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BIBLIOGRAFIA SCUOIA»ED VIOIAXO o gran metodo completo ad uso del Conservatorio del sig. Guicil.vnn (Dalla Bevile et Gazelle Musicale). Si domanda come mai nel movimento musicale che regna in Francia, il violino, questo re costituzionale della repubblica istrumenlale, sia preso in indifferenza dalla generalità degli amatori. Egli è certo, evidente che questo stromenlo è neglelto.il violino è peraltro l’interprete essenziale, indispensabile di tutta la musica d’assieme; e come stromenlo solo, è ancora lo stromenlo che più commovc, impressiona c diletta l’uditorio. Se desso conta pochissimi sellarj ferventi nel mondo, bisogna convenire, però che il numero di quelli che lo coltivano per professione non diminuisce punto, perocché il concorso del Conservatorio si mostra ogni anno più numeroso c brillante. Checché ne sia, bisogna essere animali da un nobile coraggio per riprendere ab oro i principj c l’insegnamento di questo slromenlo, c compiere, un metodo dopo tulli quelli già pubblicali. Epperò il signor Guichard, già primo violino del Teatro Italiano di Parigi, volle dedicarsi a (piesto utile lavoro. Il suo metodo completo c ragionalo ad uso del Conservatorio è l’opera d’un professore paziente, logico e (ulto affezionalo alla bell’arte di suonare il violino. Noi diremo con franchezza che il signor Guichard ha reso un vero servigio all’arte del violino, raccogliendo, riassumendo in una maniera chiara, lucida, tulio quanto è s’alo dello e falto dai grandi maestri per questo bello stromenlo. Tutta la parte elementare di questo metodo è trattata con una coscienza infinita, con siluppamenli che attcstano l’esperienza e la pazienza del professore. Dopo i principj di musica, coniinciamcnlo indispensabile a ogni metodo istrumenlale, l’autore dà tulle le scale di prima posizione in note nere o bianche puniate, con una parie d’accompagnamento d’un secondo violino, destinato ad essere suonato dal professore. Questa idea è tolta dal metodo del Conservatorio, trattato in questa parte da Cherubini, che ha fatto dei mirabili bassi su queste semplici scale con noie bianche. La parte del secondo violino impiegato dal signor Guichard è d’una armonia corretta c pura; poi vengono degli esercizj elementari per violino solo. Questi esercizj sono numerosi senz’essere troppo scoraggianti per gli allievi; dessi son d’altronde progressivi e non hanno più di otto pagine; e mclton l’allievo sulla via di perfezionarsi nell’arte per servirsi dell’archetto di Tariini. Vengono in seguilo, in una dozzina di pagine, trenta lezioni progressive e cantanti nei toni più usitali, sempre coH’accompagnamcnto di un secondo violino. Questi piccoli esercizj ingegnosi e facili posson tener luogo dello studio vocale preparativo, tanto indispensabile a tulli quelli che vogliono divenire, veri aclisti, quantunque Fautore raccomandi più volle lo studio del solfeggio come punto di diparto assolutamente necessario per una buona educazione musicale. Gli abbellimenti; il trillo, le appoggiature, le piccole note trovano qui tulle naturalmente il loro posto; c poi vengono tre duelli progressivi che si potrebbero trovare forse un po’semplici, se la prima condizione, in riguardo agii allievi, non dovesse esser la semplicità. Buonissima é l’idea di far seguire questi piccoli duetti da esempj in doppia corda, e soprattutto quella di dar loro una forma armonica, cioè dei principali accordi in due, tre c (pialtro suoni soprapposli. Tre duelli concertanti terminano la prima parte di questo metodo. Questi piccoli duetti, che si sarebbero potuti fare di una forma melodica più moderna, ricordano alcun po’ lo stile di quelli di Pleycl; ma appunto perciò essi sono cantati, ben digitali, c quindi facili a suonare. Il démancher, le scale c gli esercizj di lòtte le posizioni aprono la seconda parte* Ogni scala ed ogni esercizio, a ciascuna di queste posizioni, è seguila da una lezione melodica in duetto; poi da esempj del O