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NOTIZIE MUSICALI DIVERSE NB. Non avendosi potuto per abbondanza di materie inserire nell’attuai numero f articolo sull’Accademia e distribuzione dei premi datesi Giovedì giorno 7 settembre all’I. R. Conservatorio, parleremo di questa interessante funzione nel prossimo numero. I nostri signori Associati ci perdoneranno V involontario ritardo. KB. Diversi giornali, milanesi ed esteri fanno spesso l’onore a questa nostra Gazzetta Musicale di riprodurre non solo le notizie più importanti di’ ella offre ai suoi lettori, ma pur anche interi articoli. Noi siamo oltre modo grati a quei fogli di codeste più che fraterne prove di benevolenza, ma ameremmo meglio se si degnasse/o di accennare la fonte, da cui quelle notizie e quegli articoli vengono disinvoltamente attinti. — Il giornale inglese The Musical IVorld (Il mondo musicale) se l’è pigliala fieramente colla Gazzetta musicale di Parigi a cagione d’un certo articolo dato da quest’ultima nel suo N. 20 (giugno) col titolo Phisionomie du public des concert* don* le differentes capitales de l’Europe, e nel quale il signor Blandiard autore di quell’articolo con un piccante aneddotino caratterizzava in modo più clic scherzoso il gusto musicale degli Inglesi, i quali se ponno pretendere di dar lezione agli altri popoli nell’industria nobilissima di filar il cotone e di fabbricar temperini, debbono in santa paco ritenersi alla coda del progresso in quanto riguarda la musica,e tutte l’altre arti dell’affetto c delle fantasie. Ma questa non sembra l’opinione del Musical IVorld, cd ecco quindi accesa la sua bile e dischiusa l’abbondante vena de’ suoi scherni contro la Gazzetta Parigina. Se nonché il poveretto trovò pan pe’suoi denti. Il Blancbard, con quella sua penna pungentissima, rimbeccò le impertinenze in guisa che difficilmente il Musical IVorld otterrà di lacerare la patente di nullità mclodico-armonica appiccata molto bene alla nazione che non può nemmeno vantare di sua fabbrica le note del God save thè king c del Buie Britannia, il che è tulio dire per chi ha la frega del filarmonicismo! — Il celebre compositore G. Onslow, noto a tutto l’orbe musicale per le elaborate e immaginose sue sinfonie, e per le tante incomparabili sue musiche strumentali da camera, ma poco mcn che sconosciuto iti Italia, ha di fresco pubblicato tre Quartetti per due violini, viola c basso, di magistrale fattura. È questa una buona notizia per quella dozzina di professori nostri, cui piace di tanto in tanto riposare dalle fragorose indigestc musiche teatrali della giornata, esilarando lo spirito e ricreando l’orecchio con gasligale c nobili c veramente artistiche composizioni. — Bkri.ino 9 Agosto. Jeri sera nella sovrana residenza di Postdam, alla presenza della reai famiglia, di tutta la corte e (ji gran numero delle nostre sommità intellettuali, si diede la prima rappresentazione della Medea di Curifido, con la traduzione tedesca del signor Donner e con musica del signor Carlo Taubcr. Questa opera, la cui messa in isccna fu diretta dal celebre poeta lhieck, meritò gli unanimi suffragi dell’illustre assemblea. — -IO Agosto. Fino al presente i Salmi, le Cantiche e le Preci, clic sono i soli canti ammessi dal culto protestante, eseguivansi nelle chiese della Prussia dal popolo stesso, sulle antiche melodie con semplice accompagnaLo scorso anno il re Federico Guglielmo manifestò il desiderio che la parte musicale della liturgia protestante si vantaggi.vsàe di tutti i progressi