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ANNOTAZIONI

DELL’ADRAMITENO.




*1. A rabello; parola presa dal dialetto piemontese, e dal verbo attivo rablè, in italiano strascinare o strascicare: qui però significa alla rinfusa, tra la calca cogli Ebrei.

*2 Pito; parola piemontese, usata per significare un pollo, degli ordinarii diverso in grossezza, ed usasi nel discorso per metafora, ed equivale alla parola baggeo, degli italiani.

*3 Zergo; voce tratta dal dialetto veneto, ed equivale a gergo, o discorso familiare in italiano.

*4 Accensatore generale della grassina; nome con cui chiamasi in Piemonte colui che appalta la gabella imposta sulle carni da macello, che i legali chiamano publicanus. Grassina, derivativo dalla voce italiana, grascia.

*5 Donazione tra vivi; espressione usata dai legali per significare una liberalità, un dono che si fa di qualche cosa, senza essere obbligato in modo alcuno, con precisa intenzione che il dominio passi di subito nel donatario irrevocabilmente, se pura; dopo l’evento della condizione, se condizionale, o dopo venuto il tempo, se ex certo tempore. Dicesi tra vivi, per distinguerla da quella che talvolta si fa per timore della morte, o di qualche pericolo presente o futuro.

*6 Albo pretorio; l’Albo è una tavola su cui soleano i Pretori Romani affiggere i loro editti, onde ad ognuno fossero palesi gli interdetti, e le azioni, come consta dalla legge 2, § 10, dig. de origine juris, da dove prese il suo nome, che oggidì ancor conserva di Albo pretorio, quel luogo ove si pubblicano le leggi, gli editti ec.

*7 Azione personale, azione reale; termini legali, azione si definisce il dritto che ciascheduno ha di chiamare in giudizio