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               Il salir dà troppa pena
                    A chi brama sanità;
                    E son serve di catena
                    Ninfe alzate a dignità.
                    Dramitena, Dramitena
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SCHIENA II.

Asinio, e Curatore.

Cur. Che vuol dir quell’insolita allegrezza,
     Asinio mio, che ti dipinge il volto?
Asin. Oggi appunto son sciolto
     Dall’età pupillare, e di grandezza
     Già mi crescono in capo i sentimenti;
     E anche l’amor mi sento in mezzo ai denti:
     Onde a nozze sublimi
     Già comincio a pensare.
Cur. Così presto cominci a vaneggiare?
Asin. Come? Tu ancora non sai, che l’Emisfero
     Manca di sapienti,
     E sta per bestialir il mondo intero!
Cur. Che ci vuoi dunque fare?
Asin. Colle mie nozze ci vuo’ riineiliare
     Nasceran gli eruditi immantinenti,
     Che delle scienze fien ristoratori.
Cur. Oh che cattivi odori!
               Qual esce da un marciume
                    Lasciato dal diluvio,
                    Un fetido vesuvio,
                    Che infetta la città: