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niana. Tutt’al contrario noi opiniamo che i pochi veri capolavori della fatta di questo Barbiere, i sommi modelli dell’arte abbiano di tempo in tempo a richiamarsi ali’onor della scena onde con essi ritemperare, per cosi esprimerei, il gusto del pubblico tanto spesso trascinato fuor (iella buona via dalle incessanti aberrazioni dei (Q) compositore!li da dozzina. Ma perchè queste Opcrc-moi dclli, destinate dal genio ad eterna vita, alloracchò si! vengono riproducendo, ottengano l’effetto or accennato,! servano a correggere, a purificare il criterio del pubblico e giovino di insegnamento pratico agli artisti che si de1 dicano alla melodrammatica, è mestieri sicno eseguite con quella assoluta precisione e piena abbondanza ed accordo di mezzi vocali e stromentali, e accuratezza e decorosità Scenica che sole valgono ad attestare in quale venerazione denno aversi i grandi capolavori. Se a tali indispensabili condizioni siasi adempito in ì proposito del Barbiere di Siviglia di Rossini datosi alT I. R. teatro alla Scala la sera del i or passato, lasciamo che il dicano in piena buona fede coloro a’ quali - l’incertezza dell’intonazione - il modulare la voce senza garbo - lo svolgere con istento le più line e leggiere frasi - l’addimostrarsi poco sicuri della scena - il non indovivinarc insomma che a’ lampi le squisite caratteristiche bellezze di una musica ridondante di spirito comico, di vezzi melodici e di verità di espressione, non paiono di | certo gli clementi più proprii alla migliore interpretazione | di uno spartito classico per ccce.icnza. K nondimeno a taluno degli artisti cantanti or prodot| tisi all’I. R. teatro della Scala col Barbiere toccarono qui e qua degli applausi lusinghieri c in qualche parte anche ineritati alla belPe meglio! Parigi. — Il 23 dello scorso aprile una compagnia di cantanti tedeschi diretta dal signor Schumann. incominciò un corso di rappresentazioni d’opere tedesche col DerFreyschutz di Weber. Il pubblico parigino, cui non era nuova questa musica, nel suo genere sublime, per averla già più volte udita, dapprima colla riduzione del signor Castil-Blaze e sotto il titolo di Robin-desbois^ ultimamente nella sua quasi integrità, e con i recitativi musicati dal signor Berlioz, non la accolse col favore clamoroso al quale forse si aspettavano i caldi fautori della scuola alemanna. Ciò a giudizio di molti giornali fu più che altro cagionato dalla non felicissima esecuzione. La Jessonda di Spolir fu la seconda Opera data dai cantanti del sig. Schumann. «Il faul ètre vraiment autiste et homme de metier pour se plaire à faudition de la musique plus calculée qu’inspirée de Sphor. Jessonda c*est un tableau flamand, une figure de Metzu curieusement et lìnement peinte: c*est une partie cFéchecs compliquée*, si nous etions moins amateurs de ce genre de musique, nous dirions c*est un casse-tète chinois??. Sono queste le parole colle quali la Gazette musicale de Paris accenna il giudizio elvella reca della musica della Jessonda, e noi consentiamo pienamente che tutte quelle produzioni artistiche, massime musicali, nelle quali traspare più 1*elaborazione che l’ispirazione, più lo sforzo della scienza che non il «-listo e la fantasia denno essere trattate colla maggiore severità dalla critica. — L’ultima domenica cTaprile il principe della Moskovva esimio dilettante di musica, fece eseguire della bellissima musica religiosa nella chiesa così detta Des Missions-étrangères. Un Kirie ed un elit iste a sette voci, un O salutaris a sei voci, ed un Domine salvuin di sua composizione; servirono di esordio e di perorazione, insomma di cornice ad un Gloria, un Credo, un Sanctus, un Behedictus ed un Agnus della famosa messa di Palestrina detta di