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- -102 chino, ncll’atlo quarto, cd il terzetto finale, di cui e specialmente bello l’adagio. Anche alcuni gran pezzi concertati sono degni di elogio, quantunque delia solila usualissima tessitura. - Se l’esito si sostiene felice, conto rimettervi fra poco un discretamente esteso articolo analitico su quest’Opera, che tra le laute mediocrissimc die ogni di si scrivono, merita a mio credere una qualche onorevole distinzione». C. Itone. Al teatro Alrbcrt Enrico Rolland, giovane di diciannove anni, esordi nella carriera di compositore drammatico coll’opera bulla Osti non Osti. Il giudizio del pubblico non fu troppo favorevole; in qualche pezzo vi sì scorsero delle ispirazioni non volgari, in altri mancanza di pratica teatrale e scarsità di cognizioni scientifiche. Dall iusicmc si e però potuto arguire clic il Rolland. innoltrandnsi con sempre maggior alacrità e con perseveranza negli studj, potrebbe aspirare a compiuti successi. Si guardi’ dal sovverchio frastuono, abborra gli effetti della grossa cassa, e rifugga dal costringere i cantanti a gridare; e ciò sia applicato {indie agii altri compositori della giornata, i quali e oramai tempo clic si riconducano sovra una via più ragionala e meno rovinosa per l’arte e per gli artisti. — Torino. L’egregio Cavaliere Romani nella Gazzetta Piemontese rende conto deH’accadcniia de’violinisti Ardili e Tolti al teatro d’Angennes nc’seguciiti termini: - Vengono da Milano due giovani professori di violino desiderosi di dar saggio ai Torinesi della loro maestria. Il Camhiaggio, non solo concede loro il teatro ed alcuni de’suoi virtuosi, ma si mette aneli’esso alla loro disposizione, e canta la grand’aria del Don Magnifico nella Cenerentola in maniera, che se Rossini fosse stato presente, gli avrebbe detto: bravissimo! Quest aria io l’ho pensata cosi. E avrebbe pure cantalo il famoso duetto dell’Elisir d’amore promesso nel Programma, se la signora Gambardclla non gli fosse mancata. Deve ella per certo esser mollo pentita di essersi dimostrata restia, e di non aver cooperalo a quella brillante accademia, poiché davvero quell’accademia fu tale, e l’ingegno di que’ due giovani professori spiccò in maniera singolare. Quale squisitezza di sentire, qual verità di espressione, quanta-dolcezza, e qual’anima!.Nella /’amasia per due violini composta cd eseguita da entrambi, l’Arditi e l’Yòtli, fece meravigliare la bella unione lauto difficile ad ottenersi e a serbarsi, là’ uno entrava nel pensiero dell’altro; l’archetto di quello scorreva animato dall’affetto che moveva l’archetto di questo; un solo concetto passava dalla mente dell’uno e dell’altro; e prcndea qualità da entrambi a vicenda: si sarebbe credulo che l’Yotti fosse l’eco dell’Arditi, e l’Arditi dcH’Yolti; avreste detto che le note di entrambi si fondessero insieme come il suono di due rivoli cadenti ncll’istcsso tempo e nell’istesso bacino. L’indole di questi due suonatori e tutta soave, tutta fluidità e melodia: nulladimcno, quando l’arte lo vuole,le corde sembrano centuplicarsi sotto le loro dita, le note si accumulano e s’incalzano, si dileguano e tornano, rapide, numerose, fuggenti; la maestria e tale che la difficolta non si scorge, che lo sforzo dell’arte prende l’aspetto di spontaneità, di natura. È d’uopo aver udito il Capriccio sopra varj temi del Donizclti, composto cd eseguito daU’Yotti per convincersene; converrebbe ricordarsi della Fantasia dell’Ardili sopra la Lucia, cosi difficile ad eseguirsi per le note raddoppiate; che ben di sovente si corre pericolo di non bene intuonarc; sarebbe mestieri finalmente udire un’altra volta lo Scherzo brillante scritto e suonalo da tutti e due, con un tal quale accompagnamento di campanelli, pieno di grazia, di venustà, di eleganza. Come compositori si dimostrarono si I’ uno che l’altro assai valenti in queste suonate: ma nelle due sinfonie a grande orchestra, non saprei dire, perché l’orchestra non era nè grande nè ben d’accordo. Ma ciò non nocque al bell’esito dell’Accademia Gli applausi furono pieni e concordi, e, quel che più monta, spontanei». — Alkssasdbu. Meglio non si poteva solennizzare la festiva ricorrenza che un’immensità di popolo attrasse in questa città. se non eseguendo il tanto decantato Stabat jVater di Rossini. I’cr cinque sere i mirabili accordi del Pesarese producevano indefinibile incanto; gli uditori in numero sempre maggiore, ogni volta, da nuove bellezze venivano affascinati. L entusiasmo non aveva limiti. Tulli i cantanti ottenevano gran copia di applausi. 