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— 13/ — |0=:oj GAZZETTA MtSICALE O anno ili.-N. 33. DI MILANO DOMENICI 4 8 Agosto 4 844. Si pubblica ogni domenica. — Ne! corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pozzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in A.0 di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio si intitolerà Amoi.ogh classica musicale. — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. 2000 pezzi di musica, dal quale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 450 pagine, e questi vengono dati gratis all’atto che si paga I’ associazione annua; la metà, per In associazione semestrale. Veggasi I’ avvertimento pubblicato nel Foglio N. 50, anno li, 1S-Ì3. La musique, par des inflexions vives,accentuées, et, • pour ainsi dire, par tantes, exprime toutes les pas• lions, peint tous les tableaux, rend tous les objets, • soumet la nature entière à ses savantes imitations • et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des seti• timents propres a l’émouvoir. • J. J. Hoc SS F. XL’. Il prezzo dell’associazione alla Gazzetta? alla Musica è di effettive Austriache L. 12 per semestre, ed effet live Austriache L. 14 affrancata di porto tino ai contini della Monarchia Austriaca; il doppio per I’associazione annuale. — La spedizione dei pezzi di musica viene fatta mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio /iicordi, nel modo indicato nel Manifesto. — Le associazioni si ricevono in Milano presso l’Utlicio della Galletta in casa /iicordi. contrada degli Omenoni N." 4 720; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Filici postali. — Lo lettore, i gruppi, ec. vorranno essere mandati franchi di porto. SOMMARIO. I. Per (piai causa debbano essere proibite le due successioni di Ottave o di Quinte per moto retto. 11. Biiii.iogiiaeia. Nuove pubblicazioni slrmnenlali. III. GAZZETTINO SETTIMANALE DI MILANO. - IV. NOTIZIE. - V. Altiib cose. - VI. Annunzi musicali. Per qual causa delibano essere proibite le due successioni «li off(ite o <11 quinte per moto retto.(lj. Çp^-^^^’ùti i teorici antichi e moJFMr ern* Sl occuparono di rigoromente proibire I usodi più Ot1 ave o Quinte per moto ietto H oche composizioni musicali, ma non veggo addotta la vera ragione che h abbia guidati a stabilire siffatta legge. Lontano però dall’idea di reputarla ingiusta, consacrai ogni mia cura in vece nei solo indagare quella incontrastabile ed unica causa, su cui la legge stessa debba appoggiarsi; ritenendo d’altronde che si possano liberamente usare, ogni qualvolta questa motrice causa nè esista nè possa sembrar di esistere. E per vero dire v ha dei casi, ne’quali la legge dev essere conservata nel suo pieno vigore, e ve n ha di quelli all’opposite ne’quali la natura stessa sembra inclinata a scuotere il giogo e rifiutarsi dall’esatta sua osservanza. Di ciò ne fanno fede i pratici scrittori, die alcune volte, o mal soffrono doversi sottomettere all assegnato rigorismo, o, seguendo il loro fantastico impulso, lo pongono in non cale. Sembra che per tale motivo gli istitutori moderni abbiano modificata in qualche parte la proposta teoria. Ma queste modificazioni non devono avere l’aspetto d’indulgente concessione, bensì quello del diritto: giacché, come dissi. cessando la causa indurente. deve altresì cessare l’obbligo esecutivo. Nell’intima cognizione adunque di questa causa io ripongo il giusto confine di lutti i differenti casi sopra enunciali. Non esistono voci o suoni senza la coesistenza ili quei rapporti, che fra loro li leghino, o ne mostrino la convenienza. Ogni rapporto può essere simultaneo o successivo, immediato o medi ito. Il rap(I) Ognuno deve sapore clic il moto rollo è quello che è eseguilo da due o più parli progredenti uniformemente in ascendere o in discendere, come nel caso nostro le ottave, do do, re re, ere., ecc., le quinte do sol, re la, eco. [ porto simultaneo risulta dall’unione con> temporanea di più suoni; il successivo I consiste nella loro progressione1, ’immediato ìi lega in maniera diretta:, ed il mediato ne indica la relazione in modo indiretto o sottointeso. Ora venendo al fatto,! dico clic Un’Ottava qualunque, finché esiste isolata, è libera: ma non cessa per questo i di esserti radice. cui per fogge armonica le si debba sottointendere