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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 102 SARAGOZZA. Il Barbiere e il Ballo in maschera, due splendidi successi da aggiungere all’elenco dato nel passato numero. Nella prima opera piacque assai la Ferrer, il baritono Ballo in maschera furono Varvaro. Varvaro, il basso Padovani e il buffo Parodi. Nel applauditissimo le signore Lanzi e Ferrer; bene STOCCOLMA. Scrivono al Trovatore: Il ’Vascello fantasma di Wagner navigò con buon vento anche sulle nostre scene; ma la gaia musica del Barbiere ha allettato maggiormente un pubblico vieppiù numeroso, che preferisce le ispirazioni di Rossini al peso del Vascello. Nel Barbiere ha debilitato con successo un’abilissima cantante finlandese, il nome della quale è Ida Basilier. Alcuni giorni fa abbiamo riudito, dopo lungo riposo, quella bella e commovente opera che è la Lucia. Il tenore Ambrosi anche questa volta cantò con voce pastosa e di bel timbro, e con espressione la parte di Edgardo; mentre la Basilier molto bene interpretò la parte della protagonista. però serbati alla celebre Borghi-Mamo, che cantò varii pezzi stupendamente. Accompagnatori erano i bravi maestri Busi e Branca. — Un altro concerto ebbe luogo l’11 corrente nell’atrio del teatro Comunale. Lo diede il giovine pianista Pozzetti, col concorso del baritono Costa e della signora Bertone, pei’ la parte vocale, dei signori Respighi e Gavazza e del valente violoncellista Serrato per la parte istrumentale. Il Pozzetti dovette ripetere la Pasquinade di Gottschalk. — Ferrara. Ci scrivono: «Una mattinata musicale, data il 15 corrente nelle sale della Società dei Negozianti, riuscì splendidissima. Il programma del trattenimento era assai variato; i pezzi più applauditi furono la sinfonia deH’AZ^ira di Verdi per pianoforte a quattro mani, eseguita dalla signorina Teresina Grossi e dal signor Guido Levi, la Fantasia di Jaell sulla Norma suonata dalla valente dilettante signora Alessandrina Orsoni, e alcune romanze cantate con molto sentimento dalla signora Edwige Pagliani. Si fece anche applaudire il giovine flautista Munari per la parte istrumentale. TAGANROG. Splendido esito ebbe la Traviata, interpretata dalla signora Giannetti, da Baragli e da Spallazzi. I Lombardi valsero vivi applausi alla Mayer, al Baragli e al Giannoli. Ottimi i cori e l’orchestra. BARCELLONA. Nel Gran teatro del Liceo fu posto in scena il Rigoletto, ed ottenne esito lietissimo. Le signore Fité -Goula e Lianes e i signori Steger, Merly e Rodas ebbero molti applausi. La Fité-Goula e Steger furono oggetto • di speciali ovazioni. NOTIZIE ITALIANE i fi 1 MI «t — Milano. Il professore Alberto Mazzucato, che la Gazzetta Musicale annovera con orgoglio fra i suoi collaboratori, fu nominato direttore del Conservatorio. Ci rallegriamo di questa meritata onorificenza, che è in pari tempo una fortuna per le sorti del nostro Istituto musicale, il quale da qualche tempo languisce per incuria di taluni che pigliano troppo leggiermente la missione dell’insegnante. Occorre al Mazzucato, oltre il sapere e l’intelletto, di cui ha dovizia, forza e coraggio di iniziare una riforma desiderata. Speriamo che non gli verranno meno. — Si dice che la cattedra di professore di composizione al R. Conservatorio di Milano, rimasta vacante per la recente nomina del Mazzucato, verrà affidata al valente maestro Antonio Bazzini, uno dei più dotti compositori che vanti oggi il nostro paese. Speriamo che la notizia si avveri. — Riuscì assai bene il concèrto del violinista Fano nella Sala dei Giardini Pubblici. Gran folla. Applausi vivi al concertista, che accenna a prendere posto in avvenire fra i migliori suonatori di violino, al tenore Fancelli e al baritono Pandolfini. — Un’altro concerto a beneficio della vedova Bassi ebbe luogo nella Sala del Conservatorio. Vi presero parte i professori d’orchestra della Scala, di. retti dal Faccio, e vari altri artisti, fra cui il Cavallini e il Quarenghi che furono applauditi in pezzi di propria composizione. L’ouverture del Nicolai e quella della Leonora di Beethoven furono eseguite stupendamente. — Napoli. La Gazzettn Ufficiale pubblica il regio decreto che approva lo statuto del R. Collegio di musica di Napoli. Non parrà inutile che, per dare un’idea delle riforme sancite nel nuovo statuto, e delle considerazioni che le consigliarono, riportiamo una parte della relazione che accompagna lo statuto. Ecco le parole del ministro dell’istruzione