarre maggior partito dalla nuovissima situazione. L’atto procede alla fine senza offrire nulla di veramente notevole; anche il finale in tempo di valzer è volgare e di scarso effetto. Se devo riassumere queste che sono le impressioni di una sola rappresentazione, dirò che nell’insieme è uno spartito degno della fama di Cagnoni, sebbene non le aggiunga nulla, e che eseguito da Bùttero, tra per la musica e tra per l’interesse del libretto, potrà essere udito sempre con piacere. Ho dimenticato di parlare delle chiamate; da cronista incorreggibile io le ho contate, e mi parvero sedici, ma non ne farei giuramento. Gli allievi del Conservatorio diedero ■ lunedi passato il loro secondo saggio, che riusci splendidamente come l’altro e forse meglio. Il primo tempo del gran Quintetto di Spohr fu benissimo eseguito dalla signorina Beraldi e dagli alunni Mazzi, Bianchi, Cerquetelli e Panizza, e il Quartetto del Brano di Mercadante fu cantato con singolare accuratezza dalle signore Blenio e Porta, e dai tenori Colombana e Astori. Questi due ultimi sono ricchi di bella voce, e l’Astori è in special modo dotato di molto accento drammatico; ne fece prova nella magnifica aria del Deserto di Feliciano David. Anche gli ultimi due tempi del Quartetto in sol di Mozart furono ben eseguiti dai signori Mazzi, Bianchi, Cerquetelli e Panizza; bene anche il Preludio e fugaci Bach per organo suonato dall’allievo Casorati e sopra tutto bene i Ricordi d’America di Vieuxtemps eseguiti dall’alunno Bianchi, il quale è fin d’ora, si può dire, un vero concertista. Nella parte del canto si fece udire, oltre i nominati,, un giovine basso, un basso genuino, esteso, intonato, il signor Tansini che cantò II Pellegrino di Schubert, e la signorina Bignami nell’ardua romanza del Tebaldo ed, Isolina di Morlacchi. Non dimentichiamo la fantasia per flauto di Rabbonì eseguita dall’allievo Rampezzotti che aveva già dato prova di valentia nel l.° saggio Quanto alle composizioni una Sinfonia dell’alunno Gajone mi parve rivelare buoni studii; ma il vero successo fu per il giovinetto Coronavo (allievo del maestro Faccio) il quale diede come saggio di scolaro un vero lavoro da maestro. La sua sinfonia ha l’impronta d’un intelletto precocemente vigoroso; ha contorni netti e grandiosi, strumentazione nè povera nè ridondante, e infine quello che manca a molti maestri, idee musicali sue. Se oltre i meriti del saggio scolastico è lecito tener confo delle arditezze dell’ingegno uscito di scuola, il Coronaro ha un ampio avvenire dinanzi. Finisco con alcune notizie: Il Politeama annunzia fra le opere del suo repertorio anche Gli Avventurieri di Braga e una nuova opera del maestro Bianchi Gara d’amore. Il nuovo teatro di Piazza S. Fedele fu preso in appalto per la quaresima da Brunello che vi darà Y Ombra di Flotow. J3- F ALLA RINFUSA

  • E stabilito che F Esmeralda, la fortunata opera del maestro Campana,

sarà, anche quest’anno eseguita in Homburg dalla Patti, dalla Scalchi, dal Verger e da Corsi. Dal Napoli musicale apprendiamo che a Napoli fu rappresentata con lieto esito unJ opera, probabilmente nuova, I tre Regni, del maestro Herbin. Per il gran festival di’ Norwich sono state scritturate: la Tietjens e la Trebelli-Bettini.

  • Nel vegnente carnovale vi avrà spettacolo d’opera italiana al Teatro

di Oviedo. Anche F Art musical afferma che M.r Lefort fa costruire un Teatro per l’Opera Italiana, dice che il luogo è già scelto e fa sperare che questa nuova sala possa esser pronta per la fine del mese di ottobre venturo.

  • Al Teatro Doria di Genova, la sera in cui si dava F ultima rappresentazione

dell’opera Djem la Zingara, il maestro Bozzano fu fatto segno di molte ovazioni; gli venne presentata una corona di alloro con un magnifico nastro, sul quale leggevasi: Al vero merito - 11 luglio 1872. G. B. S. Q È stata venduta all’asta per il prezzo di 150,000 franchi la villa di Talma, a Brunoy. Talma, il gran tragico, vi aveva abitato per lungo tempo e vi aveva ricevuto la visita di Napoleone I. Questa villa sontuosissima era stata costruita nel 1802 sull’area dove esisteva anteriormente il castello del marchese di Brunoy.* ¥ E aperto il concorso al posto di maestro di violoncello nella R. Scuola di musica in Parma, collo stipendio annuo di lire 1300.

