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139 0: Involo progresso sì dal lato del gusto che da quello del sapere. - 1/ introduzione c (pianto dir si possa interessante anche per la nuova sua impronta, e se, come taluno disse, ha il difetto di rimembrare un motivo che nel progredire del pezzo non vico trattato, a nostro debole giudizio ha però sempre in quel motivo l’opportunità d’indicaie a primo aspetto da (piale spartito il pianista abbia voluto desumere il suo componimento. Le maestose frasi della cavatina del basso sono (piindi con tale magistero trascritte che fi uditore non può a meno di esserne penetrato, particolarmente laddove esse vengon elegantemente aggirate fra una successione di spiccali passi a sestine che danno all’eletto squarcio un risultalo altrettanto cantabile che brillante. Sorpassate molte battute che si scorgono esser stale indispensabili per condursi dal tuono di do a quello di ou’ bemolle, avvi un allegro deciso nel (piale i suoni del pianoforte funsi emuli de’ clangori delle trombe c si rispondono gli uni agli altri come se si trattasse di due coorti distinte: queste energiche due pagine inducono un marcato contrasto nel pezzo, che altrimenti avrebbe potuto esser tacciato di uniformità, e rendon più insinuante. l’espressione del successivo andante col tema del terzetto che risuona appassionato fra accompagnamenti per così dire desunti dalla famosa marcia del Verdi, c passando alla mano sinistra vieil infioralo da vaghi ornamenti. Poscia incontrasi un altro allegro deciso pure eroico e marziale, toslo troncalo da una cadenza a note alternale fra una mano e l’altra, genere di passi spessissimo usati nel corso dell’opera iìì.’1 di Gambini, la cui perorazione., nella misura di dodici a otto, è stabilita sulla replica di una parte dell’imponente cavatina del basso fra accordi cd intrecci sì sonoramente calcolali cd avvedutamente colorili che sembra il pianoforte trasformarsi tal volta nella poderosa massa di un’intera orchestra, c tal’altra nelle esclusive soavi voluttà dell’arpa. L’autore quanto prima visiterà la nostra capitale e speriamo che non mancherà di farsi applaudire in questa pregevole sua fantasia di concerto, non che in quella sui Lombardi (ancora inedita) della quale proclamansi meraviglie, e di cattivarsi speciale attenzione pel Colombo, partitura oramai dal Gambini condotta a buon termine. Coop, che dalla desinenza del proprio nome potrebbe supporsi inglese od americano, è di nascita italiano. Anch’esso può e deve servire, se è possibile, a far ricredere gli stranieri sulla condizione nostra islromcn(ale da loro all’eccesso bersagliala, senza accorgersi essi ora trovarsi in uno stalo di decadenza che il lustro delle passale loro glorie rende più evidente. E. Coop da qualche anno abbandonò Messina sua patria per utilmente ed onorevolmente attendere all’insegnamento in Napoli. La sua graziosa fantasia sulla canzone Io te voglio bene assaje f ), ebbe in Italia un successo lusinghiero e varie edizioni. Da questo pezzo principiò fra noi la di lui carriera di compositore pianista, giacché quanto ebbe innanzi a pubblicare non sorpassò i confini delle due Sicilie. Giudicando dalla suddetta fantasia arguimmo che l’autore non sarebbesi arrestalo a metà cammino. 