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— Viknna. La Gazzetta Musicale di questa capitale Numero 14 del 5 aprile a. e. contiene nel suo Feuilleton le seguenti notizie: La Gazzetta Musicale pubblicata a Milano presso Ricordi incominciò col 1843 il suo anno secondo. Oltre ad alcune cose tolte ad altri fogli periodici musicali, essa Ì contiene per la maggior parte articoli originali su quaai tutti gli oggetti della musica, fra cui le notizie teatrali occupano il minor posto; inoltre 42 pezzi di musica all’anno di circa 450 pagine col titolo di Antologia Classica. Par quanto una formale Gazzetta Musicale in Italia sia una impresa estremamente difficile, molto dispendiosa, anzi molto azzardosa, si deve ciononostante far l’elogio alla Gazzetta Musicale di Ricordi, che prende sovente per bersaglio I’ odierno degenerato gusto musicale, procurando di guidarlo su migliori vie. — A conferma di quanto dice il nostro corrispondente, leggiamo nella Gazzella musicale di Parigi che il successo enorme del Carlo VI aumenta tutti i giorni, e che sebbene quest’opera venga rappresentata tre volte alla settimana, pure al Venerdì, 7 aprile, la folla era tanto compatta, die si dovette rimandare molla gente. Di già i grandi compositori s’impadroniscono dei motivi che non sono ancora pubblicati, c si parla con entusiasmo d’un gran capriccio di Thalbcrg, che si dice essere un capo d’opera. — All’Opéra-Comique di Parigi, la nuova opera del maestro Balfc, clic dovea andare in iscena quanto prima, fu differita per un’indisposizione del signor Henri. — Il signor Ferri, pittore al teatro italiano, diede per suo beneficio lo Slabat di Rossini. La Grisi, Mario c Tamburini vi destarono il fanatismo dell’anno scorso. La Laly, che sostenne la parte dell’Albertazzi, mostrò un grande talento e fe’pompa d’una voce modulata con molta abilità. L’incasso fu enorme; il giorno prima della rappresentazione 43000 franchi riempivano già la cassetta del bravo c fortunato pittore. — Per derisione del comitato d’insegnamento, le classi di piano del conservatorio di Parigi, hanno adottato Le* itudes de Salon del sig. F. de Couppcy. — Il signor Elwart, professore d’armonia al conservatorio di Parigi, ricevette dal Re di Prussia una medaglia d’oro di prezioso lavoro, in occasione d’una messa scritta da questo giovane compositore in commemorazione del giorno in cui si pose la prima pietra della cattedrale di Colonia. — Comparve a Parigi un nuovo giornale settimanale, che se giustifica il suo titolo, non può a meno di produrre qualche rumore. Esso si chiama il Tintamarre, ed il primo numero offre delle buone speranze pell’avvcnirc. I redattori hanno per iscopo di fare una guerra accanita al moderno ciarlatanismo, agli abusi industriali, alle miserie musicali, ed alle meschinità drammatiche. Essi mancheranno di tutto piuttosto che di materia, c se hanno coraggio c pazienza, otterranno l’approvazione di lutti coloro che sono disgustati della fogna disgustosa che si chiama mondo teatrale. — A Parigi si darà quanto prima il ballo della Peri: e la Peri otterrà probabilmente un bello e legittimo successo, giacché la sua parte drammatica c affidata ad uno dei più distinti letterati della Francia, il signor Tcofilo Gauticr. — Londra. Il Belisario di Donizctti datosi al teatro della Regina, ottenne un completo successo. Il Times, VHcratd, il Chronicte ed il Musical Word sono concordi nel constatare l’esito brillante del debuto di|Fornasari. Il tenor Conti si portò egregiamente nella parte d’Alamiro, e fu onorato da molli applausi. La Persiani cantò superbamente, ma si dovette convenire, clic la musica strettamente drammatica, non è la più opportuna pcllo sviluppo delle grandi qualità di questa illustre cantante. — Burlino 7 marzo. L’altro giorno Meyerbecr diresse polla prima volta in pubblico l’esecuzione d’un’opera sul teatro reale della Grand-Opéra; era questa l’Armida di Gluck. L’illustre direttore fu salutato al suo comparire da unanimi applausi, che si rinnovarono quando abbandonò il suo posto. — Nel mese d’aprile si eseguirà l’Filippo a Colone di Sofocle, messo in musica da Mendclsshon-Iiartholdy, nel teatro