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210 GAZZETTA MUSICALE DI MILANO H i civico di Novi Ligure, con una a scelta della Direzione e due 1200 lire. ¥ Nel teatro di Malta ebbe del teatro. La notizia ha commosso si minaccia uno sciopero. ¥ Il nuovo teatro in costruzione

  • Per l’autunno venturo è d’appaltarsi per 30 rappresentazioni il teatro

dote di lire 7000. Si esigono balli di mezzo carattere e due opere serie un deposito di luogo una serata a beneficio del bollettinaro tutti i bollettinari dei teatri d’Europa, a Vigevano rischia di rimanere in costruzione in eterno. Apprendiamo che le somme stabilite dai palchettisti e dal Municipio sono esaurite non solo, ma si ha già un passivo di 80,000 lire, senza che i lavori siano finiti. Municipio e palchettisti non ne vogliono sapere di spendere altro!

  • Gara d’amore è il titolo di una nuova opera in un atto che condusse

a tèrmine il maestro Eliodoro Bianchi. Per la stagione 1872-73, dal Natale venturo al 20 marzo 1873, è d’appaltarsi il teatro Civico di Vercelli. Si accordano 8000 lire di dote per uno spettacolo d’opera seria. Per i particolari e le condizioni d’appalto rivolgersi al Sindaco signor Monaco. È aperto il concorso per l’appalto del teatro Municipale di Modena. Hassim Pascià, gran dilettante di musica, ha scritto un’opera semiseria in due atti, su libretto turco. E questa la prima opera di un turco per il teatro turco. Il titolo ne è: Moh-Ahmed e i suoi creditori. Il Journal of Bosfore dice molto bene della musica. II maestro Calamari ha composto, per originalità, un duetto per baritono e basso con accompagnamento di solo tamburo! Il teatro d’Alessandria (Piemonte), fu deliberato all’impresario Gra che conta di tenerlo aperto dall’ottobre p. v. a tutto maggio 1873.

  • A Bergamo si vuol istituire Un’Accademia musicale, ’e intitolarla a Donizetti.
  • Un compositore russo, certo Faminzin, ha condotto a fine una grand’opera

in 5 atti, intitolata Sardanapalo. Il libretto è tratto da Byron.

  • Il giornale inglese della Corte cita una sorpresa fatta alla regina Vittoria,

in occasione del suo anniversario al castello di Balmoral — ■ una serenata di 100 cornamuse.

  • Antonio Rubinstein ha terminato una grand’opera: Magar, parole di Ferdinando

von Saar.

  • A Vilvorde si è formata una nuova Società di fanfare, La Renaissance,

diretta dal signor Govaerts, capo-musica militare pensionato. ¥ Giacomo Cockx, (premio del Conservatorio di Bruxelles) fu nominato professore di violoncello, classe di perfezionamento, al siglia.

  • Fra i legati fatti dal maresciallo Vaillant, antico

a Parigi, ve n’è uno di 10,000 lire al Conservatori di Conservatorio di Marministro di Belle-Arti Dijon.

  • Il Consiglio Municipale di Parigi ha votato la concessione perpetua del

terreno destinato al monumento funerario del pianista italiano Gennaro Perrelli, morto per ferita riportata nel fatto di Montre tout. — Non è vero: nessuno nasce pittore, poeta, o musicista; tutt’al più ei accompagna, nel nascere, una certa predisposizione o facilità, più o meno grande, per questa o quella cosa, facilità che sveglia in noi una passione pure più o meno nobile. — E cos’è che ha svegliato in voi il vostro sublime ingegno? — Anche concedendovi, signor don Giovanni, che io sia nato con molta capacità, essa fu tanto rachitica e timida nella sua nascita, che dovetti ricorrere all’imitazione per isvegliarla. — Voi? — Io, si, e sappiate che nè a mio padre. Rodrigo de Silva (I), nè al mio maestro e suocero don Francesco Pacheco, ho mai fatta la confessione che ora faccio alla vostra amicizia. Il duca inchinossi nella stessa guisa che avrebbe fatto nel ricevere un favore da un principe reale. — Ho imparato, continuò Velâzquez, in Alberto Durerò, la simmetria del corpo umano; in Andrea Bexalio, l’anatomia: in Giovanni Battista Porta, la fisonomia; la prospettiva, in Daniele Barbar: la geometria, in Euclide; l’aritmetica, in Moya: l’architettura, in Vitruvio e altri autori; esaminai la nobiltà della pittura in. Romano Alberti; la brevità e la prestezza l’appresi in Michelangelo Vedrido; il Vasari, mi ha incoraggiato colle vite dei pittori illustri, e il Riposo di Raffaello Borghini, mi ha erudito (2). — Ciò non vuol dire altro che avete studiato molto, e con molta costanza, don Diego, disse il duca accompagnando con un’affettuosa stretta di mani la sincera ed amichevole franchezza dell’artista. — In fatti, signor don Giovanni, rispose l’altro, lo studio è (1) Velâzquez usò sempre il casato di sua madre, donna Geronima Velâzquez, secondo un uso introdotto in Andalusia. (2) Palomino, Biografia di Velâzquez. Un dispaccio telegrafico da Marsiglia ha annunziato che, scoppiata una caldaja del vapore spagnuolo Guadaira, proveniente da Siviglia, perirono in mare 49 viaggiatori, fra i quali alcuni artisti di due compagnie di canto; le notizie intorno alle vittime sono però incerte; si sa solo di Manetta e Rosa Mariotti, e di Adele Ruggero, che furono raccolte cadaveri e trasportate alla Morgue di Marsiglia.

