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- 15 O’~ artistico, c perciò aspira ed il meno importante di lutti per lo spiccato ritmo c per la sua vivacità può tener le veci di un valtz. 11 N. VII - mi minore - andante - 6/8 - felicemente concepito e condotto in sette pagine fra 1 insistenza di alcune note gettate ad ineroeicehiamenlo dalla mano sinistra, e fra un leggiero e scorrevole tratto a semituoni ognor riproducenlisi a cui son sovrapposte delle graziose frasi, da taluno venne segnalalo pel più prezioso giojello di questa collezione. Il N. Vili - la bemolle - allegro - C - pure, a note ribattute a due mani per unisono col canto ad ottava licorda alquanto Beethoven, nè noi sapremmo asserire se ciò sia piuttosto un difetto che un pregio: le creazioni del sommo alemanno tornano ognora gradite. Nel contesto dcll’ell’ettuoso pezzo a quattro tempi trovasi per ben cinque volte introdotto il 6/8, licenza appoggiala a’ conosciuti csempj. Il N. IX - do diesis minore - andante - 12/8 - di bella idealità melodica ad arpeggi di grande estensione e costituisce un delizioso notturno non inferiore agli altri già pubblicali dal Golinelli, ne’quali egli si appalesa non meno appassionalo poeta che abile musicante. Il N. X - fa - allegro maestoso - C -, Chi perverrà ad interpretarlo neUauicnte e sonoramente in modo che la grandiosità del canto emerga rimbombante e possente ed il seguirsi delle veloci volate sìa distinto e sciolto, può essere sicuro di produrre la più favorevole impressione. Il N. XI - re minore - allegretto - 6/8 - si compone di ligure che rimembrano il linaio del duo per pianoforte e violoncello di Thalherg, ma in compenso di novità di passi, oggi giorno tanto malagev ole a rinvenirsi, con quale varietà di colorilo è disposto! come affascina il pianissimo armonioso alla terza pagina! Quanta foga e splendidezza nella perorazione! 11 N. XII finalmente - mi - allegro giusto - C ridonda d’individuali qualità nell’esposizione delle cantilene, nella distribuzione e nell’uso delle, semiminime a quartine, ne.la franchezza delle modulazioni, m ila finezza delle parti accessorie e nella collegazioue degli sviluppi. Questo Squarcio emana da intimo motore intelligenli che al successo presso la pluralità. II valente suo autore nell’eseguirlo innalzasi ad una meta che da altri difficilmente potrà esser raggiunta, con un tatto speciale infondendo vita, anima in ogni nota. Gli sludj di Golinelli da tulli verranno addottali siccome quelli in cui la parie distruttiva, ov e svolgonsi in buona copia i segreti della scuola moderna di pianoforte, non toglie nulla alla vaghezza delle melodie, che pei’ qualunque italiano devoti esser il precipuo attributo di ogni componimento musicale. Is. C... VAR1ETÂ ARMONIA Dopo la laido dolce e gradita parola di melodia, una certamente non ve n’ha d’un significato più bello e più esteso di quella d’armonia. L’armonia è l’anima del ciclo e della terra; essa presiede all andamento degli altri astri e regola tutto quaggiù. 11 poeta nelle sue ridenti Unzioni ci avverte che soavi e pure melodie muovono da’ labbri rosei del cherubino a celebrare le glorie deil Elerno, come assicuraci che gli angeli fanno risuonare sulle arpe d’oro le vòlte dell’Olimpo d’una celeste armonia. In un discorso sull’armonia, eli ci mostrava di non abbastanza comprendere, Gresset, 1 autore del Méchant e di Veri-Veri, dopo parecchi musicali divagamenti, dice scherzosamente, della metafisica che questa scienza min è altro che una scienza - di ragionamenti in cui la ragione rimatisi neutrale. Altrettanto polrebbesi dire della politica. I nostri governanti corrono da lungo tempo dietro l’armonia, e pretendono averla essi trovata; i tre quarti dei governati non sono che troppo fissi in non crederne nulla, malgrado il concerto europeo. 11 neologisla ardilo fa da lungo tempo un verbo della parola armonia, e dice, che il vero legislatore deve sapere armonizzare, o meglio, armoniare i bisogni, le opinioni e le volontà del mondo politico; e che, in una buona opera, un bel quadro, un felice maneggio, tulio deve armoniarsi: io scrittore medicoloso rigetta tale espressione, e molti mariti ne mogano affatto il senso. La scienza de’ suoni sovrapposi! che fu chiamala dapprincipio contrappunto, perchè sulle note figurale da punii mellevansi altri punti, fu della il contrappunto semplice come studio preparatorio ai contrappunti, doppio, triplo, quadrupla, alla fuga, ecc. Questo contrappunto semplice, o la combinazione (logli accordi in tulli i loro rivolgimenti con le delicatezze e la sobrietà che un’arte fanno dell’accompagnamento, noi la dicemmo, in Francia, l’armonia; e per una estensione di questa parola di già sì ricca in diversi congiungimenti, abbiamo dato eziandio