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Ma, siccome addiviene de’ componimenti, che passano d’una in altra mano scritti a penna, nella strabocchevole quantità delle copie, alle quali diede motivo la curiosità, che ognuno avea di leggerlo, in progresso fu questo così alterato, che non eravi oggimai persona, che potesse a buon diritto vantarsi di averne un esemplare giusto, e conforme al testo. In alcune copie intruse furono da mano straniera molte facezie parte triviali, e plebee, parte stiracchiate, e non naturali, tutte di ben altro colorito, che non di quel dell’Autore: Talchè ti par di vedere un quadro di eccellente pittore, nel quale, perchè alcun poco sfumato, altri pose temerariamente il pennello, e volendo raggiustarlo, il guastò. In parecchie altre o cambiato si scorge l’ordine delle scene, o vi sono esse mutilate, o mancano intiere, e in ispezie la 3.ª dell’atto secondo, che contiene il soliloquio di Ciborra così interessante, e di così bizzarra fantasia da far trottar la natura, non meno per gli spiritati concetti, che per lo bislacco maneggio di tutta l’orchestra. I balli altresì vi compajono d’altro abito, che del proprio vestiti: La loro descrizione (giacchè non son essi da eseguirsi, ma puramente fantastici; e il loro bello consiste in un complesso