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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 218 CORRISPONDENZE segue. (Continua) Il signor G. Mus scrive da Roma all’Omnibus di Napoli una corrispondenza sull’AssedìO di Brescia del maestro Pontoglio, copiando testualmente le parole del nostro D’Arcais. Siamo stati lungamente in sospetto di plagio, ma abbiamo finalmente indovinato che colla firma G. Mus l’Omnibus ha inteso dichiarare ai suoi lettori che copiava dalla Gazzetta Musicale. Infatti più sotto riporta parte d’una nostra corrispondenza da Londra e vi pone la dicitura abbreviata Gazz. mus. È già qualche cosa! «Lo spazio è così prezioso! E poi il proto, quel benedetto proto!» Ci pare di sentirlo. Ma dire che l’Omnibus strilla come un’aquila quando un altro confratello, imitando il suo esempio, riporta un periodo del suo giornale senza citarlo, e si trova aver posto la mano sopra un periodo che V Omnibus ha già prima riportato, senza citarlo, da un altro confratello! 0 la favola delle due bisaccie!

  • In autunno, a Perugia, si darà VAdello del maestro Mercuri, opera che

fu già rappresentata, con ottimo successo, a Rimini nel 1864.

  • Nel prossimo autunno al Teatro Goldoni di Firenze si daranno due opere

nuove: L’Idolo cinese dei maestri Tacchinardi, Bacchini, Dechamps e Gialdini, e I conti senza Coste del maestro Tacchinardi. > Il consigliere di città Raimondo Hàrtel, capo della casa editrice Breitkopf e Hàrtel di Lipsia, si è unito in matrimonio colla rinomata pianista Luisa Hauffe. Leggiamo in un giornale francese: Si sta costruendo un teatro immenso in Aukland (Nuova Zelanda).

  • Una nuova opera buffa in tre atti dei signori Moinaux e Nibelle - rAlibi sarà

rappresentata fra breve a Bruxelles. Tamberlick era nei giorni scorsi a Parigi. Il celebre tenore era venuto da Madrid, scrive la Revue et Gazette Musicale, per assistere alla prima comunione del figlio in pensione a Vaugirard! Egli cantò alla cerimonia, ma le orecchie profane non ne seppero nulla. «¥ Nangin, direttore del Conservatorio di Lione, è incaricato di preparare una gran festa musicale che deve accompagnare l’inaugurazione ufficiale dell’Esposizione di questa città. La Società filarmonica di Varsavia mette al concorso quattro premi per le seguenti composizioni: 1° Trio per pianoforte, violino e violoncello; 2.° Canto a tre voci di donna con accompagnamento di pianoforte. Il primo premio pel Trio è di rubli d’argento 150, quello pel Canto di rubli 50. I secondi premi sono di rubli 70 e 30 — Al concorso sono ammessi compositori nati o domiciliati in Polonia.

  • Ecco il programma dei divertimenti che hanno luogo in questa stagione,

dal primo maggio al 31 ottobre, a Baden-Baden, come lo troviamo negli annunzi dei giornali tedeschi: Distinta orchestra dei bagni, con solisti strumentali, alternando con musiche militari, tre volte ogni giorno nell’interno e davanti la casa di conversazione. — Concerti diretti da Giovanni Strauss — Grandi feste da ballo, riunioni, balli infantili. — Grandi concerti colla cooperazione dei più distinti artisti di fama europea. — Mattinate di musica classica. — Opere e commedie — Feste boschereccie. — Corse a gara. — Tiro ai piccioni. — Caccie. — Pesche. NAPOLI, 26 giugno. Cose del San Carlo — Cose del Mercadante — La Scommessa del maestro Usiglio — Concorsi. ceva colla Fornarina, quantunque avessi potuto farlo con maggior vantaggio di lui; le sue celebri vergini sono, per dire cosi altrettante profanazioni della purissima Madre di Dio, giacché tutte sono ritratti della licenziosa quanto bella fornaia romana; mentre copiando io l’angelica figura di Anna; non facevo alcun affronto a Maria, imperocché la purezza di quella giovane era un riflesso della purezza di questa. Io nacqui, però, con uno strano istinto d’indipendenza, e sono originale persino nelle mie idee; per questo, quindi, sebbene pigliassi dalle sembianze di Anna la bellezza e la candida espressione, che sono il distintivo della mia vergine incoronata, diedi al volto della madre di Dio una tinta rosea che contrasta colla impronta nivea di quella; coronai la fronte di Maria della copiosa e ondeggiante capigliatura della mia amante; ma lungi di darle la tinta bionda dei ricci di Anna, la vestii di colori oscuri, e in tal guisa rispettai la bellezza della Regina del cielo, non facendone la copia di una delle sue creature. — Ah, Velâzquez! avete ragione, esclamò il duca stringendo commosso la mano dell’artista; voi siete nobile persino nei vostri pensieri! — Giunse il giorno della mia partenza, continuò Velâzquez; il Re Filippo IV mi chiamava a Madrid, offrendomi l’abitazione nel suo proprio palazzo, e uno studio nella galleria dello stesso chiamata del Cierzo; perciò non potendo rimanere un giorno di più ad Anversa, col cuore gonfio dal dolore, andai a congedarmi da Anna. Ella mi ascoltò senza batter palpebra quando ebbi finito, mi disse tranquillamente: — Conducimi con te, DiegoA quell’inchiesta un mondo d’allegrezza aprissi innanzi agli occhi miei. — Mi seguiresti? le chiesi pieno di gioja. Giorni sono a Bologna ebbe luogo il secondo esperimento degli alunni del Liceo Musicale Rossini. I vari saggi di composizione e di esecuzione riuscirono splendidamente. ¥ Il giovine maestro Paolo La-Villa ha condotto a fine un’opera col titolo Il mercato di Smirne.

