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) PIETRO VIMERCATI. Già da trcnlasei anni il milanese Vimcrcali va per I correndo l’Europa col mandolino alla mano, islriinicnU | da lui stesso fabbricato e ch’egli solo seppe rendei suscettibile di un cITcllo di mollo superiore a (pianti si potrebbe pretendere dalla si corta tensione di quelli stridule corde, e ila quella tenue derivazione del liuto A lutto dritto oggi si può asserire essere egli il soli vero sostenitore del mandolino, che oramai gii artisti sconfortati dall’insufficienza ed asprezza ili suoni coll’lindamente staccati, lo abbandonarono, lasciandolo il balia de’ vacillanti girovaghi da caffè. Parlare del Vi mercati e di mandolino è la medesima cosa: l’uno i l’anima dell’altro, questi la vita di quegli. Le circassi e le russe sospirarono alle patetiche frasi del Vimcrcali, le spaglinole e le siciliane a saltellanti pizzicai di lui intrecciarono liete carole, le francesi a’ vibrai suoi accordi s’infervorarono, le inglesi stettero estatiche agli arpeggi di lui, le italiane in fine dcliziarons alle scorrevoli sue scale cromatiche di si perfetta esecuzione nelle loro sfumature. Operò prodigi. Vimcrcnl fu e sarà il non plus ultra del mandolino. Dopo lunga serie di anni ritornalo in patria, s espose a! teatro Re e lutti sanno l’accoglienza gentili che ivi ebbe; quindi prima di recarsi a Londra pensi d’invitare ad un’accadciliia nell’I. IL Ridotto della Scali per dare, non dubbie prove suiristroiiiento, come gii si disse, da lui solo ridotto al più allo grado di perfezione. Il concorso in pieno non corrispose all: bravura ed alle speranze del Concertista, il quali in due proteiformi pezzi aspirò ben anco ad esser compositore. Ognuno si parti dalla sala soddisfatto del Vimcrcali, dell’abile pianista l-Vrraris chi in un Duo di Oshorme e Bériot e nel Capriccio d Tlmlbcrg stilla Sonnambula riscosse generali applausi clic pure vennero unaiiimamcntc diretti alle belle disposizioni vocali della Pittatoli ■ e de’ tenori Fra i Gajn, i quali mercè ben continuati studj potranno conBIBLIOGRAFIA MUSICALE; Licei. Carlo Ferdinando. Fantanin sullo Stallai - Rapsodie - Rallata - Ode Valzer di bravura - ed Esercizio indispensabile. Fra questi sei pezzi, fatta la debita eccezione per l’utilità clic gli studiosi ponilo ritrarre dall’Esercì zìi: indispensabile, il cui giornaliero uso non sarà inai abbastanza raccomandato, noi amiamo dare in preferenza alla flap sodi a Op. 27, siccome quello clic a linone cantilene dall’istcsso Liekl immaginate, accoppia ciTctluosi passi più che mai atti a metter in rilievo le molteplici risorse dcH’istromciitò e In valentia del suonatore, senza clic questi si trovi costretto ad adoperare immani sforzi per eseguirli. Altre volte ci siamo dichiarati contrari a que- compositori di musica istromcntalc, i quali accumulano difficoltà sopra difficoltà rendendo i loro pezzi più di un risultato meccanico che di ini effetto ideale e toccante. Ad una tale nostra avversione devesi attribuire se al grandioso lavoro sopra i due temi dell- a solo del tenore e del duo nello Stabat A/a ter non abbiamo assegnato il più cospicuo posto fra le ora enunciate opere del coscienzioso e forte Liekl. La fantasia sullo Stabat è dedicata a Liszt da cui sembra composta: essa alle prodigiose dita del prepotente pianista specialmente eonriensi, cliè. per la pluralità degli esecutori di prima forza può servire bensì di proficuo studio nelle loro camere, ma forse mai di un agevole pezzo da concerto. Lo stile n’è sostenuto ed imponente dal principio alla fine, e perciò Liekl ineritasi (fucile lodi clic per la