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NUOVE PUBBLICAZIONI ESCALI DEI.l’i. H. STABILIMENTO NAZIONALE PR1VILEG.0 DI GIOVASSI RICORDI. DE LORD WESTMORLAND;pour /Riatto PAR TH. DOHLER LA SERENATA CAPRICE pour PIAMO SUR UN MOTIF FATORI DE BON PASQUALE de BONIX,ETTI Stilli îâlïMin pour Piatto et Violon 70LFF Sï 7IS3ZÎSK?! il _________ Fr. T FANTAISIE BRILLANTE DOS PASQITAEE nr. DOSIZETTI pour Piatto ss. sassosa 11709 Op. 53. Fr. 4. 95 m PER CORVO DA CACCIA (12 ne’Tuoni maggiori c 12 nc’Tuoni minori) colle rispettive loro Cadenze da eseguirsi con un solo Ritorto mm mmm tioet»’ le Piatto SUR DES MOTIFS FAVORIS DB l’oPÉRA COHliABO B’A Bj ’FA AM UBI A DE P. RICCI C. A. G A MB INI Op. 46. REMINISCENZE dell’opera SAPPO tli PACINI B&SmSlù BMÌiùOTS fi e e Pianoforte C. L sillEHI! 14436 Fr. 4 SS 1CHTCS-ZLÀ1T33 Op. 145 14852 Per Pianoforte solo.... Fr. 2 SO 14835 Per Pianoforte a 4 mani.... n 4 — 14854 Per Violino e Pianoforte....» 2 SO 14855 Per Flauto e Pianoforte.... n 2 50 14856 Per 5 Violini e Basso n 3 25 14857 Per Chitarra " 1 75 14838 Per Flauto» 1 25 14859 Per Orchestra n 11 — 14840 Per Pianoforte nello stile facile..» 1 75 GIOVASSI RICORDI EDITOBE-PBOPBIETABIO. Dall’I. R. Stabilimento Razionale Privilegiato ili Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di CIO VAX XI RICORDI Contrada degli Omenoni /f. 1720. — Alla Grand Opéra si rimetteranno in iscena quanto prima i Martiri di Donizetti. — Vieuxtcmps è ora a Praga ove ottiene dei grandi successi. Il quarto concerto dato a Pesi da questo artista, avca attirata una folla immensa, che egli rapi ed entusiasmò col suo inimitabile talento. Vieuxtemps. dice un giornale di Pest, ebbe per lo meno dodici chiamate. — Servais, il celebre violoncellista, è a Bruxelles, ove conta di dare dei concerti. — Un nobile signore portoghese ha inaugurato ultimamente un teatro, clic avca fatto erigere con grande magnificenza in una delle sue terre in vicinanza di Lisbona. La regina e suo marito aveano accettato l’invito. Al loro arrivo si presentò a S. M. un programma, su cui figuravano tre opere: essa ha scelto i Diamanti della Corona, e lo spettacolo cominciò quasi subito. Le parti erano sostenute da persone della società del Conte del Farrobo, che dava la festa, c dal conte stesso. Tutto procede a meraviglia, le decorazioni ed i costumi erano d’una verità perfetta (la scena ha luogo in Portogallo) ma ciò che merita d’essere notato si», che il conte avca fatto alla mattina distribuire delle considerabili somme agli indigenti, non volendo, egli diceva, che i poveri soffrissero mentre si si divertiva nelle sue sale. — Si si occupa molto a Parigi da qualche giorno d’uu giovane artista clic possiede sul corno un talento, che ha realmente qualche cosa del prodigioso. Il sig. Vivier, sovra questo istromcnto, che non sembra destinato che a fare udire una sola nota per volta, eseguisce dei pezzi a due ed a tre parti. Il sig. Vivier non ha cheveut’anni, è nativo di Brioud, cs’è formato da sè stesso senza il soccorso di alcun maestro. Pare che egli sia assai bene organizzato per la musica, e quando suona ad una parte sola, può rivaleggiare coi migliori esecutori. — Il celebre arpista Parish-Alvars è in questo momento a Francfort, da dove partirà per Darmstadt, Manhcim, Carlsruh, Stuttgard. Al principiar dell’inverno, Parigi e Londra lo possederanno alla lor volta. DIZIONARIO MUSICALE CRITICO-UMORISTICO Continuazione. Accompagnamento (Scuola dell’) - Ha studialo l’accompagnamento! - Sa l’accompagnamento! - Conosce la numerica, ma!... a fondo! - Eh sì! legge come niente fosse il )lasso numerato!... E tutte volte clic avrete sentito tali espressioni vi sarete accorti che nelle leste di colesti esciamatori sta sempre sottintesa la conseguenza; Ergo è un accompagnatore; eppure troppo sovente il fatto dimostra la falsità di quell’Argo. Prescindo per ora dal toccare l’impostura, il monopolio, il