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- 94 che tengono dietro c soprattutto l’episodio che taglia il primo movimento, benché rimarchevole per una bella frase melodica, non sembrano innestati in modo troppo felice. Noi però emettiamo trepidanti questo giudizio: ci crediamo d’altronde in dovere di rendere un conto esatto delle impressioni ricevute. Questo però non toglie l chela sinfonia eroica sia uno dei più grandi concepimenti ■ del genio, pel suo costante carattere di nobiltà, per la grandezza delle ispirazioni, c per quella solenne espressione di tristezza che penetra l’anima c la riempie di sublimi emozioni. G. D’Ori igne. BOUQUET MUSICAL Il accolta «11 composizioni «la camera del maestro Ruggero Manna. Libro I.° In uno de’ passali Numeri io sottoscritto scriveva un primo articolo di Rivista Bibliografica. Non pretendo però che alcuno se ne ricordi. Un primo articolo ne domanda almeno.:almeno un secondo. Ed anche l’articolo secondo verrà; e verranno, pur troppo per i nostri lettori, il terzo, il quarto, il quinto c chi sa quanti ancora, poiché di tutte queste mille c una novità musicali, che vedono a torme la luce, bisogna pur parlare se non altro pel decoro della Gazzetta. Penso poi d’altronde a mio conforto che, chi non desidera leggermi, può farne a meno. Intanto giova avvertire che queste chiacchiere non sono, c nemmeno formano parte del secondo articolo minaccialo. Sono un di più, un fuor d’opera, che mi cade giù dalla penna in occasione d’una nuova pubblicazione di un compositore che tanto stimo e come persona coltissima c come felicissimo creatore di note. II Bouquet Musical, del quale vado a parlare, è il primo Libro d’una Raccolta di Composizioni da Camera di Ruggero Manna, testò pubblicato dall’editore signor Lucca. Questo primo libro, che si nutre speranza di vedere seguilo da parecchi altri, rinchiude intanto un’arra sicura di quanto possiamo prometterci dai susseguenti. Questo Libro componcsi di tre Romanze c d’una Canzone Caratteristica. Delle Romanze, la prima c composta sopra bella poesia di Sacchéro cd intitolata alla signora Taccani-Tasca; la seconda sopra delicati e melanconici versi di Gazzolctti, dedicata a Fanny Goldberg; la terza è poesia di Romani cd è offerta alla consorte di questo chiaro poeta. Della Canzone Caratteristica i versi sono di Monti; l’intitolazione è alla signora Tirchi. Io non andrò adesso enumerando le cento c variate bellezze di tulle queste quattro affettuosissime composizioni. Ma non mi asterrò dal notare la novità c gentilezza di ritmo della prima, la quale, oltre a tutta la svariata eleganza della sua tessitura, racchiude una idea felicissima sulle parole Allri s’inebbrii al fervido tripudio delle danze. Davvero si fu un pensiero felice codesto del sig. Manna, che, conservando il primo movimento andante, introduce una cotale soffocala e lontana andatura di danza c precisamente di Wallzcr, che rende un effetto oltremodo piccante. - Nella seconda (il Segreto) per voce di quasi-Conlralto notasi la più nobile larghezza di melodia. 11 canto viene opportunamente interrotto dal parlante Visse Onesto, c riprendasi di nuovo, desideralo ed atteso, al verso Ma ogni notte una pallida viene. E d’un effetto aereo c cristallino l’accompagnaménto tremolante che incontrasi dopo alcune misure: in orchestra, co’ strumenti d’arco, farebbe una doppia impressione. La chiusa è larga cd appassionata.. La cantilena con cui si apre la terza (La rosa) non è peregrina quanto quelle delle Romanze antecedenti: non mi dilungherò del rimanente in elogi sulla eleganza c giustezza d’espressione di cui improntasi, perchè questi sono pregi, di cui vanno dotate, nessuna eccettuata, tutte le composizioni del Manna. - V’ha un sentilo sfogo di dolore senza speranze alle belle parole Quando il colpo è giunto al core è impossibile guarir. E gentile il Maggiore seguente a tempo ternario; (la prima parte è in quattro tempi). Non trovo però sufficientemente motivato il bisogno di cambiare di movimento. Nè il metro, nè il sentimento poetico mi sembrano esigerlo abbastanza: tanto più che alla chiusa riprendonsi le parole del cominciamcnlo Fu sì breve la tua vita. Ripeto che non divido l’idea del compositore di voler riprenderle in un tempo e ritmo nuovi. Se (piesta