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Egregio signor Estensore! NOTIZIE La sera. Duetto tra Malvezzi c bctra Chiaromonti e Fifa. GAZZÊTTT1T0 SETTIMA Gloria - pieno. Laudamus e Gratins ìierentano. Domine Deus - duetto (4) Vedasi il numero 31 di questa Gazzetta, pag. 131. Trovasi là inserito l’articolo tolto dal Débats, del quale fa cenno qui l’autore della lettera. Alla licitazione della Gaæ&ettfiMusicale di Milano La mattina. Sinfonia - del Leggente, molto bella. Kyrie - pieno. n colcsla Gazzetta Musicale del 5 lui.1 signor maestro Mazzucalo si compiaceva con onorevole menVcnianto pregati d’inserire la seguente LETTERA diritto al pregio di originalità. Aon abbiamo perciò esposto queste poche osservazioni, se non perchè ne spiace che, in un giornale riputalo, (piale si è VEspcro, si voglia incaricare dell’ufficio di critico musicale ehi si lascia correre dalla penna opinioni sì ridicolosamentc false. 11 signor Francesco Parodi avrebbe dato saggio di mollo buon senso c lodevole sincerità, se nel medesimo suo articolo, laddove confessa che di Hallo per verità non se ne intende gran fatto avesse aggiunto n e di musica meno ancora u. La Redazione. <l’3 zione. di far cenno del mio Manuale pel Timpanista, e nello stesso tempo ricordava i miglioramenti da me introdotti nei timpani, miglioramenti che. mi ottennero il premio della medaglia d’argento dall L R. Governo Lombardo per gli evidenti cd incontrastabili vantaggi che risultavano dai congegni da me imaginati, e cori rispondenti nella pratica all’effetto che mi era proposto di conseguire. Ora il Journal des Débats (1) ascriverebbe ad un signor Barche il merito d’aver data ai timpani la prerogativa di seguire i più rapidi passaggi d un tono all’altro, superato il bisogno di conceder loro gli intervalli necessari pcr gli stromenli di antica costruzione, senza ridettero che sino dal 1859 i miei timpani a macchina avevano appunto vinta questa difficoltà, cd erano già notissimi in queste no sire contrade, nè potevano nemmeno essere ignoti alla Francia, cui io stesso non avea mancato di porger i mezzi per conoscere la mia invenzione. La miserabile condizione de’ tìmpani era slata sino a quell’epoca deplorata nelle Orchestre, ed invano i maestri compositori sospiravano il momento che si pensasse a riformarli, per potersene seri ire senza schiav ilù, non ignorando essi, che non poco possono contribuire, adoperali con mente giudiziosa, all’effetto cd al carallere delle, musicali loro inspirazioni. La buona accoglienza che fu falla al meccanismo da me applicato ai timpani mi invogliò ad insistere sulle mie esperienze, e poco tempo dopo (rovai nella preconcetta idea delle risorse, ( he da bel principio ni’erano sfuggite inosservate, e. che pur giunsi a realizzare in modo da poter asserire, clic difficilmente mi indurrei a credere che altri fosse escilo da simili tentativi più fortunato di me. Ecco, perchè nell’impugnare, al signor Barche la millantata priorità d’invenzione non convengo nemmeno che i timpani, di cui ragiona il Journal des Débats, tocchino il punto di perfezionamento al (piale sono ridotti i mici, che, aderendo al grazioso invito 5 giugno 1811 per parte dell’L R. Istituto Lombardo, esporrò alla straordinaria pubblica mostra industriale in occasione del prossimo Congresso degli Scienziati in questa nostra Metropoli. lo ho già fallo conoscere nei disegni, onde va adorno il mio Manuale, il processo dc’miei sperimenti, e sarei pur voglioso che altrettanto facesse, il signor Barche. Non è per la smania di gettar mi guanto di sfida, che. le faccio queste osservazioni, pregandola di trovar posto per inserirle nella