1 due pezzi che ora abbiamo soli’ occhi confermano quel nostro pronostico e ci offrono la gradila occasione di encomiare un giovane che assai bene potrebbe riuscire anche in travagli di vera entità artistica, ne’quali, cioè, gli slanci dell’immaginazione fossero saviamente sorretti da validi aiuti della scienza. - Le melodie della fidanzala Corsa di Panini, al Coop offrirono gli elementi per metter insieme due fantasie (*), la più lunga delle quali, preceduta dall’epiteto grande venne dedicala a Thalberg. Vi si rimarcano dei passi leggiadri ed accurati, degli squarci sonori ed efficaci, degli andamenti bene appropriali all’istromcnlo, ed una fusione di differenti stili, la quale, se toglie il carattere di originalità, giova dare a’pezzi quella varietà che il pubblico seduce e diletta. Suonata.... Ecco alla line un titolo da lungo tempo obhlialo da quasi lutti i moderni nostri istromentisli! Oh quanto volentieri Io abbiamo letto! In quest’epoca di fantasie (!!) vi vuol coraggio per cominciare un nuovo frontispizio col molto sonala da nostri padri tanto favorito c reso stimalo. 11 signor Porcili pertanto riceva le nostre congratulazioni; il suo pezzo per pianoforte c violino (’) a facili melodie colla scorta del suo titolo da alcuni buoni gustai musicali potrà guardarsi con occhio benigno; basta che non sia veduto da severi barbassori dalla bianca chioma, i quali non sappiamo se potranno trattenersi dal rabbuffare, l’autore per aver temilo la sua suonala ristretta a sì limitale e. magre proporzioni da rendere ad essa agevolmente applicabile analogo diminutivo. Le Variazioni per pianoforte e violino sopra motivi de’ Puritani c della Sonnambula (’) scritte da Ricci c fiora vanii cominciano e progrediscono meglio che non finiscano: le introduzioni e le variazioni dei due pezzi, sebbene He v/.eggino e Briimrcyiymo, contengono (pia e là de’ traili buoni ed aggradevoli assai più de’ finali, alquanto comuni e triti. Se non erriamo, Ricci c Fiora vanii per la prima volta si associarono per comporre de’duetti, e. perciò queste urinazioni vanno tenute, siccome un esperimento non mancato c che offre speranze per l’avvenire de’loro autori. I. C. (// seguito in altro numero). NB. 1 pezzi segnati col (*) sono editi presso Ricordi. GAZZETTINO SETTI1U1ULE i>i nu.Aìo — Leggesi nella Fama. - Martedì, 20 corrente, l’I. R. Teatro alla Scala inaugurerà la stagione d’autunno coi Caputeti c i Jdonlecchi di Bellini, affidati alle signore Carlotta Gruitz (Romeo), Mai ietta (iresti (Giulietta), Gennaro Ricci (Tebaldo) e Camillo Fedrighini (Capellio), - c col Fromafeo di Vigano riposto in iscena dal coreografo Augusto Ibis. - Ecco ora l iniera Compagnia di canto per l’imminente autunno: Rita Gallassi, Carlotta Gruitz, Marictta Gresti, Angiola Arigli, Teresa Ruggeri e Felicita De Bayllou; Carlo Guasco, Luigi Cozzarli, Gennaro Ricci, Felice Genovesi, Luigi Bottagisi e Bartolomeo De Gattis; Ignazio.Marini, Camillo Fedrighini, Giuseppe Mancasi, G. Lodi, A. Benciolini, N. Marconi. - Si daranno due Opere espressamente composte, l’ima del maestro Gualtiero Sanelli col titolo JErmengarda, l’altra del maestro Pasquale Bona. — In una delle scorse sere avemmo la fortuna di ammirare un vero portento di esecuzione istromentale nella casa degli ottimi fratelli signori Mnja, che tanto si distinguono nel coltivare la più bella fra le arti. La meraviglia era destata (la due giovani allievi del nostro I. R. Conservatorio, inslituto in cui precipui fasti ascrivonsi a’valenti istromculisti clic v’intrapresero lodevoli sludj. - Boltesini cd Arpesani coll’immenso loro istromento alla mano scesero sull’istesso campo come due generosi atleti, gareggiando di bravura, di precisione, d’intelligenza, di anima, di gusto, di forza ncll’interprçtare due duetti per contrabasso composti dal primo di essi. Mai avevamo udito concertati i colossali islromcnli, pietra fondamentale di ogni orchestra, fondere insieme i loro sonori c pieni