del palazzo di S. M. Prussiana a Postdam. Appena giungeva a Berlino Mcndclsshon che si trovava a Lipsia, doveano cominciare le prove. — Burlino 9 aprile. Il signor Ettore Berlioz fece jeri eseguire nel teatro dell’Opera, varj suoi componimenti, come sinfonie, musica di chiesa, che non rimasero senza interesse, quantunque vi si riconosca assai più il collo dilettante che non il musico nato. L’autore, il quale cerca di correr le traccie de’ gran maestri alemanni, fu assistito da Meyerbccr nelle prove della difficile sua musica. (Gazi. Univ.) — Amburgo 24 marzo - Berlioz presenta ora alla Germania il nobile ed interessante spettacolo d’un compositore, che dopo essersi fatta nella sua patria una grande riputazione, procura di farla sanzionare in un altro paese, sottomettendo senza ciarlatanismo le proprie opere al giudizio d’un pubblico essenzialmente imparziale. La Germania deve essere tanto lusingata per questo rispetto d’un maestro straniero pella sua opinione, quanto questa stessa opinione dev’essere lusinghiera pel maestro che vi si sottomette. Il concerto offertoci da Berlioz, sono alcuni giorni, ha prodotta una sensazione, che agiterà per lungo tempo il mondo musicalo. Gli artisti sono natu- | miniente più ardenti dei semplici dilettanti, non fosse altro pel motivo che gli artisti hanno inteso più volte alle prove queste opere tanto nuove, tanto poetiche, tanto ardite, che il pubblico non potè udire che una sola volta. Ciò nuli’ ostante la sala risuonò d’energici applausi dopo ciascuna delle parti della sinfonia dcll’Harold. e principalmente dopo quella fresca c deliziosa marcia e preghiera dei pellegrini, c dopo la furibonda orgia dei briganti. Noi non avevamo alcuna idea di un simile genere di musica; le impressioni che ne abbiamo ricevute sono assolutaménte nuove. Berlioz ha aggiunta una corda alla lira moderna. Bisogna tributare dei grandi il elogi all’orchestra amburghese pella precisione c pella! energia straordinaria con cui ha eseguita una musica tanto difficile. I nostri artisti mettono inoltre Berlioz fra i primi direttori di musica che si sicno mai veduti; il suo colpo d’occhio e inarrivabile, la precisione dc’suoi movimenti è estrema, c la sua azione sulle masse tanto polente, clic si può dire farne egli ciò clic desidera. Qual differenza infatti tra la musica eseguita sotto la sua direzione e quella diretta da qualunque altro! Noi abbiamo potuto convincerci di ciò grazie alla sinfonia dei Franchi-giudici, datasi due anni sono, e riprodottasi alla fine del concerto di Berlioz; essa nou era più riconoscibile. Noi non offriremo ì medesimi elogi ai coristi, che hanno cantato assai debolmente due bei frammenti del Jiequiem di Berlioz. È però vero che ben poche masse vocali resistono alla terribile prova di cantare senza accompagnamento. Rcichcl. il nostro ammirabile basso, ha eseguita egregiamente la commovente e graziosa cantata del Cinque maggio. Il pezzo produsse una profonda impressione; 11011 si ha molto applaudito ma si ha pianto, e malgrado l’effetto prodotto dalle sinfonie c dalla brillante cavatina del Benvenuto, assai bene cantata dalla Cornet, ognuno concorse nell’accordare il trionfo dclPcsprcssionc al Cinque-maggio. Berlioz è stato richiamato due volte dal pubblico alla line del concerto. — Franckort. Il prossimo anniversario della morte di Beethoven sarà celebrato in questa città con un festival in cui si darà una rappresentazione dell’Fgmvnl di Goethe, pel quale il celebre maestro avea scritta una sinfonia. Si prenderanno pure delle misure per quanto risguarda il monumento che gli si deve innalzare a Bonn. — In questo momento riceviamo una lettera da Vienna tutta piena di ammirazione per le straordinarie bellezze del nuovo Miserere di Donizctti fra la commozione generale eseguito alla Cappella di Corte il Venerdì Santo. La comune aspettativa di gran lunga vi fu superata. L’illustre maestro lombardo in questa opera religiosa si sublime nella condotta, si immaginosa ne’pensieri e si patetica nella tinta, provò che egli con ugual maestria sa trattare ogni genere di composizione. Nel prossimo numero ne daremo i dcttaglj. — Il celebre pianista