pedantismo, l’oscurità che talvolta fanno di questa scuola un tormento pe’giovani studiosi, un inferno pc’non teneri dello studio, una noja soffocatrice del genio (V. A»merica-Basso numeralo). Supponiamo che l’allievo del maestro d’accompagnamento sappia leggere con tutta esattezza c facilità i Bassi numerali, e sappia anche dar ragioni tecniche delle modulazioni indicate colle cifre, de ritardi, inganni, preparazioni, percussioni, risoluzioni e via via discorrendo, ma, c solo per questo si vorrà dedurre quell’Argo?... eppure si può dare e si dà bene spesso il caso che un cotale.allievo non sia ancora un accompagnatore (V. questo vocabolo), non è raro che il prontissimo, il dotto dieiferatorc de’ numerali accordi sia un cattivo, un incomodo accompagnatore. E d’onde ciò? dalla mancanza di filosofia nella scuola dell’accompagnamento, dal non pensare che questa scuola è quella stessa della parte materiale della composizione o contrappunto, c che, dopo i rudimenti della scienza dell’armonia, bisognerebbe instradare gli allievi a graduato studio delle partiture, a facili escrcizj pratici di accompagnare, onde di buon’ora titillare la fantasia del principiante, iniziarlo all’estetica musicale, incamminarlo sulla strada del buon gusto, e cosi accenderlo di quel bel fuoco che, portandolo al grado di vero accompagnatore, poi da questo a quello del contrappuntista, valga poscia a fargli superare colla forza del genio educato l’immenso intervallo che ancora gli resta per giungere alla più alta, più gloriosa meta della musicale gerarchia, quella del maestro compositore nel vero senso tecnico dell’espressione, cioè del creatore di esprcs- j sivi, commoventi melo-armonici concenti, ed alzarsi so- ’ pra la turba de’maestri da dozzi.... ma vedi (maestro). (Sarà continuato). Nic. Eust. Cattaneo. celebri autori; e il sig. Seligmann diede saggio di una rara intelligenza nell’esecuzione di quosto genere tanto | difficile di musica. Quindi suonò con eleganza di stile, i con perfettissima intuonazione, con bel portamento di arco, e con un’espressione senza caricatura, diverse pregevoli sue composizioni (che accompagnavagli egregiamente il maestro Manetti) e la ristretta si, ma intelligentissima udienza, convenne unanimamcntc dei picgi rari del Seligmann, non solo come quartettista egregio, ma eziandio come solista di rara abilità. Darà egli un pubblico concerto. (Dalla Gazzetta di Firenze). — Tortona. Anche questi cittadini desiderarono bearsi collo Slabat rossiniano. Il loro godimento sarebbe stalo compiuto se meno vacillante e difettosa fosse riescila l’esecuzione. — Piacenza. Una nuova cantata - il Genio d’Italia con tersa poesia del Jannctti e brillante musica del ISajetti fra gli applausi di un affollato uditorio venne eseguita per l’inaugurazione del Ponte sul torrente Tidoue. — Casai. Monpkrrato. Il maestro Perelli ottenne non volgari encomi per la composizione di una cantata scritta per ordine della Direzione teatrale nella circostanza che S. A. R. il Duca di Savoja allegrava di sua presenza il teatro. — Parigi. Carlo Filtsch è un pianista di dodici anni; di tulli i fenomeni che abbiamo da lungo tempo veduto, a non dubitarne, c il più notevole, c quello che in sè stesso ha un maggior valore reale, o piuttosto non è 1111 fenomeno, è un artista, la cui età poco importa, che possiede un talento di primo orline, c dal quale, quand’anche già fosse adulto, ad eccezione forse di un po’più di forza, non si potrebbe nulla desiderare in rapporto dell’abilità meccanica, della grazia, dell’espressione c dell’accento musicale. In tal guisa doveva suonare Mozart fanciullo, cosi ci ricordiamo aver udito Liszt or saran poco meli di vent’anni. Senza esagerazione noi crediamo poter non solo augurare ma ben anco sperare pel Filiseli altrettanto brillanti destini. Egli è unga rese come Liszt. Da un anno venne a Parigi per prender lezioni da Chopin, ed il maestro già