<■ Questa nuova partitura del sig. Auber è degna sorella
delle orecedenti sue composizioni. Sempre la medesima
misura scenica, sempre la medesima orchestra
vivace, abbondante, e stavam per dire, ricca. La sua
stromcntazionc, senza pretendere all’effetto troppo romoroso,
è sufficiente e sempre’finamente animata. Quanto
alla melodia, si direbbe che questa volta ebbe timore
dei giusti rimproveri che sogliono farsi ai nostri compositori,
e che ci pure si meritò talvolta, di domandare
cioè delle ispirazioni alla musa del sig. Musard, e di
scrivere colla mira di farsi ridurre a vallzs e galops.
Bisogna dire che ne risultò una specie di stento clic
sparse sul totale della composizione un nonsochè di tristo
e di monotono. In questo, per quanto il sig. Auber
sia esperto nell’arte di comporre, tuttavia subisce le
riiflimii» elio minacciano la attuale scuola francese, difnonnn
(I.-1II.-1 nrnlca.i noli puniti nrmodiffico
-
ficoltà che ci provengono dalla pretesa agli effetti
nici propria dei tedeschi e dalla banalità melodica italiana,
dai piccoli canti carrés, etriqués et pointus
che tanto piacciono al grosso pubblico francese, e
dalle esigenze fomentate nella moltitudine dalla stromcntazione
etourdissanlc en plein veni et à quadrillet.
Per fare dell’eclettismo in queste tre maniere la cui
esagerazione è insoffribile, per crearsi un genere vero
ed efficace in mezzo a codeste fluttuazioni della nuova
scuola, un uomo di genio appena troverebbe bastanti
forze. e appunto codcst’uomo di genio gli è la cosa
clic ci manca. Se si ascoltassero consigli all’età cui è
giunto il sig. Auber e nella alla posizione che occupa,
noi gli daremmo quello di non più battere cosi frettoloso
come fece finora la via dell’Opéra-comique, di
consccrarsi, un po’ più che non fa, cosi allo sviluppo artislico
come alla parte amministrativa dello stabilimento
nazionale affidalo alla sua direzione, di mettersi alla
ricerca dell’uomo di genio di cui parlavamo testé e del
quale non è possibile che la Francia sia al lutto sprovveduta,
di agevolargli le vie a riuscire; e per ultimo di
consecrare due o tre anni, ove sia duopo, a scrivere ci
medesimo un bel dramma lirico con tanta ispirazione,
dovesse anche star ad aspettarla, con tanta arditezza,
larghezza di siile e franchezza melodica e armonica,
qunut’è l’eleganza che possiede già, la civetteria, lo
spirito musicalo, e diciamolo pure, il mestiere, come
lo chiamiamo. Questo debb’essere il sentiero diritto,
nobile e disinteressato clic deve battere il signor Auber
per l’avvenire».
A queste severe parole la Gazellc fa succedere una
lunga analisi della nuova Opera dell’illustre autore della
Muelte de Portici, analisi che si chiude colla seguente
frase» Telle est en somme celle nouvclle partitimi de
M.r Auber qui ajoute uno fcuillc de piusa la couromic
déjà si touffuc qu ii s’cst tressée par scs nombreux
ouvrages».
A questo cenno, tratto dal più rigido foglio musicale
parigino, ne piace far succedere in forma di postilla la
seguente nota d’altro minore giornale, la Melodie.
Tulli gli organi più gravi della stampa sono concordi col
pubblico nel proclamare il merito della nuova partitura
del sig. Auber. Ecco quel che ne dice il Coslilulionnel.
«Là musica del sig. Auber è così piena di delicatezza,
ed è di un lavoro si fino e squisito clic le invenzioni
del sig. Scribe, per quanto piacevoli, devono pur cederle
il passo.’ La parte di Carlo è particolarmente
sparsa a profusione di deliziose melodie di un espressione
piena di soavità e di dolcezza».
«La partizione, dice il Corsaire, è una nuova foglia
d’oro aggiunta alla corona del sig. Auber. È senza
dubbio questa una delle opere più eleganti e ingegnose
clic siano uscite dalla sua lira leggiadra, li successo fu
compito, unanime, magnifico; sarà la fortuna dei Teatro
dell’Opéra-comique per tutto l’inverno».
Ora a’ lettori arguti della nostra Gazzetta a capire a
quale delle due redazioni sia da prestar maggior fede,
se alla prima clic si addimostra mediocramenlc soddisfatta
della nuova fatica musicale del signor Auber, o
se all’altra che si sforza a farci credere ch’ella è una
meraviglia!