Drcyschock è partito per Londra. Questo grande artista, che produsse una sì viva impressione a Parigi, otterrà lo stesso successo al di là della Manica. — L’illustre concertista di violino Ernst, natio della Moravia, ebbe da S. M. il Re d’Annover una scatola d’oro, dei valore di tuo luigi d’oro, c ne fu nominato maestro di concerto di Corte, con vistoso emolumento, ed un congedo di undici mesi all’anno. (Gaz:. Mus. di Vienna). — Teresa Milanollo, nata a Savigliano in Piemonte il 28 agosto 1829, mostrando già nella sua fanciullezza una singolare avidità a sonare il violino, fu condotta da’suoi parenti in età di sci anni a Torino per studiare quell’islrumcnto sotto il maestro di concerto Gcbhard. Già nel 4S36 diede varie accademie in patria, in appresso a Marsiglia c a Parigi col maggior applauso. Invitata dal celebre Lafond di far un viaggio con lui nel Belgio e in Olanda, divisero per metà l’introito di ogni concerto da loro dato in ambi questi regni. Dopo un soggiornodi 1C mesi in Inghilterra, Teresa tornò nel 1838 in Francia, dando varie accademie a Boulugne c Bordò; e approfittando a Parigi delle istruzioni di Ilabcncck, si fece sentire col maggior successo nel Conservatorio di quella capitale. Nel 4S44, approfittò pure degli insegnamenti di Bériot, c dando una gran quantità di accademie ne’ Paesi Bassi, ne riportò una ricca messe. Nella state del 1842 Teresa sonò nella gran manovra data dal re di Prussia presso Aquisgrana, indi si fece sentire in varie altre città principali della Germania, dandovi in lutto sino al p. p. 2 marzo 87 accademie, eccitando ovunque entusiasmo; si calcola che dopo il suo giro per Stuttgard, Monaco c Vienna riporterà dalla Germania più di 100,000 fiorini. Teresa Milanollo viaggia in compagnia de’ suoi genitori, e di tre sorelle, la minore delle quali, di nome Maria, mastra gran disposizione di voler andar sulle orme di sua sorella c maestra. (Fogli di Mannheim) — Meycrbeer ebbe in dono dal principe di Prussia un prezioso bastone di direttore, d’argento, ornato d’oro e di gemme. — Spontini ebbe dal re di Prussia I’ ordine «pour le morite» per le scienze e le arti. — Il grande festival 0 congresso musicale, datosi l’anno scorso ad Angoulème avrà luogo quest’anno a Niort. — Zimmermann diè in luce la seconda edizione dcll’Enciclopedia del pianista-compositore. Quest’enciclopedia è divisa in tre parli, che si vendono separatamente. La prima contiene il metodo elementare del piano, la secondu un metodo di perfezionamento, e la terza è consacrata alla composizione. — A Roueti il signor Bovery diede per suo beneficio un’opera nuova, in un atto, intitolata la Tour de Bouen. Ad onta della celerità con cui fu composto, questo spartito non manca di bellezze d’arte e d’ispirazione. — Qualche giornale assicura che il primo concerto dato a Pietroburgo da Rubini, abbia prodotto un incasso di cento c cinquanta quattro mila franchi! Questa somma ci sembra stranamente esorbitante, ammesso anche che il prezzo dei posti fosse di 50 franchi. Ad ogni modo deduccndo tutto quello che vi può essere di esagerato, siamo persuasi che I’onnipotente tenore avrà potuto rimaner contento della generosa ammirazione di cui fu lo scopo in questo paese di nuova conoscenza. — A Gand i Martiri di Donizctti eccitarono un vero c grande fanatismo. L’amministrazione avea fatti tutti gli sforzi per rendere brillante la rappresentazione di quest’opera magnifica, e le sue fatiche furon bene c largamente ricompensate. Giammai esecuzione più coni- j pietà si unì ad una mise en scene più splendida, sul palco I scenico di questo teatro. Il pubblico ne è entusiasmalo, ed accorre in folla a godere il grandioso spettacolo. — Alfredo Piatti,!il giovane violoncellista, già famoso, parti per Vienna onde darvi pubbliche prove della sua bravura; per tal modo egli polrà accrescere il numero degli ammiratori del suo bell’ingegno in quella capitale da lui già visitata nel 1S3S — Ad Anversa lo Stabal di Rossini fu eseguito con immenso successo. DIZIONARIO MUSICALE CRITICO-UMORISTICO Continuazione. Accori)ìrk - In musica si discorre ad ogni tratto di ben accordare, buon accordo, bella