primi cristiani. Questo si vede in uno dei
sermoni di sant’Agostino: a Meglio è, dice
egli, vangare e lavorare il giorno di festa
che ballare. In luogo di cantar salmi sulla
lira o in sul salterio, come era costume
delle vergini e delle matrone, le nostre
donne perdono il loro tempo a ballare, ed
anche ricorrono a’ maestri di cpiest’arte.»
Il P. Menestrier nota che il nome di coro
che si applica ancora a quella parte delle
nostre cattedrali ove i canonici e i preti
cantano e uffiziano è originariamente derivato
dal greco vocabolo X1/30;, che significa
danza, o compagnia di danzatori.
Dopo san Gregorio, ebbero luogo molti
cangiamenti nella notazione del canto ecclesiastico,
senza che però il suo sistema
subisse la minima alterazione. Punti, accenti
e diversi altri segni furono adottati
per indicare l’elevazione o l’abbassamento
della voce, e nel decimo secolo si incominciò
a fare uso delle linee o righi 0).
Ye n’erano otto o nove e le sillabe erano
scritte negli spazii secondo la nota alla
quale ciascuna sillaba corrispondeva. Il loro
posto sulla linea era indicato con una lettera
dell’alfabeto posta in capo a ciascuna:
lettere maiuscole per le più gravi e minuscole
per le acute. Alcuna volta le note
erano scritte sopra le parole e congiunte
a quelle con tratti o legature. Tutte queste
differenti notazioni si trovavano negli
antichi libri di coro dal sesto sino al decimo
secolo, e sarebbe altrettanto difficile
lo spiegarle quanto il leggere una lingua
della quale non si conoscessero nè i caratteri,
nè la grammatica <2>.
Il sistema di musica sacra adottato a
Roma prevalse tosto in pressoché tutti i
paesi ove la religione cristiana s’era stabilita;
ma lo scisma che scoppiò nel nono
secolo fra la Chiesa greca e la latina impedì
alla prima di adottare i cangiamenti
che furono dopo quest’epoca fatti nel rituale
romano, e l’antica notazione fu continuata
nella Chiesa greca sino al punto
in cui fu del tutto cangiata da san Giovanni
Damasceno, che a quella sostituì un’altra
di un genere tutto particolare che tuttavia
è in uso nelle Chiese greche. Questi caratteri
non esprimevano semplicemente dei
suoni, ma tutti gli intervalli usati nel canto,
come i semi tuoni, i tuoni, le terze maggiori,
le terze minori, ecc., i tratti ascendenti
e discendenti, colle loro differenti durate,
e del pari le intere frasi.
Quanto qui si è detto è tutto ciò che
abbiamo potuto raccorre di più positivo
sull introduzione della musica nel servigio
divino. Dopo la riforma fatta da san Gregorio,
la musica ecclesiastica rimase stazionaria
per molti secoli, finché fu nelle Chiese
introdotta la musica moderna.
(t) Qui pare vi sia contraddizione con quanto l’autore
ha detto precedentemente.
(3) Il sig. Slattarci è in errore; vi sono ancora alcuni
musici eruditi che ottimamente leggono la musica scritta
in tutti questi sistemi di notazione. F.
NOTIZIE VARIE.
— Nel trattenimento musicale che la
mattina di domenica scorsa si diede nelle
sale del nostro Ricordi, si distinse il rinomato
concertista d’arpa sig. Parisli-Alvars,
il quale eseguì mirabilmente una molto
brillante fantasia sul Mosè. - Ogni qualvolta
ci accadrà di far cenno di qualche
privata accademia, anteporremo menzionare
con lode la buona esecuzione dei
pezzi stromentali, perchè ne sembra che
duri ormai troppo a lungo nel nostro pubblico
l indifierenza per la musica di questo
genere, e ciò con non poco danno delfarte.
— Jj operoso e benemerito Editore di
musica Ricordi ha testé pubblicato un pregevole
opuscolo intitolato: Mozart e le. sue
creazioni. E questo dovuto alla dotta penna
del dottor Lichtenthal tanto lodato quale
eruditissimo ed instancabile bibliografo. Parleremo
quanto prima e con particolare
amore di questa importante pubblicazione.
Intanto facciamo voti perchè si offrano
spesso al pubblico desideroso cT istruirsi
delle opere di critica e di storia musicale.
Questo genere di studii è al tutto trascurato
in Italia, ove sono ben rari i maestri
e professori di musica i quali della
loro arte sappiano più in là di quanto è
strettamente necessario ad esercitarla. Non
crediamo opportuno domandare se ciò basti.
Diamo alcune notizie musicali quali ci vengono trasmesse
dalla Germania col mezzo di particolare carteggio.
