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BAZZETTA MUSICALE O ANNO III. - N. 38. DI MILANO DOMENICA 22 Settembre 1844 Si pubblica ogni domenica. — - Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in 4.” di centocinquanta pagine, circa, il quale in apposito elegante frontespizio si intitolerà Antologia classica musicale. — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. 2figo pezzi di musica, dal quale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 150 pagine, c questi vengono dati gratis all’alto che si paga I’ associazione annua; la metà, per la associazione semestrale. Leggasi I’ avvertimento pubblicato nel Foglio N. 50, anno II, 18 43. La musique, par des inflexions vives,accentuées, et, & di effettive Austriache L. 12 per semestre, ed effettive • pour ainsi dire, par tantes, exprime toutes les pas- Austriache L. 14 affrancata di porlo lino ai confini della. lions, peint tous les tableaux, rend tous les objets, Monarchia Austriaca; il doppio per I’associazione an• soumet la nature entière à ses savantes imitations nuale. — La spedizione. (Ici pezzi di musica viene fatta et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sentiments propres à l’émouvoir. • J. J. Rousseau. Il prezzo dell ’associazione alla Gossetfa e alla Musica mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Ricordi, nel modo indicato nel Manifesto, — Le associazioni si ricevono in Milano presso l’Ullicio della Gazzetta in casa Ricordi, contrada degli Orni’ noni N.” I72U; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Uffici postali. — Le lettere, i gruppi, ec. vorranno essere mandati franchi di porto. SOMMARIO. I. Grande Accademia vocale ed islrumcntaleidatasi nelle Sale della Nobile Società. - IL Esposizione dei prodotti dell’Industria Lombarda. - HI. Teatro dell’Accademia de’ Filodrammatici Sardanapalo melodramma. - IV. Accademia in casa Branca. - V. Lettera ai signori Raymond e Bartolomeo Montanello.-VI. Osservazioni. -VII. Gazzettino settimanale di Milano. Vili. Notizie. - IX Altre cose. - X. Nuove pubblicazioni musicali. GF.ÀUDi ÀCCÀD2K!/. VOCALE ED ISTRIIIEMALE dataci nelle Sale del Casino della Nobile Società In occasione del VI Congresso degli Scienziati Italiani. Bra le varie feste che Milano, spinta da uno squisito senso di ospitalità, offre ai rappresentanti della scienza italiana, l’Accademia data dalla Nobile Società lunedì sera riesci certo ima delle più brillanti c delle più sontuose. I magnifici appartamenti della Nobile Società adornali con un lus<o che è vinto solo dal gusto, illuminati con una splendidezza affatto ( reale, rigurgitarono per più ore di una folla, che racchiu- j deva le due più alte distinzioni sociali de" nostri giorni, quella del sangue e quella dell’ingegno. Erano due aristocrazie che avevano offerto cd accettalo l’invito, due aristocrazie che presentavano c dei nomi che brillano: splendidi nelle pagine della storia italiana e delle celebrità circondale dall ardente aureola conquistala a forza di studi, di meditazioni e di generosi sforzi d’intelletto. Nella nobile ed interessante fusione di queste due I grandi potenze si rivelava uno dei più importanti risultati dell’incivilimento, che onora il genio vivente, senza aspettare con tardo ravvedimento di coronare |i attraverso i marmi di una tomba i cranii di antichi cadaveri. || II E frammezzo a questa brillante folla di illustrazioni a di tulle le specie, frammezzò a questi eredi di nomi i famosi ed a questi dotti, convenuti da tutte le parli d’Italia per non dire d’Europa, frammezzo a (piesla riunione cui un’avventurosa circostanza avea dato un’impronta affatto eccezionale, la bellezza ebbe pure le sue adorabili rappresentanti, clic vi frammischiarono i loro vezzi, i loro sorrisi, le loro deliziose taolette, tutti ’ i tesori della leggiadria c della giovanezza per compie- [ tare uno spettacolo, di cui non verrà sì facilmente I cancellata la memoria. Oh sì! era questo realmente, uno! spettacolo che teneva in un continuo movimento tulli gli sguardi, avidi come erano c di contemplare questi visi sì gentili su cui il ciclo avea prodigalo il più leggero ma il più seducente dei genii, ([nello dell’avvenenza, c queste fronti severe e pensóse su cui per I arcana potenza stava scolpito, (piasi in modo da indovinarlo, alcuno dei nomi più chiari d’Europa. Ma io debbo abbandonare I’ esame generale della festa per offrirne in pochi cenni la storia artistica, a cui darò principio col fare un elogio pell’oltima scelta dei pezzi e dei cantanti, c polla precisione e pel gusto con cui venne diretta. Dietro a ciò passerò in rapida rivista i pezzi che vi furono eseguiti. L’Introduzione del Guglielmo Teli dell’unico Rossini, eseguita con lodevole unione dalle signore Matthey e Grimoldi, e dai signori Musich c