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— 1G9 © GAZZETTA MUSICALE ANNO III N. 41 Si pubblica ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in 4.° di centocinquanta pagine circa, il (piate in apposito elegante frontespizio si intitolerà Antologia classica musicale. — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. Sono pezzi di musica, dal (piale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 180 pagine, e questi vengono dati qratis all’atto che si paga P associazione annua; la metà, per la associazione semestrale. Vcggasi I’ avvertimento pubblicato nel Foglio N. 50, anno II, 1843. SOMMARIO. I. Del cello modo di suonar l’Organo duranti le sacre funzioni. - 11. Cenni sul 11. Istituto musicale di Lucca. - HI. I. 11. Teatro alla Scala. - IV. Varietà’. Aforismi sul Violino. - V. Corrispondenza. - VI. Notizie. - VII. Altri: cose. - Vili. Errata. - IX. Avviso, - X. Nuove pubblicazioni. Del retto modo di suonar l’organo duranti le saere funzioni, ed incidentalmente del lìcere metodo per V Orfjtmo dei signori Muller e ESinck. Prima traduzione italiana. Milano ccc-., ecc. Articolo I. presso Ricordi, on appena venni in cognizione ^essersi pubblicato un metodo Qger organo, amante qual sono £?di lutto che attiene alla mus’ca sacra, esultai pensando che rapporto a questo essenzialmente sacro islrumento sarebbe stalo cosi ricolmo quel vuoto che in proposito si riscontra. non so perchè, nella letteratura didaltico-musicale. Offeso ad dal vizioso ogni istante, con tutti i buoni modo, fattosi ormai quasiché universale, di suonar 1 organo nei sacri templi, duranti le sacre funzioni, mi luO singava che al torrente di tanto male potesse questa pubblicazione servire, almeno in parte, quale argine riparatore. In parte, io dissi, perchè doppiamente tal suono riesce per solilo degno di biasimo: voglio dire, per mancanza di convenienza tanto musicale che religiosa. Ora un metodo, per quanto completo e perfetto si voglia immaginare, non potrebbe, a dir veto, riuscire farmaco efficace e diretto che contro il primo di questi mali. Indirettamente, però, potrebbe esser utile anche contro il secondo. Ma nè contro 1 uno, nè contro 1 altro credo possa valer gran fatto l’opera di cui il titolo è impresso in fronte di queste linee. Il perchè, mentre mi accingo ad esporre i motivi di questo mio giudizio, credo prezzo dell’opera trattar seriamente dei difetti che possono deturpare il suono dell organo, della corruzione a cui pur troppo in generale esso è sceso tra noi, tanto sotto l’aspetto strettamente musicale, che sotto quello della convenienza religiosa, ed occuparmi in fine alquanto dei rimedj che a tanto male sarebber da opporsi. Riserbate intanto le altre questioni da gW8’ ~ DI MILANO La musique, parties inflexions vires.accentuées, et, «pour ainsi dire,parlantes, exprime toutes les pas» sions, peint tous les tableaux, rend tous les objets, • soumet la nature entière a ses savantes imitations • et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sen• timents propres à l’émouvoir.» altre sedi di questa mia qualunque siasi scrittura, eleggo darle principio trattando in prima del suono dell organo considerato sotto il rapporto strettamente musistigare simultaneamente il merito dell opera dei signori Muller e Rinck. E sentimento di molli che chiunque sappia suonare il cembalo 0 il pianoforte sia capace e sappia suonar 1 organo in modo diversi consimile. A. questa sentenza ha dato causa, probabilmente, l’aspetto di esterna eguaglianza che presenta la tastiera di questi istrumenti; e forse alcun che di vero in sé lo contiene. Non può sostenersi, infatti, che colui il quale abbia una sufficiente pratica del pianoforte non possa facilmente eseguire in modo plausibile qual-* che breve sonata sull organo. Per chiunque, per altro, abbia una qualche cognizione speciale di queste materie, è necessità convenire, che se ogni strumento ad esser veramente ben suonalo esige un tocco o modo particolare, più che in ogni altro ciò si avvera nell’organo. - Prima di tutto è indispensabile su questo islrumento che il suonatore siasi abituato a tenere le dila calcale sui tasti rigorosamente pel tempo che corrisponde al preciso valore delle