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20G — o Pila di Palestritta} e presso i ciuchi di Milano e di Ferrara ( come attesta Guicciardini), e specialmente Kiesewelter, per cui fu premiato dalla Società di Amsterdam colla medaglia d oro, ed in cui ha sviluppato il mento e I influenza eh ebbero i Fiamminghi ni riguardo della musica sulle altre nazioni. Non mancarono però in que tempi anche nella Germania sommi compositori, come i due Fiuk, Enrico ed Ermanno: anzi nell opera di questo, Practica Musica, ecc.. parlando de. inventoribus Musica? ne cita anteriori a lui Giovanni Greisling. Enrico Isaac, Tomaso Stolzer. ecc. Di pari passo nella via del progresso s’avanzava l’arte di fabbricare e di suonare in Alleinagna gli organi, e furonvi di continuo eccellenti suonatori, come Sebastiano Wirdung Hofpaimer (di cui più innanzi) e particolarmente Bernhard detto il Tedesco (V. Schilling pag. 585) organista a S. Marco in Venezia, il quale lu anche inventore del pedale, come attesta Salicilico (I). che immenso pregio aggiunse a quell istromenlo. A quel tempo crasi pure introdotta la stampa musicale, come rilevasi da un’opera di Hobrecl stampata da Peiitinger in Norimberga. Ma cediamo ornai questo campo alla storia della musica, ed affrettiamoci a parlare di quel monarca austriaco Massimiliano I. il quale non fu inferiore al grande Rodolfo, e regno dal 1493 sino al 1519. - La di lui educazione nella prima sua gioventù fu del tutto negletta; ma un cavalleresco impulso cl amore fece sì che, mtrapreso con straordinario ardore lo studio delle scienze. giunse a tal grado di coltura, che seppe ni seguito scrivere e promulgare varie pregiate opere, come si rileva dagli storici contemporanei (2). Non è adunque da meravigliarsi s egli tu munificentissimo promotore delle lettere d arti. fra di cui crasi in singolare modo invaghito della poesia e della musica. Egli tenue perciò alla sua Corte e poeti e numeroso stuolo di cantori e suonatori <1 ogni strumento ed esimii maestri compositori di musica: di maniera che Cuspiniaiio dice che i musici alla sua Corte nascevano come i funghi dopo una calda pioggia. Erano essi destinati ad aumentare la magnificenza delle sacre solennità di chiesa e rendere oilremodo sfarzose le lesti; e gli spettacoli della splendida sua Corte. Il citato autore poi ne da un ampia descrizione delle feste celebrate in Vienna nel congresso dei tre re Uladislao d Ungheria, Lodovico di Boemia e Sigismondo di Polonia. - Fra i molti di quei maestri prediligeva egli un Pisclilinger Burchardo, qualificato dai contemporanei per mi grande artista musicale ed eccellente fabbricatore d orfani: un Slatkoma Giorgio IV. vescovo di S. Stefano, consigliere intimo, e maestro di cappella alla sua Corte, uno de’ più estimati ed esperti compositori di quel tempo; ma sopra tutti era Massimiliano affezionatissimo al suo ( l)nMusicæartis v irurn omnium, qui uiiquam fuerunlæ sine controversia prueslanlissimum plui es anno* Vendili, habuerunt Bernardini), cognomento. Tmlonem, argumente genti*, in qua oriti* ossei: omnia musicæ artis instrumenta scientissime traclavit; primas in organi* auxit numéros, ut et pedes quoque juvarent concentum, fum’colorum allractu: mira in co arlis crudità), voxque ad omnes numéros accomodata, numinis providenlia ad id nalus, ut una* esse!, in quo arti* pulclieri ima omnes viro* expcrirelur suasn. (4) V. Giovanni Maria Weissegger - Quotili storici biografici dei soortini della casa d Austria. Paolo, quel celeberrimo Hofliaimer, il più grande organista (1) compositore, e suonatore di varj a^r* ^strumenti, la di cui fama pel corso di 50 anni non potè essere oscurata da alcun rivale, ed estesesi anche in lontani paesi, di modo che non solo dalle, provmcie della Germania, ma dall" Italia stessa (come Schachingerus di Padova) confluiva la gioventù, per apprendere il vero metodo di suonare «quell istromento, su di cui crasi reso cosi esperto tanto nel manuale. che nel pedale: con profondità di arte pure e mirabile chiarezza congiunta a fervida fantasia seppe egli svolgere al1 improvviso que temi che di frequente godeva proporgli con intelligenza e fino gusto 1 illustre suo mecenate. L’imperatore avevasi poi immaginalo un singolare modo di onorare quelli uomini grandi della sua età e della sua Corte, facendo dal celeberrimo Alberto Durer disegnare de variatissimi carri trionfali, tirati da ogni specie d’animali, ove ne collocava uno o due coi relativi attributi di quella scienza od arte in cui era valente e distinto. - E cosa bene meravigliosa vedere. nelle 455 incisioni in legno fatte da Birkmayer. con quale ingegno e vastità di fantasia seppe egli immaginare e prescrivere que’poetici quadri, a cui fece pure unire un iscrizione in rima, composta dal suo poeta di Corte. Stabius, la quale servisse a perpetuare il nome di que’che apprezzava cotanto. Pel suo Paolo prescritto avevagli un Carro di forma piuttosto