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— 436 — — ©| Alcuni eennl Intorno al Pianista Francesco Ferraris. Gran parte della musica moderna, o non piace, o fa una impressione passaggiera, anzi il più delle volte è sepolta nell obblio appena nata, perché quasi tulli, di mala voglia adattandosi all’ingente lavoro a cui dovrebbero assoggettarsi per raggiungere la meta dell’arte musicale, danno adito alle principali cause del decadimento dell’arte stessa. Il concetto musicale sarà rei (amento espresso soltanto allorché bene si conosca il prestigio di quanto deve concorrere al suo componimento; ma siccome a dì nostri si trascura la parte scientifica, che é la più essenziale, perciò chi devia da questa ne segna il deperimento, come iggiormenle in quei luoghi dove si è spenta la scuola di Scarlatti, Durante, Leo, Porpora, ecc. Chi, essendo pcr natura inclinato alla musica, intende dedicarvisi senza lo studio delle, opere di questi capiscuola d’Italia, non potrà giammai formarsi una stabile fama, e principalmente in quest’eia, nella quale le scienze sono per la massima parte superficialmente trattate. Fra i pochi che sentirono conscienziosamenlc il debito di seguire c meditare i capolavori di celebri professori si può a buon dritto annoverare il pianista Francesco Ferraris da Alessandria; mentre tanto nella di lui esecuzione, quanto nella composizione havvi un non so che di profondo e di grandioso, il che senza dubbio accenna aver esso succhialo le massime dei buoni autori, e studialo e vegliato non poco sulle opere loro. Il medesimo riguardo all’esecuzione diede non equivoche prove di sua squisitezza c perfetta abilità in varie accademie eseguile nei primi teatri d’Italia, e rispetto alla composizione odasi la sua Tarantella, la quale, quantunque uno dei suoi primi lavori, dà a conoscere, esser egli d’ingegno elevalo e di ottimo gusto nella espressione dei proprj concetti, c ciò gli merita somma lode, riflettendo che oggidì l’arte ilei compor musica si é resa vieppiù difficile per la dominante ansia di porsi fra il numero dei compositori, trascurando il detto d’Orazio - Quid valeant hutneri, quid ferre récusent. Di tale detto ne ha conosciuto ottimamente il senso il nostro pianista, poiché oltre alla accuratezza dello stile trovasi nella recente sua opera novità d’invenzione e buona condotta di intcndimenìi sì melodici clic armonici. scrivendo una cosa originale, di grandissimo effetto e. di gran lunga più pregevole di tante così delle Fantasie, Potpourri e Variazioni sopra tema conosciuti, nulla lasciò d’intentato onde fosse perfetta; quindi giova sperare che dando alla luce le ulteriori sue fatiche, queste aumenteranno di pregio, giacché curandosi assaissimo dello stile severo degli antichi lascia presumere che alimenterà la favilla del bello eseguire c compor musica in questa patria terra di tale arte sovrana, in cui i di lei figli tentano, stante la sua troppa condiscendenza, di spegnere per mancanza di attività cd esuberanza di attitudine qual’è l’arto musicale, genere umano. (Articolo uno de’ suoi più cari pregj, vero refrigerio ai mali del csmunicato). C. N. B. GAZZZTTÏ1ÏO SiTTIlUlULS — Donizetti è partito per la volta di Napoli. Ne ha fatto lusingare di una sua più lunga dimora tra noi nel Settembre ed Ottobre prossimi. — La Canobbiana si chiuse definitivamente mercoledì con una rappresentazione a beneficio del Pio Istituto Teatrale. In tale serata si rinvenne degno d’encomio per delicata carata ed elegante accento il sig. Maffei professore di Tromba, già da noi annuncialo nel