Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1842.djvu/125


- 115 -

GAZZETTA MUSICALE

N. 26

DOMENICA
26 Giugno 1842.

DI MILANO
Si pubblica ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in 4.° di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio figurato si intitolerà Antologia classica musicale.
La musique, par des inflexions vives, accentuées. et. pour ainsi dire. parlantes, exprimè toutes les passions, peint tous les tableaux, rend tous les objets, soumet la nature entière à ses savantes imitations, et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sentiments propres à l’émouvoir.

J. J. Rousseau.

Il prezzo dell’associazione annua alla Gazzetta e all’Antologia classica musicale è di Aust. lire. 24 anticipate. Pel semestre e pel trimestre in proporzione. L’affrancazione postale della sola Gazzetta per l’interno della Monarchia e per l’estero fino a confini è stabilita ad annue lire 4. — La spedizione dei pezzi di musica viene fatta mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Ricordi, nel modo indicato nel Manifesto — Le associazioni si ricevono in Milano presso l’Ufficio della Gazzetta in casa Ricordi, contrada degli Omenoni N.° 1720; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Uffici postali. Le lettere, i gruppi, ec. vorranno essere mandati franchi di porto.


AVVERTIMENTO AI SIGXORI ASSOCIATI. A; I Signori Associali alia Gazzetta Musicale sono avvertiti che col presente numero ha fine la pubblicazione del 1° Semestre. Ricevendo essi il primo foglio del 2° Semestre che si distribuirà domenica prossima, saranno ritenuti come iscritti per tutto il corrente annd, salvo che non diano in tempo altro [avviso in contrario. B) Nell’Antologia Musicale si accoglieranno come pei’ io addietro quei s’oli squarci di composizioni classiche che parranno i più atti a dar idea delie varie scuole di musica e dei diversi stadii di progresso percorsi dall arie. Con questo proposito venne ideata /’Antologia Musicale, e al medesimo sarà essa attenuta inalterabilmente. Però, a Jiir tacere il lamento di coloro tra’ signori Associati ai quali, non sappiamo con quanta ragione, sembra increscere che la scelta, dei pezzi di. musica destinati a. comporre la. detta Antologia sia dettata da troppa austerità e da. special predilezione, ai maestri cosi delti antichi, si pubblicheranno alternativamente altre più brevi composizioni di gusto al tutto moderno e di genere tuli altro che severo. Queste non entreranno a far parte delV Antologia classica, ma verranno date gratis dal sottoscritto Editore proprietario della Gazzetta, il quale si propone di corrispondere così al molto favore accordato alla sua intrapresa. Col presente foglio della Gazzetta, che è l’ultimo del suo primo semestre, si unisce il pezzo di Clementi ’intitolato Due Capricci per Pianoforte, Opera 55 che forma il N.° 6 dell’Antologia Classica. Congiuntamente al foglio della Gazzetta che darà principio al secondo semestre e che verrà pubblicato la Domenica prossima, si darà il primo d.ei pezzi di musica di gusto moderno che il sottoscritto editore destina in dono ’ai signori Associati Milano il 25 Giugno -1842. <. E O V W! 11111)111)1 HtUtove-Proprletario. m 8 LETTERATURA MUSICALE. DI ALCI) IME STORIE OEIA.A RISICA Consigli ai nostri Artisti Rusicali. )<XAeJ(?na tra le precipue mire avute ila TÈ- dii si propose la fondazione di J&g’uuesto giornale, fu veramente ‘Sì Mfì 1 eccitare i nostri virtuosi, professori, maestri,dilettanti e tutti genere coloro che all’arte musicale più o meno seriamente si dedicano, ad occuparsi anche della parte letteraria dell’arte stessa, e principalmente di quella che riguarda la sua storia presso gli antichi e presso i moderili popoli. Non è qui luogo, nè ora noi ci proponiamo di far chiaro quanto contribuisca allo sviluppo e all elevazione dell’ingegno artistico la educazione letteraria, quella educazione cioè che aiutando lo spirito a spaziare fuori dei limitati confini della parte tecnica di un arte qualunque, lo