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— 404 e Margherita d’Aragona, eh egli produsse a Napoli, e 11 che trovatisi pubblicate dal Ricordi. — Trovasi pure da più giorni tra noi il eh. compositore della Tetta di Bronzo, sig. maestro Carlo Soliva. CORRISPONDENZA PARTICOLARE — Firenze. l i Giugno ISTI. - Avvicinandosi l’epoca dell’annuo festival, che la deputazione direttrice degli Asili infantili organizza nella occasione delle municipali feste di S. Giovanni a vantaggio della su accennata pia istituzione, non è fuor di luogo avvertire il j mondo musicale, che già per questa Gazzetta era stato | istruito come in tale circostanza fosse stabilito eseguirsi ’ un Concerto storico, destinato a mostrare il progresso della musica teatrale seria italiana durante i cento | anni ultimamente trascorsi, che questo bello intendimento per difficoltà di esecuzione c stato abbandonato, e che per quest’anno tutto si ridurrà ad uno dei soliti pots-pourris di moderna musica teatrale. Non conoscendo quali precisamente sieno le difficoltà che hanno atterrito la Deputazione, non lice dar giudizio di questa determinazione. Pure se il concetto del Concerto storico non era per vermi modo realizzabile per quest’anno. perché ricorrere all’esecuzione di musica, che certo meglio eseguila ed in luogo più conveniente si sente tuttodì o di fresco si è sentila al teatro, anziché produrre qualche interessante e meno nota composizione, sia del genere sacro, sia del genere da sala? Se lo scopo principale di queste feste é filantropico, non deve del tutto trascurarsi l’artistico. Non meritavano I un riguardo tante classiche composizioni, tra le quali ad esempio può citarsi il Cristo sull’Oliveta di Beethoven, la Gerusalemme di Stadler, ecc., eec., oltre I gli antichi magnifici oratorj di Handel, ninno dei quali, per ciò che si sappia, è stato mai eseguito pubblicamente in Firenze? E tra i moderni non avevano diritto ad esser presi in considerazione, se non altri, c Mendelsshon. I e Spohr, autori di insigni lavori dei generi sovraindicati? — Nulla di nuovo alla Pergola. li Bravo seguita ad essere applaudito alternativamente ai Lombardi. Si sta adesso preparando I’ Emani. — Genova. Emani di Verdi al Carlo Felice, Giovedì 13 corrente. - La molta prevenzione favorevole che vi era per quest’opera, e la pessima esecuzione della prima sera, causata in parte dalla mancanza di prove, non permisero che fosse levata a cielo come in altri Teatri succedette fin dalla prima sera. Però furono molto applauditi alcuni pezzi, in ispecie l’aria della Donna, il Largo del finale primo ed il Terzetto finale. gabbato poi, che l’esecuzione migliorò di molto, vi furono applausi quasi ad ogni pezzo. - Il Preludio che apre il primo atto e che comincia con quella bella frase che । nello spartito si trova sulle parole Nel momento in che j Emani vorrai spento, sulle quali si raggira il dram- i ma é assai caratteristica; peccato che non venga più sviluppata in questo preludio, ii quale é però di molto effetto! il Coro d’introduzione è abbastanza grandioso. Succede l’aria del Tenore, la (piale essendo ricca di modi gentili non è troppo adatta ai mezzi del Loppa. Forse questo è l’unico pezzo dell’opera che non sia pc’• suoi mezzi. L’aria della Donna benissimo eseguita dalla Liiwe è graziosissima. In tutto quello che segue sino al Largo del Finale pruno si nolano dei belli pensieri, ma pare talvolta la fattura un po’ trascurata. Il Largo del Finale sin dalla prima sera fece un grande effetto. E ben immaginato e condotto, e verso la fine, avvi una bel- j lissima c nuovissima frase che