fatti dall’arte nei tempi moderni, epperò, come già in altro foglio accennammo, S. M. nominò il signor Felice McndclsshonBarlboldy direttore generale della musica sacra in Prussia, e gli affidò il carico di procedere alla riforma della mu sica delle chiese luterane. Domenica passata, nella Cattedrale di Berlino, all’ufficio sacro clic celcbravasi in commemorazione del millesimo anniversario del trattato di Verdun, ufficio al quale assistettero il re e l’augusta sua famiglia, venne per la prima volta applicata alla celebrazione del culto protestante quella clic chiamar potrebbesi grande musica. I canti eran stati musicati dal signor Mendclsshon-Bartholdy, c componevansi alternativamente di recitativi, dia*ofic di pezzi concertati, di cori a quattro, sci, otto voci con accompagnamento d’orchestra o di due organi, e si eseguirono da seicento artisti c dilettanti sotto la direzione del medesimo signor Mendelsshon. I,’ effetto ne fu mirabile. (G. M. de Paris) — Il maestro Ferdinando Hiller fu eletto a supplire a Mendelsshon (chiamato a Berlino) nell’incarico di direttore dei Grandi Concerti, ecc. a Lipsia, per dove partirà quanto prima. - Questa città diventò ormai il centro della musica in Germania, almeno per tutte le composizioni non teatrali. La state passò quivi, come dappertutto, diremmo quasi silenziosamente, per quanto riguarda la musica. Ad ora ad ora la riproduzione di qualche interessante Opera e non altro di meglio. Un tenore, il signor Warda di Amburgo, con una voce già spossata; si mostrò tuttavia buon attore. Per la fiera testé cominciata si rimontò il Guglielmo Teli, c quanto prima si darà la Pari du Diable di Aubcr. Dopo la fiera si penserà ad una nuova Opera di Luigi Schmid!, e all’^nffi/one coi cori musicati da Mendelssohn. (Da una lettera da Lipsia). — Il teatro Reale di Berlino ultimamente incendiato, come riferimmo nel passato foglio, aveva quattro file di palchi ed era capace di 2500 spettatori. Edificato da Federico il Grande nel 1740, era stato inaugurato nel 1742 colla prima rappresentazione dell’opera di Graun Cesare e Cleopatra. — Il D’ubucodonosor del Verdi, piacque poco a Torino per quelle solite sciagurate ragioni che troppo spesso fanno riuscir male anche sui migliori teatri le migliori opere; vogliamo dire: l’imperizia, la negligenza, la mala volontà delle persone incaricate di dirigere la riproduzione dello spettacolo. «Che dirò poi del modo con cui venne messo in iscena questo Nabucco? (esclama il giornale torinese il Telegrafo). Giammai non erasi veduto tanto oltraggio al buon senso.» Parole abbastanza significanti. CAAOxVE ENIGMATICO INSCRITTO SULLA TOMBA DI HAYDN (Dalla G. M. de P.) — Di ritorno a Vienna nel 1814 feci un pellegrinaggio alla tomba del mio maestro Gius. Haydn. Non altri che il becchino sapeva il posto ove riposavano in vergognoso obblìo gli avanzi di quel medesimo Haydn al quale pochi anni prima erasi fatta a Vienna una specie di apoteosi. L’uomo grande pel suo genio, per le sue virtù, per tutto quanto fece di utile e di splendido, si eresse da sé stesso, e mentre ancor vivea, il monumento più bello e durevole, c certamente Haydò non aveva bisogno nè di marmo nè di bronzo per trasmettere alla posterità il suo nome illustre. Ma avrei pur voluto che il nome di Haydn marcasse il piccolo posto ove eransi collocate le sue ceneri sacre e pensai che doveva essere permesso all’allievo di onorare la memoria del maestro con un atto di pietà figliale. Collocai quindi su quella tomba onorata il più modesto di