Papa. Marcello. La cornice non guastò il quadro; vogliami dire che lo stile severo ed elevato del signor principe della Moskovva si armonizzò molto bene colla dizione sì pura e -sì nobile del padre della vera musica religiosa. Fu poi eseguita con ® notevole beninsieme e precisione. — Ripetiamo le precise parole colle quali un giornale francese, la Quo t idi e mie ^ fa cenno dell* Opera francese la Favorite di Donizetti riprodottasi, ultimamente con ottimo successo sulle scene de VOperaco mi (/uè. 4* Le librette de la Favorite c’est un sim44 pie et touchant poème qui sort des for44 mes ordinaires des librettes d’opéra. Dans 44 celui-ci on trouve autre chose que des 44 lieux communs de scènes lyriques, et 44 1 intérêt y est soutenu par des belles si44 tuations de drame. La partition de. son 44 côté ne la cède en rien au poème c*est a une des meilleures, des plus dramatiques 44 et des mieux conçues, dans les convenan44 ces de l’opéra français que Donizetti ait 44 écrites». — Cherubini, Rciéha, Choron e Wilhem, i quattro maestri che più degli altri hanno contribuito a sviluppar il gusto e la passione della musica in Parigi, ora più non esistono. L’arte qui ha perduto i migliori suoi rappresentami dal lato teorico. Wilhém, il fondatore dell’insegnaménto popolare di musica in Francia e che occupava il posto d ispettore generale delle scuole di canto, troppo presto compì l’operosa sua carriera, già assai feconda in risultati. Le sue esequie, alle quali concorsero circa 30U0 persone, fra la più commovente pompa furono celebrate a S- Sulpizio la mattina del giorno 2 corrente. — Alla fine dell’ora scorso suo ottantaquattresimo anno si estinsc Bouilly, l’illustre autore delle Due Giornate, il collaboratore di Cherubini, del quale pochi giorni prima aveva pubblicamente celebrato la gloria e pianto la morte con alcuni versi pieni di tenerezza e di eleganza. Pocbi autori drammatici hanno ottenuto un successo grande e popolare al pari di Bouilly; il suo Abbé de V Epèe, fu tradotto in tutte le lingue; e la Leonora o YAmor conjugale poi servì ad esperimentar il genio e l’abilità di tre compositori di musica appartenenti a tre diverse scuole; 1 originale fu posto in musica per l’Opéra Comique da Gaveaux; tradotto in italiano fu ornato di melodici ed affettuosi concetti da Paër, e commutalo il titolo di Leonora in quello di Fidelio con parole tedesche si acquistò distinta rinomanza per opera di Beethoven. — Londra. La prima riunione delle classi di canto dirette giusta il metodo di Wilhem ebbe luogo mercoledì nell’Excter-Hall. L’esito fu straordinario, e tutti gli spettatori, fra quali il principe Alberto e le principali notabilità britanniche, rimasero sorpresi. Non meno di -1700 voci eransi unite per eseguire in coro un’antifona di Farrant, un mottetto di Palestrina, alcuni Salmi di Lutero e di Hacndel, il Dio salvi l’/mperadore di Haydn, un madrigale di Baldassare Donato ed un inno composto dal maestro Hullah, l’abile e zelante direttore delle classi riunite di canto. Dopo gli or citati pezzi sopra parole inglesi, si fecero varj esperimenti di lettura a prima vista c di decifrare e dividere la musica, ed in ogni esercizio emerse il vantaggio del metodo popolare. Questa accademia riuscì di buon augurio per i progressi di un’arte la cui influenza è sì favorevole alla civilizzazione. — La Società della musica antica (presieduta dall’Arcivescovo di York) ultimamente diede un concerto, nel quale si eseguì la messa in re minore di Cherubini. È inutile il dire che questa produzione del celebre compositore venne accolta fra generale entusiasmo. INDUSTRIA. Perfezionainent o nella fabbricazione dell’Organo. Leggiamo nel giornale dei Débats: «Questo strumento aveva il difetto di opporre una dura resistenza al tatto, d’essere