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— -HO — © I | medesimo Inno Sacro con arte degna di chi rese già ’ bello il proprio nome ne- fasti teatrali. Il Te Deum del | Nini scritto per la chiesa di 5. Gaudenzio in Novara i accoppia al robusto c sapiente artifizio dello stromenlale J la vaghezza delle melodie e la maestà delle armonie.? — Firenze. - Lo Stabat Ma ter di Rossini. - Udimrno un’altra volta questo sublime componimento nella Sala dello Stabilimento Goldoni la mattina del 5 corrente mese. Componevano il quartetto le signore Felicita Forconi (soprano) Annetta Lusa (contralto) i sig. Francesco Regoli (tenore) Gualberto Mariauini (basso). Il Bruscaglia dirigeva l’orchestra abbastanza numerosa: non donne ma bene ammaestrati fanciulli cantavano nel coro la parte di soprano e contralto. La esecuzione riuscì in complesso soddisfacente... Tutti ebbero applausi e specialmente piacque il quartetto - Quando corpus eseguito con molta unione. L’orchestra suonò con gran precisione, ma talvolta un po’ troppo forte. 1 cori furono meravigliosi, nè per certo i fanciulli ci fecero desiderare le donne. Il coro senza strumenti - Eja mater- fu detto con tal precisione e colorito che se ne volle la replica. (dal Ricoglitore) — Il violoncellista Seligmann nel giorno otto corrente ba dato un concerto nella sala dell’antica Accademia dei Coreofili del quale il chiariss. professore di violino cavalicr Giorgctli si compiacque darci la seguente relazione. • Il concerto del Seligmann, non ostante che il biglietto d’ingresso fosse a paoli dicci (prezzo poco comune a Firenze trattandosi di sentir musica) pure riuscì assai brillante, c la sua riputazione già qui acquistatasi si accrebbe. Egli piacque in tutto quello che eseguì, ma nei motivi della Sonnambola (fantasia da lui composta) cantò sul violoncello come lo avrebbero potuto fare i più grandi cantanti, ed esegui le diflìcollà di meccanismo con la nettezza di Bohrer...; nell’intuonazione il Seligmann è inarrivabile, o almeno non può farsi più di così. Una cosa mi lascia a desiderare, cioè un poco d’entusiasmo, un po’di poesia per dare a’discorsi musicali maggior varietà. - La Schobcrlccbncr diede poi in questa occasione una solenne mentita a chi andava propagando ch’ella avea perduta la voce; io non la sentii mai in tanta pienezza di forze c di mezzi artistici; ella cantò con una finitezza di stile, con una iutuonazione da non lasciare che il desiderio di udirla nuovamente. - Il inio Giovacchini suonò, e sé non fòsse mio allievo, le direi che suonò bene». — Napoli. - Teatro del Fondo - Or sono quattro anni clic l’cspcrimcntato poeta Salvatore Cammarano introdusse nella carriera della composizione teatrale suo fratello Luigi co’ Ciarlatani, opera in un alto che fu accolta con festa. Questo felice esperimento aveva in tutti eccitato la lusinga che una nuova produzione di due fratelli avesse a riuscire di completo trionfo. Altrimenti avvenne. il melodramma in. tre atti intitolato Ravvedimento non accrebbe in nulla le glorie del Cammarano (librettista) anzi non pochi versi riportati sull’Omnibus gli fanno torto. Circa la musica del Cammarano Luigi (travialo ancor esso come la maggior parte de’compositori della giornata) cosi si esprime il prelodato giornale alla cui imparzialità dobbiamo affidarci. ■ Parlando della musica essa in generale è sbagliata nel concetto; cioè tutta composta forte, fragorosa, difficile, poco spontanea, il che vuol dire non molto dilettevole. I cantanti in generale pendono ad invidiar il gusto esclusivo che invade i teatri di Roma c che non è mai stato pregio dei nostri, cioè di gridare; ma per verità quando la musica è tessuta in modo che bisogna o tacere, o prender le note come sono scritte, non so come possa un povero artista cantare con modi educati, senza alzare la voce come se parlasse a sordi Per l’esecuzione la Gruizl ha cantato benissimo ed ha infiorato il suo canto di taluni modi e grazie ben accette. Fraschini ha gridalo forse più di quello che voleva lo stesso maestro». — Bologna. Il Cosselli, non pago delle lodi acquistatesi come egregio basso cantante e distinto attore melodrammatico, volle anche meritar quelle di interprete di alcuni brani delia Divina Commedia, da lui con intelligenza ed anima declamati nella sera di sua beneficiata. In questi giorni Cosselli ha pur fatto pubblicare alcune sue composizioncelle vocali per camera. — Pibtiiobiìkgo. Il 23 maggio la signora Elisa Mccrli diede una grande mattinata musicale alla quale presero parte i signori Listz, Rubini, Blaes e Nigri. L’esito fu felice come era da aspettarsi da un sì eletto insieme d’artisti. — Il signor Dohler ci scrive da Parigi che ha dovuto troncare il corso de’suoi concerti a Copenaghen per la notizia ricevuta della morte di suo padre che lo richiama frettolosamente a Lucca. Nel prossimo venturo novembre c dicembre conta di dare qualche accademia in Italia, ove si recherà anche il famoso violinista Ernst per darvi pure de’concerti. — Lembehga. Vìeuitemps diede