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dotta da Liszt, il caldo entusiasmo, appena compresso

) per il bisogno d’ascoltare, che alla fine (fogni pezzo si 5 cangiava in una esplosione d’applausi incessanti c di bravo frenetici, è lo stesso che ripetere ciò che i gior| nali d" Europa hanno detto dappertutto. | — I cantanti d Oltre-Rcno sono (pii in una posi’ zionc delle più disgraziate; e sebbene i cori siano d una perfezione rara, ed alenili artisti, le signore Marqueta, Partcschez e i signori So»,vaile e Werner possiedano un talento conosciuto, il pubblico è sempre fieddo a’loro invili. Fidelio, Norma, Romeo e Giulietta non hanno avuto che pochissimi spettatori. Freyschiitz e la Notte a Granala al tirano qualche amatore di più, ma, ohimè! il gran deserto di Sahara potrebbe essere rappiesentato dall’interno della nostra sala di spettacolo. Intanto ci si promette Liszt col suo pianoforte e colla sua sciabola (f onore...! — Nicoli. La Vigliardi che tentò il suo primo esperimento in Milano la scorsa stagione al teatro Re, e con sì bel successo, ebbe pure sulle scene del Teatro Nuovo di Napoli un lusinghiero accoglimento nell’opera I Puritani. — Niova-Yohk, La signora Damorcau e Arlot partirono il 16 luglio per T Havre. La signora Damorcau, cedendo ai voti del nostro pubblico, che. dopo averla applaudita nei concerti, desiderava applaudirla anche al teatro, ha messo in scena due opere italiane, nelle «piali ella ha sostenuto le parti principali: Isabella, dell’italiana in -digerì, c Rosina, del /torbiere di Siviglia. La signora Damorcau è siala mirabile come caillante e come attrice. Arlot ha avola la sua parie del trionfo. — Padova. Freddamente la Maria di Rohan. — Parigi. Grande Festival dell’industria a Parigi. • Prima giornata. - L’idea cotanto ardita di riunire sullo una bandiera unica lutto che Parigi racchiude d’artisti esecutori, per farli concorrere ad un gigantesco insieme musicale, si è finalmente realizzala giovedì l.° corrente. Anzi tutto, (onvien rendere un’ampia giustizia all’ingegno organizzatore che aveva radunalo gli elementi disseminati d’una solennità di questo genere. Ella non è una volontà ordinaria, una volgare attività che spiegarono il signor Berlioz ed il suo luogotenente Strauss in questa difficile congiuntura. Un migliajo di artisti inscritti, convocati, disciplinati; prove parziali, prove generali, disposto il palazzo dell’esposizione, formato il programma, un’immensa massa assai ben diretla; tali sono, ommessi i dettagli sempre innumerevoli in simil caso, i travagli che il signor Berlioz ha saputo condurre a buon fine nel breve spazio d’un mese. L’eccellente disciplina regnala durante tulio il concerto in quest’armata musicale, ha sorpassato l’aspettativa degli.spellatoci c dei critici; non si poteva ideare che mille persone, riunite in fretta, e non avendo fatte che pochissime prove, fossero in caso d’osservare una misura così esalta, una così completa unità. Lo splendido risultalo di questa solennità, consideralo da un punto di vista puramente artistico, manifesta eziandio in modo incontestabile la potenza e la grandezza dei mezzi musicali di Parigi. Solo uno sbaglio, ma uno di quei sbagli radicali, completi, irrimediabili, ha distrutto qual fatai maleficio il bel risultato che si era in diritto di attendere dalT energica attività del signor Berlioz, dall’ammirabile zelo degli artisti che l’avevano sì valorosamente secondato. La collocazione dell’orchestra e dei cori, disposti nel mezzo della galleria delle macchine, divideva in due parti eguali T immenso edificio... L’orchestra era addossata al muro nel senso della larghezza, ed i cori erano situali a piè dell’orchestra. Questa malaugurata disposizione ha distrutta tutta la sonorità. Certamente che non si andava al festival per godervi quelle finezze d’esecuzione, quella eleganza di stile c di colorito che la grandezza del locale rendeva impossibile; ma vi si