Gazzetta Musicale, ma per quel sentimento di nobile amor proprio, che non mi permette di lasciar passare senza risposta una falsa asserzione, che ’volgerebbe il ridicolo non solo addosso a me, ma anche, all’Istituto che si degni» conoscere c premiare la mia innovazione. Nell’anticiparle i miei ringraziamenti per la certezza in cui sono, che. Ella, signor Estensore, renderà pubblica questa mia rettificazione, rispettosamente mi professo Milano, il 22 Agosto 18il. Ubb. ed Obbl. Servo Carlo Antonio Rubacchi. © — La prima rappresentazione di Emani, che doveva aver luogo jeri sera alla Scala, venne protratta tino a Martedì. Così almeno si dice. Tutto sarà pel meglio. — E imminente la produzione al Teatro Filodrammalico del nuovo Spartito Sardanapalo del chiaro signor Conio Lillà. — Un altro nobile dilettante c distinto cultore della bell’arte espose giorni sono un suo lavoro. Egli è il signor Conte Rafaclc Pnrra vicini, di cui fu eseguita una Messa Domenica scorsa nella chiesa de’ Servi. Quantunque T esecuzione non bone matura abbia scemato in parte T effetto di alcuni brani, pure in molti altri si palesarono chiaramente la fresca fantasia, i dotti studj cd il sentire filosofico del nobile compositore. Lodatisi in ispecie il Mottetto, ed una Fuga di lucido ed ingegnoso travaglio. — Anche il signor maestro Carlo Boniforti ottenne giusto plauso per una sua nuova Messa datasi Lunedì nella chiesa di S. Alessandro. Di questo lavoro furono trovati degni di bella menzione lutto il Gloria. e di questo in ispecie la chiusa fugata; V/ncarnatus del Credo, per istrumentale ricco di nuove ideo; ed un terzetto nel Mottetto di notevole pregio. Infatti questa Messa trovasi, e ne’suoi brani c nel suo assieme, lavoro distintamente notevole. — Al Casino della Nobile Società preparasi una grande Soirée, dedicata in ispecie ai signori Scienziati. Parlasi di parecchie celebrità artistiche che dovranno figurare nel programma musicale. Più tardi discenderemo a maggiori particolari. — Il Maestro Lauro Rossi è partito colla consorte (Ober-Rossi) alla volta di Madrid, per la (piale città questa distinta cantante venne fissata. — È fra noi il signor Kittei, l’egregio maestro di Cappella e Direttore dell’1. R. Conservatorio di Musica - Barcellona. Questa città, che già possiede tre teatri, ne va a costruire un (piarlo sulla Rambla, che sarà, (licesi, il più bello ed il più vasto dell’Europa. Una società d’azionisti s’incarica di costruire questo locale, mediante un privilegio di veni’ anni, dopo i (piali la città ne diverrà proprietaria. — Berlino. Una nuova opera patria «Mara • del tirolese signor Netzer andò finalmente in iscena, dopo essere comparsa con gran fortuna a Vienna, Praga, Braunschweig. Mara ha molto piaciuto, ed il pubblico ha apprezzato il gran talento del novello compositore. — Bologna. Giorno di lietezza e di cordiali addimostrazioni fu il 1S agosto pei numerosi amici del Genio musicale Europeo, il sommo Gioachino Rossini; giorno di gioia c di prove di stima pegli ammiratori di lui, che tanti pur sono (pianti sentono in cuore le ineffabili dolcezze dell’arte armonica. - Dell’amore degli uni e della stima degli altri il grande Maestro ebbe novelle e chiare prove il dello giorno, in che ricorreva il suo onomastico. - Di uno dei tributi di ammirazione intendiamo (pii dare un cenno, come di quello, che se riesce nuovo vanto all’immortai dei Maestri, onora in pari tempo chi n’ebbe il pensiero, né curò tempo e lavoro a darlo degno del personaggio die si voleva onorato. Intendiamo dire di una magnifica serenata che il professore Gaetano Brizzi, accademico filarmonico di Bologna e di Roma, capo della