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d’idee strane sì, ma che pur hanno una certa analogia, e dipendenza, come chiaro rilevasi dal confronto, ch’altri può fare, della descrizione legittima del ballo primo con quella degli esemplari apocrifi); La loro descrizione, dico, è di tali variazioni alterata, che più non rappresenta un solo tutto, nè riguardo all’unità del concetto, nè riguardo all’uniformità dello stile. Non parlerò della verseggiatura, e del bel linguaggio, che guasti ritrovansi, e culbuttati indegnamente nella più parte dei manoscritti. Nè va esente da questi difetti, e da molti altri ancora la meschina edizione, che ne fu fatta in Tortona l’anno 1790, nella quale si vede questa bella composizione andarsene sfigurata, cenciosa, e carica di farfalloni, accoppiata con un brutto almanacco.

Pertanto ragion volea, che, mentre ogni patria cerca di dar risalto alle proprie produzioni, e ai lavori e di mano, e d’ingegno de’ suoi, sebben talvolta di minor peso, e considerazione; vi fosse alfin qualche nazionale, che pur si adoperasse a ripurgare dalle infinite mende dei manoscritti, e a mettere in chiara luce questa non indegna operetta: Perciocchè, se non avesse l’Autore di lei altro titolo al privilegio accordato agli uomini illustri; senza