pubblica: «Furono innanzi tutto circoscritte e separate con diligenza le incombenze dell’amministrazione da quelle dell’insegnamento; e si procurò che il direttore degli studi appaia come l’anima dell’istituto e sia al tutto libero e signore nell’uffìzio suo; rimovendo le occasioni de’ contrasti di potestà, ove le istituzioni anche più gagliarde rompono e si perdono. Si mantenne la duplice forma di Convitto e di Liceo; per crescere nel primo i giovani alle squisitezze dell’arte, per provvedere col secondo al difetto che hanno di artisti i teatri, le chiese e le musiche militari. Si guardò, seguendo il suddetto modello, di ricondurre gli studi all’antica severità ed indole schiettamente italiana; acciocché i giovani, fortificati di sane dottrine, possano senza pericolo adoprarsi a legare le nostre tradizioni gloriose coi progressi del secolo; nel che, per mio avviso, sta la perfezione dell’arte. Si cercò di allargare il campo delle lettere, poiché gli artisti devono oggimai persuadersi che non saliranno mai in altezza ed in fama durevole e meritata senza quell’aiuto. Si ammisero tanto come discepole interne ed esterne, quanto come maestre, le donne; la quale riforma, molto desiderata e con ragione nel Collegio Napoletano, non può essere che non torni gradita all’universale, e non porti buoni frutti, specialmente nell’arte divina del canto. E finalmente l’amministrazione si affidò ad un Presidente e ad un Consiglio, guarentendola colle norme della ragioneria dello Stato». — Bologna. È fallito il progetto di mettere insieme per sottoscrizioni la dote del teatro Comunale, soppressa dalla Giunta Municipale. Si va invece coprendo di firme un indirizzo al Consiglio Comunale perchè voglia alla sua volta sopprimere il voto di soppressione. — Domenica passata ebbe luogo nelle sale della Società Felsinea un bel concerto, a cui presero parte il violoncellista Gavazza, i pianisti Respighi e Crescentini, il baritono Costa e il signor Monti Casignoli. Tutti questi artisti si fecero applaudire con entusiasmo; i primi onori e i più meritati furono — Milano. Cav. Antonio Piazza, antico scrittore di appendici teatrali nella Gazzetta di Milano, e collaboratore della nostra Gazzetta, poi segretario alla Corte d’Appello, morì a 78 anni il 15 corrente. Le doti del cuore e dell’ingegno lo resero caro a quanti lo conobbero. — Vienna. Giuseppe Lutz, già direttore di teatri, morì a 82 anni. a — Berlino. Elssler, direttore pensionato dei cori del teatro regio, morì 72 anni. — Marianna Bargiel, nata Tromlitz, maestra di musica, morì il 10 marzo, in età di 75 anni. — Detmold. Augusto Kiel, maestro di cappella. Nacque il 26 maggio 1813 a Wiesbaden, mori il 27 dicembre. 187i. — Agra (Indie Orien.). A. Koenig, capo banda del 65.° reggimento, mori il 24 dicembre 1871. — William Grice, antico bibliotecario dell’Accademia Reale di musica, della Società dei musicisti inglesi, e da 30 anni membro della Società l’Armonia Sacra, morì il 5 febbraio a 62 anni. — Aix. Gaspard Michel, compositore di musica, professore di timpano al Conservatorio, morì a 84 anni. POSTA DELLA GAZZETTA Preghiamo gli Associati di pazientare ancora; il Canzoniere e il Cambiasi non sono pronti; lo saranno, speriamo, presto. Signor Pio Marc. — Genova — N 312. Vi fu spedito il fascicolo I dell’elenco D chiesto con lettera 12 gennaio, il 13 dello stesso mese. Reclamate alla Posta se non avete ricevuto. Signor Avv. Frane. Gu... — Miglionico — N. 638. Vi accorderemo lo stesso sconto. L’Aida però non sarà pronta prima della fme del mese. Dall’altro e del primiero Non sai qual più tiranno e più borioso; Gli è certo meno austero Quel che suol farsi a molte belle sposo, Di quel che amplessi non conosce al mondo. Ma qual d’essi è il primier, quale il secondo? È il tutto mio pettegolo e ciarliero. Quattro degli abbonati che spiegheranno la Sciarada, estratti a sorte, avranno in dóno uno dei pezzi enumerati nella copertina della Rivista Minima, a loro scelta. SPIEGAZIONE DEL REBUS DEL NUMERO 10. Ardue strade conducono al successo. Ne mandarono la spiegazione esatta i signori: Orazio Zunica (Napoli), Emilio Donadon (Milano), prof. Angelo Vecchio (Pavia), Giuseppe Chierichetti (Milano), Angelo Gerosa (Como), Citerio Amos (Bergamo), Paolo Bellavite (Padova), E. Bonamici (Livorno), Riuscirono premiati i signori: E. Donadon, Angelo Gerosa, Citerio Amos, Paolo Beliavite. Editore-Proprietario, TITO DI GIO. RICORDI. Oggioni Giuseppe, gerente. Tipi Ricordi — Carta Jacob.