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) parlato dell’accordo di sesta eccedente.? Quindi, trasformando l’accordo Sol-Si-Iie, iS/| in Sol-Si-Re-Fah, dice che con questo 1 mezzo si può passar^ al tonò di Do maggiore, senza far parola del medesimo tono di terza minore, a cui si può fare il passaggio egualmente. Resta l’ottavo ed ultimo mezzo. Applicare ad una stessa nota del basso più numeriche diverse, equivale a fare un seguito di accordi diversi, aventi la nota più grave comune a tutti. Questo mezzo riescirà infecondo, finché non si avrà una norma per poterlo praticare con sicurezza di riescila. Tale norma non è pur accennata nel libro del Quadri, se già non si vuole supporre che ella sia una conseguenza delle regole date nell’articolo della Comunanza de’ suoni. In tal caso mi pare di aver detto quanto basta, perchè il mio lettore sia in grado di pronunziare un giudizio sul cambiamento di numerica ad una stessa nota. A mio avviso, per insegnare a modulare convenientemente,è necessario: i.u far conoscere lutti i mezzi, per così dire, materiali che somministra l’armonia, per passare da un tono ad un altro qualunque, e da un modo all’altro; 2.u dimostrare i luoghi opportuni per usare piuttosto degli uni che degli altri mezzi conosciuti: perciocché le modulazioni, dall’essere stabili o passeggiere, si fanno procedendo con un metodo diverso; o.u dimostrare i luoghi opportuni per le modulazioni medesime: perciocché il carattere, la lunghezza e le proporzioni delle diverse parti di un pezzo di musica influiscono all’uso acconcio delle modulazioni. Questo è quanto hanno fatto con maggiore o minor riescita i musurgisti didascalici classici. Il signor Quadri, che ha e»li fatto? Passando sopra ogni altra cosa, egli ci propone a tal uopo otto mezzi, dei quali tre non si riducono ad essere che un inutile cicaleccio; due hanno che fare con la modulazione quanto il gennajo con le more; e i tre rimanenti, quale sviluppato per metà, quale appena sbucciato dal suo guscio, e quale semplicemehte accennato. Insemina, ecco in brèvi termini ciò che s’impara di relativo all’arte di’ modulare in questa lezione del Quadri: a passare dal tono di Do a quello di Sol per mezzo della producente di quest’ultimo, e col mezzo analogo ritornare a rfo; a rendere minore la terza del tono di Do maggiore per accostarsi a quello di Lab’, e a passare in quattro tuoni diversi coll’uso dell’accordo di settima diminuita, e in due con juello di sesta eccedente. Qui sta tutto. J certo che se di tanto e non più si abbisognasse per conoscere addentro la modulazione, io sarei quasi per unirmi col signor Quadri a dire che lo studio delP armonia è una scienza certa, facile e breve. Che se taluno credesse che nella specie di appendice annessa a questa lezione vi fosse quanto basta a riempire l’immensa lacuna lasciata, seguirà subito il disinganno, quando si sappia che tale appendice non verte che su tre punti. E il primo è un’accusa lanciata (non giustificata, secondo il solito) dall’autore contro tutti i trattati di musica, i quali, al dire di lui, non racchiudendo quella serie d’idee legate una con l’altra, da cui risultino presenti alla mente dello studioso tutti ad un tempo i diversi rapporti di ogni combinazione, non hanno mai saputo evitare lo scoglio che s’incontra nell applicare alla pratica i precetti teorici della modulazione: quasi che egli da questo lato non avesse lasciato nulla a desiderare. L’altro punto consiste nel segnare una norma allo scolare, affinchè questi sappia valersi degli otto mezzi indicati; la quale è di cominciare a battere un accordo, e poi servirsi o della prossimità dei suoni, o della comunanza degli stessi, o di note sensibili, ecc. ecc., che sempre con l’uno, o l’altro di questi mezzi troverà il secondo accordo come più gli piace, e poi il terzo, il quarto, e cosi di seguito finché giunge al punto prefisso con quel numero d’accordi, che vuole. E a chiarire questa norma, seguono quattro esempi molto conseguenti al metodo tenuto nel segnarla. Per ultimo, esortando lo scolare a ricercare l’ultimo grado di perfezionamento intorno alla materia discorsa in questa lezione, iu Haydn e in Durante (ottimo consiglio; ma, secondo me, bisognerebbe farlo precedere da un altro), propone la seguente forma generale di ogni