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- 181 I©. •-"L’--• -’-■ ■, =^1 Sj © (RUTTA MES1CALE ANNO III. - N. 44. DI MILANO DOMENICA. 5 Novembre 4 844. Si pubblica ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinali a comporre un volume in 4.° di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio si intitolerà Amologia classica ut suole. — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. 2000 pezzi di musica, dal quale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 150 pagine, e questi vengono dati yratis alIAatto che si paga I’ associazione annua; la metà, per la associazione semestrale, leggasi I’ avvertimento pubblicalo nel Foglio N. 50, anno II, 4843.. SOMMARIO. I. L R. Teatro ai.lv scala. La Saffo ilei maestro Pacini. - 11. Cenni preliminari intorno alla causa e cultura progressiva della musica in Germania. HI. Arianna a Nasso. Cantata di Giuseppe Haydn. - IV. Varietà’. Ritratto di Beethoven. - V. Notizie. - VI. Altre cose. - VII. Nuove Pubblicazioni musicali. I. R. TSAÏF.0 ALLA SCALA LI SAFFO DEL MAESTRO FACEVI eseguila la sera del giorno 29 scorso dalla signore Camussm ed Am.bi e dai signori Gt irtio ed.Uba, nuova riproduzione è venuta ’^a far prova della mutabilità Modella fortuna sulle scene del â nostro gran teatro. Al GiuraU. merito di Mercàdante, die ad onta di molle buone volontà e di molte pretese, a gui$a dì b alea parve e disparve, sussegui la Sajf/o di Pacini, della quale, se non lio il dispiacere di annunciarvi un completo naufragio. non ho nemmeno la consolazione di rendervi certi che sìa per fare un viaggio felicissimo. Se desiderate sapere T incontro ch’ebbe nel pubblico, dirò die alla prima rappresentazione crasi incamminala per una via si poco destra, che I infelice poetessa pareva aver fatto il suo salto nelfacque per non più ritornare alla superficie. La seconda, mercè il ravvedimento d’alcuiio degli artisti, che, per voler far troppo, aveva finito a far male, le cose s’avviarono per un cammino migliore; e quella parte degli ascoltanti, che è la più penetrabile alle fàcili seduzioni dell arte. si lasciò trasportare a degli applausi, che se non mano del tutto meritati. lo erano almeno per 1 ingenuo convincimento dei plaudenti. Ove dovessi poi dirvi di quali considerazioni potesse esser cagione la ricomparsa di questo melodramma, debbo confessare che si potrebbe riempirne tutto questo foglio e un altro e un altro ancora, tanta saria la materia che mi verrebbe dinanzi da trattare. E prima di tulio vorrei cominciare a interrogare me stesso se sia una chimera od una realtà che farte musicale abbia in sè medesima una potenza morale che vale a dipingere coi colori delle note il La musique, par des inflexions vives, accentuées, et, - pour ainsi dire, parlantes, exprime toutes les pas» sions, peint tous les tableaux, rend tous les objets, • soumet la nature entière à ses savantes imitations • et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sen° timents propres a l’émouvoir.» J. J. f>(> rss ej u. I carattere e la qualità de’ varj casi che noi I leggiamo tracciali negli annali degli uomini, in quel modo che un pittore rappresenta coi colori della luce un eroico avvenimento della storia di Grecia o di j Borna. non meno che la gioconda tranI quillità d una famiglia fiamminga. Domati- I derei se sia vero che ai nobili soggetti lirici meglio si convenga la grandiosità delle; idee, la larghezza della frase, la squisitezza dello stile, anziccliè la fuggevolezza, il brio, I instabilità d immagini carezzevoli, che vi lusingano alcuna volta forecchio, ma vi lasciano nell anima quel vuoto medesimo che vi lascierebbero le parole dolcisonanti cf un poeta che non sapesse riposarsi sopra ordinali. saldi e profondi concetti. Dimanderei se sia vero eli" ella può dipin- ’ gere le malizie d uo barbiere, le furberie d una pupilla innamorala, come le eroiche । passioni d una Semiramide e le elegiache aueriinoniè di una pastorella sonnambula. Chi a simili dimando, fra le tante che vorrei fare, rispondesse con uii’aflerinati va, mi ■ condurrebbe ad altre molti questioni che ora non intendo promovere, perché mi par: rebbero fuor d’occasione e forse senza । utilità. j Secondariamente vorrei chiedere