conduce alla cadenza, | che fu per me uno dei più belli effetti musicali che abbia mai provalo. Peccalo che la stretta non corri; sponda, al suo aprirsi specialmente, con frasi più distinte e caratteristiche. L’adagio a due nel secondo atto Ah morir potessi adesso, è molto sentito ed espressivo; anche la stretta in Terzetto e la stretta del secondo atto sono pezzi di effetto che vennero gustati ed applauditi la seconda sera. Mi pare però che il maestro abbia mancato un poco di filosofìa al principio del Duetto a Tenore e Basso sulle parole Esci, a te, scegli, seguimi. Se non m’inganno, qui richiedevasi una musica più concitata e ricca di una più robusta istrumcnlazione; laddove invece non vi si sentono che i soli istromenli ad arco. Forse il maestro avrà voluto lasciar questo vuoto per dar maggior risalto alla stretta: In arcion, in arcion. Cavalieri. L’aria del basso Zo vedremo ve-, glio audace fu pure uno dei pezzi che furono gustati । di più la seconda sera, cd in questa anche meglio eseguita dal Dérivis, il (piale per non rinunziare alle convenienze artistiche volle scegliere quella parte che è poco adatta a’suoi mezzi, e fu perciò obbligato a spostare quest’aria di mezzo tono, c ad abbassare qua e là delle frasi, che non sono certamente cangiate in meglio. La congiura che altrove fere tanto effetto, qui non ne produsse nessuno e passò sotto silenzio; ma anziché accusarne la composizione, mi pare se ne debba incolpare l’esecuzione, specialmente dell’ultimo maggiore, che mi pare troppo precipitato e non abbastanza marcato dai cori. Il Finale che segue fece molto effetto. La voce di | Derivis domina abbastanza sulle masse che interrompono quel Canto; I’effetto è imponente. Ora poi veniamo al Terzetto finale che è stato oggetto di molte controversie alle prove fra f orchestra ed i cantanti, o meglio fra il maestro al Cembalo e il direttore d orchestra; cosa che per me é tuttora un enigma. Il maestro al i Cembalo dice di aver ricevuto lettera dal maestro Verdi, in cui lo previene che il Tempo J che comincia sulle parole L’erma crudel, estinguere lino al suo compiersi non deve durare che due minuti e mezzo, lo sono stato coll’orologio alla mano; l’esecuzione di questo brano, I anziché essere d’un andante mosso, come vidi segnato ì sulla partizione stampata, è stata di un allegro vivo. Ad onta di lutto questo, è durato invece quattro minuti c forse più. A me pare impossibile che il maestro Verdi abbia ideato questo pezzo così, perchè quelle di- 1 verse frasi che si succedono in questo tempo così accelerato, lasciano una confusione in capo che non v è tempo di distinguerle una dall’altra: né credo pure che questo J vada eseguito tutto nello stesso movimento, lo amerei un po’di slargando alia frase Ber queste amare lagrime ed al successivo maggiore del Tenore Quel pianto Elvira ed un stringendo ogni volta che il Basso ripete sulla fine: E vano odonna il piangere. Che ve ne pare? Veramente sembrami che la Liiwe, per la quale fu scritta quest’opera a Venezia, avrebbe potuto meglio che qualunque altro, indicare tutti i movimenti e le altre intenzioni del compositore, e così sciogliere tutte le questioni. - In ogni modo l’/irnuni piace anche qui, c credo che piacerà ogni sera maggiormente. — Roma. 15 Giugno. - C Emani ha fatto veramente qui un furore inaudito. Figuratevi che oggi c domani si danno due recite di più, fuori d’abbonamento; ebbene questa mattina alle 9 ore la piazza del teatro e le contrade vicine erano talmente zeppe di gente che il signor Avvocato V... dovendo condursi da quelle parli in carrozza non vi potè passare, e fu