quindi malagevole a suonarsi, c per certe combinazioni, ristretto a’ limiti molto angusti. Questa resistenza de’tasti sarebbe stata più grande d’assai, se non si avesse avuto cura di restringere la dimensione delle animelle che danno passo all’aria per far risuonarc le canne. Ma la strettezza delle animelle fa luogo a tali inconvenienti clic i fabbricatori di Inghilterra e di Germania erano venuti in questi ultimi anni ad allargare di nuovo tutti i condotti e ad accrescere per! conseguente la resistenza dei tasti. Dopo lunghe specu-! laziorti, il sig. Barkcr ha risoluto il problema. La sua I scoperta consiste in uno apparecchio intermedio fra il! tasto e le animelle. Questo apparecchio composto di un! piccolo inanticcllo a ciascun tasto, alimentato da una! speciale aria ed apposita, ha per oggetto d’impiegare! la virtù medesima dell’aria per vincere la resistenza di ’ ciascun tasto. La tastiera diviene per tal modo agevole, j eguale e dolce al pari di quella del clavicembalo, qua- j lunquc sia il numero de’ tasti o delle tastiere riunite. 1 Ma il più importante risultamento della scoperta del | sig. Barkcr, è l’ottenere la moltiplicazione reale dei i giuochi senza aumentare il loro numero e senza can- j giare il nome loro, un accrescimento straordinario della I virtù dell’istrumento, ed una varietà nuova e gradevole! di eflètto. Il meccanismo di Barker applicato ad un organo da tre tastiere, porge all’organista quelle risorse j che potrebbero dargli dieci o dodici mani. Questo mee-; canismo è già stato posto in opera con successo com- j pleto nell’organo di Saint-Denis: e d’allora in poi; esso è divenuto d’esclusiva proprietà dei celebri fabbri- j| calori Daubiainc e Collinet. Tale discoperta è utile c bella senza contrasto, ma li avrà V inconveniente di prestare a certi virtuosi che mal comprendono il line dell’arte loro, la facilità di servirsi dell’organo come del pianoforte, e di potere così agevolmente introdurre nella musica religiosa le forme leggieri, i frivoli adornamenti, i tratti, di agilità, in una parola lo stile scherzevole che ne deve essere ad ogni patto sbandito. Per mala sorte costò d’ogni novella facoltà che l’arte va acquistando: esse sono più impiegate all’abuso di quello che all’uso. Per dirlo anche una volta, il perfezionamento del vocalizzare, che introduce le rifioriture e le volate nella musica patetica e severa, e l’essersi nell’orchestra introdotti i tromboni c gli altri strumenti rumorosi, sono germi di quell’anarchia che presentemente disonora la più parte delle produzioni musicali della Francia e dell’Italia. Ciò non importa che i cantanti non abbiano a possedere l’arte di vocalizzare a tempo c luogo, c che ci abbiamo a privare del potente efTetlo degli struménti a percussione e degli ottoni, ottimo ed eflicacc, usato che ei sia saviamente». MOVE PUBBLICAZIONI MUSICALI DELL* I. II. STABILIMENTO N AZIONALE PRIVILEG.° Di GIOVANNI Kltoum. -L$ fETotanuuitî C. SCS-IUBERTSa Op. 3. Avec accompagnement, de Fiano.. Fr. 5. Avec accompagnement d’Orchestre..»12. imODÏSTIClT ET 7i.?.:!.T’CHS BRILLANTES pour ùi Flûte SUR UN THÈME DE L OPÉRA LA Ml’KTTE Ui: POHTICI PAU Op. 52. Avec accompagnement de Fiano Fr. 3 50. Avec accompagnement d’Orchestre» 5 — m immmi /iour le Violoncelle k B. ROMBERG Op. 21. Avec accompagnement de Fiano Fr. 3 50. Avec accompagnement de Quintuor» 4 50. DANS L OPÉRA LUCREZIA BOIIGIA I»E DONIZETTI trans crii te |>otir Violoncelle AVEC ACCOMP.1 DE PIANO PAR An BATTA Fr. 2. csiAAna b’axxaxvia MUSICA DII. MAESTRO mmm & OPERA COMPLETA PER PIANOFORTE SODO Fr. 18. DIOVA.Y.YI RICORDI EDITORE-PROPRIETARIO. Dall’I. R. StaSeiBSmcnto ^’azionale l’i’lvllcsiato •Il Calcografia, Copisteria e ’Cineografi» Musical» di GIOYAWJSI RICORDI. Contraila deyli Ommoni <Y. 1720.