al leli loro intelligente quale buon frullo stima i egli che ridondi alla musica dalla soverchia j i facilità con che alcuna parte degli uditori | | retribuisce d applausi senza fine alcuni ■ j lavori e alcuni artisti, i (piali, giudicali dai ■ punto dell estetica perfezione, non hanno! che un merito secondario. Sono forse una j menzogna quelle parole di Labruyère che 1 gli elogi Jitor di proposito, lungi dal valere d. incoraggiamento ai cultori dell arte, ’ giustificano l’inerzia loro, e deprimono i! germi di quell ingegno che ima critica libera e ragionevole giova a sviluppare, susci-,1 landò l emulazione? Gli amici, i parenti, coloro che nelle platee fanno rumori e partili, credon essi df giovare ai loro protetti irrompendo in battimani, cosi (piando agiscono bene,come quando fanno il contrario? *’ Pur troppo è questa una delle maggiori j piaghe che hanno recato il più gran male • al teatro melodrammatico. Il merito entra 1 per la minor parte nelle ovazioni e migli applausi: tutto è simpatia, passioni, e parzialità; dimodoché un cantante non pensa; più ad insignirsi collo studio. ma a trovarsi amici e benevoli che sian contenti di applaudirli, oggi, domani e sempre, per; tema di discendere d un punto dalla su0 Il prezzo dell’associazione alla Gazzetta e alla Musica è di effettive Austriache L. 1“-’ per semestre, ed effettive Austriache L. 44 affrancala di porlo tino ai confini della Monarchia Austriaca; il doppio per I’ associazioni’ annuale. — La spedizione dei pezzi di musica viene fatta mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Hicordi. nel modo indicato nel Manifesto. — Le associazioni si ricevono in Milano presso l l’llicio della Gazzetta in casa bicordi. contrada degli Oincnoni N.° 1720; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Filici postali. — Le lettere, i gruppi, ecc. vorranno essere mandati franchi di porto. blime altezza a cui si credono saliti. Se quelli per altro che sono si facili ad urlare, battere, scalpitare ad ogni spinta di voce, ad ogni flessione di nota. ad ogni scala, ad ogni poggiatola, ad ogni ostentazione di sentimento, ad ogni esagerazione drammatica, comprendessero per metà appena il pregiudizio che recano a quell arte per cui son tanto deboli < sono convinto che si tratterrebbero dal farlo. La musica è decaduta da quella elevatezza a cui era ascesa perchè il pubblico non ha saputo dare un equo compenso alle produzioni degli autori. Il canto, il vero bel canto italiano, drammatico, passionalo, è divenuto una memoria dacché un pjccolo drappello di gridatori, novizj a tutte le sensazioni, si è fatto giudicatore d’opere, di maestri e di cantanti. Come mai gli attori potrai! distinguere il bene dal male, se v è chi li esalta cosi per 1 uno che per I altro? Agli artisti finalmente d ogni genere e d ogni natura vorrei chiedere se non sarebbe n meglio pel loro interesse e pel loro nome che invece di pagare una turba di giornali e di scrittori mercenarj per essere sublimati, incensati, deificati ad ogni nuovo spettacolo, ad ogni nuova comparsa, si circondassero di pochi amici intelligenti e sinceri, dalla bocca dei (piali potessero intendere lo schietto linguaggio della verità, ed i consigli della saviezza e dell esperienza. Non sono gli articolisti venduti che possano loro far conoscere quale specie di musica loro convenga e quale disconvenga, se il carattere comico o il tragico. se il gajo od il patetico, se il facile od il difficile. se il piano o I elaborato. Aon s’aspettino da costoro una parola sola. un pensiero, un immagine che possa mai illuminarli: essi non avrebbero il coraggio di dirla per tema di perdere quella mercede o quell utile per cui scrivono; nè tanto meno la saprebbero dire perchè cianciano, stampano, ragionano e sragionano di ciò che punto non intendono. E questa un altra e forse la maggiore delle piaghe che hanno deturpala la melodrammatica italiana: i cantanti non lian voluto più udire i consigli della critica: hanno voluto essere lodali in ogni modo, ed hanno trovato encomiatori capaci di lodarli quando piaceva loro, come piaceva loro, dove piaceva loro. Aulladimeno. per quanto il loro ingegno possa equivalere ali amor proprio, dovriano persuaderò che