Pagina:Gavuzzi - L'Adramiteno e le Favole di Esofago, Torino, Fontana, 1828.pdf/42

               Mangia le carni umane,
                    Drago orrendo, affamato;
                    Poi vanne disperato
                    A vomitar il cor.       partono retrogradi.

SCHIENA V.


Adramiteno solo.


Lei mi fa troppo onor....
Or sì, che le mie glorie
Son giunte a segno eccelso di grandezza.
Ciborra mi disprezza,
E le future storie
Dell’Asiatica gente
Mi chiameran fellone, e traditore,
Eppur sono innocente.
Stelle, se ingiuste siete,            comincia a vaneggiare.
Venite giù a cimento;
Giacchè tutto perdei,
Più rischio non pavento.                      cava la spada.
Vengano anche con voi i Pirenei;
E se qualcuno a piè venir non puote,
Si serva pur del carro di Boote.           vaneggia forte.

               Sento un stridor de’ venti;
                    Veggo, che il mar s’innalza;
                    La terra già si sbalza,
                    E il polo se ne va.