1.’orchestra operava prodigi diretta dall’egregio Ghebart. Iti una parola l’esecuzione era degna di meravigliosi concepimenti rossiniani. Si dice, Genova e Novara star aneli’esse progettando di rivalizzare colle altre città di questo regno onde in Piemonte si abbia vanto di aver più generalmente e meglio che altrove compreso ed apprezzato lo Stabat. — Vif.nna. Codesta Gazzetta musicale parla <li{ un concerto dato il 1° giugno in questa capitale (senza dir dove) dal signor Giacinto Marras, primo tenore dell’accademia Reale di Napoli; i pezzi di Mercadante, di Donizetti e di Schubert da lui eseguiti ebbero molto applauso dal non numeroso uditorio. — Nell’accademia datasi il giorno antecedente nell’I. II. Teatro dell’Opera Italiana la signora ViardotGarcia cantò con gran maestria una canzonetta siciliana di Pergolesi, e il 6ignor Dérivis un’aria dell’Edipo a Colone di Sacehini l.a scelta di ambi i pezzi di quegli antichi maestri produsse una grata impressione e meritò non poco applauso. -- Si vuole clic ambi i veterani Eibler e Weigl, maestri di cappella dell’I. R. Corte di Vienna otterranno la loro ben meritata quiescenza, e il primo rimpiazzato dal secondo vice maestro di cappella di corte Assmayer. — Varsavia. Fin qui il biglietto d’ingresso ne’concerti pagat asi sovente due zecchini; il governo stabili d’or in avanti tal prezzo d’ingresso al massimo due rubli d’argento (circa dicci lire austriache). iGazz. Mus. unir.) — Aquisgràxa. Nei due giorni di Pentecoste davasi qu’i la 25.* festa musicale del Basso Reno, anche in forma di Giubileo: nel primo giorno, un Jlfagnificat ■ di Durante, la sinfonia in sol minore di Mozart, e l’Oratorio Sansone di Hiiiidcl; nel secondo giorno una sinfonia di Beethoven, un Salmo di Rcissiger, un inno di Cherubini e un altro di Vogler. — L’Armonia a Zurigo invitò le altre unioni di canto patrie per ia gran Festa di canto clic avrà luogo nei giorni 11 e 12 giugno. La prima giornata e destinata per i canti a gara delle singole unioni, e l’altra per l’esecuzione musicale in grande. — Il famoso violinista Ole Bull, raccolti nuovi trionfi nel suo concerto dato alla fine di Marzo a Copenhagen nella Cavallerizza, in presenza di oltre 6000 uditori, e partito per l’America Settentrionale. — Che che ne dicano i fogli francesi, Berlioz fece cattivi affari a Berlino. — Il nolo violinista Bchrer eccita entusiasmo col suo stromcnlo all’Avana. — Meyerbeer fu nominato membro d’onore dell’Accademia ili Londra. — Ambe le sorelle Milanollo diedero il 27 maggio un gran concerto a Brunii con ottimo successo. (Gazz. JJm. teatrale di Fienna) — Succede tanto di rado che gli stranieri tributino elogi a qualche pezzo strumentale immaginato da autore italiano che allorquando ci si oltre l’opportunità, non possiamo a meno di riportare i loro giudizj. L’cgregiu autoie uiualtico Jiaslncr cosi si esprime nel N. 22 della Gazzetta musicale di Parigi intorno al maestro G. Tadolini, che recentemente fece pubblicare un nuovo Quartetto per pianoforte, flauto, clarinetto e fagotto, dedicato al Re de’ Bclgj.. Tadolini è un artista abile, coscienzioso e sopra tutto modesto; ma ad onta di si onorevole modestia, di cui pochi esempj Offre il nostro secolo, nel quale il ciarlatanismo regna dispoticamente, da molto tempo tulli apprezzano questo degno maestro giusta il suo merito, li quartetto si apre con un larghetto di una melodia franca, spontanea, e con una lieve impronta di melanconia; lien diciro un allegro m la maggiore di colorito energico, espressivo e spiccato, poscia un adagio in re minore in cui la parte del pianoforte e assai brillante; un movimento di valtz in re maggiore o piuttosto un vero valtz alemanno pieno di effetto e di grazia si frappone a questo udayio clic in seguilo ricompare come prima e che passando fra varie modulazioni di squisita freschezza conduce all’allegro 2/4 in la maggiore che serve di finale. Noi abbiamo già dello che questo pezzo è di un effetto aggradevole: aggiungiamo clic ha distinta risuonanza senza esser di granue dilficollà, a: che non presume ad altro se non a piacere, sebbene la dottrina non sia lasciata in non cale. Siccome noi avremmo dispiacere di aver omuiesso una giusta lode, non dimentichiamo di accennare eziandio