Romanza sembrami adunque difettare alquanto di unità, la passione c l’affetto, che vi dominano c l’adornano, fanno dimenticare ben facilmente la lieve pecca. Il primo periodo della Canzone Caratteristica è veramente caratteristico. E uno svelto c grazioso bolero, che l’accompagnamento delle castagnette sottopostovi deve rendere ancora più vivo c brillante. Le strofe intermedie sembrano perdere un pò del primo nazionale carattere, e sembrano pure non correre con uno scopo unico, perchè la melodia variasi quasi slegatamente; ma l’ùltima ripresa ravviva il componimento, ed il maggiore clic lo chiude è gajo, originale c pieno di colorilo. Avrei schivato però quella ricercatezza ornai non più ricercata di quel fa naturale sulla parola goder. Quella nota d’un’impronta a vero dire tuli’altro che gaja, contrasta troppo duramente con tutto ciò che di lieto racchiude la parola Godere. A1berlo Mazzucato. ATTUALITÀ IH alcune composizioni, «li alcuni compositori, e «li alcuni suonatori. (Frammenti d’un Articolo del Débats). l.° Nei cori dell’Antigone, datasi testé all’Odeon, la musica di Mendelssohn è da capo a fondo improntala di una tristezza grave e tranquilla, quale al soggetto si conviene. 11 compositore ebbe la felice idea di far uso di recitativi cantali all’unisono da una massa vocale. Parecchi cori sono bellissimi per espressione cd armonia, c la musica dell’orchestra, allorché accompagna certe scene parlale rinchiude elìciti assai drammatici c vivi. L’inno a Bacco è un capo d’opera: avvi verso la chiusa una specie di crescendo vocale che fa fremere, c quelle esclamazioni continue del secondo coro sopra il salto d’ottava Descends fìacchus! mi sembrarono un pensiero de’ più rimarchevoli. 2.° Sivori, il grande violinista, uno dei due attuali rappresentanti della scuola di Paganini, ha fallo una troppo breve dimora in quest’anno a Parigi. Però vi lasciò profonde impressioni. Sivori è un talento originale, felice quanto ardito, pieno di fuoco, d’espression vera, di slancio, e dolalo d’una grande potenza. Egli s’ingolfa bene spesso in vie a qualunque, altro inaccessibili, ed i più arrischiasi tentativi non riescono per lui se non occasioni di un sicuro trionfo. Egli ha il dono della giustezza d’intonazione, persino nelle successioni di ottave e decime le più ardue; ha una bella qualità di suono, un arco di meravigliosa agilità, possiede a perfezione ogni risorsa scintillante del pizzicato e de’suoni armonici, e per di più canta ammirabilmente. E dolalo d’una fantasia.indipendente legala però al metodo; ha civetteria c passione. La sua esecuzione del Rondò della Clochette di Paganini ha prodotto un effetto immenso. Ma d’altronde qual pezzo di musica è mai questo! quale lampo di codesto genio straordinario, le di cui composizioni toccano deliziosamente i sensi, nel mentre che fanno vibrare violentemente le corde profonde del cuore! Il ritmo degli accompagnamenti è nuovo, la melodia ha un nuovo accento, la strumentazione non ricorda alcuna altra, la forma complessiva differisca da tutto ciò che io mi conosca di musica antica e moderna. E una vera disgrazia per l’arte che le partiture de’concerti di Paganini non sieno pubblicate. 5.° Doclher ha un talento delizioso, essenzialmente elegante, brillante, di tendenze elevate. Ed ei l’ha provato eseguendo con grande c bel modo una sonata di Beethoven, ispirazione colossale., la (piale ha d’altronde profondamente annojalo il gros public: i veri artisti avrebbero invece fatto venti leghe a piedi per udire una simile composizione, eseguila così eminentemente. 4.° Alkan è un compositore pianista di merito eminente, autore di parecchie composizioni, che, privale anche della di lui esecuzione sì pura c potente, non sono meno ridondanti d’idee c d’invenzione. Alkan è una mente musicale assai distinta. 5.° Vivier è un suonatore straordinario di corno. Egli suona simultaneamente su un solo stromenlo a tre e a quattro parti, e ciò che vale ancor più, eseguisce una parte sola in modo tale da provare che possiede un’imboccatura supcriore a tutti, che sa cantare, eseguire con facilità le più grandi difficolta, ed addolcire la rauca sonorità de’suoni chiusi. N cramcnte è cosa assai strana e singolare che si possa su di un solo corno suonare a tre e a quattro parti simultaneamente. Un fìsico acustico sapientissimo (ficcami ultimamente: E impossibile! Ognuno si ricorda il detto di Odry: Se ciò non è che impossibile, è cosa che si può fare; c davvero che Odry aveva ragione. 