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a meno di rispondere alla vivacità degli applausi con ] la domandala replica di quel canto così sentito e dram- । malico. - L’orchestra meritò molti plausi, specialmente j nella ovcrtura del Guglielmo Teli, di cui si volle la | replica. Certo che dal lato del brio, della forza,; dello slancio, della nettezza di esecuzione non lascia essa che desiderare: perchè non è egli lo stesso dal Iato del chiaro-scuro? Pur troppo bisogna convenire che il vero piano in queU’orchestra mai o quasi mai si raggiunge, specialmente negli accompagnamenti: quello che ci vien dato come piano, tutto al più potrebbe passare generalmente per una mezza-voce. Deh pongati cura di grazia i valorosi componenti I orchestra stessa, gli abilissimi direttori a vincere questo difetto, superato il quale avran diritto di stare al paro di qualunque orchestra delle migliori. - I cori, coniposti quasi tulli di dilettanti, meritarono molti elogi, tanto per la buona musicale esecuzione, quanto per l’amore che lutti i componenti mostrarono per 1 arte in quella occasione. Bello era in fatti il vedere specialmente distinte signore alzarsi dal seggio ove si assidevano come coriste per cantare un pezzo a solo, a ritornar quindi a confondersi in mezzo al coro. Questa nobile c non comune abnegazione avrebbe meritato di essere più rimarcala e applaudita di quello che non lo fu per parte degli udi ori. - Domani mattina avrà luogo alla società stessa un privato esercizio, in cui verrà eseguita la gran sinfonia in do di Mozart, cd un trio a pianoforte, violino e violoncello del seni- I pre applaudito Beethoven. NB. Aggiungiamo, a quelle date nello scorso numero, le seguenti notizie intorno alla Messa del maestro Rossi, perchè più particola-rizzate. Torino, 29 dicembre 1844. Eccomi, come vi promisi, a darvi ragguaglio della funzione sacra dedicala dall’egregio maestro Rossi alla memoria del celebre cantante Teslori. Adunque nel giorno 25 or ora scorso dicembre attirati dalla fama che n’arcano sparsa i concorrenti all’esecuzione della musica del sullodato maestro Rossi, la chiesa era zeppa ili uditori. Il corpo dei cantatili si componeva di alcuni della Cappelli regia, di parecchi coristi del teatro, c nel resto, di dilettanti. Non parlo di questi ultimi che già si sa: ma gli alili prestarono la loro opera gratis. Gli assoli erano affidali ai signori Gunzi, Ferratone, ab. Cimossa, ab. Stella, avvocato Nasi, c Franco; all’organo sedeva il sig. Bodojra: dal primo all’ultimo, concertanti, coristi, organista erano impegnatissimi, e tutti concorsero ad eseguire con una perfezione che tale non s’ode ordinariamente nelle chiese di Torino: siffattamente che duoimi di non potervi nominare ad uno ad uno quelli che formavano la massa del coro, che andrei troppo per le lunghe. La Musica di questa Messa ha destalo veramente un entusiasmo assai maggiore di quanto poteva far supporre la prevenzione che già se ne avea. Ma ol’rc alla reale bellezza della musica quest’effetto deve in parte attribuirsi a ciò, che, sebbene in altre occasioni siansi uditi dei cori eseguili da una riunione di 50, di 60, cd anco di più di cento individui, come nella messa di Merendante a quattro voci (organo c canto), nel secondo Requiem di Cherubini, c nello Slabal, cd egli è sempre vero però che trcntasci cantanti in una chiesa di Torino, dove per lo più non sono che tre o quattro, o raramente olio o dieci, danno un effetto, come a dir, nuovo, c al certo imponente. I pezzi che hanno maggiormente piaciuto, sono, il Requiem e Kyrie, il Dies irae dal principio sino a tutta la strofa hiler oves, dove si racchiude il Judex ergo solo a basso con cori, cantalo dal sig. avv. Nasi, il Quaerens me solo a tenore cantato dal sig. Ferratone, il Qui Mariant terzetto a due tenori c basso cantalo dai sig. ab. Cimossa, ab. Stella, e Franco; il Lacrymosa, e da questo sino al fine della Sequenza; c sopra tulli il Benediclus a solo a tenore cantato dal sig. Gonzi. Molli annoverano anche fra i migliori pezzi l’ultimo della Messa, cioè il Libera, ma altri lo tacciano un po’ difettoso per lunghezza. Veniamo ad alleo. - La manina del santo Natale la Cappella regia eseguì alla Cattedrale