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ANNO III. - N. 43. DI MILANO DOMENICA 27 Ottobre 18’1Ì. Si pubblica Ogni domenica. — Nel corso deiranno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in 4.” di cenlocinqnaiita pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio si intitolerà Amoi.ogi* classica «itsi< ai k. — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. 2000 pezzi di musica, dal quale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 150 pagine, e questi vengono dati gratis all’iatto che si paga T associazione annua; la metà, per la associazione semestrale. Vcggasi I’ avvertimento pubblicato nel Foglio N. 50, anno II, 1S43. T,a musique, parties inflexions v ires, accentuées, et, • pour ainsi dire, parlantes, exprime toutes les pas■> sions, peint tous les tableaux, rend tous les objets, • soumet la nature entière a ses savantes imitations • et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sen• tinients propres a l’émouvoir.» J. J. H a c s v 1.4c. Il prezzo dell’associazione albi Gazzetta e alla J/usica è di elTcttire Austriache L. l’2 per semestre, ed elïeltixe Austriache L. 14 affrancala di porlo linoni contini della Monarchia Austriaca; il doppio per h associa zinne annuale. — La spedizione dei pezzi di musica rione fatta mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio /{leardi, nel modo indicalo nel Manilesto. — Le associazioni si ricevono m.Milano presso I I Micio della Gazzetta in casa /licordi. contrada degli ((melloni N.° 1720; aìl’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli ( Ilici postali. — Le lettere, i grup pi. ccc. vorranno essere mandati fianchi di porto. SOMMARIO. I. Del retto modo di suonar l’organo duranti le sacre funzioni. - li. Storia musicale. Seco! d’oro ’della musica italiana. - III. Cicalate di Bartolomeo Montanello. - IV. Notizie. -V. Altre cose. - VI. Avviso. Del retto modo di suonar 1" organo duranti le sacre funzioni, ed incidentalmente del Breve metorìo X»er l’Organa dei signori lialler e Blindi. Prima traduzione italiana. Milano presso Bicordi, ecc., ecc. (Vedi.V. 41.J Articolo IL (luasi assoluta ed universi B ¥ corruttela a cui è sceso tra y»S Jpèno* *1 suono dell organo, di £, tenni bastante discorso ned foglio precedente, ini rinfrancò 1 animo, come altra volta avvertiva, sentire annunziata la pubblicazione in lingua italiana di un metodo per organo. E benché quel metodo fosse qualificalo per breve nel suo titolo, pure me ne appagava perchè supponeva così potesse farsi con maggior facilità di un uso universale, e perchè non sapeva farmi idea di un metodo, il (piale, per quanto breve ed elementare si fosse, non si trovasse ordinato in modo che per via di congrue règole e giudiziosi indi• •. k-. Fj rizzi, mediani! scale e ben composti esercizj, non fosse diretto a far acquistare a chiunque volesse fame uso prima di tutto la conoscenza perfetta dtd modo speciale di toccare lo istrumento consideralo in sè stesso per quello che è, e sotto unicamente 1 aspètto musicale, per far quindi passaggio ad un seguito di suonate, all esecuzióne delle quali potesse 1 allievo applicare le apprese regole, le cognizioni acquistate: soltanto dopo aver ciò fatto mi sembrava fosse d tempo di prendere a cons’ìderjir l’organo nei suoi rapporti con la liturgia, dettando quei precetti o indirizzi che son necessari a sapersi onde accompagnare a dovere le voci umane, tanto nei canti ecclesiastici o fermi, che in quell! figurati e misurati, sia a cappella, sia concertati, come pure per rispondere al coro convenientemente duranti le sacre funzioni (1). (f) Quantunque l’insegnamento dell’armonia, del modo di condurre una suonala, o di trai lare, un soggetto estratto dal canto-fermo, non possa formar parte necessariamente integrante, di un metodo per organo, pure dato I’ uso generalmente invalso di suonare di fantasia e di accompagnare spesso il canto ecclesiastico con questo istrumento, mi pare che qualche in1 Ma nel breve metodo, di cui fo parola,; nulla e quasi di lutto questo. Comincia I esso con una sommaria descrizione dei-! i C organo e dei suoi registri, a cui lien ’ dietro la indicazione di varie combina- I zumi dei registri stessi: descrizione e combinazioni le quali, qualunque esser ne possa ’ il merito pei Francesi pei quali il metodo j è scritto, di veruna.utilità riescon per noi, । prijuierameule per vizio della traduzione, in secondo luogo per conseguenza