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GAZZETTA MUSICALE

DI MILANO

ANNO XI. - N. ° 1 Si pubblica ogni Domenica. 2 GENNAJO 1853

PREZZO D’ASSOCIAZIONE ANNUA.

Gazzetta sola

Per Milano......eff. met. aust. L. 12

Per la Monarchia Austriaca......." 14

Per gli altri Stati d’Italia....." 18

Per l’Estero....................." 32

Gazzetta con la musica

Per Milano....eff. met. aust. L. 20

Per la Monarchia Austriaca....." 22

Per l’Estero..................." 24

Per gli altri Stati d’Italia..." 26

I pagamenti delle associazioni debbono essere anticipati.

Le associazioni alla Gazzetta sola si ricevono anche per un solo semestre; quelle alla Gazzetta con la musica sono obbligatorie per un anno. - L’Associato alla Gazzetta con la musica ha diritto di scegliere nello Stabilimento dell’editore Ricordi quei pezzi musicali di sua edizione che gli tornassero a grado, non escluse le più recenti novità, sino alla concorrenza di 20 franchi, prezzo marcato. - Le associazioni si ricevono in Milano nello Stabilimento dell’editore-proprietario Giovanni Ricordi, Cont. degli Omenoni, N. 1720 e sotto il portico a fianco dell’I. R. Teatro alla Scala: nelle altre città e all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Ufficj postali. - Qualsiasi spesa di porto per musica, lettere, gruppi sarà a carico dell’Associato.



Sommario. Manifesto d’associazione alla Gazzetta Musicale di Milano. - Il 1853. - Sulla educazione artistica, e più particolarmente musicale. - Il primo gennajo. - I. R. Teatro alla Scala. - Teatro Carcano. - Notizie. - Prospetto delle opere nuove rappresentate nelle stagioni teatrali 1852.



MANIFESTO D’ASSOCIAZIONE

ALLA

GAZZETTA MUSICALE

DI MILANO

per l’anno XI (1853.)


Onorata di costante favore in Italia e fuori, la Gazzetta Musicale continuerà anche nel prossimo anno 1853 le sue ebdomadarie pubblicazioni, alle condizioni seguenti:

Prezzo d’Associazione annua.

GAZZETTA SOLA.


Per Milano.... eff. austr. L. 12

Per la Monarchia Austriaca...» 14

Per gli altri Stati d’Italia...» 18

Per l’Estero..» 24

GAZZETTA CON LA MUSICA.


Per Milano.... eff. austr. L. 20

Per la Monarchia Austriaca...» 22

Per gli altri Stati d’Italia...» 26

Per l’Estero...» 32

I pagamenti delle associazioni devono essere anticipati.


L’abbonato alla Gazzetta con la musica avrà sempre il diritto di scegliere gratis, nello Stabilimento dell’editore Ricordi, quei pezzi musicali di sua edizione che gli tornassero a grado, non escluse le più recenti novità, sino alla concorrenza di 20 franchi, prezzo marcato.

La collaborazione di distinti maestri e dilettanti renderà possibilmente istruttiva, svariata ed amena la lettura di questo periodico, con articoli originali di studio, di critica, biografici, bibliografici, umoristici e così via, non escluse le traduzioni di quanto recassero di nuovo e d’interessante i giornali francesi, inglesi e tedeschi.

Nel corso del primo trimestre, i signori abbonati avranno in dono qualche pezzo di musica di buon autore.

Le associazioni alla Gazzetta sola si ricevono anche per un solo semestre; quelle alla Gazzetta con la musica sono obbligatorie per un anno, e si fanno, in Milano, nello Stabilimento dell’editore-proprietario Giovanni Ricordi; nelle altre città e all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Ufficj postali.

Que’ signori associati i quali, ricevuto il numero d’oggi, non si manifestassero in contrario, saranno ritenuti inscritti anche per l’anno 1853. Ben inteso, che è indispensabile l’indicare se si voglia abbonarsi alla Gazzetta sola, o con la musica.