obbligalo di fare un giro diverso per la tanta gente che si era stipata in attenzione che si aprisse il botteghino della dispensa dei biglietti per questa sera, e dovettero intromettersi le guardie e la Polizia, giacche diversamente sarebbe successo qualche grosso guajo. NOTIZIE — Barcellona, Il Nabucco c VOtello, le ultime due opere rappresentatesi al Teatro di S. Croce, incontrarono il generale aggradimento. — Bonn. Alessandro Dreyschoch, il rinomato pianista e maestro di cappella, diede un concerto nella sala del Casino, con felicissimo successo. — Colonia. 29 Maggio. Le tre giornate del nostro gran Festival corrisposero alla generale aspettativa. I,’ oratorio Jefte cd il Messia di Beethoven, furono soprattutto mirabilmente eseguili. Tuttavolla l’affluenza ai due concerti non é stata cosi grande come negli anni precedenti. La terza giornata si é terminata con una festa brillante, in un’isola del Reno nominata Rheinau, con illuminazione e fuoco artificiale. — Darmstadt. Leggesi nella Gazzetta dei Teatri di Lipsia, del mese di maggio. dei dettagli interessanti sulla ripresa dell Opera di Spuntini, Olimpia, al teatro di Darmstadt. - Il defunto granduca era un eccellente musico; egli stesso ha diretto soventi volte le esecuzioni delle opere di Spontini, che onorava della sua amicizia. Olimpia ha ottenuto alla sua ripresa un successo immenso; la folla che ingombrava il teatro ha dimostrato per questo capodopera il più vivo entusiasmo. E bisogna pur dire che l’esecuzione è stata ammirabile. l’areva che l’ombra del defunto granduca desse ancora l’impulsione ed animasse attori ed orchestra. Non rimane che a desiderare che gli altri teatri della Germania seguano l’esempio dato da quello di Darmstadt, e operino con quello stesso ardore per la rislaurazione degli immortali lavori di Gluck, Sacchini, Spontini, ecc. — Genova. Leggiamo nell’impero. • Fortuna arrideva all’Impresa procurandole la signora Bertucat, valentissima suonatrice d’arpa, la quale se avea lasciato gran brama di riudirla in chi avea assistilo all’accademia di lei, non minor desiderio destava nel rimanente del Pubblico colla fama delle sue care melodie, l’ali desiderii furono appagati la sera di domenica in questo maggior teatro; non potrem dire si facilmente gli applausi che meritamente furono tributati dal Pubblico alla vezzosa ed esperta citarista. — Napoli. Beai Teatro del Fondo. - Gala del 30 Maggio. Au Regina di Golconda di Donizelti, colla signora Bishop, Wensel tenore (esordiente), Ongarini basso. - Questa riapertura non prometteva gran cosa, ma nessuno si aspettava una simile compagnia. La sola Bishop é degna del suo incarico di prima donna soprano, e la sola Bishop ha potuto e saputo fare il suo dovere. — Parigi. Ancora un hommage à Cherubini, composto per il pianoforte dal signor Gambini, pianista italiano di grande riputazione. Questo pezzo è preceduto dal ritratto di Cherubini, coll’ultimo autografo di quest’illustre compositore: Canone a tre voci. fMénestrelJ — Il signor F. Kalkbrenner, la di cui salute é da più d’un anno assai alterata, partì testò per Carlsbad. Si spera che le acque contribuiranno al ristabilimento del celebre professore, e che sarà reso quanto prima a’ suoi allievi ed a’ suoi numerosi amici. — Leggiamo nella Revue et Gazette des Théâtres. Abbiamo esaminato attentamente la musica e la poesia di Maria Padilla, c possiamo affermare che fra poco saranno pronte per tutti i nostri teatri di provincia. Ci maravigliamo che I’Accademia reale di musica non se ne sia diggià impossessala. Vi hanno tre parti magnifiche, e die fanno brillare ogni