naturale delle cose. Ed in primo luogo, ecco in che consiste, a mio credere, il vizio della traduzione: nell avere usato spesso parole o modi francesi italianizzati (I), e spesso 1 ancora nell avere impiegato tali e (piali i nomi francesi, specialmente quelli dei 1 registri, anziché i corrispondenti italiani. ‘| Ma sembra che in tal rapporto il traduttore stesso abbia conosciuto il difetto, ed in una nota stampata alla pagina terza I della traduzione se ne scusa col dire, che i i nomi corrispondenti in italiano a quelli francesi in questione non ha potuto trovare nè nei dizionari linguistici, nè in I ’ quell! musicali. Ma la scusa mi sembra ’ che non sia sufficiente, che non mancava il mezzo di vincere la difficolta: doveva il traduttore studiare nei trattatisti fran1 cesi che parlano della fabbricazione degli organi il modo con cui son fabbricali (pici registri, quegli oggetti, sui nomi dei (.piali cadeva la difficoltà, ed allora facilmente i avrebbe trovalo, conosciuta intimamente la cosa, il modo di nominarla in italiano. Ed in quei casi nei quali a ciò non fosse riescilo, • avrebbe avuto almeno luogo di convincersi che era intimamente inutile la ricerca, perchè i nomi italiani corrispondenti non esistono, comecché i Francesi indichino cose i che dagli Italiani non si usano: avrebbe i riscontrato, infalli, che il modo con cui impiantano i Francesi i loro organi è ben diverso da quello usato da noi. e die ben distinti sono in generale i loro dai nostri registri. Della verità delle quali cose è indirizzo, almeno dimostrativo, rapporto a queste materie possa essere un complemento quasi necessario di un metodo. i (1) Per esempio positivo in luogo di organo di risposta,; da questo sistema son derivali talora degli strani modi di dire; così in alcun luogo si è dello i figli del coro per tradurre le dizioni francesi les enfaiis du choeur. Ma il coro non ha tigli, nè in italiano,] per figli del coro potrà mai pretendersi che s’interi* ’■I dano i fanciulli che sono addetti al coro per cantarvi Il il soprano. Cile convincersi con un esempio: la voce, umana e la core angelica. che per noi son registri ad anima, per i Francesi sono registri a lingua. - Ma per maggior dimostrazione premiasi a considerare il modo con che è stabilito, ordinariamente, il pieno dei nostri organi. per passare quindi ad esaminare come lo sia negli organi francesi. Presso di noi, dunque. il pieno suol constare di diversi principali a seconda dell ordine di piedi dell organo, di mi registro di ottava. e di varj registri di decimaseconda, di decimaepùnta, di decimanona, di vige.ùmaseconda. ecc. procedendo sempre cosi per oliavo e quinte successive. A (piesto complesso di suoni si è talora aggiunto da alcuni una sescpùaìtera, che è una sesta d( Ila fondamentale: e si aumenta poi con raddoppi e rinforzi in proporzione della grandezza dell organo} ma non so che in Italia si pratichi, come in Francia, d introdurre nel pieno la terza della fondamentale con le sue repliche al1 oliava, riserbando queste soltanto ai cornetti., a cui danno (pici carattere clic è essenzialmenle proprio di (ali registri. - Al contrario i Francesi, oltre i necessari principali, tanto a canne aperte che chiuse, hanno una (pùnta deli ultimo principale, che chiamano gros-nazard (registro ad anima di forma affusala)’, poi un ottava che può considerarsi anche per un alleo principale (1), che chiamano prestanti un registro che suona la terza sopra a (piesto, dello tierce double-, la (pùnta sopra il prestant. detta nazardg una (piarle de nazard, che è Toltava del prestanti un unisono a questa nominalo doidùelteg la terza ad esso superiore. dt Ila semplicemente tierce, poi mi acutissima replica della (pùnta della larigot. A tulli questi registri altri due. poi, se ne aggiungono, delti f ourniture e cymbale, ognuno dei (piali contiene un gruppo di canne suonanti sopra ogni nota della scala 1 accordo perfetto, e che vanno replicandosi di una in una, O di due in due ottave. Cosi, preso ad esprimere, a modo di esempio, per 4 un do del più acuto dei principali, abbiamo per lo più ad ogni tasto del pieno degli organi italiani la seguente progressione di suoni} 1, 8, 12, 4 5, 49, 22, 26, ecc.: mentrechè in quelli francesi la progressione e la seguente: 4, 5, 8, 40, 42, 15, 17, 19 (2). (1) È un quattro piedi aperto. (2) Non oso ciò affermar/! in modo assoluto per quello risguarda l’alta e la bassa Italia; H’>n temo però