NOTIZIE MUSICALI DIVERSE
— Milano. Vimcrcati, il famoso concertista di mandolino,
al teatro He ebbe cncomj nel trar partilo ed effetto
dal più ingrato fra gli stromcnti.
— Decenti pubblicazioni. - Coloro clic godono contemplare
vispe coppie di danzatori aggirarsi in un vorticoso
valls, o precipitarsi dietro un folleggiente ijalop al
suono di vivaci numeri; non meno degli altri che in questa
stagione amano consacrarsi instancabilmente alla danza,
potranno rinnovare i loro diletti eseguendo i nuovi pezzi
da ballo da’ nostri editori pur ora pubblicati. Presso Ricordi
troveranno molle eleganti raccolte di Laiiner e
di Strauss e per esse ogni ballabile lor desiderio verrà
pienamente appagato. Questi due artisti si dividono l’impero
di quel volubile genere di musica ove i capricci
del ritmo devon essere i principali motori: lotii i nuovi
Walzer da essi scritti, i cui titoli leggonsi nell’antecedente
numero di questa Gazzetta, sono ugualmente di
effetto e degni de’ loro autori. - Da chi è onorato da una
riputazione europea, passando ad un giovane il cui nome
fra noi d’anno in anno divien sempre più cognito per
la produzione di briosi Walzer e d’irrompcnti Galoppcs,
facciansi le nostre congratulazioni al dilettante signor
Pensotli ed cedrisi a continuare nell’intrapreso cammino,
onde anche Milano possa avere il suo Strauss.!
- Non dimentichisi Y Anna Galoppe dell’ottimo signor
Prilla, c I’ Omnibus-Pah di Antonio Grassi nè i Valzer
del cav. Wolff, ragazzo di undici anni, ecc.-Il trito
assioma che V utile non deve andar disgiunto dal dolce,
possa servirei di talismano presso quelli clic per avventura
non saranno proclivi ad approvare clic un foglio,
specialmente dedito alle severe discussioni della hcll’arte,
abbia ad occunnrsi di brillanti futilità.
— Il violinista Scmeladiz in varj concerti a Firenze
dagli intelligenti ammiralo e plaudito, ed a Piacenza
testé annoverato fra i migliori suonatori ivi prodottisi,
venne a Milano, e speriamo che abbia a farsi pubblica—
Reca meraviglia come, eccettuato qualche raro
■squarcio, il Tancredi, questo capolavoro serio della gioventù
dj Rossini, sembri tuttora ridondante di deliziosa
freschezza: la ragione di ciò si è, clic pure, semplici ed
espressive in esso sono le mclouic, spontanee le armonie;
delicate le modulazioni e giusta l’istromciilazionc,
nè avvi mai eccesso da nessun altro lato, se non se da
quello della verginea od cff’crvesccntc inspirazione. Ben
fece l’Impresa del Teatro Ite a riprodurre quest’operatipo,
e se avesse scelto un complesso di esecutori corrispondente
all’abilità della protagonista forse ora vedrebbe
la folla accalcarsi nel suo recinto nonmeno di quanto
avvenne nel 1318 coll’occasione dell’apertura del teatro coll’istcsso
Tancredi comparso a Venezia nel carnovale
dell’istcsso anno. Dopo clic la sublime Pasta ebbe a
bearci, la parte del cavalleresco campione fra noi non
fu mai interpretata in si lodevole guisa siccome ora
dalla signora Vietti, la quale non sembra più l’attricccanlamc
delle opere precedenti e si merita ed ha un
numeroso concorso di applaudenti.
— Napoli. Al Teatro S. Carlo trionfalmente prosicguono
le rappresentazioni della Fidanzala Corsa di Pucini,
nuovo spartito clic per svarialo effetto vuoisi superiore
all’istcssa Saffo:. La nuova Opera intitolata Guglielmo
Colmar datasi al Teatro jVuovo, procacciò lodi
al maestro Aspa.
— Roma. Musica Sacra - L’Oratorio di S. Maria in
Vallicclla, clic ha dato origine e nome ai Melodrammi
di tema sacro, è stato ed è la palestra, nella quale
hanno còlto palme provetti e giovani musicali ingegni.
Fra quest’ultimi a causa di onore ricordiamo i due fratelli
Gaetano e Salvatole Capocci, il primo de’ quali recentemente
vi produsse jl’Assalonne, nuovo pregevole
lavoro a quattro voci con cori. Del signor Giuseppe Negri
ò la poesia ornala di versi melodiosi. - Sarebbe giusto
e dovria da tutti i buoni bramarsi clic da siffatte
esercitazioni tornasse onor alle arti romane e vantaggio
a chi le professa. (Estratto dalla Divista).
— Miss Clara Novello, aggiungendo agli altri csimii
suoi pregi la generosità e la beneficenza, volle consacrare
il frutto de’ proprj talenti a sollievo dell’infortunio,
accordando alla mendicità una parte dell’introito
della sua serata. Un altro bell’esempio da seguirsi dalle
opulente notabilità nel canto!
— Palermo. (Da lettera del 23 p. p.). II maestro Mandanti
in questa sua patria già da tulli riverito per un
contrappuntista il più ingegnoso, colla musica della Maria
degli Albizzi, interessante tragedia lirica, superò
la comune aspettazione, avendo ben anco dimostralo di
possedere piena cognizione dell’effetto teatrale e di saper
commovcre gli uditori coll’efficacia di espressive
note. La nuova opera nella sera del 21 (prima rappresentazione)
e nella successiva ha incontrato il pubblico
aggradimento dall’introduzione alla scena filiale. La
Merli-Clerici, Ivanoff e Superclii con zelo disunpegnarono
le loro parli; dispiace non poter dire altrettanto dcll’esperia
Marini. Z—
Bologna. A lodare Rossini troppo difficile sarebbe
l’elogio, e niuuo forse potrebbe abbastanza dire (per
la sua eccellenza nell’arie. Questo 111." Consiglio Comunale
per altro. sentendo necessità di testificare all’insigne
maestro la universale stima, e un rendimento
di grazie per quanto di onore e di giovamento ha recalo
ed arreca al patrio liceo musicale, in cui siede consulente
onorario, con acclamazione pienissima, nella sua
sessione del giorno 24 corrente, gli ha decretalo un monumento
di onore in quello stabilimento, incaricata poi
la III.» Magistratura per la relativa esecuzione. E se
egli è ben vero che non può aggiungersi gloria al Rossini,
clic già raccolse ogni suprema corona, una tale deliberazione
varrà però a |i crpctuarc la memoria del grato
animo del pairio municipio, e sarà prova che il musicale
liceo di Bologna, se in ogni tempo ebbe pregio e
rinomanza per celebrati artisti, diede a questo secolo
un sommo, clic vi attinse gli studii, ed ora lo irradia
della sua luce. (Dalla Gazz. di Bologna)
— Lecca. Quinto Congresso degli Scicnziuti Italiani.
- A Lucca i lavori procedono perchè gl’italiani vi
trovino una degna accoglienza quando ivi si raduneranno
nel p. v. settembre. Intanto il chiarissimo Presidente,
signor marchese Mazzarosa, Direttore della istruzione
pubblica, ha eletto ad Assessori: il sig. Avvocato Fornaciari
ed il sig. Professore Puccinclli, ed a Segretario
generale il cav. I’acini. Cosi anche il nuovo Gomitalo
offre un insieme di nomi che godono di bellissima fama,
e bene augura dell’avvenire.
(Dalla Gazz. Priv. di Milano)
— Vienna. Donizctli di ritorno in questa capitale per
assumervi il disunpegno della luminosa carica a cui
teslè da S. M. è stalo assunto, fu accolto con lusinghiere
dimostrazioni. Appena giunto, da una delle più cospicue
famiglie delia capitale fu invitalo ad un trattenimento
appositamente combinalo per festeggiarlo, ed egli
vi prese parie, accompagnando al pianoforte due sorelle
milanesi distinte dilettanti di canto.
Egli scrive una nuova opera: il Duello sotto Dichelieu,
per la prossima stagione d’opera italiana di primavera,
di questo I. R. teatro.
— Tolosa. Una solennità molto rara ne’ fasti di provincia
attrasse la folla al nostro teatro. Trattavasi della
prima rappresentazione di un lavoro lirico espressamente
scritto pel nostro pubblico. I’.lzire ou les Arabes si è
il titolo della grande opera in due atti frammischiata di
danze, la cui bella musica devesi ai milanese maestro
Bazzoni che in essa vi spiegò non ordinaria capacità
scientifica ed inventiva.
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Contrada degli Omtnoni ff 1720.