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- 242 Il senso musicale ilegll Ebrei e <Ic>i,li l’«garetti Sotto il litoio:» Intorno allo sviluppo del senso musicale presso i vurj popoli d’Europa» lessi ultimamente un articolo ne’ fogli letterarj c critici di Amburgo, il quale, frammezzo a diverse asserzioni false, contiene delle verità, per il che veggo necessario dirvene alcuna cosa, parendomi argomento degno delle osservazioni de’ filarmonici. Cominciando dal titolo dell’articolo osserverò che ò esso falso, poiché l’autore non parla già dello sviluppo, ma bensì dell’esistenza di un tal senso musicale ne’ diversi popoli europei, dimostrando tuli’al più con alcune ardile pennellate, come questi popoli si siano sviluppati. Così fra le altre cose egli dice: «presso gli Ebrei, questi asiatici-egiziani della razza araba, fra noi dimoranti in dispersione, si sviluppò una grande abilità anche nel rompor musica, ma con tutto ciò, c sebbene Miriam battesse i timpani, c Davide sonasse l’arpa, l’intero popolo addimostra in genere non mollo senso musicale. Gli Ebrei non cantano! la maggior parte di questo popolo ha una voce cattiva ed aspra; nelle sinagoghe, malgrado gli antichissimi cori del tempio, non si fa altro clic berlingare e mugolare.» Ora l’autore ò in errore sul conto di questo popolo. Il quale, per quanto a me fu dato di studiarlo, sembrami dotalo all’incontro di molto sentimento musicale. Già da 18 anni insegno quasi non intcrrottamcntc la musica nelle varie case israelitiche, c vi feci tuli’altre ed opposte sperienze ed osservazioni. Quasi tutti i miei allievi ebrei pervennero a un notabile grado di abilità musicale, e persone di questa tribù, non artisti, s’interessavano estremamente quando si eseguiva della musica, c mi ricordo ancora di gente di servizio, clic non furono mai in alcun luogo per procurarsi un colto orecchio musicale, cantare bene le melodie eseguite dai mici allievi, od anche quelle sentile nelle corti da suonatori ambulanti, prova evidente dell’esistenza di un senso musicale. L’autore dice inoltre: a gli Ebrei non cantano.» A ciò si risponderà additando la quantità di cantanti di nazione ebraica impiegali ne’templi c nei teatri, c le orchestre delle maggiori città ove e ben raro non vi siano ebrei. Ommcltiumo parlare ile’ molti compositori c virtuosi di questo popolo, dc’quali ne basterà nominare poiché, come: Moschclcs, Meyerbccr, Ernst, Herz, Halcvy, Mcndelssohn, Heller, Rubinstcin, Haumann, Ilanscr ecc., (1). Avesse l’autore sentito una sol volta il culto musicale, nella sinagoga di Vienna, sul cui modello se ne organizzarono tante altre, egli non avrebbe dello certamente, che la loro voce é bruita c clic nelle sinagoghe non si fu altro che berlingare c mugolare. Chi mai visitò le gallerie de’ nostri teatri saprà che sono zeppe d’individui di questo popolo, e si può asserire senza esagerazione che tanti dopo la fine deil’opera vanno a letto colla fame, non polendo far senza del godimento della musica. E un tal popolo non avrebbe un sentimento per la musica? Ciò che l’aut. dice riguardo agli altri popoli, p. c., Francesi ed Italiani, è giusto nella cosa principale, ma egli annovera pure gli Ungarcsi fra i popoli, i quali» hanno pochissimo sentimento musicale n c ciò con permesso non è vero. Egli chiama monotone le melodie nazionali unguresi nelle loro canzoni c danze, dicendole perfino slave, essendovi più slavi cantanti che ungaci danzanti; benché non si capisce bene. Egli ascrive ancora il più gran talento musicale ai Zingari, asserendo eli’ essi abbiano coltivato l’arte musicale al maggior grado