nostro Gazzettino del N. 28. — Nel mese di settembre, dice il Pirata, al nostro teatro Filodrammatico avremo indubitatamente una nuova opera in musica, lavoro del benemerito sig. Conte Giulio Litta, intitolata Sardanapalo. Oltre l’Abbadia, vi canteranno il basso Gaetano Ferri, il tenore Gennaro Ricci, ed il basso Fulvio Rigo. — Come si annunziò, la grande sala del Casino della Nobile Società «echeggiò nuovamente Giovedì degli immortali concenti di Beethoven. Rossini, Weber, Mozart, ecc. Tutto vi fu eseguito accuratamente, c tutto gustato; ma i nostri valorosi orchestranti interpretarono l’Ouverfure dell’assedio di Corinto col più viva fuoco artistico ed impuntabilità straordinaria. Questa magnifica colossale composizione trascinò ad entusiasmo tutta la sceltissima udienza. L’orchestra dovette ripeterla. L’immensa impressione destala in questa circostanza da questo bel lavoro di Rossini sarebbe ella un tacito e doloroso confronto che gli uditori avrebbero fatto colle ultime musiche contemporanee? Oh! è ben là, in quel sorprendente affratellamento di larghe melodie c di splendide armonie che ha seggio la vera musica italiana, questa musica italiana che le prediche de’nostri pedanti barbassori vorrebbero ora restrigncrc nei vilissimi limiti delle cantilene da strada e da organetti! — Venerdì sera nella casa della signora Contessa.... ove Irovavasi raccolta una eletta e numerosa società si eseguì il Terzetto del padre Martini Cadasi ria di qua, Terzetto che noi abbiamo dato ai nostri Associali nel numero dei pezzi dcll’Antologia Classica. Questo graziosissimo pezzo suscitò un diluvio di plausi, talché lo si volle ripetuto ben altre due volte. E questa pure una prova irrefragabile che quando la musica è bella, non per convenzione o moda, ma per merito intrinseco, rimari bella in qualunque epoca, e il tarlo del tempo non la rode nè la invecchia. Nella medesima accademia si udì pure un Duetto, nuova composizione del giovane maestro signor Lucantoni. Questo pezzo racchiude qualche buona idea, in particolar modo nell’adm/io o lempo di mezzo. — Il sig. maestro Sanelli è arrivalo pochi giorni fa a Milano. Egli attende al compimento della sua nuova opera Ermengarda, che si darà alla Scala quanto prima. Dal sig. Sanelli, autore della bella opera La Cantante (datasi al teatro Re or sono alcuni anni) possiamo aspettarci della musica coscienziosa, originale, e piena di fantasia e freschezza. NOTIZIE — Azi. Don Pasquale, colla signora Flamand e coi signori Lorezzo c Leone Fleury, fu accolto con pieno aggradimento. — Bade. I concerti dei signori Panofka e Rosenhaim hanno cominciato il 20 luglio. Questa prima riunione fu delle più brillanti, così per il numero degli uditori, che pcr la scelta dei pezzi c pel talento degli esecutori. Il talento del signor Panofka ci ha già sovente riempiti d’ammirazione, e in questa circostanza, come sempre, egli ha dilettato il suo uditorio con una espressione nobile, grandiosa e passionata. Il suonare di quest’abile violinista é largo, il suo canto improntato di una dolce melanconia, e le difficoltà, che eseguisce con una leggerezza e con una grazia straordinaria, sono sempre nella natura dei bell’islromento di cui egli è maestro. Il signor Panofka ha vivamente impressionalo il suo uditorio colla sua Fantaisie tyrolienne, co’suoi A’octurnes sull’opera mina di Thomas, c con un valzer di bravura pieno di spirito e di grazia. - Ne resta a parlare del bel talento del sig. Rosenhaim. Ecco un pianista serio e grazioso ad un tempo, che sdegna gli strepiti, che ci canta della