suoni, interpolatamente emulando le vibrazioni del violino, la dolcezza della viola, c l’espressione del violoncello. Al primo pezzo, ricco di omogenei c toccanti concepimenti, di scelti accordi, di svariati cd effettuosi passi, fra cui certi trascendentali arpeggi e salti, ben compelevasi il titolo di fantasia, che dall’attiva facoltà inventrice della mente interamente derivava. [/altro consisteva in un pot-pourri desunto dalle più belle cantilene del Cigno di Pesaro a larga mano versate nelle celebri sue serate, che nella musica vocale da camera operarono un singolare rivolgimento. - Tutti gli spettatori stupefatti c commossi esclamarono ad una voce: - Ecco due artisti che in oltremonte potrebbero porgere nuova prova della preminenza musicale italiana, come or ora fecero Cavallini e Piatti». Il trai lenimento acquistò maggior interesse ed apportò continuo diletto mercé eziandio l’applauditissima esecuzione sul pianoforte della vispa ragazzetta signora De Filippi, diavoletto di precoce abilità e di sicurezza: essa in un brillante pezzo di Herz generò unanime stupore c rnerilossi fervide lodi, che si diressero pure alla maggiore di lei sorella che tanto bene la ebbe ad ammaestrare; poscia si provò nel conosciuto trio di Soliva ove venne assecondata dal bravo violinista Arditi c dal Moja sotto ogni riguardo eccellente professore di violoncello c che pel bisogno nostro dovrebbe esser fissato in patria. Questi due suonatori in unione alla.diletlanle signora Pages, di scorrevole maneggio, ci fecero conoscere anche il terzo trio di Maysedcr, pezzo inferiore agli antecedenti deifi istesso autore. Nell’overtura dello Zampa, ridotta ] in sestetto emerse fi egregio Ferrara decoro del nostro Conservatorio e della nostra principale orchestra. — Giovedì, Festa dell’Assunzione di M. V. nella chiesa di S. Fedele venne eseguita una Messa del signor maestro Alinasio Francesco. La musica venne trovata degna di encomio, principalmente in parecchi brani del Gloria, c nel Mottetto. rsonzn; — Bebuamo. Lai musica dell’Emani piace. Collini nella parte di D. Carlo si attira tutte le simpatie. Sono pure applauditi con qualche fervore la Stroppimi ed il tenore Cinzani. — Bi iii.ivo. Alla prossima esposizione delle belle arti vi saranno 150 pianoforti. — Il maestro di cappella Ottone Nicolaj è partito da Berlino per Konisbcrga per far eseguire la sua grande ouverture sacra sopra un corale, in occasione della festa centenaria di quell’Università. Prima delia sua partenza Sicolaj ha avuto 1 onore di far eseguire dai cantanti del coro liturgiaco, alla presenza delle LL. MM il re e la regina, il suo Pater no.vterad otto voci. - La sua opera il Iempiano sarà data I inverno prossimo dagli italiani. Un’opera tedesca II ritorno del Proscritto è stata accollala dall’Opera Reale. — Bonn. La speranza di vedere collocato quest’anno il monumento di Beethoven non sarà realizzata; questo ritardo proviene da diverse circostanze che troppo lungo sarebbe di qui enumerare. L inaugurazione è stata fissata alla primavera prossima; sarà una vera festa per il paese: vi avrà luogo un gran festival che durerà tre giorni. Il sito scelto per la collocazione della statua del grande compositore è la piazza Munster, circondata da un doppio viale di tigli e situata in uno dei quartieri più frequentali della città. — Brusselles. La compagnia tedesca che trovasi ora in questa città diede l un notte a Granata, opera di Corredino Kreutzer: lo stesso autore ne dirigeva l’orchestra. Sebbene la stagione dei concetti sia passata, diversi artisti celebri, il clarinettista Cavallini. Piatti il violoncellista, Dòhler