Kyrie, Gloria, Sanctus c Agnus Dei del sig. Garaudc, musica tenebrosa, solo rischiarala da una specie di canone nello stile cantabile, nel Benediclus. In quest’occasione abbiamo nudila una bellissima sinfonia pastorale del signor Poliedro. •Ieri una messa di Ilummel. Io non arrivai in tempo se non per udirne il Credo, il quale mi parve buono. Del resto notale che la musica del Garaudè era nuova per noi, e meglio a tulli è partilo che non ci fosse pervenuta, sebbene abbia l’onore di esser dedicata nientemeno che a Rossini! Mi dispiace il dovervi dare notizie non troppo soddisfacenti dell esito dell’Ernanf. Due soli furono i pezzi veramente applauditi: la cavalina della donna, ed il terzetto finale. Nel resto: applausi di convenienza. - Tra parentesi, Ballo e Balletto, fiasco, fiaschissimo. 11 Borgomastro del Rossi Lauro al Stilerà non ha avuto grande fortuna; ma sento altresì che la compagnia dei cantanti è pessima. {NOTIZIE — Berlino. Diihler e Piatti. Questa artistica coppia. lustro dell’Euterpe italiana, nella dotta capitale della Prussia ha conseguito un successo straordinario. -I due celebri concertisti qui giunsero verso la metà di novembre ed il giorno 16 dicembre avean già dato sei concerti. Prima di recarsi in Russia si producevano altre due o tre volte onde i voli de’ loro ammiratori venissero appagati. Tutti i giornali di Berlino ne parlarono col maggior favore. Eccone varj brani: «Il Concerto dato al 1 dicembre all’Accademia del canto da Dohler c Piatti come i precedenti riuscì di brillantissimo effetto. I due suonatori, che con ugual maestria san trattare il proprio istromento, nella gran sonata in la per pianoforte e violoncello di Beethoven diedero prova di quella precisione e delicatezza che tanto caratterizza la loro bravura. Assai di rado ci venne dato udire un pianista interpretare sì finamente e con tanta felicità i concenti beethoveniani, giusta l’intenzione del compositore, come Dohler fece: ciò solo basta ad innalzarlo al di sopra di quasi tutti i suoi rivali e lo appalesa un eminente artista. Dopo essersi fatti ammirare in questo duetto i concertisti si meritarono generali acclamazioni in diversi pezzi di musica a solo. Dohler suonò di nuovo la inedita sua fantasia sulla Sonnambula in cut seppe raggiungere la più elevata meta della moderna potenza sul pianoforte. Egli per abilità meccanica non è inferiore ad alcun pianista a i vente: per anima e sentimento emerge sopra tutti. Dopo ( assenza di soli due anni da questa città, che gli è quasi patria (essendo suo padre berlinese di nàscita) Dohler fece grandi progressi specialmente nella inspirata esecuzione delle cantilene. Si potrebbe chiamare: Liszt il drammatico, Thalberg l’epico e Dohler il lirico del pianoforte, senza però asserire che l’uno non possa partecipare dell’altro. Alla line del concerto il pianista italiano offrì tre piccoli pezzi - una ballala, un notturno ed una tarantella-, c quesf ultima fortemente impressionò pel suo vivace ed originale tipo. Fra strepitose grida d’entusiasmo ottenner molte chiamale...»» Piatti si meritò pari onore per l’esecuzione di una fantasia di Kuininer e di un Souvenir della Beatrice di Tenda, ne’ quali pezzi egli sviluppò un suono si soave e sì espressivo da pareggiare i migliori cantanti, confermando l’opinione da noi già emessa sul suo conto che senza dubbio può stare a lato del Servais, se [iure non lo supera (das iltn Serrais unbedingt zur Seite Stelli). Pialli non suona soltanto il violoncello, ma sul violoncello suona ogni sorta d’istromenti....» Un altro giornale così si esprime: • Noi abbiamo udito Bernard Romberg, Servais, Dotzauer, Cauz, Ruminer: sotto ogni rapporto Piatti gareggia con queste sommità; nessuno poi ci seppe rendere le melodie meglio di lui». — Teatro d. Il’Opera Tedesca. -1.a musica del Campo in Slesia di Meyerbeer, in complesso non indegna di esser messa accanto a quella degli Ugonotti, ed ammirabile in ispecie al quidrup’ice coro, pezzo sorprendente per scienza e per imponente risultato, cd al ter zollo alla Mozart, non potè apprezzarsi dal pubblico quanto si meritava per colpa dell’infelicissimo melodramma di Rellstab. — Teatro dell’Opera Italiana. - Una cantante svedese madamigella Limi nella sera