Banda musicale dell’estero Reggimento al servizio delia S. Sede, di stanza in Bologna, volle coi suoi Bandisti dare a Rossini la sera suddetta. - Avveduta (pianto dir si possa fu la scelta dei pezzi eseguili, tutti Rossiniani. Tre pezzi del Guglielmo Teli, due dello Stabat Mater ed un concerto intessuto da Mercadante sui temi principali dello >tabat intrattennero deliziosamente la lìdia, che, di ciò prevenuta, era accorsa alla suburbana villetta, ove Rossini passa l’estiva stagione: cd al plauso largito agli esecutori al finir d’ogni pezzo rispondevano unanimi lieti evviva a lui, che forma uno dei vanti più belli della città nostra e dell’Italia in fatto di musica. <Farfalla). — È pio costume dei Confratelli di M. V. tantissima invocata sotto il titolo delle Grazie, eretta nella l’arrochiale di S. Procolo, della nostra città, celebrare ogni anno con solenne e devoto Ottavario il giorno che rammemora T Assunzione di Lei al Cielo, nel (piai dì hanno pio costume di far celebrare una solenne.Messa con distinta musica. - Era questa fidala al giovane maestro Tabelloni. - Valente per ottimi studi nella teorica, già esperto per non pochi lavori pratici, dotato di squisito gusto, non che di fervida e felice fantasia, temprala da giusto criterio alla gravità delle sacre parole, non è meraviglia che i suoi Involi musicali ecclesiastici gli abbiano, già da alcun tempo, meritato bella riputazione. - La sua musica è sempre spontanea, simpatica, egregiamente strumentata: essa non è a stento trovata, ma palesasi figlia del genio, cresciuto e moderato con eccellenti precetti, facile ed ispirata dalla poetica grandiosità de’sacri carmi, c quindi egregiamente corrisponde al soggetto, e, pili sentita, più cresce nome al valente compositore. - Ed a tutto che abbiamo detto fu eguale questa sua musica in S. Procolo, e questo tempio per lui echeggiò di (pie’ritmi che si addicono alla santità della religione, alla maestà solenne del nostro culto. Sì pcr voci che per strumenti gli esecutori risposero al (Far falla). valore del Maestro. — BifVL’Nsc’nWKtO.’ L’oratorio La caduta di babilonia di Luigi Spohr sarà eseguito nella imminente festa musicale.’Spohr verrà a dirigerne l’esecuzione. — Dieppk. Antonine Carlo de Kontski hanno dato il 12 dello scorso mese un concerto a Dieppe. I due fratelli, cosi abituati agli applausi del pubblico parigino, sono stali accolti a Dieppe con entusiasmo, Carlo, nella sua Fantasia sopra temi originali, è stato interrotto a più riprese dai bravo. - Antonio, nelle sue Meditazioni, nel suo studio e ne’suoi valzer, ha trasportato d ammirazione l’uditorio. Non sapevasi se più pregio meritavansi gli esecutori o le composizioni. — Londra. L’Opera di Ricci, (’orrado d’Jltamura continua ad ottenere un grande successo. Fornasari è stato applauditissimo nella parte di Corrado, creata a Parigi da Ronconi. La Grisi e Mario hanno egregiamente cantato le parti di Delizia e di Roggero. La cavatina della Grisi nel primo atto è stata replicata; il rondoletto, Raggio di contento, il terzetto del primo atto, le romanze di Mario nel primo e secondo atto, come anche il duetto finale hanno prodotto molto effetto. La Grisi, Mario c Fornasari furono più volte richiamati. — Li becca. - Il giornale di Francfort reca novelle del celebre Bazzini, il quale si espose da ultimo a Imbecca e vi diede quattro concerti. Eseguì difficilissime composizioni di varii autori. fra le quali sommamente piacquero le sue fantasie sulla Lucia c sulla Torma. (Fama). — Iucca. Sembra che (pù il A’abucodonosor non abbia destato tutto quell’entusiasmo, che dapprima si faceva credere. - Martedì scorso doveva darsi l’Emani, poi