démancher nelle sette posizioni, c su ciascuna corda; cosa obbliata in (piasi tutti i melodi, c che è peraltro di una reale utilità. Come compositore del metodo, il signor Guichard infuse dell’espressione nel suo lavoro; ma ciò senza maniera, senza frasi, senza esletiea ridicole. Egli dà in dieci linee, appoggiato ad una citazione di Rousseau assai ben scelta, una concisa e sufficiente definizione del gusto, del senlinienlo e dell"espressione, impegnando anzi lutto l’allievo ad acquistare il meccanismo dell’islromento, chi* solo può metterlo in islalo di rendere ciò elici sente: ecco tutto il secreto dell’espressione, musicale dell’individualità. Gli esempj dati dall’autore dei differenti colpi d’archetto tolti da diverse opere dei nostri grandi maestri parranno un po’ corti secondo noi; ma sono sufficienti. In ipiesli esempj son compresi il legalo, il gran détaché, il martellato, il ricochet, il détaché leggero, il détaché perlé, il détaché salicilato il colpo (T archclto, il tremolo, ecc. Dopo queste idee meccaniche dell’arte dell’archetto, Fautore fa abbandonare all’allievo il campo arrido del meccanismo dell’istromenlo, c gli da ancora l’occasione di dialogare col suo maestro suonando (re gran duelli concertanti impressi della maniera classica; il primo in me minore, il secondo in re maggiore, cd il terzo in mi bemolle maggiore. Dopo questi (re duetti, die avrebbcro’potuto terminare benissimo il metodo, e lasciar l’allievo nella soave melodia c pura armonia, Fautore, amò meglio finire con sei sludj esclusivamente meccanici per violino solo; poi vengono i modi arlifiziali, fuori del carattere dell’istromenlo, i modi ciarlataneschi infine, se. così si può esprimersi, per produrre dell’effetto, come i suoni armonici, il pizzicalo, ecc., che hall mollo usalo Paganini e i suoi imitatori. 11 signor Guichard nulla non ha (immesso nel suo metodo: tulio è ben classificalo, ben trattato, senza spirilo troppo rigorosamente, colaslico. Egli ha riunito, conciliato questi due problemi: istruire, c ricreare l’allievo nell’opera difficile d insegnare. a suonar il violino, arte utile, indispensabile, da cui dipendono i progressi dell’arte musicale in Francia, ove da qualche tempo quest’arte prende un cammino prodigioso. Enrico Blanchard. VARIETÀ Aovità or ora arrivate al negozio di musica di Stininigaliel e L’elegante pianista nella sala di concerto, ossia ammaestramento a suonare il pianoforte per di dietro.... colle mani e volgervi la faccia del pubblico. Unitamente ad una sedia meccanica. La sedia meccanica vendasi anche separata meule, ed ha la proprietà che adatta al corpo d’ogni virtuoso e gli risparmia lo smuoversi dal posto. Dicci cause, perchè un virtuoso di pianoforte non abbisogna alcuna cognizione del Basso fondamentale. Venticinque Studj progressivi per i due diti mignoli con una Fuga pel pollice sinistro, di Alessandro Vierscliock. Le strade ferrate in riguardo all’arte ed ai virtuosi. Un’impolitica brochure, che non è proibita. Libro di complimenti per compositori e virtuosi in tutti gli accidenti della vita musicale. Indispensabile consigliere prima c dopo il comporre, con un’appendice sull’ortografia. L’arte di arrivare, a due ottave, c conservarvi perii una inano delicata. (Suggellalo). La scuola della capigliatura pi i pianisti, poinatico con incisioni in rame. L’arroganza, ove è (lessa applicabile c ove Sulla relazione cogli articolisti e redattori zelte musicali. Di linigge minore. Pui> il virtuoso ammogliarsi? Problema miarsi. Trattalo no? Madi da prcRaccolta di pezzi di musica in miniatura per album in lutti i toni maggiori c minori. Segnalamento per virtuosi che non sanno ancora comporre e che devono però nei viaggi scrivere negli album. La dedica di pezzi musicali per viste d’economia con indicazioni per ottenere nel più breve tempo una decorazione. (Ultimo esemplare). Sin fona ilicon, o l’arte di comporre le più belle sinfonie di Beethoven in 24 ore, del dottore G. Drilling. L‘ inchino prima di suonare