del 15 ha avuto un successo clamoroso nella Norma. Pare sia destinata ad una riputazione europea. — Bologna. Il rinomato pianista Golinelli partì per Firenze ove è chiamato per darvi un’accademia. I cultori del pianoforte attendono la pubblicazione delle nuove sue Fantasie sopra motivi de’ Caputeti, dello Stabat Mater, della Linda e del Barbiere di Siviglia, non che de’ 24 Preludj, i quali potranno utilmente servire di preparazione a’suoi dodici brillanti Studj da lui nell’anno scorso editi presso Ricordi e ristampali a Parigi da Troupcnas. — Fa ancoforte sul meno. Leggesi in quel giornale Didaskalia: «Il metodo di canto italiano ha in riguardo alla coltura della voce i più riconosciuti vantaggi, e a chiunque voglia raggiungere un certo grado di perfezione nel canto è indispensabile questo metodo; ep però i nostri giovani cantanti recatisi a Vienna, a Parigi e a Milano per ivi studiare presso riputati maestri. Anche Francoforte sul Meno possedeva negli ultimi anni il rinomato professore di canto italiano, sig. Felice Ronconi. A cagione della sua nomina al Conservatorio di Milano venne qui reso vacante il suo posto. Ma siccome in questa città molte distintissime damigelle costumano istruirsi nel canto italiano. ciò eccitò il sig. E. Taldoni, allievo di Rubini, a qui recarsi per dare lezioni. A farsi presso noi vantaggiosamente conoscere il signor Tadolini diede un concerto in cui eseguì pezzi di canto italiano mostrando di ben conoscere la scuola moderna, in cui il suo maestro Rubini diede così eccellenti saggi. — Mroani. Piacquero assai al Teatro del Circo I Lombardi, eseguitivi, come si disse. dall’Ober-Rossi e dai signori Bellini e E.izet. - Quattro pezzi furono fatti ripetere: il duetto, il terzetto, la cabaletta del soprano al quarto atto ed il coro. La Ober-Rossi vi riportò un bellissimo successo: sembra la si voglia riformare per un altro anno: il tenore Bellini dotato di bella voce cantò bene e venne fervidamente applaudito. Al teatro del Circo, ne si scrive vi è un complesso di cori e d’orchestra degno di qualunque primario teatro. — Alla Cruz Modani fu l’eroe della festa nella Lucrezia Borgia nella Lucia-, tutti gli onori furono per lui. (Da lettera) — Napoli. Leggesi nell’Omnibus: - Il signor Ileizel, pregiato fabbricatore di pianoforti, diede mia bella accademia. Procurò questa unione per far sentire una sua graziosa fanciulla di 14 anni che suona il piano, con forza ammirabile: essa è allieva del conosciuto pianista sig. Coop, che vanta di aver dato un concerto col sig. Thalberg, nel quale non restò vinto dal famoso rivale. Questa giovinetta nel fiore dell’età, beila, graziosa, suona magnificamente: supera difficoltà immense, e meravigliò tutti per la sua precisione, esattezza, colorito, e soprattutto forza: gli applausi non ebbero fine. Finalmente ci venne fallo di udire l’arpista sig. Alvars, di cui si parla assai ora nella nostra città. Egli è un suonatore di molta valentìa. - Ha forse vinta l’aridezza della corda, ed a forza d’agilità e gradazione di passaggi, non fa riconoscer quasi le spezzature di suono di questo strumento. Aggiungi che fece taluni accordi d’immensa difficoltà, nei quali sembrava suonasser due strumenti. Egli ebbe molti applausi, e fu festeggiato universalmente. Ecco come in questo momento abbiamo qui due grandi suonatori di arpa: il signor Boclwa, che senza dubbio c riconosciuto in Europa come gran compositore di musica e maestro d’arpa che ha portato questo strumento alia presente eccellenza, e il signor Alvars, che ba dato un bel saggio della sua valentìa. — Noova-Yohk. 26 Novembre 1844. L’opera italiana è pervenuta a ricostituirsi. La compagnia si compone delle signore Borghese e Pico e dei signori Antognini, Perozzi, Vatellina, Toomasi e del buffo Sanquirico. Si diede principio colla Chiara di Rosenberg che ha fatto fiasco o quasi fiasco. Si è data jeri la Lucrezia Borgia: poi seguiranno Semiramide e la Cenerentola. Diversi abbonali hanno domandato Don Pasquale e I Lombardi. - L’opera Inglese ha fatto jeri la sua riapertura colla Bohemian girl di Balfe. - La società filarmonica ha dato il suo primo concerto otto giorni sono. Vi si è eseguito l’ottava sinfonia di Beethoven. Il primo pezzo ne