dice non aver più nulla ad insegnargli. Al suo concerto Carlo Filtsch in fatti esegui da artista provetto la fantasia sul Don Giovanni di Tbalberg, un notturno e varj studj di Chopin, c l’andante della Lucia di Liszt. Ognun può immaginare quali vive simpatie abbia destate nell’uditorio una simile precocità. (Dal Mondo Musicale) — Vienna. (Teatro dell’Opera Italiana). Alla seconda rappresentazione del nuovo Ballo il Lago delle Fate, avuta luogo il d9 maggio, precedette un’accademia musicale, nella quale, fra le altre cose, la signora ViardolGarcia esegui con gran maestria un’aria di Uàndcl, e quella Di tanti palpiti di Rossini (distanza secolare fra ambi i pezzi), c manifestò cosi la sua alta coltura musicale, suscitando il maggior interesse col semplice bel canto di qucH’antico maestro, e facendo sorgere coll’aria di Rossini un tale entusiasmo, clic dovette ripeterla. — Il 25 maggio, le sorelle Milanollo davano un’accademia musicale nella gran Sala del Ridotto, a benefizio dell’Ospitale de’fanciulli. (Gazz. Teat.) — Si parla molto bene a Parigi dell’opera postuma di Mónpou, di cui si continuano indefessamente le prove. M. Adam che ha terminato ed istrumcnlato quest’opera ne sorveglia la mise en scéne, con più premura e con più zelo, di quello che farebbe se la musica fòsse sua. Quest’omaggio reso alla memoria di Monpou onora altamente l’autore del Chalet, del Foslillon, del Boi d’Tvetot ecc. — M. Herman, il brillante violinista che ottenne du-; rante l’ultimo inverno dei grandi successi nei salons i di Parigi, partirà il 30 di maggio per Nancy, ove era j chiamato da quella socielà filarmonica. Nel concerto che; sarà dato il giurilo 2 giugno da questa società, egli suo-! nerà la sua bella fantasia, op. 1, che comparve ora pubblicata splendidamente per piano e violino. — Una giovane arpista di Tolosa, madamigella Teresa Roaldés diede un concerto ad, Agen, riportando uno di quei successi, che fanno epoca in provincia. — M. E. Magner, già allievo del Conservatorio c maestro di piano a Moulins, ebbe la velleità di fare il suo piccolo Slabat, e di farlo eseguire nella città, che gode il beneficio de’suoi insegnamenti. Moulius ha così il suo Stabat, come l’Europa ha quello di Rossini; tutte c due, a quanto si dice, ne sono coniente. — Il Giornale le Quiteur de Saint-Quinlin rende conto d’una messa composta da un giovane di Ham,: dal signor Lamottc, ed eseguita nella chiesa della sua città natale. Questo giornale dà delle eccellenti informazioni sul nuovo maestro, ed anzi lo incita a recarsi a Parigi, ove avrà un campo più vasto pello sviluppo del suo ingegno. Il consiglio è eccellente e potrà essere proficuo «e non nasce dalla dolce affezione, che pullula all’ombra del patrio campanile, giacché se Parigi è un teatro splendido pel vero ingegno, è un terribile abisso peli’umile mediocrità. — Ad Angoulcmc nelle sale della prefettura ebbe luogo un concerto a vantaggio delle vittime della Guadalupa. Il programma annunziava venti pezzi! Viva Dio! gli spettatori che ebbero I’ enorme rassegnazione di restare fino alla fine, mostrarono di unire ad un grado assai stimabile le due più illustri virtù dell’evangelio la carità e la pazienza. Almeno in Italia si ha la gentilezza ili supporre clic dodici pezzi al più, possano annojarc sufficientemente ed in una maniera plausibile l’amato 2 rispettabile pubblico. — Il debuto della compagnia lirica a Bordò è stato ni complesso felice. Madamigella Elian nel Barbiere è! stata assai applaudita, ma il primo basso Boullard ebbe j la soddisfazione di sentirsi a fischiare. Probabilmente?gli cederà il posto ad un altro basso, onde non subire incora le commozioni d’un successo certamente assai rumoroso. — A Tolosa il tenore Espinasse fece fiasco, come ’ecc fiasco il sig. Daudé a Marsiglia nel Guglielmo Teli. Questi due signori, unitamente al signor Boullard tornerebbero un’invidiabile compagnia pel teatro di...