armonia, piacevole consonanza, tuttoché, se capitasse fra noi un abitator della luna, egli crederebbe che la musicale gerarchia Maestri, Professori, Virtuosi, Dilettanti, si del forte che dell’amabil sesso, fosscr tutti e acusticamente c psicologicamente in perfettissimo accordo, tutti buoni camerati, tutti amici in poco men che angelica armonia; eppure il buon Selenita che avesse di che comprarsi biglietti d’entrata ne’ terreni teatri, una qualche commendatizia per un Impresario, onde essere introdotto alle prove di un’opera, qualche terrena conoscenza per avere accesso alle accademie musicali, un po’di vespertina galanteria per essere ammesso ai camerini delle Virtuose, oh si! che, fosse anche tondo quanto il patrio globo, presto si accorgerebbe di aver preso de’ majuscoli granciporri!... Ma, la carità, dicono i filantropi, deve essere cosmopolita, c pel caso possibile che, visto il perfezionamento de’ mezzi di trasporto, venisse ai limicoli il ticchio di viaggiare dalla palla di Febea a quella di Vesta prisca, sarà filantropia della bella c della buona il far note a’ que’ futuri viaggiatori certo cose in proposito, che sarebbe inutile il dire agli umani, perchè questi le sanno già da un pezzo. Sia dunque noto c manifesto ai limicoli, presumibili leggitori del Dizionario critico umoristico, che i nostri musici san benissimo che l’accordare con tutta la possibile esattezza li musicali strumenti è una condizione indispensabile per ottenere, c la pienezza dell’effetto, e la possibile forza delle masse armoniche; ma questo fondamcntnl principio dell’esalta esecuzione si conosce da molli Professori, non si pratica da molti, si conosce e si sa anche spiegare scientificamente da alcuni dilettanti, ma da pochissimi di loro si pratica a dovere 0 per trascuragginc, 0 per eccedenti dimensioni di certi organi scnsorj - E sappiano i lunatici che un buon terzo de’ terricoli cantanti sa che l’accordare colla maggior precisione le voci cantanti co’ suoni degli strumenti accompagnatori, 0, come diccsi, l’intonare a perfezione è condizione di tutta necessità, perchè il canto non istrazii le orecchie di fino timpano, ed anche perchè le voci producano tutto l’effetto di loro forza naturale senza guasto di polmoni c di trachee, ma gli altri due terzi mostrano col fatto di 11011 conoscere la seguente massima tecnica fondamentale: elio in musica si potrà transigere, lino ad un certo punto, sulla dolcezza c soavità de’suoni, sull’agilità delle voci, sull’esattezza degli accenti, sul metodo di canto, perfino qualche volta sulla misura del tempo, ma che, mancando la perfetta intonazione, manca il più, il tutto, perchè il canto, anche per poco stonato, è il tormento di chi ha ben costrutte c ben educate orecchie. Fatte le opportune distinzioni fra orecchie e nasi, una stonaziono in mezzo anche al più aggraziato, soave, espressivo canto fa l’effetto di un goffo erroraccio di stampa nel bel mezzo di un periodo steso con garbo. - E sappiano i nostri visitatori transatmosferici che psicologicamente parlando, l’armonia, il buon accordo che pare dovrebbero legare assieme più che non quanto altre sociali classi, quella de’Filarmonici, non regnan più che tanto fra loro, c la bassa gelosia di mestiere, la turpe invidia, l’animavversione, la disarmonia morale stan nel cuore della maggior parte de’ produttori di acustiche armonie. E se i nuovi arrivati volessero mai sapere le cause delle cose, noi li pregheremmo cercare prima l’articolo (Studio), e capirebbero il perchè moltissimi cantanti cadano per loro colpa nelle discordanze toniche; e poi l’articolo ( Maestri di Canto ) ove troverebbero che molti altri fanno guerra alle orecchie nostre per ignoranza 0 vergognosa pigrizia altrui: che se poi volesser anche sapere il perchè domini fra gli Armonici la morale disannonia, li consiglieremmo a leggere l’articolo (Educazione), e scommetto che nel selenitico idioma farebbero udire qualche bizzarra esclamazione! N. E. Cattaneo. 6IOVAKXI RICORDI EDITOBK-PBOPBIET4BIO. Dall’I. R. Stabilimento Nazionale Privilegiato <11 Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVANNI RICORDI Contrada degli Omenoni ff 4720.