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6AZZETTA MUSICALE ANNO Ili. - N. 19. DI MILANO DOMENICA 12 Maggio 4 844. Si pubblica ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scella musica classica antica c moderna, destinati a comporre un volume. in i.° di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio si intitolerà Auoioiar classica musicali — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. 2000 pezzi di musica dal quale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 150 pagine, e questi vengono dati yratis all atto che si paga l’associazione annua; la metà, per la associazione semestrale. Vengasi l’avvertimento pubblicato nel Foglio N. 50, anno lì, 1843. S O M <11 A U 1 O. I. Critica. - li. Breve notizia intorno all’Archivio musicale dell’I. IL Biblioteca di Vienna. - 111. Progetto ni osa nuova riforma musicale. - IV. Bibliografia. Scuola del Violino o Gran metodo del sig. Guichard. - V. Varietà’. I Novità or ora arrivale all‘1. Negozio di musica di Slimmgahel e C. 1 2 L’na scena in una sala di Concerto. - VI. Notizie musicali diverse. - VII. Nuove l’UBIM.ICAZIOM musicali. CRITICA II Progetto di riforma dei teatri musicali d’Italia. conosce per suo autore il signor A. Ferrary Rodigino, (juello stesso che Tanno scorso pubblicò in Milano, coi tipi di Giuseppe Radaelli. Le convenienze Teatrali. Analisi della condizione presente del Teatro musicale Italiano. Noi invitati a dire sul merito del suaccennato Progetto di riforma, notere- | mo. siccome I Autore dichiara, che «in «questi due primi libri viene da lui sol«tanto dimostrata T assoluta necessità di u una Riforma, e che questi che ora escono «alla luce, non formano che un dodicea simo dell intero lavoro, che intende ren«dere di pubblico diritto, ” perciò una giusta riserva ancora più restringe, per ora, il mandato che ci siamo assunti. L’Autore nel primo capitolo, alla pagina N. 8, mostra certa tal quale perplessità nell imprendere (coni’ ei dice) a trattare sulla materia in discorso, imperciocché, (cosi continua) «e fuor di modo «malagevole dettare precetti, senza una «scienza che ne fiancheggi, e ne proveda «i raziocinò.» A vero dire siffatte parole si uniformano pienamente a quelle del celebre G. G. Rousseau, il quale trattando delle qualità necessarie a chi si fa a ragionare intorno alle scienze, alle lettere ed alle Arti, vuole ch’ei sia sperimentato e dotto delle materie di cui ragiona. Cosi la pensava quel gran ragionatore, e nel vero la Critica sarebbe una irrisione, se colui che ne assume 1 importante ufficio,! ignorasse la dottrina su cui versa. Puttavolta commendar dobbiamo quanto scrive il nostro A. là dove dichiara eli egli «nulla I «presume di sé, e che espone i suoi «pensieri ad oggetto di poter arrecare a qualche vantaggio all arte. «Il proponimento è lodevole, ed il lettore troverà qua j e là sparse alcune verità: come per esempio j • La musique, par des in/le rions rires, accentuées. et, • pour ainsi dire, parlantes, e.rprime toutes les pas•• sinus, peint tous les lableau.r. rend tous les objets.» soumet la nature entière a ses saraiiles imitations, • et porte ainsi jusqu’au coeur de.l’homme des sen• timeuts propres a l’émoaroir.» J. J. HoLSSEJf. nel capitolo secondo, a carte I) e 10 ove dimostra che le arti belle, le lettere, le scienze. mercè le sacrissime sovrane ordinanzi*, trovarono in ogni tempo, e presso tutte le Nazioni più favore che la musica. Così pure nel capitolo terzo, a carte 1 I e 42 ci sembra giusto quanto ei scrive, su gli attuali conservatorj di musica, e specialmente dove si fa a discorrere, nel progresso del detto capitolo sull orario fissato ne pubblici stabilimenti, elicgli ritiene non poter essere applicabile a tutti gli allievi, e così pure riguardo alla metodica. Sul proposito poi dei maestri distruttori ei crede che ve n abbiano pochi capaci,• su questo noi siamo d avviso che, non tanto scarso sia i! numero dei valenti, per permettere al nostro A. di nutrire un tanto sospetto. Nei capitoli 4, 5, G e 7 TA. asserisce che i dilettanti non ponno cooperare al progresso delTarte, per le ragioni che ivi accenna. Con sua venia abbiamo in contrario che molti fra i nobili e ricchi si sono resi in ogni tempo benemeriti all arte, colle loro produzioni musicali:, che anche oggidì parecchi si distinguono in varie città d 1talia nell’arte del comporre, del pari che nel canto e nel suono. 