musica sul suo pianoforte, li suo tocco produce soprattutto un delizioso effetto, allorché fa uso dei pedali sul pianissimo nella Danse des sylphes, e nc spiace soltanto la breve durata di questa composizione originale. — Barcellona. La Linda di Chamounir ebbe su queste scene un esito oltremodo felice. Vi si lodano gli esecutori, signora Colleoni, c signori Verger, Superclii ed Alberti, il quale per la prima voltasi accinse a sostenere la parte di buffo-comico. — Bheslivii. Il 22 del passalo mese T accademia di canto di ìllosevius festeggiò il diciannovesimo anno della sua esistenza. — Bhussellhs. Le sorelle Milanollo danno qui dei concerti. — Caklsbad (in Boemia). Volfango Arnadeo Mozart, figlio dell’immortale Mozart, morì il 30 luglio dopo breve malattia. Egli era distinto pianista dell’antica scuola, e specialmente nell’esecuzione delle composizioni di suo padre. — Konisbekga. I maestri di quella diocesi (nel numero di SU a 100) eseguirono il 26 dello scorso mese corali, mottetti, salmi, di Klein, Schnabel, Berner, Rink, ecc., nella chiesa di Sanfa Maria. Ollrecciò furono eseguile nell’organo (uno dei più grandi fabbricati da Wagner) dal direttore di musica e dall’organista Wicgers composizioni classiche di Paclielbel, S. Bach, Kirnbcrger, Mozart, A. W. Bach, ecc. La rendila era destinata per le vedove e per gli orfani dei maestri della diocesi. — Lilla. La Lucia ed il Guglielmo Teli eccitarono il maggior entusiasmo. Tra gli esecutori si loda con distinzione il tenore Delahayc. — Lione. Liszt ha dato un quinto concerto pcr la fondazione d’una scuola gratuita di canto. Egli è partito pcr Marsiglia coll’editore Renacci che deve accompagnarlo a Nîmes, a Montpellier, a Tolosa e a Bordeaux. — Lovoua. Piacque assai al teatro A de l fi una giovane violinista. Questa rivale delle Milanollo chiamasi Rossini. — Pinna. Leggiamo nel Débats: • Il grande concerto del festival ebbe luogo quest’oggi (l.u agosto) sotto la direzione del sig. Berlioz. Il successo sorpassò tutte le aspettative. I u pubblico immenso, or attento cd ora entusiasta, un’esecuzione d ima precisione e d’uno splendore appena credibili, quando si pensi che aveanvi mille c ventiline esecutori, hanno fatto di questa solennità una delle più belle ed imponenti diesi possano citare nei fasti dell’arte. I pezzi che produssero la più viva impressione furono: la Preghiera del Mosè, il coro degli [’annotti, I’ Inno alla Francia di Berlioz, l’ultima strofa del quale fu accolta da una vera esplosione d’applausi, e il canto del Carlo IT di Halévy, di cui si volle la replica. L’introito fu di 37,000 franchi». — Leggesi nel ménestrel. • Il signor Gardoni è un amabile giovane dalla statura elevata c svelta, dallo sguardo brillante c pieno d’anima; la sua voce, dicesi, ha acquistalo notabilmente di forza da qualche anno. Egli parla bene il francese; tuttavia, la sua comparsa non avrà luogo che fra tre o quattro mesi, e potrebbe forse effettuarsi in una delle nuove opere di Donizetti o di Meyerbeer». — MV Opéra-comique, Les Quatre fils j4ymon proseguono il corso delle loro rappresentazioni e sono ogni sera ben accolti. — li sig. Vaici è di ritorno a Parigi dalla sua escursione in Inghilterra, in Austria cd in Italia. — La proposizione dei signori Berville e Vivien, tendente a conferire alle vedove ed agli orfani degli autori di produzioni teatrali un diritto di venti anni sulla proprietà delle opere d’un autore morto, è stata adottata la scorsa settimana dalla Camera dei Deputati. — Vienna. Hoven, il nostro ingegnoso compositore d’opere e canzoni, lavora