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spellatone universale, sorprese >i uditori, e fece negli aniini nostri una di quelle imj pressioni a cui non eravamo più avvezzi da lunga sta. gioite. i.a sua voce è maschia, vigorosa, e nel tempo islesso e soave, pieghevole, agilissima: le sue corde si rispondono tutte, dalla più alla alla più bassa, con sorprendente eguaglianza di tempre: la sua pronunzia e nella, distinta, e perfettamente accentata: la sua maniera appartiene alla vera scuola italiana, a quella scuola che accoppia l’arte alla natura, clic fa parer facile la difficoltà. clic rifugge ogni ornamento il quale non sia d’accordo con la natia favella, e non renda più efficace I’ alletto che colora. Padrona di ogni genere di canto ella va dal sublime al dimesso, dal gaio al patetico, dal comico al tragico; e in lei spontanea e la mestizia, spontanea la giocondità; e il sospiro le viene dall’anima e il sorriso dal cuore. Ella infatti, con quel tatto che è proprio del Genio, seppe sciogliere i pezzi di musica pei quali si palesassero queste rare sue doti difficili a trovarsi in una sola cantante, e nel tempo medesimo, schivata la monotonia, diletto aggiungessero al diletto degli uditori: e furono un duello della Linda di Chairiounix del Donizetti, fra soprano e tenore, un altro duetto del Turco in Italia, dell’immortale Rossini, fra basso e soprano, la scena e l’aria finale della Sonnambula, del non mai abbastanza lagrimato Bellini: il primo tulio grazia e sentimento: il secondo tutto festività, tutto brio: il terzo patetico, appassionato, sublime. Quale si dimostrasse in questi tre generi diversi l’inimitabile giovane io non so dire. l)ov’ella prendesse quella soavità di suoni, quella grazia di espressione, quell’evidenza di alTetto, conviene chiederlo all’anima sua sensitiva, poiché tutto le viene dall’anima, gioia e mestizia, giocondità e passione, lagrime e riso. E come l’anima le trasparisce sul volto, come le si imprime sulla fronte, come le scintilla negli occhi I E come il suo valore nell’arte si rende ancora più interessante e più caro, temperato qual’è da un’aria tutta verginale, da un guardare modesto, da un contegno tutto decente e gentile! Forse io parrò esagerato a chi mi legge, non a chi I’ ha semita — Lode pertanto all’Accademia Filarmonica che donar ci volle di una serata sì dilcttosa e si cura, ma lode ancora e grazie sincere siati rendulc agli egregi dilettanti di canto signora Rovere e signori l’era Itone, Talucchi e Manfredi, all’esimia madamigella Boltnida ed al giovanetto di ottime speranze Marchisio per la bella suonata a quattro mani, ed al signor Buniva clic ci fece dono di una ben elaborata sinfonia, i quali concorsero a render brillante il concerto diretto dal bravo maestro Fabbrica e dal valente primo violino Ghcbarl. B. (Estrailo della Gazzetta Piemontese /V. 291.) — Genova. Demani, poesia di Bancalari, musica del maestro Mazzucato, l’autore de’ Due Sergenti qui tanto acclamati, nella sera di S. Stefano attrasse la comune attenzione. Vennero particolarmente applauditi i seguenti pezzi: la Sinfonia maestrevole nell’adagio e briosa nell’allegro; la melodica cavatina di Dona Sol (la Pixis), a frasi assai adatte alle parole; la scena ed aria di Hcrnani (Borioni); il secondo finale magnifico tanto nel largo quanto nella stretta che procacciò allo studioso compositore una chiamata, ed un terzetto di squisito lavoro e di felice concepimento, nel quale il flauto Ita bel risalto nell’assecondare le voci. Certamente in seguito varj altri pregevoli squarci non potranno mancare di produrre citello, in ispecie il Coro delle dotine nell’Introduzione; l’adagio concertato all’alemanna nella prima