questo nome d armonia ad una riunione d’istromenti a fiato, insomma alla musica militare. Avvi la piccola armonia che si compone di sei, di otto ed anche di dieci strumenti a liato, e la grande armonia, la (piale non procede che per mezzo della riunione di tutta l’armala stridente, urlante, fulminante, degpistromenti di legno c di ottone. Le persone dell’arte, o si può anche dire spesso del mestiere, conoscono queste diverse modificazioni; ma sono del mondo; queste possono difficilmente farsi una giusta idea della poca armonia che esiste fra quelli che particolarmente coltivano (piesta scienza civilizzatriec; e per non citar qui che coloro i quali s’occupano dell’armonia relativa agl’istromenti a liato, noi parleremo delle difficili relazioni che esistono fra quelli che li fabbricano, quelli che li suonano, ed i compositori che scrivono per questi slromenti. 1 compositori dcll’cpoea attuale, cortigiani del senso uditivo de’nostri stemperati uditori, si mettono alla ricerca di lolle le sonorità ch’esistono nella natura, e. che. possono apprezzarsi per mezzo della scienza degli acustici e dell’industria de’ nostri fabbricatori. Il violino è giunto da lungo tempo all’apogèo delle sue. facoltà sonore; egli è del lutto un islromenlo perfetto, ed invano si è cercalo fargli subire delle modilicazioni, de perfezionamenti che altro non furono in realtà scnomhè deviamenti non sanzionali dagli artisti. La viola c il violoncello, stromcnli della medesima famiglia del violino, sono felicemente limasti, come questo l.ellistromenlo, stazionari nella loro perfezione. Non cosi avvenne dell’antica arpa e del moderno piano, ai (piali gli al Inali fabbricatori e sopratlullo Erard, zionq, il meccanismo, la solidità, sia pel prolungamento, la rotondità, l’eguaglianza e la dolcezza dei suoni. Quel che concorre al perfezionamento dell’ultimo di questi stromcnli, si è il triplice accordo che regna tra i compositori che scrivono pel piano, i pianisti esecutori ed i fabbricatori, incessantemente animali dal desiderio di portarlo al più allo grado di perfezione. Non così riguardo agli stromcnli a fiato delti d’armonia. Coloro che li suonano, hanno, meno poche eccezioni, lo spirilo limitalo, e sono generalmente pratici; e se giungono a riputazione nella grand’arie di soffiare in un tubo qualunque, divengono altieri allora e si associano alcuni fabbricatori egualmente pratici confessi, opponendosi con tutte le loro forze, ciò che non vuol dir perii molto, ad ogni progresso, proclamando quell’assioma di tulle, le intelligenze mediocri o retrograde: Il meglio è il nemico del bene. Che un talento ardito cerchi nuove combinazioni di sonorità nel vasto campo dell’acustica, questi signori lo tratteranno da uomo senza sperienza, da novatore stravagante, come del pari dicono tultogioruo al compositore che cerchi de’ nuovi effetti senza troppo preoccuparsi del meccanismo tradizionale di que’ musici: Signore! ciò non si può fare; questo c mal scritto. Sentendo in questi giorni passali, con Meyerbeer e il nostro amico Kastner, gli stromcnli del signor Sax, sì ben suonali da lui slesso e dal signor Al ban, noi pensammo alla continua dissonanza che esiste fra l’autore del pensiero musicale, l’interprete di questo pensiero che si è fallo induslre in suoni, partecipe del fabbricante, c il fabbricante artista che cerca il meglio che è l’amico intimo del perielio. Noi abbiamo investigato il mezzo di conciliare queste vane pretese, e vi abbiamo rinunzialo, perchè esse poggiano su cose presso a poco inconciliabili, essendo l’interesse materiale dei fabbricanti in opposizione all amor proprio dei compositori e degli esecutori. Fa d’uopo dunque prendere un parlilo, e pensare definitivamente che sono appunto le opposizioni, i contrasti, eie più dure dissonanze che fanno meglio sentire e gustare le belEnrico ìì lane hard. lezzo dell’armonia. 1. R. TEATRO ALLA SCALA ACCADEMIA DI A. J111LL Alfredo Jacll, in cui lo sviluppo dell’intelligenza musicale prevenne quello della corporatura a compimento di ogni suo voto, ebbe l’onore di prodursi la sera del 22 nel maggior teatro d’Europa. Al solo vederlo, egli sì piccino, in un’aula tanto immane recava stupore che all’udirlo raddoppiavasi, sicché ad ognuno de’ cinque pezzi da lui con mirabile franchezza eseguili venne rimeritalo da ripetuti applausi. La precocità, che ora fortunatamente sembra divenir contagiosa, e per noi una cosa quasi inconcepibile quand’anche ogni giorno di essa n’abbiansi evidenti prove. Da fanciulli-prodigj potrebbe mai quanto prima attendersi una straordinaria rivoluzione nelle belle arti?... Un distintissimo mecenate degli artisti musicali, cospicuo nostro concittadino, nell’occasione di (piesta accademia generosamente donava al bilustre