Il 1853

SCHERZO MUSICALE

inserito nell’

ALMANACCO MUSICALE

STORICO, ESTETICO, UMORISTICO

DEL DOTT. PIETRO LICHTENTHAL

dall’Autore ed Editore

offerto in dono ai gentili Associati

alla Gazzetta Musicale.


Ecco un anno la cui cifra rappresentativa segna l’armonia più perfetta e meglio disposta, quell’armonia che è l’alfa e l’omega di tulle le armonie, ed in cui sola può trovar posa il sentimento musicale.

Una corrispondenza così felice tra la cifra che dislingue l’anno novello dai precedenti, come da lutti i futuri, e l’accordo più bello che musicalmente formare si possa, era ben atta, a parer nostro, ad ispirare i compositori, e noi non sapremmo perchè non si vedano ancora molti e molti parti musicali esciti in luce a salutare quest’anno il cui numero sembra a noi un felice pronostico per l’Arte. Forse si crede che una cifra così perfettamente armonica non abbia in sè alcun pregio ora che la musica quasi di continuo s’impingua di armonie dissonanti? Forse, dopo avere sperimentali fallaci i più bei sogni fatti di felice avvenire, non si crede più ai felici pronostici?

Non perdiamo il tempo in vane congetture, che, se la cifra dell’anno novello non ispirò un compositore della moderna scuola, inspironne uno dell’antica. La differenza è che invece di una brillante polca o mazurca, o di una romanza languente, o di qualche fantasia piena di scale cromatiche, che a guisa di rovinoso torrente scorrano da un capo all’altro delle selle o più ottave di un pianoforte, ne usci una fuga. Ogni uomo, ogni età ha i suoi gusti, le sue tendenze, e se non ogni tema è a proposito per ogni autore, non ogni gusto è comune ad ogni cultore dell’Arte proteiforme.

Questa volta il dono è piuttosto pei classici che pei romantici, un’altra volta si penserà più a questi che a quelli. Noi intanto lascieremo che ciascuno lo apprezzi secondo il proprio gusto, tanto più che il donatore Maestro non essendo uomo nuovo, non ha punto bisogno di essere lodato per questo, che, a fianco di tanti altri suoi pregiali lavori musicali, è forse il minimo, e che egli stesso chiamò uno scherzo. Noi ci contenteremo di unirci ai donatori, per augurare ai gentili associati, agli artisti ed all’arte, il corso del nuovo anno in piena corrispondenza colla perfetta armonia uscente dalla sua cifra indicativa.

R. Boucheron.



SULLA

EDUCAZIONE ARTISTICA

e più

PARTICOLARMENTE MUSICALE



Prendo le mosse di questo mio scritto dal bellissimo articolo dell’egregio dottore Cesare Vigna inserito in questo stesso Giornale N. 48 dell’ora scorso anno, ed entro senza preamboli ad esaminare le due opinioni dal medesimo accennale, l’una delle quali deve necessariamente essere, o la vera o la falsa, o per lo meno racchiudere più verità che l’altra, essendo diametralmente opposte.

Incomincio da quella secondo la quale si sostiene che il genio non ha duopo di precetti, di regole; che in fatto d’arti non si deve, o per lo meno è vano lo assoggettarne al ragionamento, all’analisi i prodotti, perchè essi derivano solo dal sentimento, dall’ispirazione: che gli uomini furono eloquenti e poeti prima delle regole, delinearono e scolpirono, imitarono col gesto e colle modulazioni della melodia gli affetti propri ed altrui prima che alcun precetto intorno a queste arti esistesse: che il genio, l’immaginazione, il sentimento, sono doti naturali incomunicabili, incoercibili, per le quali l’uomo nasce artista, e potente a far progredire l’arte sua, solo che osi disprezzare quelle autorità che pretesero prescrivergli confini.

Certamente, se tale opinione non avesse fallo a di nostri, con immenso danno delle arti, molli proseliti attirandosi il consenso di tutti i presuntuosi infingardi di’ cui seconda molto bene l’ignavia, non avrebbe duopo di essere confutala, bastando la più leggera riflessione a dimostrarla assurda ad onta di alcune proposizioni vere in sè stesse con cui, a modo di tutti i sofismi, si annunzia per illudere. Chiudansi le scuole, le accademie, i conser-