1 capitoli 8, 9 e 10, trattano della classe del popolo che applica all arte musicale. Poco lumeggiato è il quadro che qui pinge fautore, e tetri sono i colori di cui si è servilo. Nel capitolo 11. parla dei meriti degli studenti, e nel capitolo 12 pone in luce i mezzi adoperati dai principianti sulle scene. e prevede il loro destino. Accenna eziandio, e senza pietà, agl Impresarj ed ai corrispondenti teatrali, sul quale argomento parrà a taluni che TA. siasi lasciato trasportare da soverchio zelo. Nel libro secondo il sig. Ferrary parla nei capitoli 1 e 2 della scarsezza di buoni compositori ed artisti di canto, asserendo che per questo motivo non ponno essere proveduti a dovere i teatri, eccetto che quelli delle più cospicue capitali, soggiungendo che «i desiderj per La musica sono «grandi e generali, ed i mezzi per appagarli sono pochi e particolari.» Nel capitolo terzo aggiunge che «gli artisti «mal corrispondono al progresso dell arte, «ed aspreggia i poeti, dicendo che oga gidì i libretti sono tutti cattivi, e che w questi cooperano al nessun progrediti mento delf arte. «I capitoli 4, 5 e G, riguardano la massima generale dei goIl prezzo dell’associazione alla Gazzetta e alla Musica è di cITcìtne Austriaclic L. 12 per semestre, ed rilettivi» Austiache L. I l affrancata di porto tino ai contini della Monarchia Austriaca; il doppio por l’associazione annuale. La spedizione dei pezzi di musica viene fatta mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio dite,ordì, ned modo indicalo nel Manifesto. — Le associazioni si ricevono in Milano presso I l Micio della Gazzetta in casa /{leardi. contrada degli Omenoni N." 1720; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Filici postali - Le lettere, i gruppi, ex. vorranno essere mandati franchi di porto. verni attuali, eh egli invita ad abolire l’odierno sistema della musica, o condurla in uno stato d attività, ed a generalizzare 1 insegnamento in modo atto ad ottenere vantaggio sulla morale dei popoli. Questo di lui pensamento si accorcia con quanto | esegui vasi nell’antica Grecia, ed il felice successo allora ottenuto fornirebbe eccitamento per mandarlo ad effetto. Nel capitolo 7 annovera gl inconvenienti 1 che ne vengono per la pratica di affidare i teatri agl Impresarj. Nel capitolo 8 fa osservare la mancanza della educazione morale degli allievi, dal quale difetto pare che avesse dovuto eccettuare quelli che la ricevono uè1 pubblici stabilimenti. Per ultimo il nostro sig. Ferrary alla pagina Gl j epiloga quanto ha detto nell opera, coll’aggiunta duna veemente Filippica, tutta per esteso dedicata ai cultori delTarte, della quale non possono essergliene di sicuro grati. Almeno avesse fatta qualche ecce- | zinne! ma nissuna è troppo rigore. Noi non ci sentiamo inclinati a ricambiarlo con acerbe parole, e se molta lode non crediamo dovuta a questa prima pubblicazione, non è certo per mal animo, che anzi ci teniamo in debito colTAulore di valutare al giusto il merito delle successive dispense che ci sarà per fornire, in continuazione dell incominciato Progetto di riforma. Che se anche la di lui opera non può promettere disquisizioni artistiche, se I autore confessa <T essere estraneo all arte, può per altro farci spe-! rare un saggio sulla letteratura delTarte, e meglio un analisi filosofica sulle circostanze, che in epoche varie, e presso nazioni diverse, hanno influito a prò del1 arte medesima. 1/opera del genio, conduce alla ricerca del secolo che lo ha illuminato, nè può essere impresa perduta aggiungere nuovi fatti, a prova che la possente sua leva non è destinata a sollevare la polvere. G. A. Perotti. Ifrevc notizia intorno all’Archivio musicale dell’1. IC. Hihlioteca di [ Vienna, di Antonio Schmid ceditore nella medesima. (Dal giornale intitolato: Fogli Austriaci di Letteratura e belle Arti.) 5L Ella è cosa propria della nostra età, e e’% nel tempo stesso consolante, di scorgere, che destasi ovunque ardente brama di ’