Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1872.djvu/131

GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 123 l’arte, nè il più glorioso per gli artisti, e forse nemmeno il più proficuo per gli impresarii. La colpa in generale è del pubblico, il quale, eccessivamente severo quando biasima la insufficienza di voce d’un cantante, è invece d’una indulgenza biasimevole quando artisti che hanno mezzi e talento, cori che potrebbero far bene, orchestre ben composte, non riescono a mettersi d’accordo. Un pezzo d’insieme rovinato è appena zittito, un coro storpiato fa ridere, mentre se un tenore o una prima donna, volendo toccare un la si arresta al sol per mancanza di fiato, si fischia senza misericordia. Con assai più di ragione dovrebbe avvenire il contrario. Fra gli interpreti di questa Semiramide al Politeama, i più lodati dal pubblico e i più lodevoli per la critica sono la Vaneri-Filippi e la Garbato. La prima non ha un volume di voce straordinario, ma vi supplisce assai bene coll’arte somma di modularla, e con un’intelligenza drammatica poco comune; la seconda invece non riesce a piegare la sua voce ai gorgheggi rossiniani, ma quel che in gergo si chiama organo è potentissimo. Mi piacque assai la Vaneri in tutti i canti passionati, dolci, e in special modo nell’aria - Pel raggio lusinghiero, dopo la quale fu chiamata più volte al proscenio. Altre chiamate ebbe dopo il duetto a due donne, ed altre chiamate e applausi molti in tutti i pezzi principali dell’opera; il suo debutto fu adunque un gran successo, anche senza tener conto della commozione da cui appariva turbata. Colla Vaneri divise gli applausi, come fu detto, la signora Garbato, che sta assai bene nei panni maschili e forma un Arsace forse troppo badiale, ma disinvolto tuttavia. Il tenore Pieraccini ha piccola parte; gli basta però a mostrarsi fornito di voce molto estesa e molto intonata ed a guadagnare l’applauso. Gravissimo invece è il fardello della parte di Assur. Il baritono Marcassa se lo toglie sulle spalle con coraggio e lo porta fino all’ultimo con garbo; arriva stanco, ma arriva. Colla sua voce, piuttosto limitata, egli fa un miracolo, e lo fa a forza d’arte. L’abilità con cui eseguisce i gorgheggi rossiniani è veramente rara in un baritono; ei è l’uguaglianza, l’unione, la sfumatura che si può ottenere con uno strumento; il pubblico riconobbe il merito applaudendolo vivamente. Il basso Manni fu discreto. Tolto lo spettacolo del Politeama, siamo ridotti a zero o a poco più di zero. Al Re (vecchio) la compagnia Meynadier ha ripetuto alcuni vecchi vaudevilles, ma non ne ha ancora dato uno nuovo che abbia avuto oneste accoglienze dal pubblico. Ha dato però la Princesse Georges di Dumas; e, curioso a dirsi, il miracolo che non aveva fatto Santa Radegonda, l’ha fatto il Re (vecchio) e la troppo famosa commedia piacque. L’esecuzione ne ha però tutto il vanto. Il teatro Santa Radegonda è occupato da una compagnia dì Ercoli e di Er.colesse; al Re (nuovo) recita una compagnia drammatica diretta da Achille Tettamanzi e al Fossati un’altra compagnia diretta da Michele Ferrante. Il Milanese promette altre novità, ma dopo i fortunati Tribuleri del sur Spella non ne ha ancora dato altri. Finisco con una buona notizia: la Scala si aprirà in Settembre, per TEsposizione Artistica, con spettacolo d’opera e ballo. L’opera sarà probabilmente il Freischütz. F > ALLA RINFUSA ¥ È in vendita il teatro Diurno di Vercelli. Dirigere le offerte alla cartoleria di Giuseppe Vietti in Vercelli. 4 È disponibile il teatro Santa Radegonda di Milano. Per le trattative dirigersi all’Agenzia Cambiaggio, Via Pietro Verri, N. 2. X* Anche il teatro di Cremona ha aperto il concorso per l’appalto durante la stagione di fiera. Si esigono non meno di 15 rappresentazioni d’opera in musica. La dote è di Lire 10,000. E il teatro Carlo Felice di Genova è da appaltarsi per tre anni. La Gazzetta teatrale d’Italia, che vedeva la luce a Roma, ha cessato le sue pubblicazioni.