relative note- e ciò per la facoltà che ha l’organo di sostenere i suoni sinché il tasto resta calcato. Se il dito vi si trattiene per un istante pili del dovere, come spesso avviene pressoché innocuamente sul pianoforte, eccone derivare una insoffribile disannonia; menlreehè, al contrario, se le dita son ritirale prima che rigorosamente spiri la durala delle relative note, eccone derivare una grettezza di effetto, contraria affatto al gusto di un islrumento, di cui precipuo pregio è quello di presentare, dirò cosi, un continuo impasto nell’armonia. Ma questa non è la difficoltà maggiore: anche sul pianoforte un abile suonatore non tiene i suoni per un tempo maggiore di quello che rigorosamente loro conviene. Quello che è più difficile si è die l1 ordel gano, come il pianoforte, anzi come ogni altro musicale islrumento, è capace dello staccato, del picchettato o panlato y legato, insomma d ogni sorta di accenti diversi: ma per ottenere tali effetti non convengono quei processi di esecuzione che sono atti all uopo sul pianoforte. Chi puntasse o staccasse sull’organo come sul pianoforte rischierebbe che le canne avessero appena il tempo di spiegare il loro vincere cui si riscontra capace, IVI a non si creda di DOMENICA. 15 Ottobre 4 844. li prezzo (IclTassociazioiie alla Gazzella v alla Musica è di elldtive Austriache L. 1 "2 per semestre, ed elTetlive Austriache L. 14 affrancata di porto tino ai contini della Monarchia Austriaca; il doppio per l’associazione annuale. — La spedizione dei pezzi di musica viene fatla mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Hicordi, nel modo indicato nel Manifesto. — Le associazioni si ricevono in Milano presso I l Mìcio della Gazzetta in casa Hicordi. contrada degli Oiuenoni N.° 1720; all’(’stero presso i principali negozianti di musica e presso gli llllici postali. — Le lettere, i gruppi, ce. vorranno essere mandali franchi di porto. suono, ed indeciso resterebbe 1 e fletto al contrario chi pretendesse eseguire sulI’ organo come sul pianoforte dei pass legati. altro non farebbe che suonare in in modo confuso e sbavalo. Se a queste difficoltà si aggiunga quella che nasce dalle I varie combinazioni della registrazione, hi sogna convenire, che studio ben diretti I e speciale è necessario a raggiungere i possesso di un tocco preciso e sicuro, di una esperienza che vaglia a dare a questo islrumento tutto 1 (’fletto e 1 accento di queste difficoltà, ogni cura debba aver termine: mezza sola è percorsa la via, e la mezza che resta a percorrere è la più ardua d’assai. Ciò potrebbe a rigore bastare, se f uso non si fosse introdotto che l’organista debba suonare di fantasia, anziché eseguire composizioni già scritte’ uso che per la sua costanza e generalità è divenuto ormai (piasi una legge, e che trovasi basato per una parte sopra una vera necessità: quella, cioè, di servire alle varie esigenze del momento, delle persone e dei luoghi. Ciò essendo, è facile restar persuasi die per suonare, non dico perfettamente, ma almeno plausibilmente, conviene che l’organista sia in pieno possesso del proprio islrumento, ad una certa feracità e prontezza di fantasia riunisca quella perfetta cognizione dell’armouia, delle leggi della modulazione, dei segreti della composizione, clic sono necessarie ad uno scrittore di musica. Che se anche tanto non vuoisi, e se da un lato non sarà indispensabile che sia capace di trattare di fantasia perfèttamente una suonata in contrappunto rigoroso e obbligato, come si esigeva una volta, dovrà però essere d’altra parte indubbiamente capace di condurre e svolgere con unità, varietà e regolare condotta qualunque siasi suonala di stile libero e sciolto; dovrà essere allo ad inventare appropriatamente melodie, modi accompagnamenti, che si addicano alla qualità dell’islrumcnto ch’ei suona. w Un grand organiste (scrive, il De Momigny, lincici, méth. dici. de Musique: mot: Organiste} n a pas seulement le talent d exécuter avec beaucoup de perfection toute la musique qui est propre à cet instrument, mais celui bien plus rare d improviser tout ce qn il joue. C’est le musicien des musiciens. - On en comptait un certain nombre autrefois, mais ils deviennent de jour en jour plus