componimento: «Ogni pezzo di musica cominci in un dato tono; da principio percorra il circolo dei toni relativi sciogliendo quello che più aggrada; iu seguito si estenda ad alcuno dei più lontani, e da questi poi ritorni di bel nuovo nel tono da cui ha cominciato.» E dopo una breve riflessione su questa forma generale, passa alla lezione nona, di cui ini occuperò nel prossimo articolo. (Sarà continuato) Luigi Rossi CENAI BIOGRAFICI a»A85ilS3B-AB.’VAl«S Questo principe de’ sonatori d’arpa nacque nel febbraio del 4SIU a Teignmorcth in Dcvonsliirc, ove suo padre era organista. Cominciò l’anno 4S20 i suoi studj sotto Bochsa, andò nel 1828 in Italia ove studiò il canto e la composizione sotto Guglielmo c jLcidcsduf a Firenze. Tornò nel 4830 in Inghilterra, da dove si recò a Amburgo, nella Danimarca c Svezia dando concerti da per tutto, e sonò a Cale a Copenhagen c Slockolma. Visitò in appresso Pietroburgo e Mosca, ove parimenti diede concerti. Di là recossi a Constnntinopoli. c suono due volte in presenza dei Sultano. Nel 1832 visitò l’Austria, l’Ungheria, la Svizzera e Ja Francia, andò in compagina del rinomato Ficld iu Italia, passando per la,Svizzcra. Due anni dopo andò a Monaco, indi a Vienna, dove sotto i maestri Scchler e Scyfricd studiò con zelo il contrappunto c la Fuga, c fu scritturalo in qualità di primo arpista per gli A ioli nell’I. 11. Teatro di Corte, avendo ottenuto la più distinta accoglienza da parte del pubblico. Circa questo tempo compose molte cose per arpa c per l’intera orchestra, eseguite ne’ pubblici concerti e nell’I. R. teatro di Corte, accolte con unanime applauso. Nel 1841 diede concerti nelle varie capitali della Germania, tornò verso il line d’aprile per la via dell’Olanda in Inghilterra; ove ebbe l’onore di prodursi a Londra m presenza di S. ìli. dandovi iu oltre varj concerti pubblici. li signor Parish-Alvars pubblicò varj componimenti per arpa con nuovi effetti c combinazioni, c gli riuscì con indefesso zelo di portare il suo istrumcnto a quel alto posto clic merita per la sua capacità armonica e natura poetica. Durante il suo soggiorno nella Turchia c nell’Asia Minore, egli fece una collezione di musica orientale, che pensa di pubblicare. Entusiasmato deli’ arte sua, c contando appena 33 anni d’età, egli viaggiò già l’intera Europa, e tornò con un ricco tesoro di musicali cognizioni. Sin qui il Dramalic and Musical Jìeview, al che aggiungiamo che il signor Parish-Alvars sposò a Vienna la sua allieva, la nota arpista Melania Lòwy, figlia del prof, di musica di tal nome all’I. R. Conservatorio di Musica Viennese, e, come venne già indicato in questi colla sua sposa, c coi di lei fogli, egli intraprese or or. fratelli Carlo c Ricardo, u mania settentrionale. viaggio artistico nella Gcr(Gazz. Mus. di Vienna.) NOTIZIE MUSICALI DIVERSE n conside — Milano. Evcrgctc Martini è stalo nominato n stro di corno all’1. lt. Conservatorio di musica. Forse al momento in cui si stampa questo io " verano le splendide predizioni fatte sull’esito di Opera di Verdi da coloro clic ebbero a pregustarne k lezze assistendo alle prove di orchestra. Siamo ansiosi ui potere unirc|lc nostre felicitazioni a quelle clic il pubblico compartirà al valente autore del Nabucco c dei Lombardi alla prima Crociala. — Napoli. I giudizj de’ Viennesi c de’ Parigini sulla Linda di Chamounix vennero pienamente confermati dal nostro pubblico clic trovò deliziose c di pretto stile italiano le cantilene di questo applaudito spartito,anche per l’isiromcniazionc c per l’armonia d’annoverarsi fra i migliori del versatile Douizcllj. Chi non ha udito la Tadolini nella bellissima c difficile parte di Linda non può farsi un’idea della perfezione c soavità del suo canto. Coletti pure vi emerse. Recò singolare sorpresa il coro de’ Savoiardi a meraviglia eseguito da 20 ragazzi, il maggiore de’ quali forse appena tocca i dicci anni. La Linda, come ogni altra opera, per produrre tutto il suo effetto richiede una precisa, animata c completa esecuzione; fra i teatri italiani ove finora venne rappresentata il nostro solo può gloriarsi di aver corrisposto ad ogni esigenza sotto un tale rapporto. — Torino. Il Reagente, nuova Opera di Merendante, al par delle Illustri Rivali c del Bravo è specialmente notevole per T imponente sviluppo degli effetti