  • Per il teatro della Scala, ventura stagione, sono già scritturati il tenore

Campanini, i baritoni Colonnese e Maurel, i bassi Maini e Milesi, e la prima ballerina Fioretti

  • In Auckland, nella Nuova Zelanda, si sta fabbricando un gran teatro.

Il giornale Y Avvisatore teatrale, che si stampava a Firenze, ha trasportato le sue tende a Roma. Secondo Y Arpa di Bologna il teatro Brunetti si aprirà nel prossimo maggio col Ballo in maschera.

  • Il baritono Vincenzo Quintilli-Leoni, fu insignito da S. M. il re di Spagna,

del titolo di cavaliere dell’ordine di Carlo" III.

  • Al teatro Pagliano di Firenze, nella stagione in corso, si darà per terza,

l’opera nuova del maestro Anteri, dal titolo: Marcellina. ¥ Un incendio ha distrutto il teatro dell’Opera di Sidney (Australia). Buone nuove. Non è vero, secondo i giornali di Londra, che Gounod sia stato ricoverato in un manicomio; al contrario egli è quasi ristabilito in salute! 4 L’Omnibus di Napoli, riportando parte del nostro articolo intorno alle Sovvenzioni Teatrali, fa alcune considerazioni [le quali provano che esso ha letto male ciò che noi abbiamo scritto, e ridice, in aria di contraddirci, nulla più di ciò che noi abbiamo detto. Del resto siamo lietissimi, non ostante questo equivoco, che il venerando confratello napoletano si mostri della nostra opinione.

  • Nel teatro Municipale di Ferrara ebbe luogo un concerto vocale e istrumentale

a beneficio dei poveri fanciulli scrofolosi della provincia. Vi presero parte molti maestri e dilettanti, e l’esito fu stupendo. Al teatro di Salerno andrà in scena presto la nuova opera del maestro Marzano — I Normanni a Salerno. Il commendatore Casarini ha proposto al Consiglio Comunale di Bologna che sia accordata la cittadinanza bolognese a Riccardo Wagner (!)

  • L’Ombra di Flotow ebbe esito entusiastico a Brest.

-jK Anche al teatro di Mons l’Ombra di Flotow, fu accolta con entusiamo, Adelina Patti ricevette testé in Vienna il dono chele destinava l’imperatore di Russia, e che non era pronto al momento della sua partenza. È uno splendido rubino circondato da ventiquattro solitarii, il tutto valutato 15,000 rubli. Af- Il signor Hérold, figlio al celebre compositore di questo nome, ha regalato al museo del Conservatorio di Parigi il pianoforte di lavoro del padre. Era un piccolo Erard, a pedali disposti in una maniera curiosa. I giornali parigini annunziano l’arrivo di Sivori, reduce da un giro ar tistico in Germania. Offenbach è andato a Vienna per mettervi in scena la sua nuova operabuffa: Il corsaro nero. Il tribunale di Bruxelles ha respinto la domanda della vedova Rossini contro il signor Michette che aveva eseguito in pubblico alcuni pezzi inediti del grande maestro. CORRISPONDENZE ^Napoli, 2 aprile. Manfredo duca di Atripalda è un Don Giovanni della prima metà del secolo decimoterzo, appunto allorquando ferveva il più grande fanatismo religioso. Il padre suo, reduce dalla Palestina, sospettando che la propria consorte l’avesse tradito, la spense, ed ordinò ad un suo scherano che trucidasse la bambina nata nell’assenza di lui. Il disumano ordine non fu messo ad effetto e Cencio, cosi aveva nome lo scherano, qual sua figlia allevò la bambina. Manfredo ricco, giovane, solo, d’altro non è sollecito che di dare pieno sfogo ai suoi capricci, che vuole soddisfatti, a costo