soddisfar esso a tutte le esigenze dello stile concertante. Il quartetto per pianoforte, Ilauto, clarinetto e fagotto non è solo destinato a solleticare le orecchie de’principi; gli prediciamo fra gli amatori della graziosa musica una meritata voga». — Offriamo un singolare esempio di melomania completamente Irlandese. Ad un ultimo concerto dato ultimamente da Thalberg nella sala dell’Anacreonlic’society, un lord irlandese non avendo potuto avere il suo solito posto andò in collera cd usci dalla sala. Ma non volendo però perdere il piacere d’intendere il grande pianista, lo invitò a venire alla sua casa dopo il concerto. Thalberg vi si recò, e dopo aver eseguile alcune delle sue migliori composizioni si rivolse, e non rimase mediocremente sorpreso nello scorgere clic il suo uditore s’era profondamente addormentalo. Offeso da questo omaggio per lo meno singolàrc, Thalberg si disponeva ad uscire, quando un cameriere se gli avvicinò, e gli fece scivolare nella mano un biglietto di mille lire sterline (25,000 fr.). La collera del celebre pianista si calmò, e ad onta del suo amor proprio egli desidera certamente che il lord possa trovare degli imitatori. — Il privilegio del teatro dell’Opéra-Comique, accordato al signor Crosnier, fu prorogato per altri dieci anni. A partire però dal giorno della proroga il diritto di questo teatro di fare rappresentare il genere detto Opéra-comique, non sarà più esclusivo. — Aubcr lia ora quarantotto anni. Egli e direttore del Conservatorio, maestro di cappella del re, e cavaliere della legion d’onore. Aubcr che nel lS2u, nonavea i mezzi onde comprarsi un pianoforte, ha acquistato nel corso di ventitré anni quattro magnifiche case poste nella contrada Saint-Georges a Parigi; egli ha inoltre sessanta mila franchi di rendita. Se anche Aubcr fosse un genio incompreso, egli non potrebbe dire certamente d’essere un genio mal pagato. — Sponlìni é arrivato a Parigi, e verso la fine di Luglio si troveranno pure in quella capitale Donizetti e Meyerbeer. Così i compositori più illustri dell’epoca si troveranno momentaneamente riuniti. Qual magnifico assieme di celebrità, Rossini, Donizetti, Meyerbeer, A ubcr, Halcvy, Spuntini, cec. — Leggiamo nella France musicale «Sapete la gran «notizia!1 Rossini è arrivato, Rossini è a Parigi. Ma • oime! il cigno italiano non vuol più cantare, egli ha • chiuse le ali, ha rinunziato ai successi, alla gloria - all’ebbrezza di nuovi trionfi! Ma è egli possibile che • il cuore di questo grande poeta sia morta alla poc• sia? È egli possibile che in quella imaginazione si • giovane, e poco tempo fa ancora si ricca, si brillante • di luce e di colori, tutto sia scomparso, l’amore, la «grazia, la passione, tutto ciò in una parola che il gc• nio ha di più nobile e di più hello? No, no, tutto non - è spento in questo sublime vulcano, e l’anima ar• dente che gettava nel mondo le melodie del Guglielmo • Teli, del Barbiere, dell’Otello conserva ancora dei» raggi e delle scintille. Lasciate, lasciate! se Rossini «vorrà cantare, canterà; se dopo un lungo silenzio il suo • cuoio e pieno di melodie bisognerà bene alla fine che • trabocchino! ed allora, il giorno in cui succederà ■ sta peiia musica! a gran fe• Rossini e giunto questa settimana, e dal giorno del • suo arrivo la casa che egli abita offre l’idea dell’in• grcsso d’un teatro; tanta è la gente che vi si affolla «come in una sera di rappresentazione strordinaria. Le • visite depongono i loro biglietti, o lasciano scritto il • loro nome sopra un registro, giacche non lutti pos• sono pervenire all’appartamento dell’illustre artista. • Rossini ha bisogno di calma e di cure ad ogni istan• te; gli e formalmente proibito di scrivere e di irat• tenersi troppo tempo sopra una cosa. La sua malat«tia esige una grande tranquillità di corpo e di spiri. to, cd egli deve evitare soprattutto ciò che potrebbe. cagionargli delle emozioni troppo vive. ■ Ecco poi un’altra notizia importante; Lablache cd ■ il direttore del Teatro Italiano, si sono abbracciati a • Londra, e da questo commovente ravvicinamento uc «uscì, in un modo affatto naturale, un contralto, che • ci assicura il celebre cantante pclla prossima sta• gione. Cosi il passato e dimenticato, le dissensioni si - sono estinte, la riconciliazione fu completa. Il giocondo • Don Bartolo, il divertente e curioso Don Pasquale, «il più grande artista, in una parola, che sia a’nostri «giorni comparso sulla scena ci ritornerà nel mese di. ottobre. I signori Jannin e Vaici (direttori del Teatro ■ italiano), sono degli uomini assai abili cd intelligenti; «essi fanno degli splendidi preparativi. Noi avremo que«st’inverno una compagnia formidabile, e, cosa che» certamente non guasta nulla> due o tre opere nuove. • Fornasari, che ottenne a Londra dei successi tanto. meritali, debuterà assai probabilmente nel Belisario.» Ronconi, pel quale D.onizèlti ha scritta una magni«fica parte nella nuova opera Maria di llohan, la quale. sarà fra pochi giorni rappresentala a Vienna, e Salvi • di cui ci si fanno molti elogi, si uniranno a Mario, • a Morelli, a Gorelli, alia Grisi, alla Persiani, alla Nis. scn ecc. In tutto il mondo non si potrebbe trovare un «assieme di nomi più belli e di talenti più variati e • più distinti». — A proposito dell’arrivo di Rossini a Parigi, quei giornali assicurano che la Grand-Opéra prepara perla sera ili cui il sommo maestro onorerà eolia sua presenza la prima scena lirica della Francia uno spellacelo, che sarà un delicato e magnifico omaggio al primo genio musicale vivente. Questo sarà composto dai pezzi migliori dell’Assedio di Corinto, del Guglielmo Teli, del Barbiere, e dell- Otello. — Barroilhct fu riconfermato alla Grand-Opéra con magnifiche condizioni. Egli avrà cinque mila franchi al mese e due mesi di congedo ogni anno. — Nella scorsa settimana si sono pubblicati a Parigi due studi per piano del celebre I’rudent. Questi sono l’Jlirondelle e la Bonde de Jfuit. Raramente si vide un successo eguale a quello ottenuto da queste due composizioni. — Th. Labarrc terminò or ora la sua opera,.Vélhode de harpe. Tulli gli arpisti attendono con grande impazienza il lavoro di questo maestro. Questa sarà certamente un’opera degna della celebrità di questo grande artista e compositore eminente. I.a proprietà di questa opera fu comprata da Meissonnicr, che si propone di pubblicarla quanto prima. — Sivori a Londra produce una straordinaria sensazione; il teatro Italiano alla sera del suo concerto era incredibilmente affollato, e risuonò di applausi i più unanimi e più romorosi. Il pezzo principalmente intitolato Le Cornerai de Penise ha prodotto il più grande entusiasmo. I giornali inglesi riboccano di elogi su questo giovane ed eccellente artista. — Quanto prima si darà a Brusscllcs il Don Pasquale di Donizetti, opera clic sembra destinata a percorrere con successo tutto il continente europeo. — Nella settimana scorsa, in uno de’ più eleganti salone di Parigi, debutò con eccellente successo il secondo figlio di Lablache, Nicola, In cui voce fu giudicala degna di appartenere ad un uomo. clic porta un nome sì splendido nei fasti teatrali. — Gli Inglesi apptaudono con entusiasmo allo straordinario talento di un flautista cicco, il signor Eriche, che giunse a Londra da Berlino. — Drcyschock continua ad avere a Londra la più lusinghiera accoglienza; è impossibile dare un concerto che abbia della distinzione, se sul programma non si legge il nome di quest’artista. — Il dilettantismo inglese si occupa assai delle composizioni di due artisti italiani, i signori Guglielmo e Meraviglia, dei quali l’ultimo soprattutto è assai apprezzato. Fra i graziosi duetti dovuti alla penna di questo maestro, si citano come deliziosi la Zingarcllae la Gita in Gondola. — Dietro gl’inconvenienti successi al teatro di Marsiglia, i direttori furono costrelti a sospendere il corso delle rappresentazioni. — Si occupa in questo momento a Madrid della fondazione di una istituzione piena di utilità cd assai ben concepita. E questa un Ginnasio ìtlusicale destinato aH’iiisegiiamcnto di tutti i rami dell’arte. Noi accenniamo particolarmente con elogio lo stabilimento di una biblioteca ili musica antica e moderna, divisa in quattro classi: l una conterrà i capolavori della Germania, quelli dell Italia la seconda, ia terza è destinala a quelli della Francia, mentre la quarta è riservata per quelli della Spagna; sventuratamente in quanto a capolavori la Spagna deve sperare nell’avvenire, ma in quanto al passato essa sarà assai imbarazzata se vorrà radunarne un numero appena tollerabile e degno d’oocupare un posto in una biblioteca. filOVASiVI RICORRI EDITOBD-PBOPBIETABIO, Rall’I. 35. SiaSiiiiniento Xazionaie Prhiie^ialo «28 Calcografia, Copisteria e Tipografia Masiealc «li GIOVAaVKT RICORRI Contrada degli Omenoni;Y 1720.