è magnifico; ma l’assieme non dimostra punto la sublimità dell’autore della sinfonia in do minore. Gli onori del concerto sono stati per (ouverture di Mendelssohn, intitolata les Hébrides. — Odessa. La Ronzi rappresentando l’Otello ha destato furori in questa città, nella quale trovavasi di passaggio II — Parigi. La prima delle tre grandi feste musicali che devono aver luogo nel Circo de’Campi Elisi, sotto la direzione del sig. Ettore Berlioz, è definitivamente fissata a domenica 19 corrente. — Leggesi nel Monde Musical: «Il progetto di costruzione di una sala per l’Accademia reale di Musica è di nuovo in quistionc. Ma questa volta siccome è il Journal des Débats che lo reca innanzi e che ne dà indizj d’un carattere pressoché officiale, si può sperare che quest’importante tentativo, imperiosamente reclamato da molliplici interessi, sarà finalmente realizzato. La nuova sala sarebbe costrutta vicinissima alla sala attuale. — L’editore Bernardo Latte pubblicherà quanto prima sotto il titolo di Partimenti, o Trattate speciale dell’accompagnamento pratico al pianoforte, una nuova opera che il sig. Colet, autore della Panharmonie musicale e professore d’armonia al Conscrvalorio ha dedicato ai pianisti. — Teatro Italiano. Beatrice di Tenda fece ultimamente un- apparizione sulle scene di quel teatro. Ronconi ha giustificato in quest’opera quanto di lui si presagiva: egli fu ad un tempo esimio attore e cantante; la signora Persiani lo ha perfettamente assecondato nelle scene principali; il tenore Ojeda, che esordiva col personaggio d’Oroinbello, contribuì al buon successo. — Spontini è di ritorno a Parigi. — Il sig. Bordogni, professore al Conservatorio, ha tostò pubblicato dei Vocalizzi a due voci, per soprano e contralto. Questi vocalizzi sono dedicati alla principessa di Joinville, che fece rimettere al sig. Bordogni una ricca spilla in diamanti. — Roma. Gran Teatro di Apollo, il Reggente di Mercadante con la Malvani, Musicò e Dcrivis s’ebbe nella prima rappresentazione un esito infelice. Quest’Opera, come la maggior parte di quelle del suddetto Maestro, è soltanto un lavoro dotto, scientifico, elaborato. I conoscitori, i maestri vi trovano de’pregi, vi discoprono delle bellezze; la massa degli spettatori, che non vi rinviene nulla di dilettevole, la giudica uno spartito piuttosto noioso. Ciò nondimeno non tacerò che di tempo in tempo, e particolarmente nello due successive rappresentazioni, sonosi uditi alcuni applausi, i quali se pur considerar si vogliono come attribuiti in ispecialità al merito dell’esecuzione, non per questo se ne può separare totalmente il Maestro. — Teatro Valle. C Emani è una cara c recente nostra conoscenza, c ninno dubitava ch’esso ci avrebbe destato lo stesso diletto, procurata la stessa emozione della primavera decorsa. Ed in vero, l’esito di questa riproduzione fu splendida. — Teatro Argentina. Il Don Procopio s’ebbe accoglienza festevolissima. — Vienna. L’Appalto di quell’I. R. Teatro di Porta Carinzia fu deliberalo agli attuali impresari signori Morelli c Balocchino a tutto marzo 1847. (Pirata) A L T H E — Leggesi nel Pirata: - Scoliamo con molto piacere che il chiarissimo sig. maestro Piero Torrigiani di Parma venne fissato dall’impresa dei RR. Teatri di Napoli per iscrivere un’Opera alla solenne epoca del futuro Congresso dei Dotti. Godiamo che questo ottimo compositore torni a slanciarsi nella palestra teatrale, in cui certo non gli mancheranno onori c corone. — Leggesi nella Revue et Gazette Musicale: -» Dicesi che il papa abbia teste conferito a Spontini il titolo di conte di S. Andrea. in ricompensa di parecchie fondazioni e di riforme introdotte dall’illustre compositore nella musica ecclesiastica. Noi non dubitiam punto della realtà dei servizj resi dall’illustre artista, ma crediamo che il più bel titolo ch’egli possa mai portare è quello d’autore della Pestale». — Ronconi Giorgio andrà la primavera prossima a cantare per tre mesi a Madrid. Lo stipendio è fissato ad 8000 franchi il mese. Dall I. R. Stabilimento Nazionale Privilegialo di Calcografìa, Copisteria e Tipografia Musicale di Giovami K&iroani Ed. Pr. Contrada degli Omenoni N. 1720, e «otto il portico di fianco ali’I. K. Teatro alla Scala.