ormai tre accademie molto frequentate. Uno de’ nostri fogli assicura che fra poco daranno qui concerti Thalbcrg, Ernst e le sorelle Milanollo; talché Lcmhcrga diventerà la Mecca musicale. colla differenza clic i pii fedeli trovano qui di più die non trovano alla tomba del profeta gli adoratori di Maometto: - applauso fragoroso c moneta sonante. [Gazz. teatr.) — Viknna. La stagione dei concerti durò molto questo anno a Vienna; cominciò alla fine d’ottobre dell’anno scorso, e sembra aver terminalo alla prima metà del corrente giugno. Ebbero luogo a tutte le ore, incominciando dal mezzo giorno fino a mezza notte. Dieci artisti si fecero sentire nel pianoforte, sei sul violino (fra quali le sorelle Milanollo dieci volte), varj altri sull’arpa. sul violoncello, sul flauto, fagotto, melofono, sulla chitarra, in qualità ili cantanti, di compositori di musica; inoltre si eseguirono varj oratori, di Hàndel, di Haydn, ecc. (Gaz:, teatr.) DIZIONARIO MUSICALE CRITICO-UMORISTICO Continuazione. Accompagnamento (di Pianoforte). In tanta frotta di mascoli e femminini concertisti di Pianoforte, che invadono il regno dell’armonia, stupendi passeggiatori di tastiere, pochissimi sono che col dottissimo loro digitare giungano allo scopo della musica, al commovere, all’occupare il cuore di chi sente; mollissimi invece sono quelli che, dimenticando la famosa verità: Ce qui n’est que difficile ne plait point à la longue, alla lunga seccano indiscretamente tutti quanti quegli indiscreti che dalla musica pretendono commozioni, movimenti d’affetti; ma sono poi rarissimi i valenti accompagnatori (V. questa parola), e perchè?... perchè la pratica dell’accompagnamento richiede bensì, come suol dirsi, una buona mano, padrona assoluta del chiaroscuro, ma, appunto per saper disporre a vero soccorso del canto di questo chiaroscuro, che è il primo elemento dell’«pressione musicale, ci vuole nientemeno che... testa, c la maggior parte de’ pianisti che non sono già grandi esecutori ma esecutori di grandi difficoltà, a forza di lavorare ad ammaestrar le dita, le mani, gli avambracci, e un pochetto anche i piedi, dimentican la testa c peggio il cuore, costituendosi nella musica ciò che nella coreografìa sono a fronte delle espressive ballerine mime, le ballerine danzanti, che, per quanto siano aggraziate, agilissime, aeree Silfidi, non giungeranno mai al vanto artistico di avere colle loro, svariatissime sgambettate toccato un cuore, prodotto un palpito, anche in mezzo alle miliaja dei bravvaa, c dei baccanalcschi applausi. — La pratica dell’accompagnamento esige nientemeno clic una squisita sensibilità, una profonda cognizione del canto, buona dose di coltura.onde capire il senso, distinguere lo stile della poesia da cantarsi, un finissimo tatto del metodo d’accentare di ciascun cantante, un’attitudine a sapersi immedesimare con lui nel sentire, ad accendersi del suo drammatico càlore. Citi negasse la necessità di tutti questi requisiti (che non sono picchila bagattella) perchè l’accompagnamento ottenga la.pienezza dello scopo cui è destinato, potrebbe anche negare... tutto quello che vuole. (.’arò continuato). Nic. Eust. Cattaneo. MOVE PUBBLICAMI MSICAL1 DELL’I. R. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVJLEG." DI GIOVASSI RICORDI MARIA DI RODI Melodramma tragico in tre parti di S. (tini nifi frusti MUSICA DEL M.° CAV. GAETANO DONIZETTI Sono pubblicali t seguenti pezzi l-i-901 Sinfonia (per Pianoforte)... Fr. 5 75 44902 Introduzione. Coro, Ed è ver?.. n i 25 141)05 Ree. c Cav., Quando il cor, per T. ni — 14904 Scena c Cav., Cupa fatai mestizia, pcrS.» 3 50 44903 Scena e Cav., Genica di tetro carcere, per Baritono no — NIS. Verranno di mano in mano pubblicali tulli gli altri pezzi come pure le altre diverse riduzioni. (SANTO GEBGO variato col Clarinetto 0 di «Violini, Viola ERHSSTO Cmillltl Opera in * atti con Ballabili Poesia dei signori Scriba e Dclavigne recata in versi italiani dal signor A. C. di Siena MUSICA DEL M.° laimraM Ridotta per Canto con accomp. di Pianoforte dal Maestro •!, A*. JPinvia Fr. 50. (Vendesi anche in pezzi separati). CAPRICCIO PER PIANOFORTE SOPRA VARJ MOTIVI DELL’OPERA a MSOAMl ALLA PRIMA CROCIATA mmmm m&m COMPOSTO DA M1W SOPRA MOTIVI DELLA SONNAMBULA ai BELLINI Iter Clarinetto con accompagnamento d’Orehestra M38TO (BOTÙlMìtll 14776 Fr. 42 — IL TELEGRAFO MUSICALE Raccolta periodica di Pol-pourris brillanti sopra motivi delle O/tcre teatrali più recenti e più acclamate Iter flauto, Clarinetto o Oboe e lagotto COMPOSTI DA GIUSEPPE PAHRBACH Op. 24. Uinda di Chamounix 44506 Pot-pourri N. 4. -Fase. V. Fr. 4 44507 — n 2. n VI. n 4 44303 — u 5. ii VII. n 4 44369 — n 4. n Vili, n 4 a ii«l’Miit Tragedia lirica in * atti di (-. Perugini L’Opera completa per Canto con accompagnamento di-Pianoforte. Fr. 52 50. NB. Vendesi anche in pezzi separali. GIOVASSI RICORDI EDITORE-PROPRIETARIO. mmp° Dall’I. R. Stabilimento nazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVAA’AI RICORDI Contrada degli Omenoni N. 1720.