ad una nuova opera II Castello Thuya, due atti della quale son già finiti. — Quanto prima all’I. R. Teatro alla Porta Carinzia anelerà in iscena T opera di Auber, in lingua tedesca, Les Diamans de la Couronne. — Alla chiesa di Corte dovevasi eseguire il 4 del corrente una composizione sacra di Giovanni Strauss, figlio maggiore dell’eroe dei Walzer. ALTRE COSE — Al chiaro sig. maestro Verdi piovono d’ogni parte le scritture. Il Lanari lo impegnò per uno spartito da eseguirsi nel carnevale 4845-43. — Ronconi è a Como, per diporto. — Il 6 del passato mese morìa Lipsia Gustavo Martino Schmidt, distinto pianista, nell’età di 25 anni. — Il regnante duca di Sassonia-Coburg-Gota è anche compositore. Una sua cantata, in onore della duchessa di Kent e del principe di Leiningcn, doveva essere eseguita in teatro. — Prima della sua partenza dal castello di SaintPoint, ove è ito a visitare il signor de Lamartine, Liszt ha fatto versare una somma di 5000 franchi pei poveri di Lione. Su questa somma, 500 franchi sono stati rimessi alla commissione dell’incendio di Brotteaux. Questi 5000 franchi sono il prodotto dell’ultimo concerto dato al Teatro Grande dal celebre pianista. — Leggiamo nel giornale di Bologna / Teatri: * Salvi è partilo il 31 luglio, ritornando a Londra, essendo impegnato per un viaggio musicale nell’Inghilterra dal Î1 agosto al SI settembre, in unione alla Persiani, Thalberg, Puzzi e Fornasari. Il 25 settembre sarà a Parigi, come porta il suo contratto, a quel teatro italiano, e ciò fino a tutto il marzo del 1845». — Il maestro Verdi che ne’ passati giorni si trovava a Busseto sua patria, parti immediatamente, dietro indeve dare vilo di quell’Impresa, per Bergamo, dove si il suo Emani. La prima rappresentazione succederà oggi. — Leggesi nella Divista di Roma. Congrega- rione ed Accademia di Santa Cecilia di Roma ha aggregalo nella classe di Maestri compositori onorarli il signor Francesco Bonoldi, accademico filarmonico di Bologna. Il celebre Rossini ne] proporre questo soggetto all’Accademia filarmonica di Bologna per esservi ammesso qual Socio, fece valere la distinta abilità del proposto per il merito che risulta dalle pregevoli sue composizioni Le dernier chant du Tasse, Le Sereuade, c la Cataracte de la A’arva •. — ■ L’insigne cd antica Congregazione de’virtuosi sotto l’invocazione di S.a Cecilia ha inscritti nell’Album de’ suoi Soij d’onore tre distinti professori di musica Napolitani: il signor maestro Giacomo Cordella, professore del Regio Conservatorio, noto per molli lavori teatrali: il signor maestro Luigi Cammarano autore di parecchie opere musicali assai applaudite, ed il sig. Pietro Luzzi illustre pianista c compositore di eletto ingegno e d’ottimi studj». — Mendelsshon è ritornato dall’Inghilterra ai bagni di Soden presso Francoforte sul Meno,) ed alla fine di Agosto si recherà a Lipsia per ivi trattenersi alcun tempo. — Evers, il noto pianista, si è ora ritirato in una capanna da pescatore alle coste del mare di Norvegia, c si occupa tutto solo di nuove composizioni. In Copenaghen egli aveva dati due concerti alla Corte e due pubbliche accademie con grande Successo. — Carlo Blum. direttore del teatro di Berlino e compositore di corte, morto non ha guari, era anche eccellente pittore; — dunque musicante, scrittore e pittore. Dall’I. R. Stabilimento Razionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Hiiwicale di GKH’AAAT RICORDI Contrada degli Omenoni N. 1720, c gotto il portico di fianco all’I. II. Teatro alla Scala. GIOVAVA! RICORDI EDITOBE>PBOPBIETABIO = 9