armonici isiromcntali de (inali il profondo Direttore del Conservatorio di Napoli si compiacque far isfoggio col più splendido c vigoroso artifizio scientifico. Basterebbe udire la Sinfonia od i due finali del nuovo ben elaborato spartito per esser pienamente convinti clic a Mcrcadame si compete il più ragguardevole posto fra i moderni compositori-contrappuntisti de’ teatri italiani. Oltre i (re or cilali pezzi devesi far menzione di due belle arie c di due drammatici duetti. L’illustre maestro ottenne sulle scene torinesi uno de’ più luminosi trionfi: ogni brano del suo lavoro alla prima rappresentazione fu clamorosamente applaudito. Fra i cantanti Fornasari c Salvi non che la Malvalli c la Bcndini ebbero i primi onori, tulli però contribuirono al successo del Reggente, iodata tragedia lirica di Cammarano, la cui uliima scena si rassomiglia all’altra più affettuosa della Lucia. — Piacenza. La sera del 2S gennaio fu accolta favorevolmente la partitura espressamente scritta del giovane maestro Bcsanzon, intitolala liuy Blas. — Vienna, il 28 p. p. gennaio (serata della prima donna Lutzcr) fu data per la prima volta in lingua tedesca la Lucia di Lammormoor. L’uditorio era di tutt’i gusli, scuole c parlili, c ciò malgrado, quasi tutto fu applaudito, c il sestetto venne ripetuto. — Praga. Il concerto dato dal sig. Parish-Alvars nella Sala Plattcys fu coronato del maggior successo. Egli suonò due fantasie su motivi del Mosi c della Lucrezia Rorgia, inoltre colla sua consorte, nata Lowy, un duetto per arpa c pianoforte composto da lui c da Czcrny. I fratelli Lcwy, già noti in questa capitale, si produssero anch’eglino (la gazzetta non dice su clic islromento) con molto applauso. — Lipsia. Fra poco sarà aperto qui un apposito Conservatorio di musica, I professori nominàtivì sinora da S. M. sono: i signori Mcndclssohrl’, Huustmami, David, Schiumimi, Pohlenz, Becker. — Weimar. Liszt fu nominato maestro di cappella straordinario di questa Corte. — Pietroburgo. Qui fa grande sensazione un’opera nazionale del maestro Michele Glmka, il quale studiò la musica in Italia, c merita il nome del Bellini russo. Il titolo dell’opera è: Ruslan e Lindmilla. — La più recente Opera: il PFildschtttz (cacciatore) fu dala già varie volte col maggior successo in Germania. Il maestro Lorzing, autore del libro c delia musica, seppe trasmutare il Rehbock (capriuolo) di Kotzcbuc con granile abilità in un’Opera. La musica n’è piacevole c facile, senza palesare profondità di sentimento. L’Opera insomma, merce delle situazioni comiche e musica analoga, diverte e produce un buon effetto. — il figlio minore di Mozart inviò a S. M. il Re Luigi Filippo di Francia la cantata eli’ egli compose in occasione dell’inaugurazione del monumento di suo padre a Salisburgo, su’ motivi del medesimo suo padre, e n’ebbe una prezioso spilla. Per lo slesso mento ebbe da S. M. il Re di Sassonia un considerabile regalo. (Gazz. Mus. di Vienna.) — Il negozio di Musica Breitkopf e Hàrtel a Lipsia regalò al Mozftì tco a Salisburgo tutte le Opere di Mozart, pel valore di circa 4200 L. A. -- Il rinomato violoncellista Massimiliano Bolircr, intraprese un viaggio artistico per I’ America, ove si trovano parimente i violinisti Knopp c Nagel. Questo ultimo guadagna molto coi suoi concerti, massimamente con un artificio lutto nuovo per gli Americani. Una volta, sonando un concerto, tagliò via in presenza dell’uditorio tre corde, c continuò a sonare sulla sola corda di sol, con gran bravura: il giubilo non ebbe termine. — L’illustre sonatore di violino e concertista Ernst dalla Moravia, ebbe da S. M. il Redi Hannover la medaglia d’oro per lo arti c le scienze. — La redazione di questa Gazzetta Musicale Milanese, si crede in’dovere di ringraziare la Gazzella Musicale di Vienna, per le parole lusinghevoli colle quali le piacque far cenno di essa nel suo foglio N. il. — Berlino. Lislz parti per Brcslavia dopo aver ottenuto un immenso successo in un’accademia in cui suonò un Trio di Beethoven, la sua fantasia sugli Ugonotti, — la Caccia studio di Ilcller ed un gran duo a quattro mani con Diihlcr. Si prepara qui una grande accademia che sarà diretta da Meycrbccr e che deve essere a benefizio de’comici indigenti. Lislz, Rubini e lutti gli artisti del gran Teatro gj si faranno udire.