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GAZZETTA MUSICALE

N. 17

DOMENICA
24 Aprile 1842.

DI MILANO
Si pubblica ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in 4.° di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio figurato si intitolerà Antologia classica musicale.
La musique, par des inflexions vives, accentuées. et. pour ainsi dire. parlantes, exprimè toutes les passions, peint tous les tableaux, rend tous les objets, soumet la nature entière à ses savantes imitations, et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sentiments propres à l’émouvoir.

J. J. Rousseau.

Il prezzo dell’associazione annua alla Gazzetta e all’Antologia classica musicale è di Aust. lire. 24 anticipate. Pel semestre e pel trimestre in proporzione. L’affrancazione postale della sola Gazzetta per l’interno della Monarchia e per l’estero fino a confini è stabilita ad annue lire 4. — La spedizione dei pezzi di musica viene fatta mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Ricordi, nel modo indicato nel Manifesto — Le associazioni si ricevono in Milano presso l’Ufficio della Gazzetta in casa Ricordi, contrada degli Omenoni N.° 1720; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Uffici postali. Le lettere, i gruppi, ec. vorranno essere mandati franchi di porto.


POLEMICA.

Risposta ad un articolo ilell in vnrnlo maestro Casamorata sullo Sl’ABAT di Rossi ai inserito nella t.VfiicHn Musicale di Milano del 3 aprile 181?. (Ci saremmo creduti in diritto di rifiutal e l’inserzione di questa Risposta, non solo per esserci stata incinta da Bologna senza nome <l’autore, il che può dar luogo a più di una interpretazione contraria, ma anche perchè ne sembra, dettata con quella concitazione di’ animo che non lascia, supporre abbastanza tranquillo e quindi imparziale Io scrittore. Nondimeno, poiché si tratta di una quistione riguardante un capolacoro musicale tanto in questi passati giorni acclamato, trovammo concernente prescindere dalle ragioni che poteano autorizzarci ad una giusta lipulsa, ed abbiamo ammessa la risposta in discorso, alla quale per altro abbinili creduto necessario apporre alcune nostre note intorno a cose di mero fatto e (C generali principii, non senza riservarci a pubblicare, se farà duopo, quelle controsseivazioni che il nostro collaboratore incriminato crederà docer fare alla Bisposta dell’anonimo bolognese. Dobbiamo intanto accertil e che, risiedendo a. Firenze sua patria il detto sig. Casamorata, non potremo dar posto alla sua replica in questi fògli cosi presto come corremmo. -Da ultimo,per ciò che riguarda la validità e 1approposito delle argomentazioni, usate dall’anonimo autore della seguente Bisposta a combattere l’articolo dello scrittore firentino, ogni lettore non preoccupato potrà da sè stesso far giusta ragione). G. Battaglia. u eseguito la sera del l i scorso L|p> marzo per la prima volta in FiSpÈlfrenze lo Stabat. Mater del maeVsPstr°cavaliere Rossini; e vi candidarono la signora principessa Elisa PoniatOAvslti, nata Montecatini, la principessa Lobonoff, Scliwaclikeim, Carolina Einzi-Morelli. ed i signori principi Carlo e Giuseppe Poniatowski, il cavaliere Montenegri ed il maestro Michele Giuliani, con gran numero di dilettanti d’ambo i sessi e di distinti artisti i quali lutti concorsero spontanei, ed ansiosissimi di poter udire un nuovo lavoro di quel sommo maestro. Tutti teneano per fermo si paleserebbe nella nuova opera la rediviva scintilla di quel versatile sublime ingegno che primeggiò per tanti anni sulle scene d’Europa intera, e che continua tuttora ad attirarsi l’ammi|| razione di chi intende e gusta il bello per eccellenza, e di chi dedicatosi allo studio dell’arte musicale, esamina le dotte carte ch’egli ha scritto. Mancava, come è noto, la partizione; quindi fu d’uopo contentarsi di una meschina riduzione a piano del signor Gabarre, francese, per eseguire la parte islrumentale, mediante due piani, cui sedevano i maestri Gordigiani e Marietti. La direzione era allidala al chiarissimo maestro Mencini. lo ho parlato con più d una persona trovatasi presente a quell’esecuzione, e diffusamente ne ho parlato; e fra gli altri con un dotto cavaliere, iiirlelligentissimo amatore e cultore di musica clic passò gli Appennini espressamente per udire lo Stabat di Rossini m Rologna dove si esegui la sera del 18 scorso marzo. Io fui presente, quando parlando egli coll illusile maestro Gonizetti narrava 1 immenso effetto, e la magica sensazione in lui prodotta da quel sublime capolavoro, udito nella sua integrità, e interrogato dal summentovalo Donizelti sullo Stabat eseguitosi in Firenze rispondeva - non potersi istituire un confronto giacché due terzi della bellezza e dell’effetto mancaron colà, e per la deficienza della ingegnosa magnifica istrumentazione e per la diversità dei movimenti qui in Bologna dati dall autore alla sua opera in gran parte sbagliati nella riduzione di Gabarre. - Era terminala la prima parte dello Stabat cioè il coro - Fja mater ìons amoris - quando accadea questo dialogo, che il celebre maestro direttore chiuse dicendo al suddetto cavaliere - Aspetta e sentirai Rossini anche più colossale. - Ora sopra l’esecuzione in Firenze di questo Stabat, e più sul merito della musica, ha pubblicato un suo articolo il signor avv. Casamorata, inserendolo nella Gazzetta Musicale di Milano al Num. 14, 3 aprile 1842. Non era certamente mio pensiero dire una sola parola sopra questo articolo. -11 farsi apologista o difensore della penna musicale del celeberrimo maestro è cosa inutile, quanto Io sarebbe il parlar de’ pregi di quel bell’astro che vivifica il mondo; il ritenerlo insultato dalle censure altrui sarebbe come voler ritenere scemato lo splendore del sole dal passare innanzi al suo disco di un’oscura nuvoletta o di una fugace meteora. - Ma l’inurbana animosità (A) (A) L’anonimo autore (li questa Risposta è in inganno. Rilegga a mente riposala l’articolo del sig. Casamorata e dovrà confessare che non v’ha in esso una sola parola cui possa attribuirsi il menomo senso d’inurbana animosità. La Gazzetta Musicale non avrebbe dato posto ad uno scritto che fosse dettato nel modo gratuitamente supposto dall’anonimo bolognese. con cui il coito critico parla dcH’opera di Rossini, merita clic io, non colto, nè dotto, nè conosciuto scrittore, ma amico del bello e del vero, palesi quanto poca sia in lui la cortesia, censurando si aspramente II lavoro di un sommo, quanto grande la presunzione erigendosi in giudice di lui, clic non ha forse ben compreso, e sprezzando anche l’opinione manifestata sullo Stabat dal dotto maestro della Cappella ili San Marco di Venezia, il sig. Perotti (R). 11 Casamorata vuol parlare delle bellezze, dei difetti, e del carattere di una musica della quale (supponendo anche sia in caso di giudicarne} non ha veduto che una informe riduzione! Ma ignora egli adunque quanto cambi l’indole e l’aspetto di una melodia il modo con cui è istrumentala, il movimento che le viene assegnato dall’autore? - Ignora egli che della maggior parte delle cantilene in dupola si ponno fare contraddanze o quadriglie ove se ne alteri il movimento; che della maggior parte dei canti in tripola si ponno lare dei vallz? - Ignora egli che una frase, che non avrebbe alcuna espressione religiosa (come pretende del secondo versetto che stranamente assomiglia all’Assedio ili Corinto ed al Guglielmo Teli, quasi si potesse somigliare una sola aria a, ine i.t lui sparti ri (C)) facendola per esempio eseguire da un brillante clarino in do con accompagnamento di trombe, timpani, sistri, in movimento allegro, acquista tal religiosa espressione quando la melodia viene soavemente eseguita dai violoncelli con placidi accompagnamenti dcU orcbestia, ed in moto di andante sostenuto? Ignora egli, che per dare un progresso alle scienze ed alle Belle Arti debbonsi alcune volte percorrere nuove strade, o scostarsi alquanto da quelle battute per secoli e secoli dai nostri predecessori? Ignora egli quali censure ed amare critiche si scatenarono dalle penne di que’ vecchi barbassòri clic vedevano nata per opera di Rossini una compiuta rivoluzione nella musica drammatica; censure e critiche clic niun altro effetto produssero nei maestri di musica che vennero in seguilo se non di maggiormente persuaderli a correre il sentiero aperto ila Rossini stesso perché cònducea a nuove bellezze e maraviglfosi effetti musicali! Se (B) Falso! Il signor Casamorata solo in alcuni pochi parziali punti si c dichiarato di opinione diversa da ((nella manifestata dal sig. Perotti, e si il fece con ogni maggior riguardo e colla più rispettosa stima verso il detto maestro di Venezia. (0) Sottigliezza die non può aver forza di ragione se non per que’ piccoli spiriti clic rinegano il vero senso sottinteso di un concetto per attaccarsi alla maggior o minor esattezza della frase.