pianista un elegante orinolo con ricca catenella. Possan le ore successive segnar sempre un nuovo progresso pel Jaell onde egli abbia a pervenire a pienamente realizzare le illimitate speranze che fin d’ora fa concepire. Allorché si è dotato di sì felice organizzazione, il tempo, la pazienza c V assiduità non ponno mancare di guidare ad una gloriosissima meta. NOTIZIE MUSICALI RIVERSE Milano. Piatti Alfredo, il più forte concertista di violoncello di cui possa onorarsi l I. IL Conservatorio di musica di Milano e I’ Italia, nella scorsa settimana parti per Parigi onde ivi, dando prova della rara sua bravura, ottenere la degna conferma degli applausi già rqiortati fra noi, a Vienna, in Ungheria ed ultimamente a Monaco ove venne rimunerato da non volgari suffragi in un’accademia di Liszt (l’imperante fra i pianisti per grandezza d’ingegno c di cuore) che al viaggio di Parigi coi più obbliganti modi ebbe a sollecitarlo. Siamo troppo convinti del valore del Pialli e della intelligenza del pubblico parigino per esser fin d’ora sicuri che il primo verrà apprezzato nella singoiar guisa che merita e l’altro esaltando l islromenlista italiano, come nel passato anno operò col Sfiori, accrescerà il novero delle celebrità esecutive. Chi poche ore prima della partenza ebbe ad udire il Piatti eseguire una sua Fantasia in la minore sopra motivi originali, dovette rimaner meravigliato dei progressi da lui fatti: questo dillieilissimo eppure sempre toccante pezzo incalcolabile onore gli procaccerà. — Il sig. Ilonnorè, carco degli allori ottenuti a Genova, giunse fra noi. — Thieste. il concerto dato dal Kohn riuscì tanto felice d’avvantaggiare di molto la riputazione del valente violinista; e ciò valga di compenso allo scarso utile pecuniario che ne ritrasse. — Genova. / Lombardi alla prima Crociala furono (pii più fortunali che a Venezia ed a Torino, ad onta di non lievi pecche nell’esecuzione. Vi emerse però la signora A agostina Bocca bada ti. — Abbiamo da più giorni fra noi I’ egregio pianista Ilonnorè, il (piale jeri sera diede un concerto nelle sale dell’illustrissima signora marchesa Costa ove ottenne grandi plausi per la sua eleganza, pel bellissimo suo trillo e per la granita sua agilità. (/>a lettera del 19) — Nel N. 7 deH’/Npero leggasi una dettagliala relazione di un’accademia coordinata e diretta dallo zelante maestro Novella, il (piale vi espose il suo allievo Federico Lobbia (he ancor non tocca gli otto anni e già si mostra sì franco e spedilo esecutore sul pianoforte. — La fabbricazione istromentale si è arricchita d’una invenzione interessante ed utile. Il piano-organo è uno strumento che riunisce, come lo indica il suo nome, le qualità dell’organo e del piano. Per mezzo di un’ingegnosa combinazione e d’una facile applicazione, si può suonare i due istromenti allo stesso tempo, o separarli completamente, o armonizzarli insieme in certe parti solamente. In questa guisa si canta sull’organo solo o col piano per mezzo della mano destra, mentre si accompagna col piano solo o coll’organo solo per mezzo della sinistra. Nulla vita di più piacevole, di più attraente (pianto la combinazione de’suoni della corda e dell’organo; soprattutto negli andante ed adagio che richieggono una grande espressione; i’istromento di cui parliamo può essere così definito; il piano spogliato della sua freddezza, ed innalzalo al rango degli stromcnli cantanti. 11 signor Leroux, inventore del piano-organo, ha consacralo a questo lavoro un gran numero d’anni; si direbbe pertanto, che non v’era nulla di più facile a trovarsi, sì grande è la semplicità del meccanismo. F. M. — Se Domzclli scrive Jeanne la Folle per l’Accademia reale di musica di Parigi, egli non iscriverà altre opere pei teatri stranieri. Coloro che vociferano ch’egli lavora per Vienna, sono in errore. Noi aflermiamo che il celebre maestro non avrà ad occuparsi in quest’anno che della scena francese. — Lo.wha. Madama Eugenia Garcia ha rappresentalo per la prima volta ai Princess Théâtre, nella Lucrezia Borgia di Donizctti, tradotta in inglese, la bella parte di Lucrezia. Questa creazione le ha procurato un immenso successo. 1 giornali inglesi la pongono al medesimo rango della Grisi come attrice e come cantante. Il posto di madama Garcia rimane ognora vuoto a Parigi. Alien (Gennaro) e Bordini nella parte del Duca, hanno meritato vivi applausi, — Il Siècle annunzia che il sig. Meyerbeer siasi impegnato co! re di Prussia a scrivere un’oliera per l’apertura del teatro, e ch’ei darà probabilmente d suo Profeta al teatro di Berlino. Non v’ha di vero che la prima (tarte di questa notizia, perchè il Profeta è destinato all’Accademia reale di musica, la quale rappresenterà quest’opera appena le circostanze lo permetteranno. G. J7.