andava per essere presi, atterrali, fulminali dalla potenza dei mezzi sonori impiegali. Era musica a fresco, se è lecito di così dire, ove il perfetto, l’armonioso. il delicato doveva cedere il primato ai grandi effetti, alle forte accentazioni, ai tocchi vigorosi; ebbene! nulla di tutto questo. Una persona che avesse inteso per la prima volta la chiusa maggioro della preghiera di Mosè. la perorazione dell’ourer/iire del Freyschiitz, il crescendo della sinfonia in do minore, ed i rolli dei timballi e dei tamburi del coro della benedizione dei pugnali, non potrebbe mai immaginari’, culla sola impressione che ne avrebbe ricevuta al festival, l’immenso elìcilo di questi pezzi eseguiti coi soli mezzi ordinar]: era a cadere di stupefazione. Venti trombe, sonanti all’unisono c con tulle le loro forze. non rendevano più suono di una tromba di cavalleria, sonante la carica in piena aria. Inoltre, questa malaugurata disposizione dei locale aveva tolto il proprio timbro a tulli gli strumenti. 1 cori erano meglio situati; cosi essi hanno prodotto un grande effetto nei pezzi ove sostenevano la parie principale; per esempio nella stupenda preghiera di Mosè, in quella della Muta e nel canto nazionale di Carlo FI. Meno felici sono stali ncll’/nao della Francia del sig. Berlioz, nel (’auto dei lavoratori del signor Mereaux, e nelf/uno a Racco di Mcndclssohn. Ma, ne e loro la colpa? E permesso dubitarne. L*ouverture della Festal-, ed i curi del quarto atto dell’-drmida di Gluck non hanno |piodotto grande sensazione..Ma perché togliere nell’opera di (ìluck le cose graziose che sono un po’ invecchiale, in luogo di scegliere i pezzi energici che si riscontrano in sì grande quantità? Era forse per meglio preparare la Marcia al supplizio? Ciò è probabile: ma non era una compensazione sufficiente. L’Inno della Francia del signor Berlioz non ne parve avesse le qualità che costituiscono un cauto nazionale. Dei frequenti cambiamenti di misura in una strofa di piccola dimensione tolgono la chiarezza de) ritmo, ed impediscono di comprenderne l’insieme a primo colpo, il primo scopo delle composizioni popolari. In conclusione, il successo musicale delia festa è slato per la Preghiera di Mosè, c ciò doveva essere; il suer cesso politico, per il canto nazionale di Carlo FI; questo pure doveva essere. Il signor Dieppo ha suonalo a perfezione il suo solo di trombone in onore delle vittime di luglio. Alla line della festa, le più migliaja di personevhc empivano il palazzo dell’industria si sono ritirate in buon ordine, ed il grido di stupore uscito dalla lor bocca, per il poco effetto ottenuto con mezzi sì giganteschi, lia fatto vibrare gli alberi secolari dei Campi Elisi, in maniera da rendere gelosi i mille musicanti del signor Berlioz. (Dalla France Musicale). — 11 Débats riferisce che S. A. IL il duca di Montpensier il giorno stesso del primo gran concerto del Festival, al quale aveva assistito, ha fatto tenere al sig. Berlioz in segno di soddisfazione un magnifico vaso di porcellana. — Il Re ha ordinato un organo per la cappella reale di Dreni ai signori Cavaillé-Coll, padre e figlio, i valenti fabbricatori dell’organo della basilica di Saint-Denis, i quali hanno ottenuto la medaglia d’oro all’esposizione. — Il giovane tenore (lardoni, dicono i giornali di questa capitale, non esordirà che nella grand’opera nuova che si prepara per quest’inverno, e di cui il sig. Niedermeyer compone la musica. — Siena. Venne qui assai bene accollo II Contedi Lavagna del maestro Mabellini. Eseguivano quest’opera la Barbieri-Nini, la Bertolini-Raffaeli!, Castellali e Mira). — Vicenza. Giovanna prima di Napoli del maestro Coppola non ebbe qui quella lieta fortuna che pur seppe meritarsi alcuni mesi sono sulle scene del teatro di Piacenza. Fra gli esecutori si dà lode al solo Valli. — Vienna. È qui atteso il signor Beriot col suo figlio. Egli ha l’intenzione di andar a trovare sua moglie che da qualche tempo si tratliene in una villa nelle vicinanze della capitale. Il suo soggiorno sarà quindi di poca durata. — Simone Sechter, maestro del fanciullo Giulio Benoni, pubblica nella Gazzetta Musicale di Fienna una lettera, ove dice che il suo scolare ha finora fatti (piasi troppo grandi progressi, essendo egli già allo studio della fuga. — La solenne distribuzione dei.premj del Conservatorio di musica in Vienna ebbe luogo il I.