ragione oppòsta abbiamo creduto non dover compartire a Kalkbrcnncr, Wolffc Bèriot, i (piali po’ primi ricorsero alla più recente fonte melodica dell inesauribile Orfeo Pesarese. Negli altri tre pezzi, pure commendcvoli. Liekl non veline meno a’ propostisi assilliti di fare sfoggio cioè più ili passione che di saltellanti concetti nel l’altzer, di poetica elevazione ucll’Ode e di piccanti contrasti nella Rullata. fs. C. NOTIZIE DIVERSE - Alla drammatica compagnia al servizio di S. M. iarda succederà nella prossima stagione di Primavera, a Compagnia Francese diretta da Mons. Alex,unire.Se tanno fosse desideroso di conoscerci nomi degli artisti che a comporranno può soddisfarsi coll’elenco seguente. Mons. Darbkl premier réte Gastox jeune premier rdlc, jeune premier. i Mons. Madincie jeune premier. • Weber Secontl premier riile.» Hoxis pére notile, financier.!■» Ai.f.ximirk premier comique. Cii.tRi.Ks I’krcet Secanti comique.... Dorsax Raisonucur.! - Ai.bf.rt Valiti. Uociif. régisseur generai. ( - Blancaiit soufficur. Grassa e Chef il’Orchestre.!: Mail. La Roche Stefani jeune premièr riile. jeune • Di tkknoy ’premier Mie. Aihckjnk ingenuité. • J,CONTINE seconde et trnisième amvrense Gkassai’ duégiie mire notile. Artistes en representation mons. et matl. Meni Momziiki! primiòr comique et jeune premiare du tliédtre du j Vaudeville de Paris. — Selìgmann rinomato violoncellista e Iloiiorè pianista di primo ordine si trovano a Milano, e si spera i clic nel breve soggiorno clic qui faranno essi abbiano a ilare pubbliche prove della loro valentia. Questi giovani artisti nell’or trascorso inverno a Nizza vennero assai festeggiati: rccaronsi quindi a Torino ivi chiamali a prender parte ad un’accademia della Iìeal Corte, ed in questa città si produssero in un concerto in cui tulli. rimasero ammirali dalla forza e facilità dell’uno e della eleganza, energia e sicurezza dell’altro. Venerili sera uditi in una casa particolare ove cranvi accolti varj intelligenti ili musica, furono trovati superiori ili iiran lunga alia fama clic li precedette. — Gli impresari che della esecuzione dello Stabat Mater pensano ili fare un mezzo di speculazione dovrebbero anzi lutto unire un complesso ili cantanti e suonatori corrispondenti alla importanza dell’opera clic vogliono al pubblico offrire: ciò operando essi non arrischicrcbiicro: di perdervi. Il recente infelice esempio di Bergamo può servire di norma pel tratto successivo. — La Società filarmonica di Firenze, clic a buon | diritto può chiamarsi ornamento e splendore dell’arte musicale in Italia, teste apri le sue Sale con un Iratle! nimcntò eli’ ebbe il più felice esito e clic coinponcvasi ili una cantata immaginata dal maestro Tcodulo Mahcllini per gli onori parentali di Raffaello Sanzio ed eseguila per la prima volta a l’istoja nel palazzo Comunale la sera del 27 luglio 1842, e da alcuni pezzi del pianista Enrico An• geli. Cominciando dal coro d’introduzione, l’effetto della cantata andò sempre crescendo ad ogni pezzo sino al finale. Quelli però più ammirali, siccome ridondanti di maggiori pregi, furono un duetto fra i due bassi (cavaliere 1 pilotiti e Dietro Federighi), la gnja polacca deila, Pornarina (Chiara Bcrtolini’, e l’adagio del finalemagi: slealmente elaborato. Gli or nominati cantanti, a cui dc; vesi aggiungere l’egregio Ceccherini, ottennero gran lode per l’accurata e ben colorita esecuzione - L’Angeli, suonò: delle Variazioni sulla Linda da lui stesso con molta avvedutezza composte, non clic il famoso Trillo di Dohler per l’energia di toccò e per la franchezza e scorrevolezza ili maneggio lasciando in tutti desiderio