ne’paesi meridionali dell’Europa. L’aut. non sembra in generale essere nel chiaro riguardo alia musica nazionale degli Ungaresi, altrimenti egli saprebbe, come già venne dimostrato in questi fogli, aver tale musica già sussistito prima della comparsa de’ Zingari nel loro paese, e che questi ultimi presero c prendono tuttora i motivi alla loro guisa d’esecuzione dalla musica nazionale ungarcsc. Questa differisce anche tanto dalla slava, che ogni profano se ne accorge tosto. Ma l’autore rovescia di nuovo i Zingari dal loro coturno, dicendo in fine del suo articolo che il sangue tedesco c slavo intimamente misto, genera un incredibile, si può dire gigantesco sviluppo al talento musicale, non solo nel creare, ma anco nella condotta; che egli vuol provare particolarmente colle provincic austriache. Ma il mio scopo non è di criticare l’articolo de’Fogli lellcrarj amburghesi, ma eccitare solo l’attenzione de’giudici competenti di quanto alto interesse sarebbe un’Opera, oppure una memoria sullo sviluppo del sentimento musicale de’ varj popoli europei. (I) Ben inteso clic la religione conservala al presente di qualcheduna fra questi, nulla fa alla cosa, I trattandosi qui solamente dall origine loro. {Gaz*. IHus. di Vienna.) NOTIZIE MUSICALI — Milako. Jaccl quel fanciullo-prodigio delle cui staordinaric prove recentemente con strepitoso successo offerte a Venezia parlossi ncH’antecedente numero, testé arrivò a Milano. Egli non giunge al decimo anno, ha uno sguardo tino, modi vivaci c franchi, ed una fisonomia che dinota genio. Le dita di lui non possono agevolmente toccar l’ottava, eppure suona a rapire alcuui fra i più brillanti pezzi di Thalbcrg, Dòhlcr, ecc.. Si spera che il piccolo pianista darà qualché accademia, c che in lui potrassi avere un conforto per la partenza delle Milanollo, le quali trattenute a Verona, vi si produssero per tre volte rendendo tutti entusiasti della sovraumana loro precocità. Congratuliamoci di veder l’arte in siffatta guisa cadere nell’infanzia, e ciò sia di qualche compenso per la oricalchica grandezza a cui viene indotta da taluni fra gli adulti. — Roma. La Rivista riferisce chcilsucccsso della nuova opera del principe Poniatowski - Bonifazio de’ Geremei - fu strepitoso, e che l’entusiasmo del pubblico non poteva esser espresso con più solenni manifestazioni. Alla seconda rappresentazione ( la sera del 29.) il concorso fu immenso c non minori evviva si rivolsero al compositore da riguardarsi siccome il più abile ed il più fecondo fra que’ che in Europa coltivino l’arte per semplice diletto. — Vienna. S. M. 1. R. si è degnata di ordinare che sia collocato nell’1. R. Archivio di musica di Corte un esemplare del grande oratorio, il Noi; composto ed umiliato a S. M. dal membro della cappella di Corte c professore al Conservatorio di Vienna, Goffredo Preyer, e di far consegnare al compositore un ricco presente in segno del sovrano suo aggradimento. (G. di Vienna) — Nell’I.R. Teatro Kornerthor, a Vienna, fu data il 24 novembre per la prima volta in lingua tedesca la Lucrezia Borgia di Donizclti, nella quale si distinse particolarmente la protagonista, signor Stokcl-Kcinefctter, non che il basso Schober,chc ha molta pratica nell’esecuzione della musica dell’Opera italiana. — Nel teatro Joscphstadt la nuova opera Todlentanz (danza de’morti), del maestro Titl ottenne il medesimo gran successo del suo Zauberschleicr (velo magico); alla decima recita il teatro rigurgitava in modo clic molli dovettero tornarsene a casa, senza potervi cn— Nell’I. R. Negozio di Musica del signor Haslinger a Vienna (1), si pubblicò per il Pianoforte un Potpourri di Walzer in forma di l.