6.° Nel numero delle buone produzioni moderne è dovere di citare i 25 nuovi studj di Heller per servire d introduzione all’arte di fraseggiare. Essi rinchiudono idee, sentimento, sapere, gusto cd invenzione: in ispecial modo i numeri 2, il, 12, 15, 15, 11), 20 c 24, nei (piali riscontraci in grado elevalo le qualità che reclamano imperiosamente le composizioni di questo genere. 7.° Il successo che ha ottenuto al Teatro Italiano il celebre clarinettista milanese Cavallini è stalo grandissimo. Bellezza di suoni, agilità straordinaria, sapiente meccanismo, espressione semplice c vera, tali sono le qualità di questo artista, che troppo di rado si ha la fortuna di poter intendere in Francia. Berlioz. GAZZETTINO SETTIMANALE ni sur Ano — Intanto che si sta disponendo una nuova novità, la Cenerentola (!), all’T. R. Teatro alla Canobbiana si alternano le opere Olivo e Pasquale, Olivo e Pasquale, cd Olivo e Pasquale, sempre cogli eguali applausi e coll’egual numero di spettatori. — La nuova opera di Rossi al Re viene accolla assai lietamente ogni sera. Si sta provando, dicesi, l’altra nuova del Maestro signor Winter. — Al Corcano Jloberto il Diavolo continua a fare gli onori del teatro. L’esecuzione è in via di progresso per parte dei cantanti: stazionaria in quanto risguarda i cori e l’orchestra. Tuttavolta si può ritenere anche codesto quale un progresso, perchè solitamente, nel nostro odierno sistema artistico, invece di migliorare, l’esecuzione alle successive recito di uno spartito qualunque, si trascura ogni sera più. — il signor Euzet lascia scoprire sempre più la finezza del suo intendimento scenico. 11 suo canto pure è vero e castigato: desideriamo solo ch’ei possa applicarsi un po’ più allo studio dell’accento italiano, indispensabile però più negli altri che in codesto spartito, il quale d’origine francese, meno accusa il bisogno di essere fraseggiato italianamente. — La Cuzzani viene pur festeggiata ogni sera, principalmente dopo la divina Romanza dell’atto quarto, nella quale emette de’ sonorissimi c metallici acuti. Sarebbe desiderevole che in tutti e Ire i maggiori di ciascuna strofa della Romanza citata, ove ripctcsi quel passo a semicrome discendenti cromaticamente, l’amabilissima esecutrice volesse tenersi ligia al movimento marcalo dal compositore. Avrebbe il doppio merito di servire alle idee di Meyerbeer, che pure hanno diritto d’essere con venerazione ed appuntino interpretate, c di ottenere inoltre un’esecuzione più corretta, meno strisciata e più ragionata. - La Mathey 0 perfetta nel terzo atto: ella cd il signor Euzet in tutto quel lungo dialogo che hanno insieme, poggiano, diremmo quasi, al sublime. Lo spettatore abbrividiscc del più sentito e vero fremilo all’aspetto della terribile scena, resa cosi eccellentemente. La Mathey è intonatissima ed accurata, fraseggia elegantemente c senza affettazione, cd è sempre schiava della parola. Ella dovrebbe però porre un po’ più d’attenzione alle cadenze coronate di tutti i suoi pezzi. Appajono trascurate si dal lato dell’artifizio musicale (vale a dire che potrebbero esporsi alquanto più adorne di qualche fioritura), come pure anche mal rese, perché mancanti alla loro conclusione di sicurezza e respirazione bastanti. Se dopo un lungo a solo, da lei cantato, la signora Mathey trova taltiata l’applauso che lo sussegue alquanto freddo od indeciso, ella deve accusarne il poco interesse che mette ncll’accurare e sostenere le cadenze finali. - 11 signor Dalla Cella va pure acquistando nel pubblico.favore. - Le danze del Monismi applauditissime, ed in esse in modo distinto la Baderna. — Allo stesso teatro Venerdì sera La Figlia del Reggimento ebbe successo lusinghiero. Vi furono applauditi la Montucchielli, il Cambiaggio ed il Carisio. — Giovedì 13 corrente avrà luogo nelle sale della Nobile Società la quarta seduta musicale della corrente annata. Vi si eseguiranno I.° Una sinfonia di Krommer in Do minore, della quale vantasi oltremodo lo scherzo: 2.° L’Ouverture di Don Giovanni di Mozart. 3.° Quella di Freyschiitz di Weber: 4.® La Sinfonia