più tardi la Fidanzata (’orsa di Pacini. Di questo maestro si dava Domenica scorsa una bellissima Messa nella chiesa di S. Alessandro, in cui cantava il valente De Bassini, e trovavansi riuniti tutti i professori della R. Cappella e gli Allievi del R. Istituto Musicale. {Da lettera) — Napoli. Aitavo Itspro e Messa di Mercadante. Nei primi giorni di agosto gran numero di devoti traeva alla chiesa di S. Antonio a Tarsia ove celebievasi la festa di S. Alfonso dai Liguori dai sacerdoti dell’ordine da lui istituito, e che porta il suo stesso nome. Saverio Mercadante fu invitato a vestir di sue robusto note i salmi e la messa. A creder nostro non vi ha forse oggidì nell’Italia, ed oltrementi ancora, chi tratti meglio di.Mercadante il scierò stile del canto ecclesia stiro, dappoiché all’ingegno di compositore egli accop pia una profonda conoscenza di tutti gli antichi maestri dell’arte, che assai convenevolmente scrivevano quando l’arte non si era per anche abbassata alle leziosaggini. Laonde a lui fu ben affidata questa parte del sacro stile, cd ei con somma lode se ne disimpegno. Ecco intanto come fu distribuita la musica. Sinfonia funebre, conosciuta perchè altre volte fatta eseguire da Mercadante in Chiesa - Essa è bellissima, e di effetto sommo. Dirli, composto espressamente da Mercadante, e diviso in un Diirìt. - pieno, Duetto cantato da Malvezzi e beneventano, duravi!, a solo di Malvezzi, Gran terzetto finale con cori - eseguito da Chiaromonti, Malvezzi e beneventano. - Tutta la composizione è di grande effetto* ma si distinguono il duetto, e sopra ogni altro poi il gran terzetto pel concepimento, condotta, ed istrumentale. Venne appresso un Magnificat, salmo (piasi sempre trascurato dagli altri maestri di cappella, e da cui Merendante seppe trarre partito, formandone un a solo con cori, che venne ottimamente interpretato ed egregiamente eseguito dal valente Chiaromonti. Poi una Salve Regina eseguita dal basso Cita - c da ultimo un bellissimo Tantum ergo a terzetto con cori, eseguito da Chiaromonti, Malvezzi e beneventano. Qui tollis gran terzetto con cori - eseguilo da Chiùromandi, Malvezzi e beneventano. Quoniam - a solo di Malvezzi. Cam snudo spirita - coro finale; e (piindi il Credo. Il terzetto superò per bellezza tutte le altre parti della composizione, perciocché il suo canto ispira gran devozione, ed è maestrevolmente istrumentato - Il Kyrie è anche bellissimo, come tutto il rimanente. L’orchestra era composta de’ professori dei reali teatri, e l’esecuzione per parte sua secondò bellamente il maestro nel Vespcro,’ nella Messa c in tuli’altro. E i cantanti pure: ma sopra tutti si distinsero Chiaromonti, cui Mercadante prodigò a vista di tutti molli bravo; Malvezzi, che si sarebbe voluto più sicuro; e beneventano che avrebbe dovuto essere meno ardito - fila fece quotilo potè; e perciò merita elogi - I cori cantarono bene. ( Omnibus}. — Il maestro Mercadante andrà a dirigere un’orchestra in Altamura, sua patria, donde manca fin dalla prima giovanezza. I suoi concittadini affettuosi hnn còlta l’occasione di una festa che in quella città ricorre ai 15 del corrente mese, per chiamare per poco in mezzo a loro un uomo che ha dato gran lustro alla sua terra natale e manifestargli gratitudine con molti segni gloriosi. Laonde e da lodar assaissimo l’intenzione dei buoni Altamnr.ini, e loderemo eziandio (piando saranno stati eseguili. — Padova. Serivesi da colà io» Il teatro nuovissimo di Padova d’adesso in poi si chiamerà della Direzione ha formato una società partitamente i fatti /’Omnibus). data del 25 andante: ha cambiato nome, e Concordia. La nuova di ricche persone che