vasto orizzonte delle idee, degli affetti e
delle immagini, è palese giada un pezzo
agli apprezzatoti non volgari del bello dell’arte
pigliato nel suo più ampio significato-,
ora abbiamo questo di vantaggio che
simili norme di estetica musicale, per Io
addietro non limitate che a pochi, cominciano
a diffondersi e diventar quindi popolari.
Il nostro giornalismo musicale ha
r obbligo di tenere dietro e di additare
attentamente codeste conquiste della musica
nel libero campo del pensiero e questa
sua lenta ma innegabile emancipazione
dalla tirannica esclusività di generi, di maniere
e di scuole. - Per parte nostra crediamo
di aver finora adempito con zelo e
convinzione a questo nobile ufficio della
critica. Le poche volte in cui ci venne
offerta qualche nuova opera o produzione
musicale ove si rivelassero i più o meno
felici sforzi dell1 ingegno del compositore
a sciogliersi dai ceppi d un rancido passato
per valersi con temperata baldanza
dei vigorosi aiuti delle nuove dottrine,
abbiamo manifestata la nostra compiacenza,
e ciò con tanto più di vivacità quanto
era maggiore l’appoggio che nel clamoroso
voto del pubblico trovavamo alle nostre
opinioni e al nostro modo di sentire 0).
Un simile caso si è ora rinnovato per noi
all1 occasione che udimmo questo LazzaTello
del maestro Marliani. - Solo ne spiace
dover osservare che forse nella dura necessità
di piegare il capo alle esigenze del
teatro italiano al quale volle adattare questo
suo spartito di forme francesi o miste, il
chiaro maestro abbia stemperato nella troppo
vasta e mal proporzionata cornice di due
atti un disegno drammatico che per essere
stato concepito in un solo non poteva alterarsi
senza che ne venisse tradito il pensiero
originale. E ne derivò quindi che la
dizione musicale tutta a minuto lavorìo,
quasi a foggia di brillante mosaico, se poteva
dirsi bene appropriata a una breve
farsa in un sol atto, finì per sembrare monotona
e troppa trita in uno spartito a più
ampie proporzioni.
Ma di ciò più a lungo e a miglior momento.
Intanto si conchiuda colfattribuire
le dovute lodi alla signora Goggi, che nelfinterpretare
la parte dell’interessante protagonista
seppe far mostra di sufficiente gusto
e di non volgare sentimento. Forse
avremmo voluto un fare più ardito, e talora
più vivo e svariato nelle alternative
de’momenti comici e di carattere coi passaggi
di affetto, ecc. Ma simili finezze minute,
indispensabili alla interpretazione della
musica del genere di quella della parte di
Lazzarello, non sono gran fatto famigliar!
a1 cantanti italiani troppo avvezzi alle melodie
larghe, spiegate e a determinati contorni.
Mad. Albert, di prestigiosa memoria
pegli abituati del teatro Re, avrebbe saputo
far apprezzare in tutte le menome e
più squisite sue sfumature il grazioso e piccante
fraseggiare melodico della parte di
Lazzarello. Con diversi modi la signora
Goggi ottenne nondimeno belli effetti. Non
cercheremo per ora di spiegare le cagioni
di questo risultato. Ci limitiamo a registrarlo.
- Intorno agli altri cantanti che
certamente non giovarono al buon effetto
dell’opera, è opportuno il silenzio.
G. B.
(ti Yeggasi fra gli altri l’arlicolo intorno Kabucodonosor
del Verdi.
- 140 CARTEGGIO.
— Al signor lireux redattore in capo
del MONDE MUSICALE.
Signor Redattore! Nel foglio del 21 luglio
del vostro Giornale si legge «La Gazzetta
Musicale di 3Iila.no arinonce que la
Clemenza di JEalo is du maestro Gabussi
a obtenu un gran succés a Milan». Yi preghiamo,
o signore, di osservare che questo
è un errore. Allorquando si rappresentò alla
Scala la Clemenza di Valois del maestro
Gabussi (e già sono decorse più settimane)
la Gazzetta Musicale di Milano stimò conveniente
tacersi del tutto intorno all1 esito
di questa Opera. In seguito, nella neccessità
di giustificar il suo silenzio, addusse a ragione
il poco o nessun valore dello spartito
e scrisse nè più nè meno queste precise
parole: «La Clemenza di Ealois fu
giudicata a buon dritto un debole parto di
non originale fantasia e si trovò quindi al
tutto mancante di vigoroso concetto e di
forti tinte quali a tragico dramma si convengono».