— Sivori, di ritorno dalla Russia, viaggia nelle contrade
del Reno e del Meno. Diede quattro Accademie a Francoforte,
in teatro, e solo a cagione della stagione troppo
calda non riuscirono brillanti al pari di quelle di altri celebri
artisti, avendo egli piaciuto moltissimo. Possiede
un maneggio pieno di franchezza, diremmo quasi, di
audacia. icl suo suonare domina sempre uno squisito
sentir musicale, c per quanto è delle difficoltà, ci pare
se ne rida. Avuto riguardo alla giovine età dell’artista,
alla sua modestia, al suo amore dell’arte e alla sua nobile
ambizione, vi ha luogo a concepire le più belle
speranze del suo avvenire.
Ultimamente al teatro di Francoforte si riprodusse il
capolavoro di Cherubini Les dèux Journées. Questa musica
sparsa di fresche melodie, malgrado i suoi quaranti
anni, robusta di elette armonie e piena di effetto nella
stromentazione, eccitò l’entusiasmo del pubblico e degli
intelligenti (1).
In questa medesima città la Fi Ile dii Bcgiment di
Donizetti venne accolta con favore.
Delle piccole feste musicali, delle diverse società di
canto c d’altre simili solennità filarmoniche deve tener
conto chi voglia formarsi idea quanto sia vivo in Germania
l’amore della musica e in ispecie della musica
concertata, e come ella sia tra le passioni più profonde
del popolo tedesco. Di così fatte solennità musicali se
ne danno in piccole città il cui nome a mala pena è noto,
eppure le sono tali che farebbero invidia peli’accordo
perfetto, per la buona scelta, e per la supcriore esecuzione
stromentalc, alle pompose accademie di alcuni leatri
che sono pur vantati primari nel mondo. Neustadt, a
eagioii d’esempio, ebbe ultimamente la sua festa musicale,
e fra le altre elette composizioni, vi si eseguì il
Giuda Macabeo di Haendel. A Friedberg alcune centinaie
di cantanti si sono radunati per eseguire il Te
Deum di Neukman. (E qui aggiugne il nostro corrispondente)
«Vi parlo di musiche delle quali voi altri
filarmonici italiani non avete mai udito neppure il nome;
eppure vi assicuro che le sono tali che se sapeste
udirle per apprezzarle, vi farebbero gran senso. Ma bisognerebbe
che rinunziaste a sentire dei inotivetti e delle
frasi solleticanti, c dei graziosi scherzi di gola! Nelle
città di primaria importanza non vi ha occasione
di qualche straordinaria solennità in cui la musica
non rappresenti la parte principale. A Magonza ove i naturalisti
tedeschi devono radunarsbquest’anno, si attende
già alle prove pel grandioso concerto clic ivi deve essere
dato in codesta circostanza.
— Listz, così l’or citato giornale, è tornato a Parigi
dopo essere stato decorato a Liegi c coronato a Brusseìles.» Nel passaporto di Listz, aggiugne, si legge come
marca del latore il seguente motto: Celebritate sua sat
nolus.
— Abbiamo già accennalo in questa Gazzetta che
dietro proposta del ministro dell’interno il consiglio
municipale della città di Parigi ha deliberato che il
nome di Cherubini venisse dato a una nuova Contrada.
È noto che l’onore medesimo venne accordalo a
Boieldieu, ma prima che il nome del compositore venisse
legalmente iscritto, il nome glorioso di Navarino
aveva occupato ii posto a quello destinato.
— Il celebre violinista francese Alessandro Batta fu
invitato a prender parte alle feste che donno darsi a
Salisburgo in onore di Mozart, le quali saranno dirette
da Meyerbcer, da Spohr, e da Lacbner.
— A Vienna nel corso del passato inverno si diedero
1*20 Accademie, la maggior parte di musica stromentalc.
— Gli Statuti della tanto rinomata Accademia della
Musica Antica a Londra, proibiscono l’esecuzione delle
opere de’maestri viventi, epperò quell’accademia si af(1)
Dappoiché la morte rapì Cherubini al mondo
musicale, in Inghilterra, in Francia, in Germania,
si notò un grande fervore nel volerne riprodurre e applaudire
le più elette composizioni. Nella sola Italia,
la patria del grande artista, neppur una delle sue
Opere, fu tolta a qucWobblio ore da sì lungo tempo
si giacciono le più classiche musiche. Assumerebbe un
grave incarico e sarebbe chiamato a dire delle poco
gradite verità chi pigliar volesse a spiegare le cause
di questo fattó.
frettò questo passato inverno ad eseguire la Grande
Messa in re minore di Cherubini per addimostrare quale
interesse a lei ispirava il celebre compositore italiano
recentemente rapito all’arte e a’suoi moltissimi «mici
e ammiratori.
