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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 101 gran stagione, senza che il Gye o il Mapleson risolvano di presentarla a un pubblico ansioso Sono entrambi troppo buoni speculatori per lasciarsi sfuggir di mano un’occasione propizia per servire ai propri interessi. Se v’ha un paese, in cui servire il pubblico è servire ai propri interessi, quel paese è in un modo eminente l’Inghilterra, o per dir meglio, Londra, coi suoi tre milioni e mezzo d’abitanti. Non v* ha città al mondo, che offra come Londra singolari vantaggi allo speculatore che la studia e la soddisfa. Il Gye in compagnia dell’Harris trovasi in Italia, e le ultime notizie lo dicono in Roma, dove andò per assicurare i servigi del nuovo tenore, che vuoisi possessore delle qualità somme di Mario e di Giuglini riunite. Un tenore simile nel cartello dell’impresa sarebbe un tesoro; e però non mi sorprende l’udire che il Gye gli va facendo ricchissime offerte. Le novità annunziate dal Gye sono il Lohengrin, il Guarany del maestro brasiliano Carlo Gomez, che voi conoscete, Gelmina del principe Poniatowski, e Les Diamans de la Couronne di Auber. Quindi seguono le cento opere che costituiscono il repertorio del Covent Garden. La Sessi col Bettini, col Cotogni, col Ciampi e colla Sinico, ricomparirà nelle Astuzie Femminili del Cimarosa. Quel capo sublime, ch’è il Jacovacci di Roma, crede di umiliare le scene dell’Apollo introducendovi musica leggiera; e i suoi colleghi di Londra, di mente alquanto meno elevata ma più destra, credono invece di arricchire le scene dei rispettivi teatri, i quali non sono certo inferiori all’Apollo, con opere comiche o semiserie, Le stelle, che brilleranno al Covent Garden, non sono nuove, e forse nemmeno vecchie. Ma la questione dell’età, nel gentil sesso generalmente, è sì vasta e diffìcile, che giova assai meglio abbandonarla non appena ei si presenta dinanzi. Avremo la nobilitata Adelina Patti, la nobilitata Paolina Lucca, Matilde Sessi la bella dai lunghissimi capelli d’oro, la Scalchi, la MiolanCarvalho, la Monbelli, la Sinico, la Demeric-Lablache, la Dell’Anese e la Corsi. Tre nuove scritture sono state inoltre fatte dal Gye e sono coll’Albani, colla Brand, e colla Zimmermann, le quali tutte debuttano per la prima volta in questo paese. Fra gli artisti dell’altro sesso è promesso il primo debutto di un Cesari, di un Codoni, di un Koehler e di un Verenrath. Quest’ultimo viene da Copenaghen. I nomi popolari dì.Naudin, Bettini, Nicolini. Urio. Graziani, Cotogni, Bagagiolo, Ciampi, Capponi, Tagliafìco e Foller sono di nuovo nel programma, e proveranno d’essere secondo il solito un’attrazione. Alla direzione dell’orchestra ritornano i maestri Vianesi e Bevignani. QueU’intelhgente signor Carlo Corsi, che ha nuovamente la direzione dei cori, farà benissimo e recherà certo soddisfazione universale, se, prima di scritturarle, farà personale conoscenza con tutte le amabili coriste che farà venire. Giova credere, per non far torto al suo gusto, che per il passato abbia conchiuso i suoi negozii per mezzo di lettera. Una buona scrittura ha sovente una certa influenza, ma non tutte le buone scrittrici sono belle! Le ballerine saranno la Luraschi, la Limedo e la Girod. La prima rappresentazione è promessa per il 26 corrente. Varii giornali hanno osservato 1* assenza del Caravoglia dal programma di Mapleson. Lo Standard ha consacrato a quel giovine baritono parole lusinghiere, le quali devono aver soddisfatto appieno l’animo d’un artista, come il Caravoglia. Il Musical World, lamentando egualmente la separazione del Caravoglia dall’JTer Majesly’s Opera, dice ch’esso è scritturato per la stagione prossima a Pietroburgo assieme colla Patti. So da buonissima fonte che varie accademie di musica italiane stanno preparando spedizioni d’antichi istrumenti musicali per essere esposti nelle sale dell’Esposizione Internazionale