la quinta perfetta come z/o, sol, do. Questa quinta per la stessa Zegge offre la terza, come do, mi, sol. Ecco, come l’ottava genera la quinta, e la quinta genera la terza; ecco come la j loro unione genera l’intiero Accordo perfetto. Ma siccome non v ha che l’accordo । perfetto, il quale possa essere proprio della! Tonica, cosi ne consegue, che tanto la ottava quanto la quinta possono generare 1 accordo di tonica, che é quanto dire il! tono. Ammesso questo indubitato princi! pio, o 1 ottava e la quinta sono genera) trici, o no: se sono generatrici, debbono sottostare a quelle leggi, che la loro condizione richiede; e se tali non sono, quest’obbligo cessa e si possono talvolta usare. Data pertanto una sola ottava o quinta armonica, vo’dire un solo accordo, il rapI porto sarà simultaneo e immediato. ma, volendo passare da un accordo all altro, converrà tosto esaminare il rapporto che fra essi esiste. Questo rapporto, benché successivo, sara egualmente immediato ogniqualvolta esisteranno uno o più suoni del1 accordo antecedente; e diverrà mediato, se nessun suono legherà fra loro i due l diversi accordi. In questo secondo caso, essendo mediato il rapporto, non potrà che indicare in maniera soltoiulesa la relazione dei due accordi dati. Questa legge non colpisce alla fine clic quegli accordi Ì (piali progrediscano per grado, giacché qualunque, altro intervallo non può essere che o di quarta sopra o sotto, ed in allora esiste sempre un suono comune ai due accordi; o di terza sopra o sotto, ed allora ve ne esistono naturalmente due. La pratica lo dimostra, tosto che osserviamo essere il do comune ai due accordi di fa e di do, essere il sol parimenti comune ai due accordi di sol e di do: così pure essere i due suoni do, mi comuni ai due accordi di la e di do, ed i due suoni mi. sol comuni ai due accordi di mi e di do. La cosa però non cammina di pari passo fra i due accordi di fi e di sol e viceversa, ove il rapporto non può essere che mediato e sottointeso. Ecco il caso in cui convieni* ricorrere alla geometrica relazione, la (piale mostra esisti re lo stesso rapporto sì dal fa al do, come dal do al sol, e viceversa; dunque l’accordo di do é quel mezzo proporzionale che in maniera soltoiulesa indica la relazioni* che passa tra il fa ed il sol. Ora, uno sguardo che si rivolga alla regolare procedura delle parti (mentre deve essere conservato qualunque suono copulativo, e risolto qualunque sensibile’) vedrassi la necessità di procedere in guisa tale, che naturalmente rimanga sfuggita la progressione per moto retto, tanto delle Ottave, (pianto delle quinte, e ciò dev’essere anche nel caso del rapporto mediato, ove la procedura delle parli deve seguire quello slesso ordine che pi ai ichei ebbe usando del! accordo intermedio. La legge adunque rimanendo nel suo pieno vigore in tulli (pici casi in cui le ottave e le quinte siano o possano sembrare generatrici, deve lasciar libero 1 uso delle medesime nel caso in cui nè siano, nè appajano di essere tali. Citerò in conferma dell indicata eccezione qualche esempio clic a tutta evidenza provi il mio sunto. Già è nolo, clic per legge armonica ogni suono va naturalmente corredato delle rispettive risonanze prodotte dai primi termini della serie armonica, consistenti nella nota principale, sua ottava, duodecima. decimaquinta. decimasi*!lima e decimaiioua; ed è tanto riconosciuta perfetta questa serie, che trovasi effettivamente esistente in qualunque Organo antico e moderno non scio, ma viene eziandio ampliata. mercè 1 aggiunta dei replicali nella ventesimaseconda. ventesimasesla e ventesimanona, e talvolta anche delle trigesime, come si può scorgere nella registratura del così detto Bipu no semplice. Pure, suonando sull organo anche una semplicissima melodia. forse non esistono (ante ottave e quinte perfette tutte per molo retto? Si certamente. Sono queste proibite? no. E perchè tale privilegio? Perchè sono tanto lungi dall essere generatrici, che nemmeno il più scrupoloso rigorista si avvede della loro esistenza. Un secondo esempio. non meno valido del citalo, lo abbiamo nell uso delle progressioni per prima, terza c* sesta, e loro replicali ammesso da tutti i teorici. Ma nei replicati non esistono laute oltave, e Ira il suono più acuto del primo complesso ed il medio del secondo non esi