Yoi vedete, pregiatiss. signore, che ciò è
ben diversa cosa da quanto affermate nel
vostro Giornale, avere cioè, noi annunziato
un gran successo di questa Opera.
Vi saremo obbligati se vi compiacerete di
rettificare il vostro errore in uno de1 prossimi
fogli del pregevole vostro Giornale.
Del resto vi preghiamo di osservare che
questa nostra Gazzetta non si occupa punto
di notizie teatrali italiane, ma solo si limita
a manifestare i propri! giudizi intorno
alle nuove produzioni musicali drammatiche,
indipendentemente dalla loro riuscita
sul teatro, e sempre dal punto di vista delle
dottrine ch’ella professa ne1 diversi suoi
articoli di critica e di estetica. —
Abbiamo l’onore, ecc.
Pei redattori, V Estensore
G. B.
Milano il 28 Luglio.
NOTIZIE YARIE.
— II Liceo Comunitativo di Bologna mostra voler essere
restituito alle antiche sue condizioni di celebrità dappoiché
Rossini ha preso i’jincarico di Consulente perpetuo
di quello stabilimento. L’antico uso dell’annuale distribuzione
de’ premi d’incoraggiamento e dei concerti di esperimento
si è ripristinato. Nell’Àccadenia tenuta il passato
mese di giugno, sua Eminenza il Cardinale Oppizzoni, Arcivescovo
di quella città, ha fatta di sua mano la solenne e
pubblica distribuzione de’premii; c molto c rimasto soddisfatto
l’uditorio della esecuzione istromentale de’ giovani
allievi. Fra gli altri pezzi sonosi eseguite ad orchestra
la sinfonia d’Éy-mont di Beethoven e I introduzione delVAssedio
di Corinto. Fra i giovani alunni che hanno
dato a presagire un bello avvenire molto si è distinto
nel violino il giovanetto Gaiba, allievo del prof. Manetti,
nel flauto Luigi Volta, e nel fagotto un certo Carolini.
Rossini era presente, c non è a dirsi se gli spettatori abbiano
potuto non mostrare con segnali di plauso al grande
maestro la gratitudine dell’intera città per le cure che
egli generosamente si prende acciocché l’educazione musicale
nel Liceo riesca compiutamente lodevole e fruttuosa.
Nel tempo medesimo che il Liceo musicale di
Bologna faceva il grande acquisto di Rossini, una morte
immatura gli rapiva Gaetano Corticelli professore della
classe superiore del pianoforte, il quale era certo il miglior
maestro che in questa parte avesse l’Italia; ma fu
opportunamente posto rimedio a tanta perdita, nominando
alla medesima carica il giovane Stefano Golinelli,
il quale e come eccellente pianista e come compositore,
ha già prestalo al pubblico lodevolissimi saggi.
— Uno dei primi dì del prossimo mese di agosto saranno
a Parigi celebrati i funerali del duca d’Orléans.
Auber è incaricato di comporre una gran marcia istromentale
appositamente scritta pel trasporto della spoglia
mortale del principe che si farà dal palazzo delle Tuilcries
alla Chiesa metropolitana.
— La deputazione dell’Istituto di Parigi che doveva
andare a Liegi per l’inaugurazione della statua di Grctry,
ha deciso spontaneamente di non andarvi altrimenti. Può
darsi ancora (così la Gazzetta Musicale di Parigi) che
le feste che dovevano essere presiedute dalle LL. MM.
il Re e la Regina de’ Belgi, non abbiano più luogo.
— Il giorno 15 del prossimo agosto si incominciarono
a Parigi le prove della grand’Opera, Carlo VI parole
di Casimiro Délavigne, musica di Halevy. Parimenti si
fanno le prove di un solo atto dell’Alceste di Gluck.
— Meyerbcer si é sottoscritto per franchi 200 al monumento
da alzarsi a Cherubini. Egli ferma il suo deciso
domicilio a Parigi per otto mesi dell’anno. Gli altri
quattro mesi li passerà a Berlino per fornire gli alti uffici
musicali a lui aflidali dal Re di Prussia. Egli ha terminato
due nuovi spartiti il Profeta e V Africano.
Amendue queste opere si daranno al reai teatro di Parigi.
— Il comitato dell’associazione degli artisti drammatici
eretta a Parigi ha mandato cento franchi alle dame
protettrici che diedero il concerto nelle sale del colonnello
Thorn (vedi Gazzetta Musicale N. 28 e 29) a beneficio
dei cantanti dell’Opera tedesca.