parte, la romanza entro le scene a meraviglia accompagnata da un tremolo pianissimo de violini allorché la tonalità passa in maggiore, il coro tic compagni di Demani coll’inspirato slancio a due voci mentre questi si divide da Dona Sol, l’altro coro in tempo di vallzcr, nuovo nel pensiero e lodevole nella condotta, al principio dell’allo terzo, e l’ultimo calilo di Dona Sol morente. Questa opera in generale alquanto ricercata ed a modulazioni frequentissime, e perciò assai difficile da eseguirsi e da comprendersi, per esser viemeglio apprezzata abbisogna di una scrupolosa ed accurata esecuzione in ogni sua parte, e ciò si potrà forse ottenere nelle successive rappresentazioni. (Da lettera, 27 corrente) — Aversi. Lo Stabat iWaler di Ros-iui, stupendo lavoro clic va cogliendo palme in tutta Europa, ebbe non ha guari una splendida esecuzione in questa patria di Cimarosa. Promotore fu il duca di Vciilignaiio, concertatore Francesco Consalvo clic dirige l’istruzione musicale degli al li dell’Ospizio di S. Lorenzo, 120 de’ quali uniti a 00 altri esecutori aversani per due volte fra la generale soddisfazione interpretarono i sublimi concepimenti Rossiniani. — Vienna. Subito dopo le feste doveasi dare l’opera Guido e Ginevra del maestro Halevy, clic si poneva in iscena con parlicolar lusso. Immediatamente dopo la signora Stdckcl-Ilciiiefclter cantava nel Don Giovanni. — Ad imitazione del signor Scltlcsinger a Parigi, l’estensore della nostra Gazzetta Musicale diede ai j suoi abbonati il 17 dicembre, un concerto nella Sala j dell’Unione Musicale, ove furono eseguiti pezzi vocali | de’maestri: Laclincr, Titl, Stunz e del ragazzo Giulio ] Bencni, non clic una amabilissima canzone di Scliubert,; inoltre una sonala ili la bemolle di Beethoven dal giovine virtuoso Filiseli. L’estensore della suddetta Gazzetta dirigeva il tutto, e la Sala piena provava il numero non piccolo de’ suoi abbonati qui. di sedici piedi: il numero 3 é quello dcll’otl — La nostra prossima stagione d’opera italiana sarà molto interessante. Oltre le signore Tadolini, GarciaViardot, e i bassi Ronconi e Varese, il buffo Rovere e il contralto Alboni, già noli fra noi, avremo ancora: Ivauoff, Ferretti, Gardoni, Marini; ricchezza di cantanti, che finora non ebbe vermi teatro. Nel Repertorio vi saranno: Linda di Chumounix. Don Pasquale, Maria di Iiohan, il Barbiere di Siviglia, Cutterina Cornavo, clic Oonizclli scrive per Napoli; inoltre due olire nuove opere ed una vecchia di Rossini. — Nel teatro Josephsladl si rappresenteranno fra poco due opere nuove: der verkaufte Scblaf (il sonno venduto), con musica del maestro Suppc, e die Beise mil dem Luftballon (il viaggio col pallone arcostalicoi, composta dal maestro Prodi. — Dal giovine Giulio Benoui. compositore di musica in eia di nove anni, vennero già eseguile pubblicainciUc due composizioni, clic fanno sperare in lui uno dei più brillanti talenti musicali. (Gazz. leutr. di Fienna.) — Berlino. Le Rane di Aristofane, poste in musica dal maestro Francesco Cominer, sulla poesia tedesca aggiustala dal dottor Frantz, si presenteranno fra poco nella sala della Società Greca dai membri dell’Accademia di canto. Originariamente queste /lane dovevano essere presentate sul regio teatro di Potsdam, ma l’illustre Ticck vi si oppose, pretendendo clic Aristofane vuol essere dato intatto (il dottor Frantz vi ommisc i passi che potrebbero spiaeere). (Gazz. Mus. Univ.) — Dresda. Moriani cantò il 7 dicembre a Corte e il 12 al regio teatro di Corte nella Lucrezia Borgia, in presenza dcll’augusla famiglia reale e della duchessa di Cambridge, con istrepiloso applauso. (Ivi) — Parigi. Teatro Italiano - Il Fantasma, musica del maestro Persiani. Tutti