  • In un Concerto di beneficenza che. ebbe luogo allo Stabilimento termale

di Levico, presero parte varie signore dell’eletta società, fra le quali si segnalò la signora Uda-Scott, cantando stupendamente la canzone dei fiori nel Faust e un duetto di Campana. Leggiamo nel Guide Musical: Il celebre baritono Scaria del teatro di Dresda si sciolse dal contratto, intendendo recarsi in Italia e consacrarsi in^ tero al canto italiano. ¥ A Parigi si è formata una commissione per un monumento da erigere ad Auber. A Francoforte s. M. si rappresenterà nel prossimo agosto una nuova opera comica, Diramo e Tisbe, di Luigi Gellert.

  • Giovanni Strauss ha terminato una nuova opera, Il Carnevale di Roma.

A Vienna si è istituito un comitato per erigere un monumento a Beethoven. Il compositore e pianista Enrico Stiehl, che ora trovasi a Zurigo, partirà in settembre per l’America, allo scopo di darvi concerti.

  • A Zurigo trovavasi testé anche un compositore portoghese, il visconte

d’Arneiro, che scrisse un’opera, un ballo ed un Te Dezim. Dicesi che quest’ultimo verrà eseguito a Parigi nel prossimo inverno.

  • Presto avrà luogo in Anversa la vendita degli strumenti d’arco del defunto

Wuyts, dilettante di musica. Fa parte della raccolta un violino attribuito a Steiner che appartenne a.G. J. J. Kennis, maestro di cappella della cattedrale d’Anversa dal 1803 al 1845 nel qual’anno morì. > Il Tonhalle di Lipsia ei fa saper che il compositore Servais si è fidanzato alla contessa Olga Janina pianista. Adelina Patti ha sottoscritto una scrittura per l’America e per un anno. Durante questo tempo canterà 100 volte, 60 volte in teatro e 40 nei concerti, ed ogni volta riceverà 10,000 lire, in tutto un milione! Non è tutto. Essa dividerà coll’impresario Strakosch il soprappiù di 20,000 lire d’ogni introito; ora colla Patti si fanno gli introiti massimi di 45,000 lire il che forma 25 mila lire ogni sera da dividere. Durante cento sere 12,500 lire formano un altro milione e dugento cinquanta mila lire. Totale: due milioni e dugento cinquanta mila lire per un anno! ¥ L’architetto del nuovo teatro dell’Opéra di Parigi, il signor Carlo Garnier, fu incaricato delle riparazioni del teatro dell’Opéra-Comica. La sala sarà ridipinta interamente e decorata in verde come era venti anni sono. CORRISPONDENZE GENOVA, 25 luglio. Mario Rossi e la sua quadmiplice compagnia — Mah!! rivista del 1871-72 — Apoteosi di Mazzini — Gli esperimenti del prof. Gorini. Al Politeama Genovese, Mario Rossi oltre alla sua compagnia di prosa, di ballo e canto, si era aggregato anche alcuni cavallerizzi, ma presto s’avvide del fallo e li lasciò andare. Da vari giorni le vie di Genova erano tappezzate da colossali mah!!! stampati su variopinte carte. La popolazione genovese dedita agli affari non si commosse troppo da quei mah!!! e attendeva senza impazienza che l’enigma venisse spiegato. La soluzione l’avemmo jeri sera al Politeama; il mah!!! non era che una rivista genovese con parole, musica e danze tutte genovesi, il teatro era affollato e, quantunque scoperto, vi si potè prendere un bagno a vapore. La rivista del 71-72 genovese è un bel pasticcio, quantunque qua e là vi sieno dei frizzi di spirito, e dei pensieri musicali di buon genere. Volle l’autore parlare di cose municipali e toccare le brutte abitudini genovesi, ma a dire il vero l’assieme non vale l’onore di ulteriori rappresentazioni, tanto più che dopo aver presentato delle sciocchezze ebbe l’ardire di far vedere l’apoteosi di Mazzini. — Non dico di più. — Ora ad altro.