bassa, e tirato da un cammello, in cui vedevasi questi in atto di suonare 1 organo, avendo a canto un Regale (1), ed un positivo. - Un altro era destinato pel suo maestro di cappella, in cui vedevasi seduto Slatkonia in atto di dirigere un coro di musici, che lo precedeva, avendo alla sinistra il poeta di Corte. Nella sottoposta rima viengli messa in bocca la confessione che le sue composizioni le fece egli secondo 1 istruzione (Unte/weisung} dell imperatore: e che molte melodie ivi segnale non erano di propria sua invenzione, ma suggeritegli dal medesimo. „.... mancher Melodey, w Habe idi gemerkt in Cantorey, w Doch nielli alleili aus meinem Bedacht,» Der Kaiser mieli dazu hat brachi»». Da ciò rilevasi ad evidenza die Massimiliano non era soltanto grande intelligente, ma ben anche cultore della musica. Con più positiva munificenza largheggiava quel liberalissimo sovrano quando incantato dalla bellezza d’una nuova composizione, o meravigliato dall’ingegnosa invenzione d un sino allora ignoto istrumento musicale non di rado staccavasi dal suo petto la propria catena d’oro e I’ appendeva al collo di que’ genj creatori; e più ancora allorché, nel tempo del citato congresso, suonando Hofliaimer a tutta perfe(1) Nel rammentato archivio musicale dell’I. H. Bibl. di Vienna (rovinisi cinque tomi manoscritti in quarto contenenti composizioni islrumentali per l’organo, liuto ed altri istrumenti, c vocali a tre, (piatirò, cinque voci con canoni ed altri artilizj contrappuntistici, corali, le odi di Orazio, ecc. (1) Regale, piccolo istromento inventato a que’lempi, consimile ad un registro di lingua de’ nostri organi. Un altro formato a guisa di serpente venne ingegnosamente fabbricato da un monaco, e sorprese per la novità e per la forza del suono. - Da questo ebbe probabilmente origine quello che ora dicesi Serpentone, usalo sino a nostri giorni nelle bande mili1 tari, e particolarmente in Francia per l’accompagnali mento de’ falsi bordoni. __ zioue l’organo nella cattedrale di S. Stefano (fabbricato dal sullodato Fischlinger nel 4 507 ) producendovi con universale ammirazione un sublime Tedeurn. lo creò egli cavaliere. e fecegh presentare dal re Uladislao d Ungheria gli speroni d’oro, dandogli la consueta collata. Perciò esclama con entusiasmo il più volte citato Cuspiniano. «Quotas r/uisc/ue enim est hodie in orbe, nostro, (pii sinsrularia ingenia niusicorum ita veneratili’. et apreciat sicut (diesar? Amiamo poi di rammentare con brevi parole un istituzione poetico-musicale che cominciò a fiorire sotto il regno di Massimiliano, unica ed esclusivamente propria dell’AIlernagna, avvegnaché altra consimile non ebbe alcuna nazione d’Europa. Essendo allora cessato lo spirito cavalleresco per le continue guerre intestine, ammutolì pure il nobile cauto de Meisterstinger. e forniamosi invece, e particolarmente nelle città libere dell’impero, delle associazioni di semplici cittadini ed artieri, le (piali avevano aneli esse per oggeilo la poesia ed il canto, e vi durarono sino alla fine del secolo XVII ed a Norimberga sino al XVIII. Avevano esse le loro regole fisse, di cui erano osservatori rigorosi; ed apposite scuole, quindi maestri. ed apprendenti, a guisa di altre arti chiuse; tennero le loro adunanze in appositi locali ed i loro esercizj anche nelle chiese. Imitarono que’ maestro-cantori da principio i ritmi e i canti de* menestrelli, fissandone certi modi, o tuoni, indicati con speciali nomi ben presto però s’inventarono nuovi metri e nuove melodie, e l inventore di esse divenne acclamato maestro premiato con catena da cui pendeva una medaglia coll effigie di Davide. venendo distinto con un soprannome a guisa degli arcadi (1), desunto probabilmente da un suo nuovo tono da lui introdotto. I racconti biblici erano per lo più l’oggetto dei loro canti. i quali accompagnavano con cetre, violini ed arpe. Hans Sachs, delle dì cui poesie vennero in questi ultimi tempi fatte più edizioni in Germania, era uno de più rinomali Meistersariger. Wagenseil india sua descrizione di Norimberga dà complete notizie su quest’oggetto; come pure lo tratta con qualche estensione Forkel nella sua Storia universale. {Sarà continuato}. (1) Così uno de.’ più rinomali Enrico di Maissen, giàfrDotl. in Teologia a Magonza, chiamavasi Fraucnlob (lode di donne); ed un altro che fu fabbro-ferrajo nominasi Regenbogen (Iride). Gio. Simone Mayh. CICALATE DI {Continuazione e fmc. Vedi i mini. 42, 45, 48 e -49). V. u in ogni tempo tanto grande l’attraenza di un autore in voga, che, ov’egli abbia fatto strepilo per le opere sue, veggiamo lutto il mondo darsi con amore e studio a seguire gii argomenti e le forme de’ suoi componimenti, finché non sorga un altro attraente autore che si scosti dal calle battuto per segnarne uno diverso e tirare sulle ormi; sue i pedissequi imitatori. Il Petrarca suscitò una folla immensa di Petrarchisti; il Boccaccio mosse un’infinita turba di