artista intelligente. Il baritono, il primo tenore c la prima donna. Il resto è facile a disimpegnarsi. - Cogliamo quest’occasione per rammentare, ad interesse delle amministrazioni teatrali, la traduzione di Linda di Chamounix, imitata dalla Grâce.de Dieu, e che, l’anno scorso, arrivò troppo tardi. E opera di effetto sicuro. - L’opéra comica di Balfe, il di cui titolo definitivo è les Quatre fils Aymon, anderà in iscena fra 15 giorni. — Si annunzia prossimo l’arrivo a Parigi del celebre compositore Mendelssohn-Bartholdy, clic dirigea Londra i concerti di musica antica. — S. M. Luigi Filippo fece dono al signor Balfe d’una medaglia d’oro di gran valore. Questa medaglia è coniata dètl’eflìgie di Luigi Filippo; è un lavoro d’arte dei più rimarchevoli. Questo dono reale era accompagnato da una lettera. — Si sentì nella scorsa settimana, all’esposizione dell’industria, un celebre organista tedesco, il signor Desse. Gli artisti ammirarono il suonar largo e di stile nobile c grandioso. — Leggesi nel Débats. - La chiusa dell’Esposizione dei prodotti dell’Industria sarà celebrata da una magnifica solennità musicale, che si darà nell’edilìzio dei Champs-Elysées dopo la metà di Luglio. La vasta galeria contenente le meraviglie della meccanica verrà trasformata in una immensa sala di concerto, in cui avrà luogo un grande Festival, pel quale si riuniranno tutti i mezzi musicali che offre Parigi. Codesto festival deve organizzarsi dal signor Berlioz, il musicista che meglio d’ogni altro sappia porre in movimento le grandi masse vocali e strumentali. Sotto la sua direzione, otto cento cinquanta esecutori, tra orchestra e cori, eseguiranno de’capolavori de’grandi compositori delle tre Scuole, alemanna, italiana, e francese. Il festival sarà diviso in due giornale: la prima é consacrata alla grande musica; nella seconda, un’immensa orchestra di Ballo eseguii à, sotto la direzione del celebre Strauss, le quadriglie, walzer, galops, e le ouvertures più in voga. - I ministri dell’interno e de’ lavori pubblici, ii prefetto di polizia, ed il prefetto della Senna incoraggiarono del loro possibile questa gigantesca manifestazione dell’arte parigina, che lascierà dietro a se tutte le feste musicali di Germania e d’Inghilterra. Assicurasi inoltre che una deputazione de’migliori allievi dell’Orphéon e delle scuole primarie, in numero di quattrocento, verrà a rinforzare i cori, il che porterà il numero degli esecutori a più di mille duecento. — Il tenore Gardoni, di cui tanto si parlò, e che canta attualmente al teatro imperiale di Vienna, è scritturato per l’Opéra, dicesi, a buone condizioni. Trattasi pure di un nuovo baritono, il sig. Latour, che ha cantato alla Scala. - Legge-i nel Monde Musical: - il celebre tenore Moriani ha cantalo all’Aja con immenso successo. S. M. il re dei Paesi-Bassi gli fece rimettere un anello di gran valore con una cifra in diamanti. Moriani trovasi ora a Londra, ed il direttore del Queen’s Théâtre gli fece, dicesi, delle brillantissime proposizioni. Si desidererebbe che questo artista le accettasse, e che la prossima stagione si potesse sentirlo al Teatro Italiano. — Londra. Leggesi nel Menestrel. - La stagione è brillantissima in Inghilterra. La folla ingombra il Teatro della Regina (l’Opera Italiana) e le salede’concerti; e per meglio santificare il suo battesimo musicale, il dilettantismo inglese ha testé fondalo un giornale, intitolato The Maestro, che senza dubbio sarà redatto da mano maestra. — La signora Anderson, pianista, ha dato un concerto nel Queen’s théâtre concert rooms. Revial vi si fece sentire in compagnia