  • Leggiamo con stupore nel Guide Musical:» Il re di Portogallo, ora a

Parigi, viaggia incognito colla sua sposa, sotto il nome di conte di Villavicosa e contessa d’Edla, la quale, or sono pochi anni, non era che una ballerina celebre del gran teatro di Vienna, Fanny Essler». Il Guide Musical non sa che il re di Portogallo ha sposato una certa Maria Pia, figlia d’un certo Vittorio Emanuele II, re d’Italia!

  • Il maestro Gaetano Palloni

Corona d’Italia.

  • A Trieste, in un concerto

Breitner, prese parte la valente è stato nominato cavaliere dell’Ordine della dato dal maestro Cremaschi e dal pianista signora Chiarina Faccio-Fabrini, cantando stupendamente due canzonette di Schumann torio l’applaudi con entusiamo.

  • E a Bologna sere sono ebbe luogo un

pessa Simonetta, col concorso della celebre ¥ Anche il maestro Platania di Palermo Corona d’Italia. e la Negra di Donizetti. L’udiconcerto nelle sale della princiBorghi-Mamo. fu nominato Commendatore della

  • A Viareggio, nella prossima stagione di bagni, si avrà spettacolo d’opera

in musica. CORRISPONDENZE • ROMA.,. 8 giugno. L’Assedio di Brescia del maestro Pontoglio al Politeama. Tutta la nostra vita musicale si trova concentrata nel Politeama romano. Che cosa è il Politeama? Una specie di gabbione in Trastevere, dove stanno comodamente tre mila persone. Un fortunato ed avveduto impresario (che non è l’amico Jacovaccp ebbe il pensiero di darvi spettacolo d’opera, ed ogni sera il gabbione è pieno zeppo. E quando dico ogni sera, dico male, perchè lo spettacolo incomincia alle ore 6 per terminare alle nove. Non saprei dirvi per qual ragione la rappresentazione sia diurna anziché notturna, ma se l’impresario ei trova il suo tornaconto, fa benissimo. Lascio però a voi T immaginare quanto ciò sia contrario alle abitudini degli uomini d’affari ed anche dei giornalisti i quali per recarsi al Politeama oltre il Ponte Sisto devono far generoso sacrifizio del pranzo sull’altare dell’arte trasteverina. Questo sublime coraggio T ho avuto T altro giorno per assistere alla prima rappresentazione dell’opera del maestro Ponquello che genera il talento, ma non anima nè accresce quella scintilla che si chiama genio, della quale Dio ha dotato molte creature; perciò, io, nonostante i miei lunghi e assidui studii, soltanto un anno fa ho dipinto la mia taverna e il mio portatore d’acqua, che la corte ha in tanta stima; ragione per la quale mi diedi a dipingere cose rustiche all’impazzata, con luci e colori strani. — Io credetti che vi foste dato a siffatto genere per non imitare il Tiziano, Raffaello e altri. — E non v’ingannate; ciò fu una delle ragioni per cui mi astenni dal dipingere, con soavità, soggetti più serii, perchè quantunque i miei amici mi dicessero che avrei potuto, emulare Raffaello d’Urbino, preferivo d’essere il primo in quel generacelo, che secondo nella delicatezza; l’altra ragione, e più valida, era che, difettando d’ingegno, giacché nessuna passione era venuta a fomentarlo, mi riesciva sommamente d.fficile il fare altri lavori. Il cavaliere che dopo d’aver guardato il fondo del chiosco erasi allontanato, tornato allora indietro, accostossi ad esso, mezzo nascosto dai cespugli. — E come, dunque, avete fatto a dipingere con tanta perfezione e maestria, due mesi or sono, quello stupendo quadro dell’incoronazione della Vergine? — Oh, perchè il mio genio era apparso! rispose l’artista innalzando alla vòlta celeste, seminata di stelle, uno sguardo di ineffabile e ardente gratitudine. (Continua)