— Leggiamo nella Gaiette Musicale di Parigi «La
Messa di Requiem eseguita il tre agosto a Nótrc-Dame
sotto la direzione de’signori Poulct e Danjou, addetto
alla Metropolitana, era stala ridotta a quattro parti dal
secondo dei due valenti artisti or nominati. Essa fu
cantata da trecento voci scelte, accompagnale dall’organo
e da sedici contrabbassi.
-- Néfla Messa funebre celebrata a Bade per le esequie
del Duca d’Orleans si eseguì dai cantanti dell’Opera il famoso Requiem di Mozart.
— Nel Festival che si darà a Norvick nel prossimo
settembre si produrrà un nuovo Oratorio di Sphor La
caduta di Babilonia.
-- L’Opera di Mozart «Così fan tutte» venne eseguita
a Londra da Lablache, Rubini, mad. Persiani e
Moltini, con molto successo. Gli artisti, dice un foglio
francese, si elevarono all’altezza delle ispirazioni
del maestro de’maestri. I Giornali inglesi aggiungono:
«Di tutte le partizioni che da gran pezza si udirono
al nostro rcal teatro italiano questa è quella che udimmo
eseguita con miglior accordo e finitezza. In quest’Opera
si discoprono novelle bellezze ad ogni volta che la si
ascolta. Grande Mozart!»
— Gli Ugonotti di Meyerbcer si udirono di nuovo al
Grand’Opéra di Parigi con moltissima soddisfazione.
«1 veri intelligenti, non già i frivoli così detti buon-gustai
(così un foglio parigino) nè gli amatori delle frascherie,
e delle arie di accademia, hanno nuovamente ammirata
la profonda ispirazione che fa sì piena di colore
e di anima questa musica del gran genere».
— Ultimamente deve essersi eseguito a Bordeaux Io
Stabat di Rossini, diretto da Labarre, colle signore
Mainville-Fodor, Labarre, e coi signori Inchiodi e Dupont.
— La società Elvetica di musica a Losanna ha dato
nella vasta cattedrale uno di quei grandi festivals che
lasciano incancellabile memoria. Lo Stabat di Rossini
vi fu eseguilo da settecento cantanti con un perfetto
accordo. Erasi prima eseguita una Sinfonia di Beethoven.
La seconda parte fu tutta occupata dnH’esecuzione
del Paulus di Mcndclssohn. Questa bella partizione
destò la meraviglia dell’uditorio; il N. 7 specialmente
produsse una profonda impressione, e il finale della sacra
composizione coronò l’opera tra la commozione generale.
— Leggiamo nel Monde Musicale «Alcuni giornali
fecero correre voce che Mcyerbeer ricusava di consegnare
la partizione della nuova sua Opera il Profeta,
per non essere persuaso del inerito di madama Stoltz.
Questo fatto è pienamente falso. L’illustre compositore
apprezza in ispecial modo i talenti drammatici; ora, a
questo titolo, non si potrà negare il primo posto a madama
Stoltz. Il signor Meverbeer non ha peranco udito
questa cantante, ma noi sappiamo da buon canale che
è dispostissimo ad affidarle la parte che le è dovuta nel
suo Profeta. Non è dunque punto vero che si trattò
di scritturare la signora Lówe.
— In rettificazione delle varie notizie inesatte pubblicate
dai giornali, il comitato per l’erezione del Monumento
di Mozart a Salisburgo pubblicò un avviso in
data del 11 corr. agosto, nel quale rende noto che l’inaugùrazionc
di quel monumento avrà luogo definitivamente
il forilo 4 settembre p. v. e le feste musicali incomincicranno
il 29 agosto.
— Si asserisce che il sig. Stunz, primo maestro di
Cappella della Corte bavarese, comporrà e dirigerà la
musica in occasione dell’inaugurazione della Walfialla
nel prossimo autunno (1).
(1 ) La Walhalla è un Tempio della Gloria, due
leghe distante da Ratisbona, fondato da S. M. il Re
di Baviera, ove sono collocati i busti di più centinaja
di illustri alemanni.
DELL I. R. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVILEG.
Di GIOVANNI RICORDI.
MOZART E LE SUE CREAZIONI
INIBIVI OBI A
Scritta In occasione dell’Inaugurazione
«lei suo monumento a Salisburgo
in settembre ilei 1 Si?
DEL DOTTORE
PIETRO LICHTENTHAL
Fr. I 50.
iOTfliili®
A quattro foci <li donne sole
od uomini soli
COMPOSTO DA
Fr. 50.
blOVAWl RICORDI
EDITORE-PROPRIETARIO.
Hall’I. R, Stabilimento Stazionale Privilegiato
di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di (ÌIOVAWI RICORSI.
Contraila dogli Omenoni IV. 1720.
Si pò
danno i
classica
lume i
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TUUH.i