della signora Castellali, dei signori Sivori, Piatti, Standigl, ecc. — Il cornista Vivier, con diversi suoni simultanei, ha eccitato un’ilarità generale, ciò che sovente nou dimostra gran successo. Vivier (dice thè Maestro) ha fatto ridere tutta la sala tentando di produrre effetti nuovi sul corno. Questi effetti sono nuovi senza dubbio, ma son pure terribili c spaventevoli. Se non reputassimo capace il sig. Vivier di servirsi del suo istromento anche come ogni altro e di servirsene con talento, lo raccomanderemmo immediatamente all’amministrazione dei funerali, onde lo voglia inviare in qualità di serpent alle esequie nei villaggi. — Pietroburgo. Il Teatro Italiano ha fatta la sua chiusa la sera di domenica 18 febbrajo ultimo giorno di Carnovale pei Russi. Si cantavano alcune scene dei Puritani da Tamburini, e la Sonnambula da Rubini e dalla Viardot-Garcia. La sala era piena oltremodo, e la gente vi stava ammonticchiala. La prossima stagione promette di essere ancora più brillante di quella di quest’anno. Rubini, Tamburini e la Viardot hanno rinnovate le loro scritture. La Viardot, che ottenne sì favorevole incontro, e che ha cantato quaranta volte in tre mesi e mezzo, avrà, per quanto si assicura, quasi 30,000 franchi al mese. Si spera che Lablache si deciderà di sottoscrivere a Londra il generoso contratto che gli è stato offerto. — Tours. La celebre cantante del Teatro Italiano di Parigi, la signora Brambilla è stata brillantissima nella bella ballata di Maria di Rohan, che ha prodotto un immenso effetto. E. Prudent ha eccitalo un entusiasmo impossibile a descrivere. L’8 corrente E. Pendant e la Brambilla dovevano dare un concerto a Orleans nella sala del teatro. — Vienna. Trovasi in questa città il sig. GiuseppeDo| nizetti, fratello del celebre compositore, c capo della musica militare di S. A. il Gran Sultano di Costantinopoli. — I. lì. Teatro alla Porta Corinzia. L.a Beatrice di Tenda, eseguita dai conjugi Ronconi, dal signor Ferretti c dalla signora Treffs, ebbe successo lietissimo. La voce di Ronconi (così quella Gazzetta Musicale) risuona । impetuosa e fracassante come un trombone; vi ha nel suo timbro alcun che di diabolico e d’infernale. Il signor Ferretti (Orombello) fu acclamatissimo. Le signore Ronconi c Treffs contribuirono alla buona riuscita dell’opera. — Quanto prima anderà in iscena il Don Pasquale di Donizetti. — I. R. Teatro della Josephstadl. Fu accolta con generale aggradimento la Lucia di Lammermoor, in lingua tedesca, datavi il Ip corrente. — Parish-Alvars, il celebre arpista, lascierà l’Inghilterra alla fine del corrente mese pcr recarsi a Vienna, ove si tratterrà lungo tempo. — Thalbcrg ha dato nei salons d’Hanover-Square un brillante concerto, in cui cantò un figlio di Lablache che promette di camminare sulle tracce del padre. — Scrivasi da Bukarest. - Presso noi gli artisti che non incontrano il favore del pubblico non vengono più disapprovati col zuffolo. ma col corno. Allorché la cantante signora G-i, si volle permettere certi passi nel mentre cantava la sua aria, rintonò dal palco de) principe G-i una cornetta, che eseguì precisamente la stessa aria, fra una risata generale del pubblico. La rappresentazione dell’opera venne perciò interrotta. Giovanni Ricobdi Editore-Proprietario.

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Dall’I. R. Stabilimento Arazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVANNI RICORDI Cmilrada degli Omcnoni.¥. 1720, con deposito pcr la vendila in dettaglio nei diversi locali terreni situati sotto il nuovo portico di fianco all’I. R. Teatro alla Scala.