tutti i monumenti, una tavoletta in pietra colla seguente inscrizione. J. Haydn Obiit M.DCCCIX Canon amigmaticus 5 vocibui. DISCIPULUS E S NBUKOJ1.11, VINDOB. REDl’X Indi ad alcuni anni il corpo di Ilaydn venne trasportato al luogo ove nacque, a Rohrau, piccolo villaggio situato presso Bruck sul Lilha, in Austria presso alla frontiera d’Ungheria. Ivi il conte di Harrach, signore di quel villaggio, si onorò erigendo un nobile monumento sulla tomba di Haydn. La tavoletta di marmo rimase al suo posto nel cimitero di Vienna. La Gazzetta Musicale di Vienna diede un disegno di quella tavoletta; per mala ventura il piccolo canone eumginalico fu cosi male Copiato che impossibile doveva riuscire ai dotti armonisti tedeschi, accintisi alla difficile opera di dicifrarlo, l’ottener mai una soluzione dcll’cnnigma. La Gazzetta Musicale di Milano, e dietro a lei la Melodie, di l’arigi, riprodussero quel canone cogli errori di copiatura che trovavansi nella Gazzetta Viennese. Coloro i quali hanno la pazienza di codeste sottigliezze di contrappunto sanno che il menomo sbaglio nel tema, un sol punto di più o di meno rendono impossibile la soluzione del problema. Mi sono quindi affrettalo a riprodurre qui il canone tal quale si trova sulla piccola pietra sepolcrale. La Gazzetta Musicale di Parigi (1) riceverà e pubblicherà le soluzioni clic gli armonisti francesi c stranieri vorranno indirizzarle. S. Neukomm. Parigi, 27 Luglio 1843 (2). — I nostri lettori ricorderanno forse il cenno che nel N. 15 della seconda annata di questo foglio abbiamo dato intorno al fanciullo Giulio Bcnoni, dotato di precoce meraviglioso ingegno musicale. Il nostro signor Giovanni Ricordi, di passaggio per Vienna, ebbe a raccogliere un saggio di improvvisazione dal detto Benoni gentilmente dedicatogli, e vuole ora farne parte a’ suoi associali. Vcggasi il foglietto di musica che si unisce a questo foglio e nel quale si offre un Andante dettalo con sufficente eleganza di stile c correzione di numeri, e non senza qualche novità nelle idee. (1) E noi ripetiamo lo stesso per conto nostro. (2) Per imprevedute circostanze abbiamo forse tardato troppo a riprodurre questo articolo. E tuttavia crediamo che non sia stata data per anco a Parigi la soluzione del canone enigmatico, e che quindi i nostri amatori possano non arrivar troppo tardi. MOVE PUBBLICAZIONI Esitili IlELL’l. B. STABILIMENTO NAZIONALE PBIV1LEG." Di GIOVANNI RICORDI METODO DI VOCALIZZAZIONE DI mom ifàassMa Traduzione dal francese dì N. E. Cattaneo 15078 Parte prima, contenente 128 specie di Scale ed alcuni Escrcizj, che hanno per iscopo di render agile c pieghevole la voce. Questa parte può servire per quegli allievi che mancassero di un maestro n 18 — 15079 Parte seconda, contenente 40 Vocalizzi di progressiva difficoltà, ne’ quali vengono riprodotti tutti i temi di studio, cominciando dalle frasi melodiche più semplici fino alle maggiori difficoltà dello stile moderno 18 — STELLE DELLA SERA (ABENDSTEBNE) Iter Pianoforte 8IKE??S LilUIZR Op. ISO. RIMEMBRANZE DI LAINATE (Æsainate’8 EilangeJ (BÏWSiœi Op. 92. ALLA PRIMA CROCIATA MUSICA DI GIUSEPPE VERDI Ridotta per Pianoforte nello stile facile da JLtiiffi Pretesi 14952 al 62 L’Opera completa Fr. 14. Vendesi anche in pezzi staccati. GIOVANNI RICORDI EDITOBE-PBOFBIETABIO. iVJB. Si unisce n questo foglio un pezzo in dono ai signori Associati Dall’I. R. Stabilimento Nazionale Privilegiato di Ccleozrrafla, Copisteria e Tipografia musicale di GIOVANNI RICORDI Contrada degli Omenoni If. 1720