prossima in South Kensington. Io amo credere che una garanzia sia stata previamente richiesta alle autorità dell’Esposizione contro ogni perdita o guasto possibile. Se non andranno perduti, cosa che pure non è impossibile, io son convinto che saranno danneggiati, e per questa ragione quelle istituzioni artistiche e quei municipii che hanno già promesso il loro concorso faranno bene di riflettere a quel che fanno, e di stare fermamente attaccati ai loro tesori artistici. Aggiungerò che la collezione di Bologna è stata gentilmente e bravamente rifiutata, ma non così, fra varie altre, la collezione di Firenze! f- ■ (Rimandiamo al prossimo numero la corrispondenza di Berlino giuntaci in ritardo.) MILANO. La Scala sta per chiudere le sue porte. L’ultima rappresentazione dell’Aida ha luogo stasera a beneficio del Pio Istituto Teatrale. L’impresa, dicono, si affaccenda per sostituire Maini nel Freyschütz; se vi riescirà bene non è difficile che possa dare altre due rappresentazioni delVAida col baritono Pantaleoni. — Al teatro S. Radegonda, oltre gli allori di Madamigella Dejazet, bisogna tener conto di quelli della signorina Minelli nella Belle Hélène e nella Barbe Bleu — operette troppo note; oggi si dà allo stesso teatro il Petit Faust. FIRENZE. Leggiamo nella Nazione del 23 corrente: Ieri sera andò sulle scene della Pergola la nuova opera II Paria, del cavalier Villafiorita. L’opera non parve incontrasse gran fatto il favore del pubblico. BOLOGNA. Al teatro Brunetti ebbe lieto esito la nuova opera del maestro Magotti, Il capitano nero. Molti pezzi sono applauditi ogni sera, e il maestro continua ad avere gli onori di varie chiamate. La musica però pecca di forme vecchie, a giudizio della critica. L’esecuzione, affidata alla signora Boluda, al tenore Ponti e al baritono Pifferi, fu lodevole. MESSINA. La nuova opera del maestro Aspa — Piero di Calais — fu assai bene accolta. Il maestro ebbe 30 chiamate e una corona. Tutti i pezzi principali furono applauditi. Buona l’esecuzione. LA HAYE. L’Ombra di Flotow conta un successo di più, e un successo splendido. I principali pezzi furono applauditi con entusiasmo; P esecuzione era buona. NIZZA. Ci scrivono: Le rappresentazioni della Beatrice di Tenda continuano con esito lietissimo. Il 16 corrente ebbe luogo la beneficiata della brava Ponti dell’Armi, che oltre la Beatrice, cantò anche la cavatina della Traviata. L’esito fu splendido per applausi, chiamate, fiori, ecc. Si attende la Norma, e più tardi lo Stabat di Rossini, che verrà cantato dalla Ponti, dalla Stoika, da Tasca e Cresci. GENOVA. La nuova opera del maestro Gandolfi — Il conte di Monreal — ebbe il 16 corrente al teatro Carlo Felice accoglienza favorevole. Varii pezzi furono applauditi, fra gli altri la sinfonia, due finali, una Salve Regina, un’aria del soprano e un duetto; il maestro fu chiamato dieci volte al proscenio. Mariani, che riprendeva la direzione dell’orchestra, fu salutato da unanimi applausi. PALERMO. Esito lietissimo ebbe il Faust per tutti gli esecutori, e in special modo pel tenore Tombesi (protagonista). La De Maësen, la Tiozzo, Brémond e Bertolini furono pure assai applauditi. MALTA. L’Africana, rappresentata il 29 febbraio, ebbe esito eccellente. Tutti i pezzi furono gustati, e tutti gli esecutori applauditi. I giornali che abbiamo sott’occhio parlano con entusiasmo dei singoli esecutori. VIENNA. Al teatro di Corte ebbe luogo una rappresentazione solenne del Freyschütz. Quest’opera fu rappresentata a Vienna 375 volte. La prima rappresentazione ebbe luogo il 3 novembre 1822. VARSAVIA. Splendido esito il Roberto il Diavolo, interpreti la Pasqua, Bolis, Ronconi e Nannetti. METZ. II Emani fu occasione di battimani e di chiamate agli esecutori, che sono: la Castri, Harvin, Bruni e Zimelli. MADRID. Per beneficiata della Ortolani fu eseguita la Sonnambula. La protagonista fu accolta con grandi feste; applauditissimi furono pure Tiberini e Petit.