di udirlo altre volte. — t ua persona altrettanto intelligente in musica che gentile e sincera di modi ci porge notizia ili due Concerti dati a Firenze dalla signora liischop, in proposito di questa cantante dal bel trillo esprimendosi in maniera che non consuona in nulla colle sperticale lodi di cui va zeppo un articolo posto nella Gazzella ili Fi- i renze C da un X intitolalo Trionfi della Bischop.! Quanto al celebre arpista Boclisa, si ammirò in ispecie i la composizione di un suo concerto a grande orchestra. | — Finite le recito della stagione di Carnovale al Gran j Teatro di’Venezia ed il trionfale accompagna mento del! maestro Ferrari e della Lòwc divenuto rimembranza, la i Società Apollinea offrì nuovo campo agli artisti di se-! guatarsi ed ivi le magiche melodie de Marinai e dello Slu- i bnt di Rossini interpretate dal Badiali riuscirono tanto gradite clic si dovettero replicare. — Domenica scorsa, per caso entrati nel Tempio di j S. Giovanni a.Monza, fummo più che mai sorpresi dal- ■ l’udire risnonnrc in quelle venerando volle un’armonia i da paradiso derivante ila sole voci le line alle altre con-! giungendosi con semplicità, nobiltà ed espressione nel j modo il più idnncoa dar adeguato risalto alla elevatezza dei i sarri lesti. Ben poche altre musiche ci penetrarono in grado j tanto eminente come la messa a Cappella di cui parliamo. I Le bellezze dell’Agnus dei, in ispecie, a parole non po- j trebberò esser descritte. Lode si abbia chi fa servire li l’arte a si sublime scopo. — il Forroni ragazzo di soli dodici anni a Pisloja l’mosse a stupore i suoi concittadini suonando alcune: Variazioni di Mayseder ed ini Capriccio sul Pirata del ]’ chiaro suo maestro il cav. Giorgclti con una facilità e I con un brio tale da farlo sembrare un violinista già r provetto. — Trovasi a Torino il pianista ITonorè di cui varj i giornali francesi e italiani parlarono con elogi», qualifi- Il candolo per un valente delia maltiera di Tbalbcrg. Egli I foresi udire e superò la fama che lo nvea preceduto. 1 Quanto prima passerà a Milano. — Ci scrivono da Napoli -1. corr. - Lunedì si eseguisce il perla prima volta lo Stabat di Rossini a beneficio degli; Asili infantili; non essendo permesso eseguirlo in Tea-! tro lo si fa nella sala mineralogica dell’Università. Cento 1 sono i cantanti e duecento quelli dell’orchestra; chi dirige e Mercadanlc il quale ha espressamente composta j una sinfonia sopra molivi dello Stabat stesso. Come è i da invaginarsi l’orchestra e composta dei migliori professori, ed i cantanti e cori formati quasi tutti dai mi- i gliori dilettanti, fra’quali brilla assai una certa signora Del I’relc. Il prezzo cd’min piastra, peccato che la sala: non contenga che so» spettatori! Domani sarà la prova 1 generale, per intervenire alla quale si paga pure una piastra, e senza dubbio vi saranno altrettante persone quanto lunedi; gran Rossini! -- Vienna. Sabbilo giorno 25 p. p. a benefizio de- poveri vi fu un’accademia di scelta musica ove oravi compreso nuche lo Staimi Mater del melodico genio che non ha uguali, eseguito dalle Lutzer e Dielli e da Eri cStandigl. La moda da coi ora lasciansi raggirare molli barbassori musicali di questa capitale non è gran fatto favorevole al lavoro religioso di Rossiui, e pertanto fuvri un tale che, alla prima battuta dello Stabat a forte voce gridando profanazione, divenne ridicolo oggetto di compatimento. — Gli Ugonotti in tedesco al Teatro di Porta Corinzia continuarono ad alternarsi a varie applaudite opere tradotte dall’italiano. La Hasselt e lo Staudigl vi emergono. — Donizctti or ora ha composto un Misertre distile alla