— Spontini ha ottenuto dal Re di Prussia il permesso
di poter ritornare in Francia. S. M. concedendo all’illustre
maestro il traslocamcnto della sua dimora, ha voluto
che egli conservi i titoli e le pensioni accordategli
dalla Prussia. Spontini fermerà la sua dimora a Parigi.
— La città di Tolosa (in Francia) ha pagato anche
essa il suo tributo di omaggio alla memoria di Cherubini,
eseguendo alla presenza di affollati spettatori il Requiem
a quattro voci di questo grande maestro nella Chiesa
della Daurade. Il maestro Alessandro Piccini ha contribuito
colla sua direzione alla perfetta esecuzione di
questa messa, essendo egli stato intimo aderente di Cherubini
appunto in quel tempo che egli scrisse il Requiem
per la cappella reale, ed avendo per colai mezzo potuto
formarsi esatta idea dell’intenzione del compositore.
— Si facevano a Brussclles le prove del gran concerto
musicale che deve avere avuto luogo il 21 luglio: il numero
de’ cantanti e suonatori inscritti si aumentava ogni
giorno, e tutto presagiva una splendida solennità musicale.
Nel prossimo numero daremo notizia dell’esito.
— Due esecuzioni dello Stabat Mater di Rossini
sono’statc date contemporaneamente in due teatri di Londra,
i’una in quello di S. M. dell’Opera italiana, l’altra in
quello di S. - James. L’esecuzione del teatro italiano,
cornéchè miglioregpcr parte de’principali ^cantanti (che
erano la Persiani, la Moliini e la Gramaglia; Rubini,
Guasco, Giorgio Ronconi e i due Lablache) è riuscita
però inesatta, e se ne dà la colpa al maestro Costa direttore,
per avere egli (se pur tutta è sua la colpa) mutati
i tempi e tagliata c manomessa la fuga finale. L’esecuzione
invece del teatro S. - James, diretta dal maestro
Gabussi, ito a Londra di corto da Bologna, ove ha
potuto bene assicurarsi deH’intenzionc del compositore,
è riuscita di tutta soddisfazione del pubblico, che ha
potuto qui meglio gustare il novello capolavoro religioso
di Rossini.
— Si fanno grandi apparecchi per la solennità musicale
che deve aver luogo a Salisburgo città natale di
Mozart, in occasione che ivi sarà cretto un monumento
alla memoria di quel grande maestro. La festa durerà
tre giorni, e il primo dì, dato tutto a religiose cirimonie,
sarà nella cattedrale eseguita la messa in re maggiore
e l’immortale Requiem; negli altri due giorni si terranno
grandi concerti ne’ quali saranno eseguite parecchie
delle più sublimi composizioni di Mozart, dell’abate
Voglcr e di Cherubini. Gli incaricati di formare il corpo
di esecuzione hanno già un catalogo di oltre a due mila
individui. La direzione della musica sarà affidata ai signori
Ncukomm, Mendclssohn-Bartholdy e Lachner. Fra
i cantanti che eseguiranno le parti principali, si hanno
già in nota Madama Schròder Devrient, Stockel-Hcinefettcr,
Spatzer-Gentiluomo, Sofìa Ldwe ed Hassclt-Barthe;
e i signori Haityingcr Stadigl, Schmitz, Ivramer,
Lortzing c Guctner.
In questa solenne occasione uscirà in luce in Milano,
dallo stabilimento tipografico Ricordi, una memoria dell’eruditissimo sig. dottor Pietro Lichtenta! intitolata:
Mozart e le sue Creazioni, della quale ci serbiamo
tener parola in questa Gazzetta Musicale, tosto che
sarà pubblicata.
NUOVE PUBBLICAZIONI MUSICALI
DELl’i. n. STABILIMENTO NAZIONALE PIUVILEG.0
Di CtlOVAKXI RICORDI.
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Tragedia lirica in % atti di Ci. Pebuzzini
MUSICA DEL M.°
©I©„ PACI!?!
Sono pubblicati i seguenti pezzi ridotti per Canto
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Scena e Cavatina. To lo vedeva reduce, per S. fr. 3 —
Scena e Duetto, / templi, ecc., per S. e B.. • A 25
Scena c Duetto, Se a nuovi eccessi, per T. e B. • 2 25
Gran Scena ed Aria, Quando all’aure, per B. •. 5 —
Gran Scena ed Aria, Oh! se m’attende, per T. *> A 75
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fiottr JPinno et Vioton
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Op. 40. - Cliaque Fr. 3.
Dall’I. R. Stabilimento Nazionale Privilegiato
di Calcografia, Copisteria e Tipografia musicale di GIOTASÌVI RICORDI,
Contrada dry li Omenoni IV. 1720.