° Fascicolo delle Opere postume di Lanner. Inoltre N.° 4 Fascicoli di Melodie ungarcsi, del maestro Carlo Dololy che saranno continuate. {Gazz. teatr. Vienn.) — Dublino, 27 Novembre. L’I. R. Consigliere della Cancelleria di Stalo J. Hovcn, compositore di musica, il quale trovasi qui attualmente, ebbe l’onore di esser invitato da S. M. il Re ad un pranzo di famiglia. La musica del signor Hovcn è qui mollo stimala, la sua opera Turando! fu qui eseguila sul Teatro Kònigstadt, c la sua Giovanna d’Arco lo sarà fra poco nel Teatro Regio. Parecchi de’suoi Canti, come la Gita sul Beno, una barcarola italiana, ebbero molto applauso tanto nei concerti pubblici quanto nei circoli privati. ( Gazz. Univ.) — Due libretti postumi di Federico Kind, poeta del FreyschUtz, saranno posti in musica. (Segnale) — Presso Schlcsingcr a Berlino si pubblicarono colla stampa: Lettore sul sougiobno di Liszt in Ungheria. — Lipsia. Il rinomalo pianista compositore Ferdinando Hillcr col;maggior zelo c con notevole intelligenza diresse otto accademie alla società filarmonica, clic riuscirono di comune aggradimento sì per l’ottima scelta de’pezzi, come per la perfetta loro esecuzione, a cui presero parte i migliori artisti c dilettanti di questa città fra le più musicali della Germania. Hitler medesimo colla maestria che lo contraddistingue per uno de’ prediletti allievi di llummcl vi suonò un nuovo suo concerto, senza esitare, da porsi fra i più interessanti e ragionati componimenti clic possa offrire la moderna scuola di pianoforte. Vennero pure accordati speciali suffragi ai ben elaborali suoi quintetti a voci sole in cui spiccò il bel metodo, non che la soavità c sicurezza di modi della signora Hiller. - Egli ora è chiamato a Berlino per produrre a quell’accademia di canto l’oratorio - La distruzione di Gerusalemme - qui tenuto pel degno riscontro del Paulus di Mcndclsohn, oramai fra noi popolare. La stessa partitura drammatico-sacra di Hiller quanto prima verrà eseguila a Zurigo per conC) E in Milano presso Bicordi. tribuire all’erezione di un monumento al benemerito Nageli. (Da lettera del 24 p.p.) — Copenaghen. Gli amatori di musica di questa capitale compartiscono clamorose acclamazioni al violinista italiano Bazzini che venne pareggialo a’ più grandi concertisti che ora vanno percorrendo l’Europa. L’esprcssionc di questo giovane è oltre ogni dire toccante. MOVE PUBBLICAZIONI MS1HL1 t. n. stabilimento nazionale piuyileg.” di GIOVANNI ItICOltDl PER L’ORGANO KILLER E mtX ove si trovano: 1.° Una breve descrizione dell’Organo c dei suoi Registri, colla rubrica delle Officiaturc ecclesiastiche, del Canto-fermo e del Falso-bordone. 2.° Trenta Prcludj in tutti i Toni c trentasei pezzi o Versetti di differenti caratteri musicali. CAVATINE FAVORITE DE L’0PÉltA EA STRANIERA ni: DEEEIXI variée pour te I*insta 14750 Op. 8. Fr. 2 50 GRAND DUO CONCERTANT liour Piano et Violate SUR DES MOTIFS DU ATABUCODOAOSOH du VERDI H08H0RÉ -x C." DE CESSOLE 45731 Fr. 6 litsar Piano SUR DES MOTIFS FAVORIS DE l’oPÉRA MARIA DI ROUAN db DOA IZETTI a®. Op. 91. SUo itua. fctûzia- inJ^oiiOete lier Tenore con affossiti." eli Pfte. SINIGAGLIA [ LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA M8MB WD1 15502 Fr. 2 50 13019 La stessa ridotta per Pftc solo. Fr. 1 75 GIOVIMI RICORDI EDITORE-PROPRIUTABIO. AH. 91 unisce a questo folcilo li pezzo JV. 9 DELL ASTOLOGIA CLASSICA MUSICALE Dall’I. R. Stabilimento Arazionale Privilegialo «li Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale (11 GIOVAKA’I RICORDI Contrada degli Omenoni N. 4720.