i giornali francesi convengono che quest opera racchiude grandi bellezze, ma clic non raggiunse i pregi dell’Ines di Castro. Il libretto e secondo il solilo un cattivo rimpasto di un dramma francese, voltato in più caltivi versi italiani. Il maestro Persiani, per quanto poco abbia potuto ispirarsi a quel poetico lavoro, ciò non ostante ha trovato de’felici momenti per farsi applaudire. Cosi riferiscono intasi tulli i giornali, ma nel tempo istcsso clic noi scorrevamo queste pagine di lode, ci venne soit’occhio un articolo della France Musicale, in cui si scaglia contro il compositoi e nel modo il più accanilo. Non si può credere alle acerbe parole ch’egli adopera contro il maestro; e dobbiamo certamente supporre segrete ragioni nell’autore dell’articolo onde scendere a si basse villanie, in quanto che noi lo trovammo sempre gentile ed imparziale. Quello appunto che lascia sospettare della verità di sue parole, si è l’astio, l’impelo ond’ci le scaglia, imperciocché non potremo inai persuaderci clic l’opera del maestro Persiani sia giunta al punto di non meritare affatto di critica; Le Fantasma ne supporte même pas l’analyse. Cosi die’egli: pcrciiò gli altri non fanno eco a’suoi detti; perché gli altri rendono giuste lodi al merito del Persiani? La soluzione non è facile. — • La signora Tacthinardi - Persiani ha eseguito la sua parte da grande artista: ed è ben da supporsi, al momento in clic animavanla l’amore deH’artc,c la fama dello sposo autore. Fornasari e Ronconi piacquero assaissimo, il tenore Mario aveva una parte di nessun interesse. L’opcr.i é stata decorata con tutto il massimo splendore. — Organi Melodium. L’arto musicale ouienc un novello progresso. La Mctodia si è creala un nuovo istroinculo, il cui grado di perfezione artistica merita l’universale.attenzione. Modularci diversi suoni, dar loro con grazia tulle le inflessioni dell’anima e della voce, sorprendere l’imaginazione con vibranti a.cordi, il cui giuoco imita, per mezzo di una creazione meravigliosa, ì più melodiosi stroincuti, tale é lo scopo che si proposero i signori Alexandre padre e figlio, offrendo al mondo musicale quest’opera piena d ingegno, di dotto meccanismo, di grazia e di recentissima novità. L’organo Melodium, il cui esteriore colpisce la vista a primo colpo d’occhio per la sua somiglianza con l’organo Harmonium, differisce essenzialmente uali altro pel suo meccanismo interno, e per la sua sonorità più grave, più vibrata, più melodiosa. L’orecchio musicale non sarà più dolorosamente disgustato da que suoni striduli che i signori Alexandre bau saputo così ben modificare creando l’istruineutalc opera loro; più dolci, più toccanti gli accordi dell’organo Melodium per mezzo de’loro ampi e svariali effetti d armonia, parlano meglio aH’anima e più soavemente la trasportane Foche ore di studio basteranno per imparare a suonare questo islromcuto, la cui tastiera è simile a quella del piano: essa e composta di cinque ottave, ma impiegando i registri (maulicii clic traspongono corrispondendosi. Si ottiene un’estensione di sette ottave cromatiche. Questo organo ha per ordinario quattro giuochi; i numeri 1 e 4 sono quei del diapason ordinario ed equivalgono ai tuoni delle canne d’organo di olio piedi: il numero 2 é quello dell’ottava grave ed ai tuoni equivale delle canne d’organo e 4. La metà dei registri di sinistra influisce s> gravi dell’ut della bassa fino al mi della t< l’altra metà dal fa seguente fino nH’ultim< pra. Da ciò risulta che, per mezzo di quest’inge„ simmetria, potrà eseguirsi il canto con certi giuochi, mentre con altri si riprodurrà l’accompagnamento: otticnsi allora una variazione d1 armonia Jla cui bellezza sorpasserà di molto