et Géraldy, clic qui si tiovaiono, si fecero sentire con gran successo in una soirée improvvisata. — In occasione della kermesse o festa di Brusselles, la società (l’armonia, fi Unione, ha dato sotto la direzione del sig. Snel un gran festival. Il Belgio è il paese ove si coltiva con più gusto e. diletto gli slromenti a fiato: le così dette società d’armonia vi sono numeroso, c la rivalità che esiste fra esse mantiene il progresso. Il sig. Snel, violinista rinomato, compositore e da lungo tempo capo d’orchestra del teatro di Brusselles, si c dedicato specialmente alla formazione, allo sviluppo cd al progresso di questa società (l’armonia. - Dopo aver diretto per più anni la Grande Armonia di Brusselles, ha fondato una nuova associazione che si è prodotta in pubblico per la prima volta in questo festival. — Caen. Un festival ebbe luogo nella nostra città. L’orchestra, abilmente diretta dal sig. Gervais. ha eseguito con tutta la precisione desiderabile le ouvertures d’Oberon, del Freyse.hiitz, di Guglielmo Teli e la sinfonia in do minore di Beethoven. Diversi cori di Rossini, di Hiindel e d’Halévy sono pure stati ben cantati dai dilettanti della nostra società filarmonica. In somma questa festa, alla quale ognuno si affrettò a rendersi, è stala brillantissima, e sarà per lungo tempo uno dei più deliziosi souvenirs per gli amatori di musica. — Colonia. La società di canto di questa città ha riportato il premio al concorso aperto alla gran festa di canto a Gami. Questa gara musicalo è stata senza dubbio la più rimarchevole fra tutte quelle che hanno fin (pii avuto luogo nel Belgio. Più di due mila persone vi assistevano: ventiquattro società di canto si disputavano il premio. Esse cantarono ognuna alla lor volta; quella di Colonia contava quarantotto membri. 1/ opera assegnala a quest’ultima er.i assai più diffìcile di quella delle società di Rolando di l’attrc, di Brusselles. e i cori di Bruges avevano già avuto un bel successo. Un profondo silenzio regnava allorché la società di Colonia intonò 1/approssimarsi della primavera di Oarradino Kreutzer, che fu salutata da una esplosione di applausi. Circa seicento cantanti presero parte al concorso. Il premio consisteva in una medaglia d’oro con Silo franchi contanti; questa somma fu in seguito trasmessa ai poveri delia città, a beneficio dei (piali i cantanti di Colonia han dato un concerto. — Livorno. Bene il Bonifazio de’ Geremei del principe Poniatowski prodottosi su questo scene il 4 agosto colla Gazzaniga, Panconi, Ronconi Sebastiano, Salandri e Fallar. Venne coronato il compositore. — Lo.nihia. Moriani ha finalmente potuto prodursi nella sua parte di predilezione, Gennaro, di Lucrezia Borgia, uno de’ più grandi capidopera del fecondo [)onizclli. Gennaro, (piai fu reso da Moriani, è slato un vero trionfo drammatico. Giammai ne fu dato vedere al teatro la potenza dell’espressione tragica spinta più in là. (ionie cantante, Moriani non fu mono ammirabile, e vi spiegò un metodo, una purezza e un sentimento perfetti- (Le Monde MusicalJ. — Li becca. La festa di canto della Germania del Nord è stata qui celebrata con grande solennità. Il concerto ha avuto luogo alla chiesa di Santa Caterina; il numero degli esecutori elevavasi a quattrocento. — Lucca II JVabucodonosor ebbe il suo solito successo trionfale, anche in questa città. Lo cscguivan la De Giuli-Borsi, De Bassini e l’orto. — M ausigli v. Liszt ha dato due concerti al teatro in presenza d una folla immensa. L’incasso di ciascuno di questi concerti ammontò a 5000 franchi. Descrivere, dice un giornale di Marsiglia, l’impressione straordinaria prò