Palestrinachc devesi eseguire nella settimana santa alla Cappella di Corte. — Vienna. Oggi sabato i aprile la stagione dell’opera italiana comincia colla Linda di ’Chitmounix, diretta dalla stesso suo compositore, maestro Donizctti. il quale vi farò sentire i nuovi pezzi appositamente scritti per quest’opera a Parigi. ( Gazz. Mus. di Vienna) — Tanto la Gazzetta musicale quanto la Gazzetta teatrale di Vienna combinano nel dire die il concerto dato in quella capitale il 24 p. p. dal signor Dessimo sul Melarono, ha fatto ini fiasco solenni1. — Rubini ha dato la sua prima accademia il 16 marzo a Pietroburgo. — Il celebre suonatore d’arpa Parish-Alvars eccita gran sensazione col suo stromento a B.crlino, o viene chiamalo il I.iszt dell’arpa. (Gazz. teatrale). — Non ha guari si formò a Darmstadt sotto il direttore di Coro, sig. Ncukàuffcr, una Società musicale col nume I.’niouc-Mozart, e nella prima Accademia che si diede (ulti i pezzi ili musica furono ili Mozart. — Nella Gran Accademia Musicale che si darà a Vienna i giorni S e fl aprile, a beneficio dell’Distillilo di pensione delle vedove ed orfani eie’ musici, si eseguirà in ambi i giorni il grande Oratorio: il -Messia, di Hàmlel, instriiiucntato di Mozart. — Nel 1770 si pubblicò a Roma la seconda edizione di una specie di Guida, intitolata: tl Mercurio errante delle Grandezze di Buina, lauto antiche che moderne-, ili Pietro Bossini ila Pesaro, antiquario e professore di medaglie. Una terza edizione ne fu pubblicata a Roma nel 471 j e dedicata al cardinale e vescovo di Passau Gian Filippo di l.amhcrg. Egli è probabile che questo Pietro Rossini sia in parentela col rinomalo maestro di tal nome. (Gazz. Teatrale Univ.) — Federico Hillcr ha composto l’opera intitolata fl Mutinaro e suo figlio, clic si darà sulla scena di Francoforle. -- Si contano attualmente 2S teatri in Europa, illuminati col gas, e riscaldali col vapore. — Nina Morra di Genova, suoiiatricc d’arpa e cantante, in età di 15 anni, darà fra poco alcune Serate a Berlino. Varj alti personaggi s’interessano per questa giovane artista, altrettanto modesta quanto amabile. — Il terribile disastro della Giiadnlupa commosse persino i cuori artistici di Parigi, il celebre violoncellista Seivais diede già un concerto in favore della sventurata Colonia Francese; Thnlherg promise alla sua volta di darne uno, e si spera clic i grandi artisti clic inondano la capitale della Francia imiteranno questo nobile esempio. — Si grida molto e a ragione contro lo spirito di convenienza degli artisti italiani: ora Dùprcz, il celebre tenore dell’Opera, si diede l’incarico di dimostrare clic questa malattia non e ignota anche al di là delle Alpi. Dopo aver sostenuto per tre sere la parte del Delfino nella nuova opera di Hulevy, si accorse finalmente clic la parte era secondaria, e clic gli applausi clic ne ritraeva erano troppo meschini pel grande rappresentante del teatrisino Francese. Penetrato dalla venerazione che egli dovea g se stesso, si rifiutò quindi di continuare a sostenere il personaggio del futuro Carlo VII, e ne cedette la parte al suo supplemento il sig. Marie, clic se la cava a meraviglia, quasi fosse aneli’ egli il primo tenore della Francia. Il sig. Pillet, direttore dell’Opéra. che paga puntualmente e tutti gli anni COOOO franchi al sig. Duprez, ì trovò la pretesa del primo tenore francese alquanto di cattivo gusto e lo citò dinanzi ai tribunali. La sentenza non è ancora pronunciata, ma intanto Duprez è ancora Delfino per interim: toccherà ai giudici confermarlo in Ale qualità od eleggergli un successore. GIOVASSI RICORRI EDIVORE-PROI’RIETARIO, l. "