gli organi ebe si videro fino al presente. Il registro G. significa gran giuoco, e li fa parlar tutti alla volta; se un giuoco si vuole in tutta l’estensione della tastiera, basia tirare i (numeri;cnrrispondcnli. Il registro E vuol dire espressione. L’organo a due giuochi differisce dall’organo a quattro, soltanto perchè ha quattro registri di meno. L’organo a un solo giuoco non possiede clic il registro alle forti espressioni. L’organo Melodium non esige musica speciale, e serve con somma grazia a quella del piano, il cui canto ed accompagnamento meglio d’assai riescono su questo slromcnto eseguiti. Confessiamo finalmente, l’opera dei signori Alexandre otlcrrà una celebrità giustamente acquistata per un lavoro minuto delicato e profondo in questa parie cosi degna d‘ attirare l’attenzione e la confidenza de’nostri artisti e di tutti gli amatori di musica. DB. Ogni stromcnlo, clic esca dalle fabbriche de’signori Alexandre, sarà munito del loro suggello e guarentito pel numero d’anni che piacerà fissare al com— Logcesi nella Rivista e Gazzetta Musicale di Parigi, clic un Comitato di ragguardevoli persone s’é di già radunato due volte per deliberare sul progetto d’inalzare una statua a Rossini e di aprire perciò una soscrizione. La statua dovrebbe esser situata, dicesi, sotio il peristilio del teatro dell’Opéra, o nel camerino di quel teatro. dell’- Nella decorsa setlimana cominciarono al teatro Opéra le prove d’uno spartito in due atti del signor Halevy, che ha per titolo provisorio: La fortune en dormanl. G. M. — Sembra cerio che la morie del signor Jannin, direttore titolarlo del teatro Italiano, sia stato il risultato d’un suicidio, e elio una persona. clic non era affatto sua moglie, sia morta volontariamente con lui. Un tale avvenimento si congiunge a gravi circostanze. che in questo momento sono l’oggetto d’un’istruzione giudiziaria. Prima di morire, il signor Jannin aveva Grillato la sua dimissione, e credesi che il privilegio vada a porsi al nome dei signori Vaici e Ch-Dormov. G. M. — Il signor Panseron ha ricevuto il diploma di membro della Società filarmonica di Roma. — Brusski.lks, 9 Dicembre. La prima rappresentazione dei Martiri ebbe luogo giovedì decorso. L’amministrazione dei lealri gode la simpatia di noi tutti, e tutti desideriamo ardentemente di vederlo prosperare; ma crederemmo renderle un cattivo servigio, se annunziassimo che i Martiri hanno: iacinto sulle nostre scene, perchè nulla vi sarebbe di più falso. L’opera di Donizetti non ebbe, nè poteva avere successo di sorta, perchè è l’opera più nojosa e sonnifera che esista. Fu un errore clic commisero i direttori montando questo spartito, che non procurerà loro dei vistosi introiti. Noi li esortiamo, per riparare a questo scacco, a mettere in iscena ben presto la Regina di Cipro-, che potrebbe essere in ordine verso il 15 febbrajo, e terminare vantaggiosamente l’anno teatrale per la loro cassa, e piacevolmente pel pubblico. G. M. Nel N. 51, articolo N. E. Cattaneo p. 214 col. 5 pure, spiattellata, — » 2 arduo e casto — » 3 avrebbe un coro • 215» 1 ridico/azioni — — convocare conino»; pure spiattellata, ridicolagini GIOVANNI ricordi EDITORE-l’BOPRIUTABIO. v«. Si unisce a questo foglio 11 pezzo Y. I* IIELL’ANTOLOGIA CLASSICA MUSICALE. JVB. Unitamente al foglio che uscirà Domenica prossima, si darà ai signori Associati il frontispizio { e T Indice generale dell’Annata decorsa, non che la prima parte del Catalogo di Musica, dal quale * potranno i detti signori Associati far scelta dei pezzi promessi in dono. filali’ I. 15. Stabilimento Nazionale S’civilcginto di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVANNI BilCOROI Contrada degli Omenoni If. 1720.