  • Con decreto reale del 15 giugno, Giuseppe Servais fu nominato professore

di violoncello al Conservatorio di Bruxelles.. * Un giornale americano dà i seguenti particolari sulla gran cassa che prende parte al giubileo di Boston: E di legno d’acero; ha 12 piedi di diametro e 6 di altezza. Fu costrutta a Framington e siccome nissuna carrozza ferroviaria poteva contenerla, il trasporto fu fatto con cavalli fino ad Hallowen d’onde continuò il viaggio fino a Boston in battello a vapore!!

  • Non è il Re di Portogallo che viaggia a Parigi, ma il padre dell’attuale

re. Così si spiegano le dicerie, pei’ noi incomprensibili, sull’età, sulla voce, e sulla sposa del re, fatte nei giornali francesi. In fatti il padre del Re attuale, ha sposato una signora Essler, non sappiamo se la celebre ballerina o una cantante dello stesso nome. S. Carlo è chiuso, e delle 88 recite, sole 86 si diedero, le altre due non ebbero luogo, chi dice per lo sciopero dei macchinisti, e chi per ingiunzioni del regio delegato. Si sa che il Musella metterà fuori un avviso per far conoscere ai suoi abbonati che essi saranno compensati delle recite perdute quest’anno, con due appalti sospesi che ei farebbe godere loro nella vegnente grande stagione, dando di preferenza in quella sera V Aida. Ma il Musella preparasi per far rappresentare convenientemente Y Aida? Ci ho i miei rispettabili dubbi. In primis et ante omnia si è fatto sfuggir di mano l’Aldighieri per poche centinaia di lire, non parla ancora di fare abbassare il diapason, non tratta per avere buoni coristi, nè ricordasi che abbisognano trenta bravi bassi. Ho paura che il Musella faccia come il solito, vada innanzi senza darsi pensiero di nulla, e quindi ridotto agli estremi more solito, abboracci, e faccia ogni cosa in fretta e in furia. Chiuso il massimo si è riaperto il Mercadante con la Scommessa dell’Usiglio cantata dalla Nascio, da Serazzi, dal Polonini, dal Fiorini e dal Guarnieri. Il Trisolini è un impresario che fa di tutto per contentare il pubblico; a lui devono essere obbligati i Napolitani, perchè udirono abbastanza presto V Africana; se poterono ammirare il Bùttero, e venire a conoscenza di certe musiche che avevano fatto — Perchè no? mi rispose; io non ho al mondo alcuno che mi ami più di te. — Stanotte alle dodici verrò a prenderti, Anna mia, esclamai nel prepararmi a lasciarla. — Ebbene piglia queste carte, ella disse estraendo dal seno un piccolo pacchetto: tre anni fa venne a vedermi per la prima e ultima volta una signora, avvolta in un manto di velluto, e lo mise nelle mie mani dicendomi: — Anna, affida queste carte al primo uomo che ti dice d’amarti. Poscia abbracciommi e scomparve. — Senza dirti il suo nome? — Nuli’altro udii che quello che ti dissi. — A stanotte, dunque, Anna, le dissi pigliando pensieroso le carte. — A stanotte, ripetè essa. Appena giunsi a casa mia, ruppi il suggello sul quale era impressa una corona di conte, e apparvero a’ miei occhi due piccoli pieghi di carta pecora, profumati e belli, e interamente fìtti di un- carattere chiaro e piccolo; fra le loro pieghe eravi una lunga treccia di capegli biondi, che spandevano un acuto profumo, e il cui colore era affatto uguale a quello delle ciocche di Anna. Misi sul tavolo con cura religiosa la bella treccia, e lessi lo scritto, del cui contenuto, se mi permettete, vi informerò. Il duca avvicinò il suo scanno a quello di Velâzquez in atto d’ascoltare, e questi spiegò una carta e cominciò a leggere quanto