Marini, venne, giustamente ed altamente ammirala. La splendida creazione del Pesarese, interpretata da artisti che ne conoscevano il valore e Limporlanza, cattivassi queU’ammirazionc che non manca mai alle produzioni del genio. A (piesto pezzo successe una fantasia per clarincttino cd ottavino, grazioso e nolo scherzo musicale del maestro Panizza, che fu eseguito dai signori Rabbonì e Cavallini con quella perfezione, a cui questi due luminari della nostra orchestra ci hanno sì bene avvezzali. Gli applausi più vivi coronarono la brillante esecuzione di questo |>ezzo. Il terzetto dei Lombardi del Verdi permise alla Tosi di sviluppare i ricchi suoi mezzi cd il suo non comune talento d’aclista. L’avvenente cantante si mostrò degna d’un nome assai vantaggiosamente conosciuto dai pubblici e ricevette le prove non dubbie della generale soddisfazione. Il tenore Musich, dotato di bella voce, di molla intelligenza e d’un vivo sentire, ottenne il più lusinghiero successo. Ci vico detto che probabilmente in una prossima stagione ci sarà dato di fare conoscenza più ampia con questo ottimo cantante: se la cosa diverrà vera, ne avremo certo motivo per ringraziarne l’impresa del nostro Grande Teatro. Il Marini, il basso potente che tutte le sere fa echeggiare «1 oppiatisi le immense pareli della Scala, non ha bisogno che d’essere citato per rendere superflua l’assicurazione che la parte di Pagano fu superbamente interpretata. La fantasia per pianoforte sull’opera la Sonnambula, con cui si apriva la seconda parte, è un pezzo eccellente che fa un vero onore al signor Golinelli, che ne fu l’autore e l’esccutorc. Ci dispiace che non ci sia permesso di scendere a lunghe analisi per confermare coll’appoggio di opportune osservazioni l’encomio che, dobbiamo tributare largamente al signor Golinelli, in cui il talento d’artista gareggia in modo sì splendido con quello di compositore. Il duetto dell’opera il Pirata che successe alla fantasia del sig. Golinelli ci fece conoscere nell’esordiente signora Grimoldi una giovane, che per qualità di voce c d’intelligenza promette di divenire una buona artista. Il Musich confermò l’ottima opinione che gli uditori aveano di lui formala nel tcrzetlo del Verdi. La Mallhcy canti) quindi con vivacità, con forza, con ricchezza di colorilo la cavatina della Maria di Rohan, e fu ricompensala dagli applausi più vivi. Il grazioso duetto del Matrimonio segreto di Cimarosa, che conserva, ad onta del tempo e delle frequenti ripetizioni, la sua indestrultibile freschezza, venne cantato da Marini e da Scheggi con un vero successo, c finì nel modo più plausibile la seconda parie. L’ammirazione degli uditori venne vivamente eccitala al principiare della terza ed ultima parte da ima fantasia di Boltcsini per due contrabbassi, che fu eseguita dal Boltcsini stesso c dall Arpesani, ambedue allievi del nostro Conservatorio. Se la brevità ci vieta di discendere a minuti particolari, essa peri) non potrà impedirci di lodare altamente la composizione di che non presenta qiiell’informe accozzamento di note, che è il troppo abituale breviario dei concertisti. L’esecuzione ne fu merav igliosa, e fece scoppiare a varie riprese degli applausi caldi e concordi, che non cessavano che pel timore che una troppo lunga interruzione diminuisse il magico effetto del pezzo. E impossibile il dire «piali clamorose acclamazioni irrompessero alle ultime battute, che lasciarono libero lo sfogo all’entusiasmo. Il Conservatorio ha diritto di rallegrarsi di questo trionfo, giacché niente più torna a suo onore (pianto il poter provare coll’evidenz.n di sì magnìfici risultati l’eccellenza dell educazione musicale che in esso vico compartita. L aria finale della Saffo fu splendidamente cantata dalla Tosi, ed infine il terzetto dell’Italima in Algeri, eseguilo dai signori Musich, Marini e Scheggi, chiuse, nel modo più brillante questa magnifica serata, che onorala fino al suo fine dalla presenza di S. A. I. IL rArciduehessa Vice-Regina del Regno LombardoVeneto riesci assolutamente degna e della Nobili* Società che la offriva e di quella imponente riunione di illustrazioni scientifiche che vi erano invilate. Bersi ani. ESPOSIZIONE bei PBonOTTi DELL’I^DLSTRIA LOMBAKDA Abticolo I. Piano-forti pubbliche e periodiche esposizioni

  • £p£)deH’industria in qualunque paese de6)@J^vono

valutarsi come la fonte della magzi: Per esse potino stabilirsi confronti fra lo stato attuale dell’arte e, quelli passali: l’esposizione ci permette di rilevarne Ì progressi, offre ai fabbricatori i mezzi di farsi conoscere ed apprezzare, e nel tempo istcsso di esitare più facilmente i loro lavori, (’(•citando inoltre fra loro la più nobile c viva emulazione. Dovunque le esposizioni vanno acquistando irnportanza ed estensione, c da’ governi vengon protêt le ’ - — — >