in un concerto, in riguardo alla storia naturale. Per ambi i sessi. Corsets parigini con molle sentimentali, per mezzo delle (piali la cantante nell’esecuzione di arie ai passi acconci, senz’altro aggiungere, si move e dondola. L’arte di dondolare (piai cantatrice sentimentale, senza il meccanico corset. Metronomi di Miìlzel in miniai tira che son sì piccioli da potersi portare per pendenti. (.aria per articolisti della grandezza delle banconote di dieci fiorini. Rimedio (’sperimentato conico gli articolisti mordenti. Sull’istruzione dell’uso, che si dà yratis, soavi impressi più di cento attestali di virinosi o Bastoni per battere il tempo con metronomo, che dirigono da se stessi, tosto che vengano in una mano Apparati di salvamento contro gli schiaffi nei concerti. Capsule per la barba di tutte le grandezze. Bravo-bonbons. Allo stracciare della carta intendesi sonoramente la parola bravo. Dessi non sono più cari dei comuni bonbons senza bravo. (inalili glaces fini che giovano alla bianchezza dei dili, c danno nello stesso tempo un grato odore alle mani. Manifattura di Parigi. Nordamericano Pommade des cheveux. stivale per pedale con molle. Virtuoses pour dresser et fixer les (Segnale) Mcena ili una Mala «Il concerto L’ama Dama (Avvenimento vero fra due dame) A. Detestabile! terribile! Sentite! B. Io non sento ciò che voi sentile..1. Vi prego, mirale soltanto le sue gambe storte, con siffatte gambe io non mi presenterei mai. B. Ma starete pure seduta..1. Mille perdoni. - Avete, scolilo Thalberg, Dohier, Liszl, Drcischock, Mendelssohn? A. Ebbene, allora sentile certamente anche voi il martirio che ci cagiona (piesto guastamestieri*. Che insolenza di pretendere un tallero per poter martirizzare le nostre orecchie! B. Signora, ciò io trovo assai impudente. Voi aveste un vigliello yratis c in ringraziamento tenete un così insensibile disonnalo parlare!? A. Come? che? Io insensibile? insensibile.? Vi prego, signora. Eh, io non mi avvilisco così, i miei viglielli li pago io. Se voi prendete dei ciglietti regalali, io non li prendo, lo ho pagalo il mio ingresso, lo so appunto, con un tallero. B. Voi inculile. E mio marito (’). Io lo devo pur sapere, essendoché non abbiamo venduto nemmeno un ciglietto. (A. Va da mia parte col viso pallido, B. dall’altra col viso sanguigno, fra la folla all’uscita. Che accadde la, non lo posso indovinare). (’) iNB. Il concertista. (G. M. di Berlino). NOTIZIE MUSICALI DIVERSE — Parigi. Liszt al secondo suo concerto guadagnò I 4000 fr.; domani sera suonerà in un gran concerto per Berlioz; fra i varj interessanti pezzi vi sarà un duetto a due pianoforti fra Liszt c Dohicr, che nella terza sua mattinata a benefizio degli artisti di musica colse grandi onori, in ispecie in una nuova fanlasia sulla Sonnambula d imponente risultato e fra le migliori della giornata. - Mercoledì arrivò Tbalberg il (piale tiene in portafoglio un pezzo sulla Ulula di Portici di cui proclamatisi meraviglie. - Il giorno primo maggio si aprirono le porte del palazzo dell’esposizione dell’industria francese: il complesso e la particolarità sono di un’imponenza straordinaria; prima di potersene formare una giusta e chiara idea bisogna ritornarvi una dozzina di volte almeno. La quantità e la qualità e L importanza degli oggetti esposti superano l’immaginazione umana. Il numero degli esponenti ascende a 40(10, settanta de’quali sono fabbricatori di pianoforti. Avvi un ricchissimo magnifico islromento di Erard nello sfarzoso stile della renaissance; una macchina di Pleycl per scriver la musica nel mentre la si suona e che può applicarsi a qualsiasi pianoforte; un’altra macchina per accordare da sé; de’ Pianoforti di Pape ad otto ottave c di nuova forma; e di Herz a coda sì piccoli che tengono meno posto di un pianoforte a tavolo ed hanno distinta vibrazione. Boisselol di Marsiglia ha presentato un pianoforte a coda che con una sola tastiera fa l’effetto di due diversi istromenti, ecc. ecc. (Brano di lettera). I. C. o