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202 GAZZETTA MUSICALE DI MILANO aver preso sul serio il loro trionfo. La messa in scena è infelice; costava una bagattella fare che le signore apparissero almeno nel costume del tempo, ma si pensò che un po’ di cipria sui capelli dovesse bastare, e nel rimanente si lasciò piena libertà di scegliere fra i mille figurini del giorno. Lo stesso teatro, liberato dalla rivalità formidabile del Politeama, prepara la Cenerentola e un ballo Carotin, e annunzia altre opere e altri balli per l’avvenire. ¥ Il maestro Delfino di Napoli, sta scrivendo un’opera buffa nuova, il titolo della quale sarà: La fiera (argomento tolto da una commedia di Alberto Nota). Il maestro Natale Bertini, nella ventura stagione, farà rappresentare-, sulle scene di Odessa, la sua nuova opera Guido di Morand. Leggiamo nel Trovatore: L’operetta che l’egregio maestro F. Schira ha scritto per il grande Concerto annuale dato da mad. Puzzi a Londra nell a St. Georges Hall, ha per titolo; The ear-ring (VOrecchino). Questo nuovo lavoro del maestro Schira, come ei scrivono, è un vero gioiello ed ha avuto un successo brillantissimo. Tutta la crème della società inglese assisteva a quel Concerto. Di parecchi pezzi si volle il bis e il maestro Schira un gran numero di volte venne chiamato al cospetto del pubblico a ricevere gli omaggi. L’esecuzione è stata come meglio il maestro non avrebbe potuto desiderare.

  • E annunziata la prossima pubblicazione a Firenze d’un nuovo giornale

artistico, teatrale, letterario, ecc., col titolo Firenze Artistica. Sebbene questo giornale giunga dopo tanti altri ha fede tuttavia d’essere il primo che «uscito dalla ristretta cerchia degli artisti drammatici e di canto, possa in qualche modo destare interesse a tutti coloro che amano tener dietro allo sviluppo e al progresso del teatro Italiano «. Auguriamo al fratello nascituro successo pari alla fede e perseveranza pari al proponimento. A Londra il 25 maggio ebbe luogo nel Palazzo di Cristallo un gran concerto d’estate, a cui presero parte, fra gli altri artisti, Carlotta Patti e il baritono Francesco Mottino, appositamente scritturato. La Patti ebbe i soliti trionfi, il baritono Mottino cantò la cavatina del Barbiere, Largo al factotum, e una romanza del maestro Caldera, e si fece vivamente applaudire.

  • Reduce degli Stati Uniti d’America, dove passò alcuni anni, è fra noi

il valente maestro Bosoni già direttore d’orchestra della Fenice di Venezia, e noto, in questa qualità, assai favorevolmente al mondo musicale. Intende stabilirsi in Italia. A Nuova-York, un certo sig. Sackow da Norvegia dà fpresentemente dei concerti sopra un violino, che ha quattro corde di minugia e otto di metallo.

  • Maria Pleyel, già maestra di pianoforte al Conservatorio di Bruxelles,

ebbe dal re del Belgio una pensione di franchi 1288.

  • Il processo del pianista Dombrowski contro il fotografo Petit a Parigi

è finalmente deciso a favore del querelante. Il sig. Petit, come è noto, aveva spacciato un ritratto dell’artista per quello del generale della Comune; migliaia di esemplari servirono a questo inganno mercantile. La corte di giustizia condannò Petit a pagare a Dombrowski una somma di franchi 3000. Se si considera che oltre questa somma il processo valse all’ignoto pianista assai più rinomanza che l’arte sua, si vedrà che egli ha cento ragioni d’essere riconoscente al suo avversario.

  • Un sig. Landsberg (forse parente ed erede del cav. Landsberg di Breslavia

morto a Roma) fece dono all’imperatore di Germania delle partiture originali, magnificamente legate, delle opere seguenti di Mozart e Beethoven: Mozart: Missa, composta nel 1776; — Divertissements, composti nel 1778; Divertissements, composti negli anni 1775, 1776, 1777; — Terzetto della Villanella rapita, composto nel 1785; — Sonata per Violino et Cembalo, composta nel 1785; — Sonata per Violino et Cembalo, composta nel 1781; — Quartetto della Villanella rapita, composto nel 1785; — Beethoven: La vittoria di Wellington. S. M. inviò queste preziose reliquie alla R. Biblioteca. ¥ Col primo corrente il pregevole giornale artistico-letterario, La Scena, è entrato nel decimo anno di vita. I nostri auguri.

  • Leggiamo nell’Arte di Trieste: - Il nostro maestro sig. Guglielmo Pincherle,

inventore di un nuovo sistema d’applicazione dell’armonia a qualunque piano di già costrutto, ed il cui melo-piano figurò all’Esposizione Triestina, otteneva dall’I. R. ministero il privilegio per un anno. Il Sultano ha concesso all’impresario Naum un’area per costrurre un nuovo teatro in Costantinopoli. La Turgriie scrive che la località è a TopCoparan; Naum presenterà quanto prima il disegno dell’edifizio, che non potrà essere condotto a termine prima dell’autunno 1874.

  • Si dice che il maestro Petrella attenda a scrivere un’altra opera, in

una villa presso Ariccia nei dintorni di Roma.

  • Il concorso di composizione musicale, aperto a Parigi dall’Esposizione

Universale d’economia domestica, è prorogato fino al 20 giugno. I manoscritti devono essere indirizzati alla sede dell’Amministrazione, 23, via della Chaussée-d’Antin.

  • Il cortile del teatro dell’Opera di Parigi sarà trasformato in un ameno

giardino, ad uso degli artisti.

  • La celebre danzatrice signora Carolina Pochini abbandona definitivamente

le scene. Scrive la Revue et Gazette Musical di Parigi: «La signorina Egeria Antonini giovine violinista italiana, ha dato un concerto il 3 giugno nella sala Erard. E un talento che promette molto. Il signor Schoelcher, (un fanatico di Haendel, autore d’un libro intitolato Haendel e il suo tempo), ha fatto dono alla Biblioteca del Conservatorio di Parigi della collezione delle opere di Haendel, (circa 500 volumi) che può essere valutata 10,000 lire. Durante una recente rappresentazione dell’Ebrea al teatro di Havre, il cavallo dell’imperatore Sigismondo, spaventato dai suoni d’orchestra, s’impennò, e lo sfortunato monarca andò a misurare le tavole del palcoscenico. La sua corazza mandò il suono d’una caldaia fessa, ma rese l’urto meno pericoloso, cosicché in un momento fu in piedi; ma l’avvenimento aveva gettato lo scompiglio nella scena; le comparse si salvarono fra le quinte e i professori d’orchestra, temendo di ricevere sulle spalle un cavallo imperiale ed un imperatore corazzato, cercarono la salvezza nella fuga. Per buona sorte tutto si ridusse alla sola paura. Scrive il Gaulois: Il direttore d’un piccolo teatro... di Pekino ne ha pensato una per aumentare il suo introito. Egli vende ai giovani bellimbusti (ve ne hanno dunque anche laggiù?) biglietti d’ingresso per il palcoscenico e per il vestibolo degli artisti. L’abbonamento costa 125 lire al mese. Una bagattella!

  • Il re Don Ferdinando di Portogallo si trova a Parigi. I giornali Parigini

dicono che egli è un antico allievo di Rossini, un dilettante valente e che possiede una voce di tenore ancora fresca, sebbene Sua Maestà Portoghese abbia raggiunto la sessantina.