avvezza a vedere i più alti rapporti eli’essa ha colle altre arti sorelle, non che i legami pei quali ella s attiene ai grandi principj filosofici, vera e prima fonte (f ogni miglior perfezione degli umani studii. Ove entrar volessimo in simile argomento troppe cose avremmo a dire, e troppi lamenti dovremmo far intendere, che per verità nella Italia nostra, tanto vanamente adulata da chi non sa che ingannarla sulle vere condizioni del suo grado di coltura e di civiltà è grave torto di bugiardo patriottismo; nell’Italia nostra, dicevamo, in ispecie nel fatto della musica, vi è troppa povertà di buone istituzioni destinate al sopraccennalo scopo, e troppo debole vi arde la fiamma per la quale gli intelletti si accendono del più puro amore del sapere. - (Immettiamo adunque di venir facendo il tristo quadro della poca coltura letteraria a cui sono limitati la maggior parte de’ nostri Artisti musicali, ommettiamo, almeno per adesso, di lamentare il debolissimo amore che essi hanno agli studii della parte speculativa e filosofica della musica, non che di quella che riguarda le sue storie, le sue biografie, e procuriamo in vece di additar loro sommariamente alcune delle fonti a cui potrebbero attingere ove mai per un caso fortunato, taluni di essi dalla lettura di questo articolo si sentissero invogliati a procacciarsi un po’ di dottrina in codesto sì trascurato ramo della loro alta educazione artistica. Cominciamo dal dichiarare di non voler qui riferire che alcuni cenni intorno alle principali opere risguardanti la storia generale della mùsica, non che le più accreditate raccolte biografiche. Troppo lungo lavoro e difficile assunto sarebbe quello di voler offrire un quadro, pei’ quanto incompleto e sommario, degli scritti si antichi che moderni risguardanti la letteratura storica della musica. Ma i libri che noi verremo qui nominando, non senza spendervi intorno qualche parola a forma di giudizio, saranno almeno i pochi che noi vorremmo vedere nella piccola biblioteca ili ciascuno de1 nostri maestri c professori, artisti di musica in genere, per poter formarci di essi un’opinione che valga a sceverarli dalla turba dei semidìoti masticatori di crome. In Francia la letteratura storica della musica è rimasta in uno stato di nullità quasi fino al presènte; solo da alcuni anni in qua alcuni colti Artisti ed eruditi di quella nazione si sono dedicali allo studio dei monuménti dèlia stòria di quest’Arte, con una perseveranza di vedute e di indagini che promette per l’avvenire non poche buone opere su questo importante soggetto. Fin dal 1715 l’illustre Bonnet scrisse una Storia della musica e dei suoi effetti, dalla sua origine, fino al presente; ma questa opera non mantiene tutto quello che sembra annunziare il titolo, poiché non si occupa che di Lulli. Blainville scrisse una Storia generale e filologica della musica, che si pubblicò nel ’17(17. E questa per verità concepita su più vasto disegno, ma vi abbondano le erronee citazioni, e la dottrina di che si fregia, non è sempre la più sicura. Il voluminoso trattato sulla musica, di Laborde, non è che un ammasso indigesto di materiali attinti a tutte le fonti senza discernimento e senza gusto. Il Saggio sulla Musica antica e moderna, di Kalbrenner, è quasi per intero consecrato alla musica dei Greci e degli Ebrei, sulla quale egli sparse ben poca luce. Noi quindi non consigliamo i nostri Artisti a ricorrere a questi vecchi autori francesi per procurarsi delle buone nozioni storiche intorno alla musica. - Riportandoci a’serittori più moderni cominciamo dal raccomandar loro l’attenta lettura se non lo studio deU’applauditissimo Riassunto filosofico della storia della musica, che l’illustre signor Fétis premise alla sua grande Riogrcfui universale dei musicanti. E questo riassunto un lavoro pregevolissimo, e dal lato dell’erudizione e da quello della critica. Sono in esso offerti sotto i suoi più luminosi punti di vista i diversi periodi dei progressi dell’arte presso le varie naIli: rf