® corrente. I premj consistevano parte in medaglie d’onore, parte in opere musicali. 1 premiati furono 36; il numero totale degli allievi è di 19 1, cioè 48 alunne e 146 alunni. — WiEximiEN. Al Cursaal di questa città ha avuto luogo il primo concerto della stagione, disposto dal signor c dalla signora Uccelli di Firenze; questi artisti si sono falli vantaggiosamente conoscere in una serata musicale data al teatro dell’Odèon a Monaco. ALTRE COSE — Il violinista Bazzini badato tre concerti a Imbecca, e vi destò grande entusiasmo per la sua perizia. Egli esegui con perfezione artistica le composizioni di Paganini. Beriot, Pruine c Ernst, cui fece precedere le proprie sulla Norma c sui Puritani. I suoi numerosi concerti in Copenaghen, Odensca, Svendborg, Kicl gli valsero la generale ammirazione. — 1 Concertidei sig. Mortier de Fontaine in Warschau ebbero splendido successo; le arie tolte da Mitrane e dalla Favorita di Donizetti. alcune nuove romanze francesi di Luigia Pugct eseguite dalla signora Mortier eccitarono entusiasmo. Il signor Mortier si mostrò valente pianista nel quarto Concerto di lliindel, nella Fantasia di Liszt sulla Niobe e nel Notturno di Chopin. La coppia artistica è partita per Breslavia. — L’Accademia di Santa Cecilia a Roma nato membri sorte. — Donzelli prossimi. d’onore il Ile di Baviera e la canterà a Napoli l’autunno c il ha nomisua Concarnovale canterà più a tenore decantato, ha cangiato d’idea e non Parigi nel vegnente autunno, ma bensì invece a Mosca. — Antonio de Kontski lasciò teste Parigi per recarsi a Dieppe. all’Havre, a Nancy e Metz. Questo pianista di prima forza ha l’intenzione di dare dei concerti in ognuna di quelle città. XCOVE PUBBLICAMI MUSICALI DELL’I. II. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVILEG.0 Di GIOVANNI RICORDI (LANNER’S NACHLASS) iter Pianoforte 15600 Fascicolo II. Fr. i 11 fascicolo I fu già pubblicato sotto il 15597. Dramma lirico in quattro parli di f-io..Viario Pinte MUSICA DEL MAESTRO Oltre i pezzi già annunciati nei fogli antecedenti si sono pubblicati anche i seguenti per Canto fon aeeomp.0 <11 Pfte 16221 1 6258 16259 16240 16156 16’167 16168 Preludio ed In! rod.,Allegri!...beviamo A’r. Scena c principio del Finale I I, Io son conte, duca sono x Sctìimino-Finale HI, Oh sommo Carlo, per 2 S., 2 T., Bar. e 2 B..» Festa da Ballo, Oh come felici gioiscon gli sposi!........ i» jper Pianoforte solo Preludio e dlnlrod., Allegri!... beviamo» Finale IH, lo son conte, duca sono u Festa da Ballo, Oh come felici gioiscon gli sposi!....... e L’Opera completa...... o 4 •2 20 ‘20 40 90 40 70 40 80 2 2 Stonilo sotto i torchi E Opera compieta per Piano» forte a quattro mani e le seguenti altre riduzioni dell’Opera stessa, cioè: Per Per Per Per Pianofor’e e Violino. Pianoforte e Flauto, •lue Violini c Viola, due Violini. Violino solo, due Flauti. Flauto solo. ARIETTA PER REZZO SOPRANO eon (15 CHIAVE DI sol) aeeomp.1 di Pianoforte 15991 Fr. 4 35 DE LOPERA DOW ’SEBASTIEN’DE C. DONIZETTI THANSCKITH pour liolon aver nccompagnemeiit de Piano pah 16129 Op. 51. Fr. 2 49 ANTHOLOGIE MUSICALE FANTAISIES BRIFFANTES pour le Piano SL’H LES MOTIFS FAVORIS u’ul’ÉllAS NOLVEALA PAH F» S. dTOVStt 16257 N. 10. Op. 65. Emani et Lombardi de Verdi.... Fr. 4 — Ball i. R. Stabilimento Nazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Illustrale di GIOVANNI RICORDI Contrada degli Otncnvni A. 1720, e sullo il portico di fianco all l. II. /ealro olla Scalci. Giovanni Ruolini Eililorc-Proprictario.